Serendip

Credo molto in una frase detta da un grande uomo e medico psicoterapeuta:
“La libertà è l’obbligo di essere esseri umani” e questo film-documentario la rispecchia perfettamente.

Il senso oltre quello del viaggio, che lo spettatore intraprende insieme protagonisti, Antonio, Andrea e il regista Marco che non si vede ma c’è, attento nel cogliere ogni particolare che ci fa assaporare cibi, bevande, atmosfere ed emozioni di un dialogo intimo con gli abitanti del posto, è proprio quello di aver compiuto una realizzazione.

L’azione di portare materiali scolastici nelle scuole più povere dello Sri Lanka offre la possibilità di studiare e di ambire ad un futuro migliore, ma in realtà ha in sé anche un significato più profondo e umano.

Si tratta di concretizzare un sogno che non rende felice solo chi lo ha avuto ed è riuscito a metterlo in pratica, nonostante mille problemi e le difficoltà, ma anche chi lo ha ricevuto, cambiando i destini se non tutti, almeno di alcune persone.

Il fine ultimo del nostro posto del mondo, infatti, dovrebbe essere quello di migliorarlo e non di peggiorarlo.
Take me back ci è riuscita e lo ha dimostrato.

Certo è che intelligenza, sensibilità e altruismo sono fondamentali per diventare corrieri solidali!

Quindi ragazzi, in bocca per i prossimi progetti e avventure, vi seguirò sicuramente!

Grazie