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Con i precedenti lavori D'Antona dava l'idea di un potenziale poco sfruttato,mentre qui stiamo parlando di un vero e proprio passo più lungo della gamba.Se si voleva puntare al mainstream serio,raffinato,da film all'americana o il "Suspiria" di Guadagnino ,come nei film precedenti il risultato patisce un'impostazione sbagliata.Se le carte vengono messe in tavola quasi subito riguardo la vera natura del posto gli stereotipi tipici sono troppo calcati(l'ambigua ostilità degli abitanti del villaggio,le frasi sibilline,ecc...)mentre certi spunti validi come l'espediente del vino o la fascinazione latente della protagonista per il mostro vengono abbozzati e subito messi da parte.Ogni pretesa di creare atmosfera e inquetudine viene affossata da dialoghi incredibilmente sciatti e banali per non dire ridicoli e talvolta fuori contesto,nonchè(escludendo la protagonista)da un cast inadeguato:D'Antona non è in grado di reggere un ruolo che richiedeva ben altro talento e carisma,e il suo collaboratore-amico fisso Emulo come al solito con la recitazione proprio non c'azzecca manco per sbaglio.Se invece l'obbiettivo era di girare un semplice film di genere senza pretese comunque non ci siamo:la lunghezza è eccessiva,certe parti a cominciare dal flashback sulla nascita di Caleb andavano accorciate,e visto il tema del film la quasi totale mancanza di sangue e azione pesano assai.Confronto finale puntualmente sbrigativo,con il mostro ultracenteario incarnazione del male eccetera che si fa sconfiggere con i suoi sottoposti relativamente in fretta.Complessivamente sembra un altro "Dracula 3D",meno delirante nella sceneggiatura e più curato nella confezione,ma ugualmente insufficiente.E per l'ennesima volta il discorso è sempre lo stesso:quando si gira un film e soprattutto quando si dispone di budget ridotti è imperativo sapere esattamente quel che si vuol fare ma soprattutto quel che si PUO' fare.E considerando che D'Antona qui è alla sua quarta prova registica e che comunque dispone di budget sufficientemente dignitosi,direi che è troppo comodo tirare in ballo la solita scusa dei limiti produttivi o del prodotto di nicchia.Come in altri casi,direi che è un regista che non capisce che non può puntare a certi livelli con i mezzi di cui dispone,ma potrebbe invece sfruttarli per progetti più exploitation,senza pretese ma di sano intrattenimento.Ergo poteva girare lo stesso film ma con più sostanza da b-movie trucido,magari alla "Vampires" dei poveri con tanti impalettamenti,sangue,sexy-vampire,polverizzazioni alla luce del sole,tamarragine volontaria e via dicendo.Sostanza per compensare le mancanze insomma.E se proprio gli preme di girare progetti seri e d'atmosfera che almeno scelga dialoghi che funzionino e smetta di recitare assieme all'amico,perchè proprio non vanno.
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