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Il film “Richard Jewell” è una pellicola interessante e godibile, ma il suo problema più grande è che si sa già come va a finire, diminuendo l’interesse dello spettatore. Ma alla regia c’è Clint, che ormai è a tutti gli effetti un regista memorabile: infatti più che puntare sugli eventi di quell’attentato del 1996 al centennial park, si concentra sulla vita di Jewell e delle persone che gli stanno accanto. Mostra come l’FBI possa essere il nemico della società, più che una protezione. Nella pellicola vengono mostrati in grandi linee i difetti dei media, del governo e delle forze dell’ordine. Jewell è un eroe inusuale con comportamenti particolari, interpretato da Paul Walter Hauser in maniera molto personale dando il meglio di se. Il resto del cast funziona molto e Kathy Bates è molto brava nel ruolo della madre disperata. Una differenza da notare, rispetto agli altri film di Eastwood, è che troviamo un umorismo tagliente e una comicità mai inopportuna. Ricostruita molto bene la scena del ritrovamento della bomba e dell’esplosione, dove sembra di catapultarsi in Georgia. Non posso dare più di tre stelle perché mi aspettavo che Clint Eastwood affrontasse una storia più particolare rispetto a questa come aveva fatto con “Il corriere - The mule”.
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recensioni di critica, pubblico e dizionari.
