Wasp Network

Film 2019 | Drammatico 123 min.

Titolo originaleWasp Network
Anno2019
GenereDrammatico
ProduzioneFrancia
Durata123 minuti
Regia diOlivier Assayas
AttoriPedro Pascal, Gael García Bernal, Edgar Ramirez, Penélope Cruz, Ana de Armas Wagner Moura, Leonardo Sbaraglia, Nolan Guerra, Osdeymi Pastrana, Tony Plana, Julian Flynn, Anel Perdomo, Amada Morado, Leandro Cáceres, Ernesto Faxas, Harlys Becerra, Gabriel Buenaventura, Carolina Peraza Matamoros, Roque Moreno, Edwin Fernández, Feliberto Beatón, Javier Guillarte Fernández, Yura López, Raul Bravo, Elbert Álvarez, Philip Stanton, Omar Ali Pérez, Chris Gillette, René Flinn, Carlos Leal, Saul Rojas, Noslen Sánchez, Denys Ramos Antúnez, Alberto González Corona, Danae Hernandez, Yasmani Guerrero, Yaité Ruiz, Luis Angel Batista, Miguel Ángel García (III), Daniel Romero, Luis Miguel B., Abel López Cadre, Teherán Aguilar, Armando Palma, Egor Viga, Rob Harvie, Adri Torrijos, Jhoey Carol, Ilianki Vera Rivero, Jorge Reinaldo Ramírez Fernández, Armando Suárez Cobián, Lorenzo Rodríguez César, Antulío Marín, Collin Laverty, Gregory Binowski, Yailene Sierra, Juan Jacomino, Alexandre Minghini, Michael Weissenstein, Patrick Oppmann, Will Grant, Johanna Sol, Giuseppe Scrufari Hedges, Luisa Marcolina Ausenda, Gabriele Filippone, Yanelis Tejera, María del Carmen Muina, Pilar Varo, Jade Kayla Lage Maynier, Leia Sarmiento, Alma Shamira Parilla, Richard Bojorquez, Joey Carey, Gisela Chípe, Brannon Cross, Thomas Dubyna, Julio Gabay, Patricia Gonzalez Ciuffardi, Eric Goode, Steve Howard, Casandra Lungu.
MYmonetro 2,91 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Olivier Assayas. Un film con Pedro Pascal, Gael García Bernal, Edgar Ramirez, Penélope Cruz, Ana de Armas. Cast completo Titolo originale: Wasp Network. Genere Drammatico - Francia, 2019, durata 123 minuti. - MYmonetro 2,91 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 21 maggio 2020

Un gruppo di spie cubane attive nel territorio americano durante gli Anni Novanta. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Cesar,

Consigliato sì!
2,91/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 2,25
PUBBLICO 2,97
CONSIGLIATO SÌ
Thriller politico condotto dal flusso della Storia a portare un peso più eloquente di mille discorsi.
Recensione di Marzia Gandolfi
domenica 1 settembre 2019
Recensione di Marzia Gandolfi
domenica 1 settembre 2019

L'Avana, 1990. René González, pilota di linea cubano, lascia moglie e figlia e fugge a Miami dove lo raggiungono presto altri dissidenti cubani che vogliono rovesciare il regime di Castro. Ma René e compagni non sono chi dicono di essere. Infiltrati nei gruppi terroristici anti-Castro, sono spie al servizio dell'Intelligence cubana. La loro missione è quella di stanare le cospirazioni dei gruppi di esiliati cubani basati in Florida. Fedele al suo Paese come alla sua famiglia, che lo raggiungerà negli States qualche anno dopo, René verrà arrestato dall'FBI e condannato a quindici anni di prigione.

Dopo due ipnotici ritratti femminili (Sils Maria, Personal Shopper), Wasp Network segna il ritorno del cinema di Olivier Assayas allo spionaggio (Demonlover) e al terrorismo (Carlos).

Al cuore del film quattro personaggi maschili e quattro caratteri differenti sospesi tra Miami e L'Avana. Piloti dell'aria che invitano a lasciare il presente e a viaggiare nel tempo, a ritrovare le tracce di un'epopea 'fredda' e a connettersi con un passato prossimo e familiare agli spettatori sopra i quarant'anni. Ancora una volta, l'autore francese incarna la Storia e fa appello a Édgar Ramírez, sempre prodigioso dietro al sorriso infantile che volge in freddezza e preserva come in Carlos la sua linea d'ombra.
Ispirato dalle pagine di Fernando Morais ("The Last Soldiers of the Cold War: The Story of the Cuban Five"), Wasp Network avanza leggero e inesorabile lungo il fiume di una 'storia' mille volte raccontata dalla letteratura e dal cinema. Storia che Assayas riconfigura pescando nella mitologia contemporanea e trafugando le sue differenti maschere.

Condotti dal flusso della Storia della loro epoca e delle sue derive, le spie di Wasp Network sono l'ultimo precipitato di Guerra Fredda dell'ultimo avamposto rivoluzionario ficcato nel cuore dell'Occidentale. Mossi da principi più o meno nobili, più o meno patriottici, Assayas non li giudica ma li racconta frontalmente, allineando i fatti e ricamando zone buie con la complicità di Wagner Moura. L'ufficiale affatto gentiluomo, interpretato dall'attore brasiliano (Narcos), indossa con la divisa la disinvoltura con cui si passa dall'idealismo all'ideologia, dall'ideologia al pragmatismo e dal pragmatismo al cinismo.

Decisamente più 'puro' è il pilota di Édgar Ramírez in volo verso un destino avventuroso che ha fatto venire voglia ad Assayas di farci un film. Con lui, il regista tocca l'intimo fin dal prologo domestico. Perché nel suo cinema sono sempre le ragioni personali che permettono di articolare l'universale. Tutte le domande che l'autore si pone sulla storia si materializzano nei suoi personaggi e in una spy drama esigente nella ricostruzione dei fatti che non ha paura di frequentare (anche) il romanzesco.

Allineato al cinema degli anni Settanta, Lumet, Coppola, Pakula, Assayas conserva la fede che ha il cinema americano nel racconto. Persuaso da sempre che le idee complicate siano trasmissibili, il suo film precedente si interrogava filosoficamente sul nostro rapporto con l'arte nell'era digitale (Il gioco delle coppie), Assayas elude qualsiasi visione caricaturale del mondo. Per trattare la Storia e la politica è necessario donare veridicità al quadro. Per questa ragione i personaggi parlano la loro lingua in barba alle logiche commerciali. Édgar Ramírez (Venezuela), Wagner Moura (Brasile), Gael García Bernal (Messico) e Leonardo Sbaraglia (Argentina) disegnano la geografia del grande schermo.

Orchestra da camera latina e virtuosa, interpretano uomini che fanno delle scelte dentro la Storia, aprendo spazi, a volte crepe, a volte abissi. Ispirato 'a una storia vera' e alla storia vera di un gruppo di cubani arrestati nel 1998 in America per spionaggio, il nuovo affresco storico di Assayas trascende gli abituali 'biopic' televisivi e cinematografici e prolunga il suo ambizioso progetto di comprensione del mondo e della sua storia. In uno scambio vitale tra sperimentazione e cinema narrativo, Wasp Network dimostra che c'è qualcosa di potente nella finzione che permette di gettare uno sguardo non tanto sulla politica ma su come si costruisce la politica, come un'azione s'inscriva dentro qualcosa di più grande, come un individuo finisca strumentalizzato dal proprio impegno fino a diventare una creazione della sua epoca e il luogo di convergenza delle contraddizioni della sua epoca.

Lontano dalla Francia, mai veramente toccata dalla dialettica della Guerra Fredda, il cinema di Assayas attraversa l'oceano e abita i luoghi di resistenza e di lotta clandestina manipolati dai servizi segreti. Mantenendo alta la tensione tra locale e mondiale, Assayas firma un altro film sul mondo, appoggiandosi a testimonianze e documenti d'archivio che non lasciano nessuno spazio alla soggettività. Un fatto è un fatto per il regista che accorda credito ai suoi personaggi cresciuti in America Latina, in un contesto di guerra civile e alle prese con la persistente violenza dell'imperialismo americano. Contesto che alimenta il loro desiderio di prendere le armi o un aereo per combatterlo dall'interno.

Figure meno mitiche di Carlos, le spie cubane di Assayas servono tuttavia una riflessione su qualcosa di altrettanto grande: la fine della Guerra Fredda e il collasso dell'equilibrio mondiale che comportò quella fine. Tutti i suoi eroi sono fisicamente attraversati e segnati da quella caduta che satura un film deliberatamente lacunoso. Un thriller politico percorso da faglie temporali e spaziali che donano a Wasp Network un peso più eloquente di mille discorsi.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 28 novembre 2020
Fabio Silvestre

il film - tratto dal libro di un giornalista - racconta la storia vera di 5 membri della Red Avispa (in inglese Wasp Network) una rete di spionaggio stabilita dal governo cubano a Miami negli anni '90 con il fine di infiltrarsi nelle organizzazzioni terroristiche anti-castriste presenti negli USA. La pellicola descrive in particolare la vicenda familiare e personale di René Gonzalez (Edgar [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 23 giugno 2020
Giulio Sangiorgio
Film TV

Sono passati dieci anni da Carlos, miniserie sul mercenario marxista e filo-islamico Ilich Ramírez Sánchez: un pedinamento tra attacchi terroristici, riflessi geopolitici, strategie doppiogiochiste, nel caldo della Guerra fredda. Wasp Network ritorna a Édgar Ramírez e al film di spionaggio. Normale che sia un falso movimento: Assayas è sempre lo stesso, comunque concentrato sui flussi informativi, [...] Vai alla recensione »

venerdì 19 giugno 2020
Michele Anselmi
Cinemonitor.it

A Venezia 2019, dove era in concorso, fu stroncato dai critici e non piacque alla giuria; magari su Netflix, dove approda oggi venerdì 19 giugno, andrà meglio e troverà un suo pubblico ben disposto. Trattasi di "Wasp Network", che pure porta la firma di Olivier Assayas, francese, cineasta di culto cinefilo, classe 1955, un altro che grazie a Dio non fa sempre lo stesso film.

lunedì 2 settembre 2019
Emiliano Morreale
La Repubblica

Assayas, l'anno scorso qui con una commedia che più francese non si può (Il gioco delle coppie il titolo italiano), torna in parte allo stile della sua serie Carlos (2010) ma con esiti meno incisivi. Un nucleo di agenti castristi è infiltrato a Miami per sventare attacchi terroristici contro Cuba. Risultato solo a tratti efficace, di un mestiere abbastanza anonimo, a rimorchio della vicenda senza grande [...] Vai alla recensione »

lunedì 2 settembre 2019
Alessandra Levantesi
La Stampa

Vero che persino un cartone animato può essere letto in ottica politica, tuttavia esiste nel cinema un preciso filone storico/politico cui la vetrina veneziana anche quest'anno ha garantito giusto spazio, a partire dall'eccellente J'accuse di Polanski. Il problema è che non tutti i registi si dimostrano degni epigoni di un Francesco Rosi. Prendiamo l'eclettico Olivier Assayas, che con Wasp NetWork [...] Vai alla recensione »

lunedì 2 settembre 2019
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Di sicuro più dimenticabile è "Wasp network", anch'esso basato su fatti reali (il traffico, negli anni '90, di finti dissidenti cubani in Florida, per stanare le organizzazioni anticastriste composte da veri transfughi da L'Avana), che Olivier Assayas sembra dirigere quasi distrattamente, lontano alle sue folgoranti opere sulla contemporaneità. Girato veramente a Cuba e strutturato come una spy-story, [...] Vai alla recensione »

lunedì 2 settembre 2019
Massimo Causo
Duels.it

Un film di sparizioni, rivelazioni, ritorni e rinnovate separazioni. Sostanzialmente un film di doppie verità che si intrecciano e creano l'immancabile rete del cinema di Olivier Assayas, in cui la domanda sullo statuto della realtà interroga non solo i personaggi, ma il mondo stesso da cui essi scaturiscono e cui sono destinati: Wasp Network (in Concorso a Venezia 76) è a suo modo il solito oggetto [...] Vai alla recensione »

lunedì 2 settembre 2019
Enrico Danesi
Giornale di Brescia

«Credo che la politica, come Shakespeare scrisse a proposito della vita, sia un racconto narrato da uno stolto, pieno di rumore e furore, che non significa nulla. Ma è di questa passione che gli uomini vivono. E muoiono». Olivier Assayas si affida a una (creativa) parafrasi del Bardo per spiegare la scelta di raccontare uno strascico poco noto della Guerra Fredda, convinto che la distanza storica permetta [...] Vai alla recensione »

lunedì 2 settembre 2019
Giulia Genovese
Close-up

Dopo i riuscitissimi Personal Shopper - Miglior Regia al Festival di Cannes 2016 - e Il Gioco delle Coppie - in Concorso alla Mostra di Venezia 2018 - Olivier Assayas sbarca, nuovamente, al Lido con Wasp Network - thriller politico, tratto dal romanzo The Last Soldiers of the Cold War , di Fernando Morais, e basato su una storia vera. Nella Cuba degli Anni '90, un pilota di linea fugge dal paese - [...] Vai alla recensione »

lunedì 2 settembre 2019
Massimo Lastrucci
Ciak

Wasp Network è una storia vera. Per combattere le attività dei movimenti anti-castristi situati in Florida, Fidel Castro infiltra un gruppo di spie, una "rete di vespe" (da qui il titolo), incaricata di scoprire e sventare le attività di quei gruppi che spesso sconfinavano nel terrorismo vero e proprio, come i "Fratelli in soccorso", che gli USA proteggevano e aiutavano, più o meno nascostamente, come [...] Vai alla recensione »

domenica 1 settembre 2019
Serena Nannelli
Il Giornale

Olivier Assayas (già regista di "Personal Shopper" e "Sils Maria") torna in Concorso a Venezia 76 con il thriller "Wasp Network", tratto dal libro "Los últimos soldados de la guerra fría" (The Last Soldiers of the Cold War), dello scrittore, giornalista ed ex parlamentare Fernando Morais. Ambientato negli anni '90, il film racconta di cinque combattenti antiterroristi inviati in Florida dal Governo [...] Vai alla recensione »

domenica 1 settembre 2019
Federico Pontiggia
La Rivista del Cinematografo

L'Avana, dicembre 1990. René González, pilota di linea, ruba un aereo e fugge da Cuba, mollando moglie e figlia. La nuova vita è a Miami, dove presto lo raggiungeranno altri dissidenti: ma qual è la verità? Wasp Network di Olivier Assayas è un film non riuscito. E sì che sulla carta aveva tutto, o quasi. Un regista come Assayas, capace di passare con leggiadria dal terrorismo seriale di Carlos all'ebaniste [...] Vai alla recensione »

domenica 1 settembre 2019
Matteo Marelli
Film TV

Anche qui va in scena Il gioco delle coppie, a cambiare però è il contesto. Non sono più i salotti dell'alta borghesia parigina il teatro dello scontro ma lo Stretto della Florida, le sponde opposte che vedono contrapposti da un lato gli ultimi discepoli della rivoluzione cubana e dall'altro gli avversari del regime castrista. Wasp Network è un film che parla di messa in scena, artifici, di recite [...] Vai alla recensione »

domenica 1 settembre 2019
Aldo Spiniello
Sentieri Selvaggi

Édgar Ramírez corre per le strade di L'Avana e sembra subito riemergere dai tempi e dalle galere di Carlos. Proprio come in quell'incredibile viaggio sulle tracce dello Sciacallo, lungo le rotte del terrorismo internazionale tra gli anni '70 e '90, qui Assayas ricostruisce un'altra rete di missioni segrete e attentati, spie, infiltrati e doppiogiochisti.

domenica 1 settembre 2019
Lorenzo Rossi
Cineforum

Wasp Network non somiglia quasi per niente a un film di Olivier Assayas. Anzi, per quasi un'ora sembra tutt'altro: un divertissement, uno scherzo, una divagazione non richiesta. E in fondo non è niente di troppo distante da questo: si tratta infatti di un lavoro su commissione che Assayas ha accettato soprattutto per lavorare ancora con i produttori, il cast e sulle location di Carlos, la sua mini [...] Vai alla recensione »

domenica 1 settembre 2019
Elisa Battistini
Quinlan

L'Avana, 1990. René González, pilota di linea cubano, ruba un aereo e fugge dal Paese, lasciando la moglie e la figlia per riparare a Miami. Negli Stati Uniti, fuggito dalla dittatura di Fidel Castro, inizia una nuova vita e viene presto emulato da altri dissidenti cubani in cerca di libertà e opportunità. Ma le cose non stanno per niente così... "MIAMI - Dieci persone accusate di spionaggio in favore [...] Vai alla recensione »

NEWS
NETFLIX
giovedì 21 maggio 2020
 

Un gruppo di spie cubane attive nel territorio americano durante gli Anni Novanta. Vai all'articolo »

GALLERY
lunedì 2 settembre 2019
 

Una Penélope Cruz vestita di bianco ha monopolizzato l'attenzione dei fotografi nella serata di ieri quando in concorso alla 76.ma edizione della Mostra è arrivata in concorso con Wasp Network, nuovo lavoro di Olivier Assayas in cui compaiono anche Édgar [...]

MOSTRA DI VENEZIA
domenica 1 settembre 2019
Marzia Gandolfi

Assayas torna allo spionaggio in una spy drama fortemente ancorata alla Storia. In concorso a Venezia 76. Vai all'articolo »

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