Titolo originale | Chelovek, kotoryy udivil vsekh |
Anno | 2018 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Estonia, Francia, Russia |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Natasha Merkulova, Aleksey Chupov |
Attori | Evgeniy Tsyganov, Natalya Kudryashova, Yuriy Kuznetsov, Aleksey Filimonov Kirill Kaganovich, Amadu Mamadakov, Pavel Maykov, Polina Raykina, Igor Savochkin, Maksim Vitorgan, Yelena Voronchikhina, Timofey Zaytsev. |
Tag | Da vedere 2018 |
MYmonetro | 3,31 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento sabato 8 settembre 2018
Un uomo trova un modo per ingannare la morte. Il film è stato premiato al Festival di Venezia,
CONSIGLIATO SÌ
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Egor Petrovich è una guardia forestale siberiana che combatte i bracconieri della Taiga. Padre e marito felice, è amato in famiglia e stimato nel villaggio. Almeno fino al giorno in cui non scopre di aver un cancro e due mesi di vita. Se la scienza è impotente davanti alla sua malattia, una vecchia sciamana pazza e alcolizzata gli offre una chance. Per coglierla e ingannare la morte, Egor dovrà cambiare vita e genere.
Fino a che è punto siamo disposti a spingerci per restare vivi? È la domanda che si pone al debutto il film singolare di Natasha Merkulova e Aleksey Chupov.
Ma la risposta sposta il soggetto e ci porta lontano, dove davvero non ci aspettavamo di andare. The Man Who Surprised Everyone non è una parabola sulla morte inevitabile ma una storia di resistenza. La resilienza di un uomo in una società che pratica il culto della virilità, radicato nel patrimonio culturale ed etnico del territorio. Incarnazione contemporanea dell'antico cacciatore, coraggioso, forte e libero, il protagonista aderisce a questo modello energico e gagliardo. Il figlio, e ogni altro ragazzo del villaggio sperduto da qualche parte in Siberia, ambisce a quel modello. Ma poi qualcosa accade, la malattia, il caos deflagrano l'universo ordinato di Egor che smette di corrispondere all'immagine del maschio impavido e potente comportandosi come l'essere umano che bisognerebbe essere prima di tutto.
Perché Egor ha paura e la conversione al femminile è la manifestazione di quella paura. Il travestimento a cui ricorre, per ingannare la morte come l'uomo di Samarcanda, non indica tanto un passaggio di identità sessuale quanto un canale di espressione per dire, sublimare e rimuovere lo smarrimento davanti a un pericolo imminente. In faccia a un villaggio e a un paese che pratica una forma accanita di intolleranza verso chi non soddisfa lo stereotipo di una virilità rude, The Man Who Surprised Everyone rivendica lacrime ed emozioni, esprime e pratica una mascolinità gentile, puntando il dito contro la società istituzionale russa.
Autori audaci, Natasha Merkulova e Aleksey Chupov co-dirigono un dramma surreale e materiale insieme che procede in direzione ostinata e contraria rispetto a un "cinema nazionale" portatore di valori triti e desueti (la famiglia, la patria, il culto della personalità). Alla ricerca legittima di un'indipendenza artistica e politica, Natasha Merkulova e Aleksey Chupov realizzano un altro film libero e innovatore, dopo la commedia sulla sessualità dell'intellighenzia nella Russia contemporanea (Intimate Parts).
Contro il cinema egemonico, The Man Who Surprised Everyone affronta soggetti e tematiche disattese dagli schermi ufficiali, smontando la retorica del racconto di propaganda e ricaricando di senso la vita di un uomo. Attraverso la metamorfosi (morale) del loro eroe, sperimentano altre identità cinematografiche, formulano nuove suggestioni e prendono in contropiede la banalità del male. Se il male è conosciuto e l'utopia (ancora) lontana, c'è una rivoluzione permanente che opera tra le cose, dietro il volto di Egor, sotto la gonna e il rossetto, tra i gesti muti del suo quotidiano.
The Man Who Surprised Everyone è sorprendente come l'uomo del titolo. È un film che si costruisce negli intervalli, in una foresta, al riparo dal mondo, tra i muschi e i licheni della Taiga, nelle primavere in cui nasce un bambino e speriamo l'uomo nuovo.