felicity
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venerdì 31 marzo 2023
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piacevole e innocuo
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La pellicola di Freundlich è un remake piuttosto scontato, una copia sbiadita di quella danese. Per quanto lodevole sotto alcuni aspetti, come la fotografia nella prima parte e gli interrogativi su temi di fondo che solleva nel pubblico (rapporto tra apparenza e realtà, scelta tra il danaro e gli affetti, ineluttabilità della morte), aggiunge ben poco di nuovo al film del 2006. A risultare carente è soprattutto la messa in scena piuttosto scialba e incapace di coinvolgere davvero lo spettatore.
Se siete alla ricerca di un film semplice, tutto sommato leggero, di buoni sentimenti e senza troppi strati interpretativi, Dopo il matrimonio fa per voi. Certo, con le premesse narrative ci si poteva aspettare qualcosa di più forte e invece il film risulta solo piacevole e innocuo, ma è indubbio che per lo spettatore meno cinefilo e smaliziato la visione possa risultare soddisfacente.
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brunopepi
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sabato 26 settembre 2020
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due primedonne non bastano
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A volte pensiamo che incastonare due dive del cinema in un set possa far germogliare consensi e successo a conti fatti. In questo film non avviene certamente, remake dell'omonimo danese del 2006 dove però i ruoli sono invertiti, due uomini e una donna, mentre qui troviamo due donne e un uomo, la storia non sarebbe malvagia se ci limitassimo a vedere solo quello che allora si chiamava primo tempo, dove si crea una situazione che riesce a coinvolgerci per poi scemare in una seconda parte con il solito tema grigio e rattristante che sfocia in un finale banale, monotono, scontato e deprimente.
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A volte pensiamo che incastonare due dive del cinema in un set possa far germogliare consensi e successo a conti fatti. In questo film non avviene certamente, remake dell'omonimo danese del 2006 dove però i ruoli sono invertiti, due uomini e una donna, mentre qui troviamo due donne e un uomo, la storia non sarebbe malvagia se ci limitassimo a vedere solo quello che allora si chiamava primo tempo, dove si crea una situazione che riesce a coinvolgerci per poi scemare in una seconda parte con il solito tema grigio e rattristante che sfocia in un finale banale, monotono, scontato e deprimente. Il film si potrebbe considerare un B Movie se non fosse per le due primedonne, le quali, come sempre danno, ulteriore prova di bravura nei loro vari confronti in un triangolo d'amore dove non si riscontra un minimo di passione ma di sentimenti e sensi di colpa pronti a riaffiorare dal primo istante del loro incontro. Un regista low cost che si avvale della presenza della moglie Julianne Moore per mettere su un film che non lascia nulla di nuovo ma che al contrario scade in polpettoni già consumati.
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astromelia
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mercoledì 22 luglio 2020
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meglio l''originale
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preferisco l'originale ,dopo aver visto il remake, è più coinvolgente...
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