Star Trek: Picard

Sono sostanzialmente d'accordo con la recensione, ahimè, perché mi aspettavo di più da questa serie. Le premesse erano buone, anche se non mancavano altre idee interessanti da trarre dalle serie passate o....nel presente (ad esempio, mostrare una Federazione Unita dei Pianeti sottoposta a tensioni crescenti....come una versione spaziale dell'UE attuale). Il grande pregio ma anche il più grande difetto di questa prima stagione è visibile fin dal titolo: tutto ruota attorno a Picard, che come personaggio avrebbe ancora qualcosa da dire, ma gli altri, a parte Data e Soji, ne escono ridimensionati al punto da sembrare comparse e stereotipi.
Una forza di Star Trek è stata quella di non avere solo un personaggio principale: in origine erano Kirk e Spock, ma anche gli altri ufficiali di plancia, e la Next Generation di Picard era ancora più corale. Non solo, Star Trek ha sempre avuto un elemento di viaggio, esplorazione, di missione, di ricerca di qualcosa, mixando bene azione ed introspezione. In Picard tutto funziona (più o meno) fin quando si deve cercare Soji, poi la trama viene progressivamente "stirata" per arrivare alla conclusione, ma a mio avviso è tutto reso "pesante" dalla focalizzazione su Picard e Soji e, diciamolo, dalla mancanza di qualche battaglia in più tra astronavi, perché Star Trek è anche questo, non solo introspezione.
Patrick Stewart non si discute, ma non si può essere capitani per sempre...forse era tempo per un "Star Trek: Riker".