THF: Central Airport

L'aeroporto di Templehof fatto erigere da Hitler (che voleva fosse il più grande aeroporto del mondo) divenuto il centro del ponte aereo nel 1948/49, dal 2005 vede numerosi hangar utilizzati come centro di accoglienza per i rifugiati. Due di loro, il siriano Ibrahim e l'iracheno Qutaiba, vengono seguiti per un anno mentre si preparano a una nuova vita in una nuova terra: la Germania.

Karim Aïnouz è nato in Brasile ma vive a Berlino e quindi conosce bene la città e, in particolare, questo aeroporto che osserva con un duplice sguardo che gli abbiamo già visto esercitare in precedenza. Ha infatti diretto uno dei sei episodi del progetto wendersiano Cattedrali della cultura 3D in cui gli edifici raccontavano se stessi. Il suo cortometraggio faceva 'parlare' il Centre Pompidou e lì si poteva cogliere quanta attenzione questo regista sapesse riservare allo spazio architettonico.

In questo documentario ne troviamo la conferma dal modo in cui riprende questo aeroporto destituito dalla sua originaria funzione ed adattato per uno scopo umanitario che va esattamente in direzione contraria rispetto a quanto il nazismo imponeva sul piano razziale. Qui si innesta l'altro suo sguardo che abbiamo potuto sperimentare in La vita invisibile di Euridice Gusmao cioè la capacità di osservare l'intimità dei sentimenti con rispetto e interesse particolare per le lontananze forzate. Nel film, di derivazione letteraria, si trattava di due sorelle, qui di due giovani uomini che non sanno se e quando rivedranno i loro cari. Aïnouz segue e racconta la loro 'invisibilità' mese dopo mese mettendoci dinanzi al loro percorso finalizzato al divenire 'visibili'. Imparando il tedesco, preparandosi a una società in cui si festeggia il Natale, sperando di passare dallo status di 'protetti' a quello, molto più garantito, di "rifugiati". Intorno a loro famiglie, personale sanitario, mediatori culturali in uno spazio da cui non decollano più velivoli ma vite che talvolta debbono attendere anni sulla pista prima di poter spiccare un nuovo volo. 