Roberto Silvestri
Film TV
Chissà se camminare oggi per una Berlino senza checkpoint sia davvero passeggiare liberi in un mondo più colorato e senza confini. Non ci sarà qualcosa in comune, invece, tra il primo fuggiasco ucciso nella Sprea dai soldati DDR e il cartografo militare che per Pankow disegnò con la calce la lunga linea bianca fatale (ispirando Piero Manzoni) che avrebbe separato il mondo per tanto tempo? Non erano entrambi cercatori di luce, diversamente atterriti da quel «paludoso, appiccicoso futuro» che è il nostro presente anche se solo uno dei due, non come San Tommaso, si fidava del Capo? Il cinema, diceva Godard, è ciò che trasforma la notte in luce e Ferraro, lavorando su Non si può dividere il cielo (2017), saggio sul Muro di Gianluca Falanga, con footage inedito, attori e Shostakovich, decide che per trovare la luce bisogna comunque avanzare, seguire chi apre sentieri sconosciuti, «testa i confini», come cantava Jim Morrison. [...]
di Roberto Silvestri, articolo completo (1738 caratteri spazi inclusi) su Film TV 22 settembre 2020