Abbi fede

Film 2020 | Commedia +13

Regia di Giorgio Pasotti. Un film con Claudio Amendola, Giorgio Pasotti, Robert Palfrader, Gerti Drassl, Aram Kian. Cast completo Genere Commedia - Italia, Austria, 2020, Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,58 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 11 giugno 2020

Un cast corale per una commedia dolceamara, che riflette sulla necessita tutta umana di conservare sempre e comunque la speranza.

Consigliato nì!
2,58/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA 2,67
PUBBLICO 3,07
CONSIGLIATO NÌ
Un atto di coraggio che però non trova mai il registro adatto, soprattutto per il nostro Paese.
Recensione di Paola Casella
martedì 9 giugno 2020
Recensione di Paola Casella
martedì 9 giugno 2020

Adamo, energumeno con tanto di croce celtica tatuata sul cranio rasato, viene inviato forzatamente verso una parrocchia sperduta nel cuore delle montagne altoatesine. Presso la parrocchia sono "ospiti" anche Khali, ex terrorista islamico, Gustav, ex campione di sci austriaco condannato per violenza carnale, e Sara, single incinta. A sovrintendere il quartetto c'è Don Ivan, un prete con un passato tragico deciso a negare l'evidenza delle mille sventure a lui capitate, come un moderno Giobbe, e a tramutare in positivo anche la realtà dei suoi "protetti", convinto che il Bene abbia sempre la meglio sul Male. Un atteggiamento che suscita l'irritazione di Adamo, criminale incallito che della vita vede solo l'aspetto negativo. Quale dei due avrà la meglio sull'altro?

Giorgio Pasotti torna alla regia con il remake di una commedia nera danese, Le mele di Adamo di Andres Thomas Jensen, che vedeva protagonisti nei ruoli di Adamo e di Ivan le star scandinave Ulrick Thomsen e Mads Mikkelsen.

Qui al posto di Thomsen c'è Claudio Amendola e al posto di Mikkelsen lo stesso Pasotti, e la vicenda è trapiantata nel nordest Italiano, al confine con l'Austria, che coproduce il film. È questo l'inizio dei guai: perché l'umorismo black dei Paesi scandinavi mal si adatta al nostro, e ha senso solo considerando il carattere (o quantomeno il suo stereotipo) e il genius loci dela zona.

Se da un lato è un atto di coraggio proporre in Italia un genere nuovo e volutamente fuori dalla consuetudine, dall'altro il rischio del passo falso è dietro l'angolo, ed è purtroppo quello che succede ad Abbi fede: una commedia che invece di far ridere spiazza per la improbabilità della trama e dei personaggi, il cattivo gusto delle situazioni e la grevità di alcune battute (la sceneggiatura è cofirmata da Pasotti e Federico Baccomo).

A fare fiasco è soprattutto la caratterizzazione di Don Ivan, e non aiuta il fatto che il suo look richiama (involontariamente) quello di Taika Waititi travestito da Adolf Hitler in Jojo Rabbit. Don Ivan si esprime in un eloquio forbito che non riflette tanto la sua visione arcaica ed edulcorata del mondo quanto uno sforzo dialoghistico mal direzionato.

Per "portare a casa" (anche in senso culturale e geografico) un film così estremo ci sarebbe voluta una capacità di scrittura sottile, sempre sul filo del rasoio, e una regia stralunata al punto giusto, nonché interpretazioni spinte sopra le righe fino all'eccesso comico. Invece Abbi fede si mantiene su un terreno di mezzo che lo fa sconfinare più nella parodia involontaria che nella farsa politicamente scorretta.

Claudio Amendola si salva grazie a una recitazione catatonica che ammortizza quella degli altri comprimari, e l'unico interprete che riesce a cogliere il potenziale comico del suo ruolo è il sempre efficace Roberto Nobile nei panni di un medico dalla deontologia professionale delirante.

Purtroppo invece questa parabola di redenzione ispirata al Libro di Giobbe non trova mai il registro adatto (e necessario). Ci auguriamo che il coraggio di Pasotti, che alla regia mostra una bella curiosità e un genuino desiderio di rompere gli schemi, trovi in futuro una direzione meno fuorviata.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 19 ottobre 2021
alnovi

mi è piaciuto , film particolare , bene interpretato da tutti , una novità nel panorama italiano,Da vedere 

venerdì 19 giugno 2020
Xerox

Trovo anch'io un po' troppo severa la recensione della Casella. Io penso che un film vada visto com'è, non come dovrebbe essere. Io ho visto una figura di prete sicuramente.... particolare, che ha catturato la mia attenzione. Questo fondamentalmente è un film di Pasotti, anche se Amendola viene presentato come coprotagonista. E mi è piaciuto parecchio...

giovedì 11 giugno 2020
Stefania Maiorino

Trovo che questo lavoro abbia dei buoni spunti, sia una alternativa alle trame "classiche", consenta a ciascuno di scegliere il significatoda dare ai paradossi presenti nel film adattandolo al proprio pensiero. Non ho visto il film a cui si ispira ,ma trovo interessante il film. Non è un capolavoro? Pazienza. Lo trovo comunque un buon lavoro, interessante da vedere. :)

giovedì 11 giugno 2020
no_data

Gentile signora Paola, dopo aver visto il film credo di poter dire che la sua recensione appare alquanto severa...

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 16 giugno 2020
Valeria Vignale
Tu Style

L'incrollabile fede nella bontà umana del sacerdote Ivan (Giorgio Pasotti) viene messa alla prova dall'arrivo di Adamo, un neofascista (Claudio Amendola), nella sua piccola comunità montana. Il braccio di ferro tra i due inizia con la preparazione di uno strudel di mele. Il secondo film di Pasotti regista (dopo lo, Arlecchino), è una commedia dolceamara con un Amendola da paura.

martedì 9 giugno 2020
Giulia Lucchini
La Rivista del Cinematografo

Si può credere anche se tutto ti porterebbe a non farlo? Sì, è il caso del prete Ivan (Giorgio Pasotti), che dalla sua piccola chiesetta in cima alle valli dell'Alto Adige, continua ad avere quella fede, ovvero quella fiducia, non solo in Dio, ma soprattutto nell'uomo che molti hanno perso. Dall'altro lato c'è chi, come Adamo (Claudio Amendola), un neofascista che crede solo (e forse ormai neanche [...] Vai alla recensione »

martedì 9 giugno 2020
Rocco Moccagatta
Film TV

Basta l'inattesa chimica tra due attori improbabilmente assortiti per fare un (bel) film? Forse ci vorrebbe davvero un miracolo, se poi, a complicarsi ulteriormente la vita, si tenta pure il remake di un piccolo film danese di culto (per pochi, almeno in Italia, dov'è uscito in sordina nel 2005), Le mele di Adamo. Di quella commedia grottesca e acidula, in bilico tra pazzia e fede, Abbi fede è una [...] Vai alla recensione »

NEWS
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mercoledì 20 maggio 2020
 

Un cast corale per una commedia dolceamara, che riflette sulla necessita tutta umana di conservare sempre e comunque la speranza. Vai all'articolo »

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