emanuele 1968
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mercoledì 5 gennaio 2022
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commedia - drammatico - musical
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Visto ieri in tv su rai 3, non mi stupirei che sia tratto da una storia vera, e un bel casino, come si sul dire " belli e dannati "
Bello quando sono in pizzeria e canta "no non e francesca......."
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roberta papa
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martedì 4 gennaio 2022
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imbarazzante
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Imbarazzante tentativo. La Chiatti farebbe bene a non cimentarsi nel canto che davvero non le appartiene (ha una vocina non curata e immatura, quasi da bimbetta), anche il protagonista non è il massimo della vocalità e battisti richiede rispetto, attenzione, cura. Dialoghi pessimi, trama adolescenziale. Questa sera mi sono vergognata, perché il livello artistico italiano è talmente basso, da investire in prodotti di scarsa qualità e spacciarli come opere d'arte.
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sibilla galiano
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lunedì 12 ottobre 2020
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e'' davvero un’avventura e vince perché originale
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Questo film è una novità nel panorama del Cinema italiano, del resto l’Arte che non sperimenta che Arte è?! E’ un film che viene apprezzato più da chi è abituato al teatro. E’ una pellicola adatta a chi sa guardare non solo il racconto, ma il modo in cui si racconta, a chi sa apprezzare più espressioni artistiche che si fondono. In Italia siamo abituati ad accogliere con interesse lavori simili provenienti da Hollywood, ma alcuni restano perplessi se un’opera nostrana parla questa lingua.
La trama è debole, diciamolo subito, come è abbastanza ovvio che sia in un film dove non è la trama a farla da padrone.
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Questo film è una novità nel panorama del Cinema italiano, del resto l’Arte che non sperimenta che Arte è?! E’ un film che viene apprezzato più da chi è abituato al teatro. E’ una pellicola adatta a chi sa guardare non solo il racconto, ma il modo in cui si racconta, a chi sa apprezzare più espressioni artistiche che si fondono. In Italia siamo abituati ad accogliere con interesse lavori simili provenienti da Hollywood, ma alcuni restano perplessi se un’opera nostrana parla questa lingua.
La trama è debole, diciamolo subito, come è abbastanza ovvio che sia in un film dove non è la trama a farla da padrone.
Il film non profana la musica di Battisti, del resto ha lavorato a questo film anche Mogol, ma è un modo per renderle il più giusto degli omaggi: Battisti è stato, e per alcuni ancora lo è, la colonna sonora della vita e del sentimenti. E proprio questo risulta essere nel racconto.
I due attori protagonisti riescono più che bene. Michele Riondino è uno dei più bravi attori italiani: come un artista dovrebbe fare, sceglie sia pellicole dirette da registi importanti sia film di esordienti. Lavora in Fiction di qualità, fa Teatro ed è un cantante musicista. In qualsiasi ruolo, da protagonista e non, Riondino convince. Laura Chiatti ha una bella voce, voleva fare la cantante, la sua grande bellezza le portò proposte da attrice e in diverse pellicole non se l’è cavata male. Negli ultimi tempi è meno presente al Cinema e più sui social. Però un film come questo le calza proprio a pennello.
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sibilla galiano
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lunedì 12 ottobre 2020
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e'' davvero un’avventura e vince perché originale
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Questo film è una novità nel panorama del Cinema italiano, del resto l’Arte che non sperimenta che Arte è?! E’ un film che viene apprezzato più da chi è abituato al teatro. E’ una pellicola adatta a chi sa guardare non solo il racconto, ma il modo in cui si racconta, a chi sa apprezzare più espressioni artistiche che si fondono. In Italia siamo abituati ad accogliere con interesse lavori simili provenienti da Hollywood, ma alcuni restano perplessi se un’opera nostrana parla questa lingua.
La trama è debole, diciamolo subito, come è abbastanza ovvio che sia in un film dove non è la trama a farla da padrone.
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Questo film è una novità nel panorama del Cinema italiano, del resto l’Arte che non sperimenta che Arte è?! E’ un film che viene apprezzato più da chi è abituato al teatro. E’ una pellicola adatta a chi sa guardare non solo il racconto, ma il modo in cui si racconta, a chi sa apprezzare più espressioni artistiche che si fondono. In Italia siamo abituati ad accogliere con interesse lavori simili provenienti da Hollywood, ma alcuni restano perplessi se un’opera nostrana parla questa lingua.
La trama è debole, diciamolo subito, come è abbastanza ovvio che sia in un film dove non è la trama a farla da padrone.
Il film non profana la musica di Battisti, del resto ha lavorato a questo film anche Mogol, ma è un modo per renderle il più giusto degli omaggi: Battisti è stato, e per alcuni ancora lo è, la colonna sonora della vita e del sentimenti. E proprio questo risulta essere nel racconto.
I due attori protagonisti riescono più che bene. Michele Riondino è uno dei più bravi attori italiani: come un artista dovrebbe fare, sceglie sia pellicole dirette da registi importanti sia film di esordienti. Lavora in Fiction di qualità, fa Teatro ed è un cantante musicista. In qualsiasi ruolo, da protagonista e non, Riondino convince. Laura Chiatti ha una bella voce, voleva fare la cantante, la sua grande bellezza le portò proposte da attrice e in diverse pellicole non se l’è cavata male. Negli ultimi tempi è meno presente al Cinema e più sui social. Però un film come questo le calza proprio a pennello.
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picius
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lunedì 13 aprile 2020
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sconsigliato
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Molto banale e scontato. La trama non è un granché e gli attori non reggono.
Film mediocre
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giannicarlo
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mercoledì 1 gennaio 2020
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gradevole, emozionante
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mi sono divertito, emozionato ed ho riscoperto testi e brani meno noti di Battisti-Mogol ma belli, belli, belli....
La storia di Matteo e Francesca con il loro prendersi e lasciarsi , prendersi e lasciarsi , sulle note di brani meravigliosi è un pò la storia di tutti noi.
Il titolo , però, sarebbe stato più appropriato se avessero utilizzato "nel sole, nel vento, nel sorriso e nel pianto" , che da proprio l'idea della vita , con i suoi alti e bassi.
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giannicarlo
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lunedì 30 dicembre 2019
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perdersi, ritrovarsi, perdersi, ritrovarsi...
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La storia di due ragazzi, tra tradizioni e cambiamento; tutto tra bellissime canzoni che viene voglia di cantare con gli attori, che tutti possono cantare assieme a loro. Mi è piaciuto proprio. Pensavo: se il film non è granchè, vorrà dire che ascolterò buona musica. Invece la storia, nella sua semplicità, mi ha coinvolto e le canzoni... le ho scoperte ancora più vicine alla nostra vita di tutti i giorni. Infine un plauso al tentativo, per me più che buono, di musical italiano. Da ripetere. E dato che Lucio ha anche tante altre bellissime canzoni.... chissà che non possa esserci un seguito.....
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sara
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giovedì 21 febbraio 2019
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per divertirsi e emozionarsi
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Sono andata a vedere questo film con tanti dubbi perché essendo una grande fan di Battisti avevo paura di esserne delusa e invece....mi sono dovuta ricredere! Mi sono emozionata e divertita, ho cantato, riso e, lo devo ammettere, pianto. Forse mi aspettavo qualche canzone diversa ma sono anche stata stupita da alcune scelte. La storia sembra, più che altro, fare da cornice a tutto il resto è questo forse è un piccolo limite. Bellissima la fotografia, i costumi e l'atmosfera che si respira!!!
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michelecamero
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giovedì 21 febbraio 2019
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il musical mi piace. quindi un po' di indulgenza,
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Dopo il successo di AMMORE E MALAVITA, è il tentativo di fare un musical italiano qui con l’utilizzo delle canzoni indimenticabili di Lucio Battisti, quelle per intenderci della premiata ditta Mogol – Battisti. Il film racconta la storia di un amore forte (più di quanto non sia chiaro ai due protagonisti), tra due giovani, poi adulti, che, vissuti insieme nello stesso piccolo paese pugliese, per tutta la loro vita si inseguono, si trovano, si perdono, per poi ricominciare a cercarsi, senza essersi, nel frattempo, privati della libertà di frequentare altri letti. L’ispirazione è data dal bellissimo Across the Universe dove la trama musicale era costituita dall’ altrettanto indimenticabili musiche dei Beatles, e forse anche da MAMMA MIA con le canzoni degli ABBA senza tralasciare in alcuni momenti di guardare a LA LA LAND.
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Dopo il successo di AMMORE E MALAVITA, è il tentativo di fare un musical italiano qui con l’utilizzo delle canzoni indimenticabili di Lucio Battisti, quelle per intenderci della premiata ditta Mogol – Battisti. Il film racconta la storia di un amore forte (più di quanto non sia chiaro ai due protagonisti), tra due giovani, poi adulti, che, vissuti insieme nello stesso piccolo paese pugliese, per tutta la loro vita si inseguono, si trovano, si perdono, per poi ricominciare a cercarsi, senza essersi, nel frattempo, privati della libertà di frequentare altri letti. L’ispirazione è data dal bellissimo Across the Universe dove la trama musicale era costituita dall’ altrettanto indimenticabili musiche dei Beatles, e forse anche da MAMMA MIA con le canzoni degli ABBA senza tralasciare in alcuni momenti di guardare a LA LA LAND. Nella scena ippi sulla spiaggia poi si respira addirittura l’atmosfera di HAIR. L’esperimento non perfettamente riuscito a mio giudizio, dà vita ad una pellicola un po’ debole che dà quasi la sensazione di non decollare mai compiutamente, tranne che, forse in alcuni tratti in cui si rivela più vicina allo spettatore soprattutto per la magia che quelle meravigliose musiche sono in grado di suscitare ancora oggi. Resta tuttavia l’idea di continuare a trovare una via originale per il musical nostrano come per esempio ha fatto in teatro Cocciante con il suo NOTRE-DAME DE PARIS per il quale compose e scrisse musiche originali. Vale la pena insistere perché se l’opera lirica, musicalmente, connotò in teatro l’Ottocento, è il Musical che svolge la medesima funzione per il Novecento.
MiCam
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vittorio2019
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martedì 19 febbraio 2019
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non è un'avventura, è altro
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Appena uscito dal cinema. Prima di tutto mi è sembrato un film lento, inesorabilmente lento. Sembrava che la sceneggiatura avesse dei buchi. Riondino inespressivo, la Chiatti ha fatto di tutto per darsi da fare mah...ma il personaggio è troppo stereotipato. Non mi è piaciuta la recitazione degli altri attori eccetto la Bilello, non mi è piaciuto che si sono sprecate le location salentine, non mi sono piaciuti i costumi. In che anni eravamo? Forse genericamente negli anni 70, ma nessun riferimento storico, anche uno solo, per inquadrare meglio la vicenda. Trama prevedibilissima. Piccoli errori di sceneggiatura. Una carrozza di 3a classe anni 40' delle Sud Est per il treno Lecce Roma, la luce a LED sul tavolo del giudice divorzista.
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Appena uscito dal cinema. Prima di tutto mi è sembrato un film lento, inesorabilmente lento. Sembrava che la sceneggiatura avesse dei buchi. Riondino inespressivo, la Chiatti ha fatto di tutto per darsi da fare mah...ma il personaggio è troppo stereotipato. Non mi è piaciuta la recitazione degli altri attori eccetto la Bilello, non mi è piaciuto che si sono sprecate le location salentine, non mi sono piaciuti i costumi. In che anni eravamo? Forse genericamente negli anni 70, ma nessun riferimento storico, anche uno solo, per inquadrare meglio la vicenda. Trama prevedibilissima. Piccoli errori di sceneggiatura. Una carrozza di 3a classe anni 40' delle Sud Est per il treno Lecce Roma, la luce a LED sul tavolo del giudice divorzista. Insomma nè un musicarello, nè un musical. Le canzoni mi sono sembrate cantate in playback, ma non era meglio mettere direttamente l'immenso Battisti?
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