La Dea Fortuna

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frankmoovie sabato 21 dicembre 2019
dea fortuna: via la benda e sentimenti ... Valutazione 0 stelle su cinque
63%
No
37%

  Grande ritorno di Ozpeteck con i suoi momenti sentimentali fatti di lunghi sguardi, di carezze, di durezza e tenerezza, di colori tenui e colonna sonora da favola. La Dea Fortuna si toglie la benda e guarda alla vita, alle storie reali, alle emozioni. Una storia che fa tante storie intorno a noi dove coppie provano, dopo anni d’amore, la crisi, l’allontanamento fisico e mentale, le distrazioni più o meno regolari … dove l’amore è quello per un altro essere e può durare anni e distruggersi in un attimo per poi rinascere o morire per sempre … Un film che fa pensare, ma anche sorridere, che scorre bene attimo dopo attimo, senza momenti di vuoto. [+]

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giorgione martedì 31 dicembre 2019
non è il migliore dei suoi film Valutazione 2 stelle su cinque
68%
No
32%

Il film  mi è sembrato un ibrido tra una soap opera ed un telefilm, fors'anche per il tipo di colori delle scene. Molto belle quelle iniziali (della festa di matrimonio) e quelle finali del palazzo con il cameo di Barbara Alberti. Per il resto il film mi sembra esangue, in alcuni dialoghi troppo lontano dalla realtà ed un pò scontati se non dozzinali. Perdonatemi ho visto quasi tutti i film di Ozpetek, questp è quello che n'è piaciuto meno. C'è un'inopportuna crasi emotiva tra la storia dei due  protagonisti adulti( il mediocrissimo Leo ed il mediocre Accorsi) ed i due personaggi bambini, che non entrano mai in sintonia nel film. [+]

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emyliu` mercoledì 8 gennaio 2020
omogenitorialità e fluidità affettiva Valutazione 4 stelle su cinque
69%
No
31%

   LA DEA FORTUNA di Ferzan Ozpetek mi sembra una buona evoluzione postmoderna dell'arcaico ''Le Fate Ignoranti'', dove l'omogenitorialità e la fluidità affettiva fanno da filo conduttore nel nuovo film corale del regista turco romano. E come ne ''Le Fate Ignoranti'' ci sono certe atmosfere conviviali delle feste e mangiate collettive in terrazza, ma questa volta non sempre amicali e non sempre a Roma, che dal suo amato quartiere Ostiense del primo film ambientato a casa del regista, si sposta nel quartiere di Piazza Bologna, e nella parte finale anche nella splendente natura siciliana, in quel di Palestrina dove si trova il santuario della Dea Fortuna. [+]

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maopar giovedì 26 dicembre 2019
ozpetek la legge dell'amore Valutazione 5 stelle su cinque
59%
No
41%

 OZPETEK racconta
 storie di vita  , che potrebbero sembrare talvolta  eccezionali ,ma che in realtà analizzate
hanno sempre una trama di umane consuetudini nelle quali  il pubblico si  riconosce
rimanendone  profondamente coinvolto .  L’ Amore ,il destino ,la relazione tra genitori e figli…
Sono con delicatezza e precisione tratteggiate con la maestria di un grande regista che , con  
 inquadrature  e  primi piani  comunica al cuore degli spettatori  sentimenti condivisi .
La prima sequenza di urla… abbandonate e poi riprese si riferiscono  al condizionamento dei genitori
Alla  pretesa  di condizionare il futuro dei figli, sicuri di conoscere la volontà della DEA FORTUNA ,quasi
come se  fossero i depositari delle sorti del mondo. [+]

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alespiri lunedì 23 dicembre 2019
un ozpetek classico con piu realta e meno poesia Valutazione 4 stelle su cinque
55%
No
45%

 Quando un grande regista quale è Ozpetek si affida a due grandi attori quali sono Accorsi e Leo, corre consapevolmente un rischio; che questi gli rubino la scena. E questo accade in "La Dea Fortuna" inno all'"hic et nunc" caro ad Orazio, film esistenzialista ed intenso.
Il regista torna ai suoi temi più cari, al suo mondo interiore dove tutto ritorna nei sentimenti veri, quelli che, pur mutando nel tempo, non muoiono; ma lo fa con maggiore maturità di uomo e con maggiore misura.
Sandro e Arturo sono al centro del film e Ferzan si dedica a loro con affetto e cura. Annamaria, ex di Sandro, è la "Dea" che ricompare nelle loro vite per ricomporre un puzzle sbiadito dal tempo. [+]

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ghisi grütter domenica 29 dicembre 2019
i soliti diversi Valutazione 3 stelle su cinque
64%
No
36%

Il cuore della storia del tredicesimo film di Ferzan Ozpeteck, è la crisi di una coppia gay. Alessandro e Arturo (interpretati rispettivamente da Edoardo Leo e Stefano Accorsi) vivono da circa quindici anni nell’appartamento con terrazza di Alessandro in Via della Lega Lombarda a Roma, in una casa progettata da Innocenzo Sabbatini per l’Istituto Case Popolari del Tiburtino II. Alessandro fa l’idraulico, e ospita Arturo, un intellettuale scrittore che si guadagna da vivere facendo traduzioni. Insieme compongono una coppia stanca della quale il regista ci fa esplorare le crepe così come le differenze di classe emergenti. [+]

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frasmel martedì 7 gennaio 2020
la dea fortuna come bellezza collaterale inaspetta Valutazione 0 stelle su cinque
62%
No
38%

  

 

Nella prima parte del film, l'idraulico Alessandro(Edoardo Leo) riempie il  palcoscenico del film dando  movimento con le tante sfumature che lo compongono  soprattutto in alcuni momenti in cui il film risulta un po mono tono 

Una staticità e silenzio di fondo quasi a  enfatizzarne lo status della coppia che è  protagonista della storia.

In questa prima fase infatti uno dei protagonisti, l' idraulico Alessandro, diventa elemento centrale, facendo  quasi da regista indiretto che  induce a immaginare  la storia del passato ,d' amore, amicizia, sessualità, scelta di vita non esplicate direttamente nel film ma indotte dalle sue sfumature emozionali  e interazioni con gli altri personaggi, dal compagno ai bambini, dall' amica ai colorati vicini 

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fabio lunedì 10 febbraio 2020
la fortuna va' capita Valutazione 2 stelle su cinque
100%
No
0%

Non il meglio di Ozpetek ma resta un film gradevole e niente affatto banale. Già da tempo al regista piace dare lo spunto e lasciare la storia aperta: allo spettatore il compito di capire e poi di concludere.
Il tutto corredato da elementi che funzionano: belle location, ottima musica, un pizzico di vanità che non guasta mai. 
Poi c'è la storia, che non è mai una come non è mai uno il protagonista; storia di mezz'età, fatta di crisi e rimpianti, accuse e malinconia. La svolta non manca ma arriva dopo tutto un prìmo tempo passato a sbadigliare.
Pallida interpretazione dei protagonisti maschili, decisamente meglio Jasmine Trinca. [+]

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yarince mercoledì 25 dicembre 2019
l'amore, secondo ozpetek, è un tavolo imbandito su un terrazzo romano.
75%
No
25%

L'amore secondo Ozpetek è un tavolo su un terrazzo romano, imbandito di prelibatezze che appagano tutti i gusti dei commensali, con una seggiola in più, pronta per l'ospite inatteso. La fata ignorante è cresciuta, ha 20 anni in più, è diventata una Sacerdotessa, la Dea Fortuna, una Dea ex machina portatrice di novità, che compie il miracolo di travolgere la vita dei protagonisti e di costringerli a una svolta. Il titolo del film prende spunto dal nome del Santuario di epoca romana che si trova a Palestrina, un tempio costituito da una serie di terrazzi interconnessi tra loro e in cui c'è la statua della Dea Fortuna primigenia, la dea della fertilità e vaticinio. La Fortuna è il caso, senza accezioni positive o negative, è qualcosa che accade, che irrompe inaspettato, che sbilancia gli assesti, qualcosa che ci costringe ad un'azione di risposta, ad una scelta che connota l'imprevisto di un senso positivo o negativo. [+]

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linda lunedì 23 marzo 2020
forzato a tratti. Valutazione 2 stelle su cinque
100%
No
0%

Se nella primissima metà del film sembra di star assistendo ad una storia la quale riflette senza troppa poesia la frustrazione di moltissime coppie odierne ci si imbatte poi, senza alcun preavviso, nella visione di immagini le quali sembrano slegarsi sempre più da una trama mediocremente cucita. Gli sguardi, con i quali si potrebbe produrre un film senza che ci sia il minimo dialogo, degli attori protagonisti, per quanto non mediocri, risultano essere a tratti pesantemente e artificiosamente profondi. Carino il finale, troppo veloce però nonostante ci fosse abbastanza tempo per cercare di recuperare la situazone. Complimenti a Sara Ciocca, fin da piccoli si vede i talento.

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