|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Sergio Sozzo
Sentieri Selvaggi
Padrone dove sei è l'atto più inconfessabile del cinema di Schirinzi, il punto d'arrivo di un percorso di riscrittura della percezione delle profondità (del Sud, del proprio inconscio, del gesto artistico) che giunge qui alla messa a nudo definitiva: non è più possibile provare un desiderio che sia veramente verso un corpo, sinceramente verso l'altro. E proprio per questo bisogna assolutamente, ossessivamente, ostinarsi a cercarlo, senza posa, senza paura del rischio della meccanicità della ripetizione, anche se l'unico modo per dichiarare le nostre voglie è nel silenzio di una frase "scurrile" su sfondo nero (così simili e parallele ad alcune struggenti scritte "indecenti" sui muri di paese, conservatesi nei decenni come degli affreschi sacri). [...]
|