tif
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giovedì 18 luglio 2019
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interessante
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Anche se può sembrare un mediocre film adolescenziale di fantascenza, io ritengo dire che alla base c'è una bella trama ben sviluppata da tutti i punti di vista. Parlo sia per quanto riguarda l'aspetto tecnico/scientifico della storia (riferito ai "non morti"), sia riguardo l'aspetto scenografico. Le ambientazioni ricordano molto l'acclamattissima Chernobyl a un certo punto della storia, ma che allo stesso tempo pare una meta turistica irreale.
Certo non è uno dei più grandi capolavori cinemtrografici da Best Seller, ma non è neanche così pessimo da negarlo del tutto. Ha un gran potenziale e consiglio a chiunque VIVAMENTE di vederlo!
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elgatoloco
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domenica 30 giugno 2019
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bene, in complesso
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"I Sill See you"(2018, Scott Speer)è un film decisamente intrigante, più che altro per come sa rapportare la circostanza che rapporta molto bene il rapporto tra mondo dei vivi e dei morti-fantasmi "qui hantent". che insomma incidono nel mondo "reale"con "the Event", ossia l'"evento", che, non è diffcile capirlo anche perché viene evidenziato in modo molto chiaro, è l'evento storico del 2001, di"Ground Zero", che si lega al Manhattan Project, che poi portò al bombardamento nucleare di Hiroshima e Nagazaki(1945, come noto)e poi si lega all'attacco terroristico islamista dell11(09/2001.
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"I Sill See you"(2018, Scott Speer)è un film decisamente intrigante, più che altro per come sa rapportare la circostanza che rapporta molto bene il rapporto tra mondo dei vivi e dei morti-fantasmi "qui hantent". che insomma incidono nel mondo "reale"con "the Event", ossia l'"evento", che, non è diffcile capirlo anche perché viene evidenziato in modo molto chiaro, è l'evento storico del 2001, di"Ground Zero", che si lega al Manhattan Project, che poi portò al bombardamento nucleare di Hiroshima e Nagazaki(1945, come noto)e poi si lega all'attacco terroristico islamista dell11(09/2001. Decisamente da consigliare, come film, nonostante alcune pecche nella sceneggiatura, legate anche(non solo ma anche, dovremmo dire)a ripetizioni non necessarie, a repliche che di per sé sarebbero state da togliere perché la situazione è già in partenza chiara a chi vede e guarda il film. La ragazza protagonista che , guidata da una persona"persa"(il padre), si trova, molto coraggiosamente, a lottare con le forxe comunque ignote dell'"other side", dimostra, pur con un modesto aiuto"altrui" a fare tutto da sola, il che rimanda a un"romanzo di formazione", che è sviluppo di una personalità già da"giovane adulta", da un lato e come vi sia-sarebbe una sorta di"compresenza dei vivi e dei morti", per esprimere un concetto caro a un pensatore italiano scomparso nel 1968 , che aveva teorizzato il concetto stesso in un'opera corposa quanto interessante, ora ripubblicata integralmente. La protagonista Bella Thorne, peraltro già affermata già quando era adolescente in varie serie TV e in vari film, dimostra qui(quando aveva poco più di vent'anni o vent'anni compiuti da pochissimo)di avere capacitùà interpretative notevoli , oltre a un fascino, anche vagamente"oscuro"che certamente ne segnerà il successo in varie altre opere successive, dove si spera, appunto, che si tratti di"opere"e non di meri"prodotti", il che non dipenderà solamente da lei stessa, quanto piuttosto dai produttori e dai registi in questione. El Gato
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carloalberto
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sabato 29 settembre 2018
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film commerciale per adolescenti
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Scott Speer, giovane regista americano, soprattutto di video musicali, si cimenta nella trasposizione filmica di un romanzo di fantascienza, scritto da Daniel Waters,dalla trama interessante per gli appassionati del genere e ricca di potenziali spunti immaginifici. Una sceneggiatura adeguata al tema avrebbe potuto rendere meglio le atmosfere irreali ed il senso di angoscia dei personaggi costretti a convivere con parenti e amici defunti, in una città attraversata da figure spettrali. Potenziali narrativi decisamente non sfruttati dal regista, ma nemmeno dallo scenografo, che nella pellicola, si concentra, invece, sulla storia d’amore adolescenziale tra la giovane protagonista, Bella Thorne, ed un suo coetaneo, Richard Harmon, entrambi orfani dei rispettivi padri, periti un decennio prima in un’esplosione catastrofica e sembrerebbe, ma non è specificato, planetaria, che ha riportato ad una vita virtuale milioni di morti che si aggirano per le strade come zombies innocui e spaesati.
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Scott Speer, giovane regista americano, soprattutto di video musicali, si cimenta nella trasposizione filmica di un romanzo di fantascienza, scritto da Daniel Waters,dalla trama interessante per gli appassionati del genere e ricca di potenziali spunti immaginifici. Una sceneggiatura adeguata al tema avrebbe potuto rendere meglio le atmosfere irreali ed il senso di angoscia dei personaggi costretti a convivere con parenti e amici defunti, in una città attraversata da figure spettrali. Potenziali narrativi decisamente non sfruttati dal regista, ma nemmeno dallo scenografo, che nella pellicola, si concentra, invece, sulla storia d’amore adolescenziale tra la giovane protagonista, Bella Thorne, ed un suo coetaneo, Richard Harmon, entrambi orfani dei rispettivi padri, periti un decennio prima in un’esplosione catastrofica e sembrerebbe, ma non è specificato, planetaria, che ha riportato ad una vita virtuale milioni di morti che si aggirano per le strade come zombies innocui e spaesati. Come in Dark Hall,anche qui la ragazzina è una prematura orfanella che sarà salvata dal defunto padre che la guiderà alla salvezza ed anche in questo caso il film è un prodotto commerciale che ha come target di riferimento il pubblico degli adolescenti americani e degli omologati coetanei di mezzo mondo appassionati, soprattutto, di videoclip musicali. Il cast è convincente ma non coinvolgente, compreso l’unico protagonista adulto della vicenda, l’ambiguo professore di liceo, interpretato da Dermot Mulroney.
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