Sai tenere un segreto?

Emma Corrigan lavora in una grossa azienda a New York. Ha una vita sentimentale poco esaltante e sogna di essere promossa. Un giorno in aereo rivela tutti i suoi desideri e segreti più inconfessabili a un affascinante sconosciuto, nel corso di una forte turbolenza. Quando scoprirà che si tratta del fondatore della sua stessa azienda le cose prenderanno una piega del tutto diversa...

C'è lo zampino della scrittrice inglese di bestseller Sophie Kinsella, madre creatrice della saga I love shopping, dietro Can you keep a secret?.

Sulla carta, una commedia romantica divertente, tra goffaggini, imperfezioni e tenerezze. Sullo schermo un film adolescenziale che nulla aggiunge al filone delle commedie romantiche di ieri e di oggi. Protagonista Alexandra Daddario, già vista in Percy Jackson e in Baywatch, che veste stavolta i panni della sfortunata Emma, annoiata da una relazione ripetitiva con un ragazzo che non le suscita più alcun tipo di sentimento, che finirà prevedibilmente tra le braccia dello stesso sconosciuto incontrato per caso in un momento di enorme difficoltà. Lei gli rivela tutti i suoi segreti per paura di morire, lui resta visibilmente sedotto dalla sua spontaneità. Quando si rincontrano lui si rivela essere il Ceo della sua azienda, la stessa di cui lei ha parlato solo male.

Sarebbe stato un ottimo incipit per una commedia davvero graffiante e originale, scorretta e lontana dai cliché. Si rivela, invece, l'inizio di una banale quanto prevedibile sequela di scene già viste, in cui insieme alla sorpresa finisce per latitare anche l'equilibrio narrativo. Per quanto si sforzi la rom-com di Elise Duran - evidentemente al suo debutto cinematografico, dopo una sfilza di serie e film tv - non riesce a colpire nel segno e, degenerando presto tra buonismo melenso e qualunquismo, rischia di rivelarsi una delusione anche per le fan del romanzo.

Non può fare miracoli Alexandra Daddario, che nei panni dell'eroina romantica un po' depressa e molto insicura di sé, stenta a rendersi memorabile come le attrici che in passato hanno interpretato ruoli simili al suo (da Cameron Diaz a Anne Hathaway, passando per Renée Zellweger).

La storia, scritta dall'esperto di teen movies Peter Hutchings (vedi Alla fine ci sei tu e Le reiette), finisce per non convincere e non essere all'altezza delle fresche e più originali rom-com per teenagers (spesso volutamente lontane dai facili stereotipi) a cui il cinema, come pure le nuove piattaforme contemporanee, ci hanno abituato. 