Sole

Diventare padre non per amore ma per denaro

Un ragazzo un po' balordo, che vive tra sale giochi e furtarelli, viene ingaggiato dallo zio per uno strano lavoro: gli zii, che non possono avere figli, lo pagano per riconoscere la bambina che una giovane polacca porta in grembo, e poi cederla a loro in adozione. Poco a poco, però, questo strano destino fa sorgere nel ragazzo delle domande sulla sua vita. Una storia semplice, in un ambiente che il cinema italiano frequenta ormai spesso, di vite disagiate e infelici in una cittadina del Lazio. Un senso di solitudine pervade l'intero film, con protagonisti afflitti che interagiscono laconicamente con ambienti squallidi. Anche se ormai l'impressione è di un genere collaudato, Sironi mostra rispetto e controllo della messa in scena, e poco a poco fa affezionare a personaggi all'inizio respingenti. Presentato in concorso alla Mostra di Venezia, nella sezione Orizzonti.
Da La Repubblica, 24 ottobre 2019


di Emiliano Morreale, 24 ottobre 2019