Ricomincio da Me

"Second Act"di Peter Segal(scritto da Jusitn Zackha, con Elaine Goldsmth.Thomas, 2018) parla dii una quarantenne("abbondante", nel senso dell'eta', avendo passato quqlella"canonica"...)brillante e intelligente, ma con una vita difficile alle spalle, un modesto diploma di scuola professionale alle spalle, costretta , quando aveva solo 17 anni, a dare in adozione la figlia, in cirsi con il suo compagno cui non vuole irivelare i propri problemi.  che dedcide di falsificare il suo curriculu, inserendovi dati falsi relativi a una laurea in una prestigiosa universita'e e altro ancora.   Sottopone tali elementi a varie ditte, lasciando il suo impiego di commessa e, dopo vari tentativi andati"falliti", viene assunta, dapprima come consulente e poi in pianta stabile, da una ditta di supermercati che e'impresionata dalla sua volonta'di crreare un prodotto naturale"unico", ossia buono per tutte le occasioni o meglio per tutte le parti del corpo. [+]

"Second Act"di Peter Segal(scritto da Jusitn Zackha, con Elaine Goldsmth.Thomas, 2018) parla dii una quarantenne("abbondante", nel senso dell'eta', avendo passato quqlella"canonica"...)brillante e intelligente, ma con una vita difficile alle spalle, un modesto diploma di scuola professionale alle spalle, costretta , quando aveva solo 17 anni, a dare in adozione la figlia, in cirsi con il suo compagno cui non vuole irivelare i propri problemi.  che dedcide di falsificare il suo curriculu, inserendovi dati falsi relativi a una laurea in una prestigiosa universita'e e altro ancora.   Sottopone tali elementi a varie ditte, lasciando il suo impiego di commessa e, dopo vari tentativi andati"falliti", viene assunta, dapprima come consulente e poi in pianta stabile, da una ditta di supermercati che e'impresionata dalla sua volonta'di crreare un prodotto naturale"unico", ossia buono per tutte le occasioni o meglio per tutte le parti del corpo. Assieme a un chimico, risesce a mettere insieme il prodotto in tempi da record e nel frattempo ritrovoa, propria nella  stessa ditta, la figlia , che e'stata adottata dal capo dell'azienda. Sara'lei a dire alla figlai  di seguire la propria strada(quella artstica)e avra'occasione  di affermare a tutti di aver mentito sul curriculumm ma nn sul prodotto costruito e avra'soddfisfazioni ulteriori nella sua carriere e non solo.  Decisamente femminista(non solo la protagonista Jennifer Lopez, ma tutto un corte'ge di amiche e collaboratrici), in un film che valorizza la femminilita'senza esibizioni "nudistiche"e comunque pruriginose, questo  film certo premia o comunque valorizza il "carrierismo", gli"arrampicatori sociali"(o meglio dovremmo declinare il tutto al femminile, nello specifico  del fikm), ma al  tempo stesso riesce a evidenziare le potenzialita'creative delle donne, che sono certamente, in buona parte, specifiche dle genere.   In evidenza tra le alre,  Vanessa Hudgens nella parte della figlia Zoe e molte interpreti ,insieme a vari attori di genere maschile.  La Lopez riscopre un lato della propria professionalita'finora non emerso in maniera chiara e convincente, diventando un vero "mito"per giovani e meno giovani donne alla ricerca di un"quid"non completamente realizzato, in un gioco filmico divertente quanto al tempo stesso"serio"che sinterizza in maniera convincente dramma e commedia.  Eugen [-]

Maya è una bella donna che lavora come commessa in un supermercato; è brava, bella, con Jennifer Lopez non poteva che essere così, e intelligente. Ha un compagno che le vuole bene: e molta ambizione. Infatti, nonostante l’impegno che mette nel suo lavoro soffre il fatto che viene sempre lasciata indietro negli scatti di carriere non essendo laureata. Maya ha anche un segreto, una figlia lasciata in adozione, un fardello che porta appresso con difficoltà. Questi sono gli ingredienti di questa commedia, essenziale nella sua semplicità, che inizia bene. Ma poi si trasforma in un incredibile polpettone di buoni sentimenti che perde credibilità oltre che nella narrazione anche nella recitazione. [+]

Maya è una bella donna che lavora come commessa in un supermercato; è brava, bella, con Jennifer Lopez non poteva che essere così, e intelligente. Ha un compagno che le vuole bene: e molta ambizione. Infatti, nonostante l’impegno che mette nel suo lavoro soffre il fatto che viene sempre lasciata indietro negli scatti di carriere non essendo laureata. Maya ha anche un segreto, una figlia lasciata in adozione, un fardello che porta appresso con difficoltà. Questi sono gli ingredienti di questa commedia, essenziale nella sua semplicità, che inizia bene. Ma poi si trasforma in un incredibile polpettone di buoni sentimenti che perde credibilità oltre che nella narrazione anche nella recitazione. Il film non ha pretese e quindi si riesce a vedere, ma onestamente perde colpi minuto dopo minuto. E la bellezza e la simpatia di Jennifer Lopez non bastano a fare arrivare questo film ad una sufficienza.

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Avente per tema il riscatto esistenzial-lavorativo di una quarantenne, è una commedia dannatamente convenzionale ma la sola presenza di JLo è sufficiente a renderla dannatamente affascinante.

Bello, pulito e J.L. sempre in forma.

Pero penso che il concetto filosofico che noi siamo cio che vogliamo non mi convince, la vita va come deve andare, magari andasse come vogliamo noi.

l problema del film non è tanto nelle trovate di sceneggiatura quanto nell’assoluta mancanza di ritmo della commedia.
Peter Segal, pur con tutta la sua esperienza, non sembra trovare mordente, una giusta sponda nella trama o nel cast che gli consenta di imprimere una svolta, un’accelerazione di qualunque tipo.
L’affascinante presenza scenica della Lopez non riesce a mantenere una sceneggiatura che di minuto in minuto assiste al collasso del suo stesso lato esilarante.
Anche le svolte di trama non aiutano, poiché all’improvviso "Ricomincio da me" cessa di essere una storia sull’empowerment femminile, per lasciare spazio ai drammi personali e familiari che sanno di già visto e sentito in un milione di altre opere. [+]

l problema del film non è tanto nelle trovate di sceneggiatura quanto nell’assoluta mancanza di ritmo della commedia.
Peter Segal, pur con tutta la sua esperienza, non sembra trovare mordente, una giusta sponda nella trama o nel cast che gli consenta di imprimere una svolta, un’accelerazione di qualunque tipo.
L’affascinante presenza scenica della Lopez non riesce a mantenere una sceneggiatura che di minuto in minuto assiste al collasso del suo stesso lato esilarante.
Anche le svolte di trama non aiutano, poiché all’improvviso "Ricomincio da me" cessa di essere una storia sull’empowerment femminile, per lasciare spazio ai drammi personali e familiari che sanno di già visto e sentito in un milione di altre opere.
Il film perde la sua originaria impronta comica per abbandonarsi all’emotività e non riuscendo più a tornare ai ritmi spensierati dell’inizio. 

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I luoghi sono sempre li stessi, ripetitivo e noioso.

Film piatto e noioso. Una trama banale e scontata. La solita JLo, sembra di rivedere uno dei sui vecchi film anni 2000

Commedia ironica, brillante ed emozionante che tocca un tema attuale nel ritrovare una seconda occasione lavorativa a un'età più matura quando le tutte le occasioni sembrano ormai perse.
Buon cast e ritorno con i fiocchi alla commedia stile JLo.

leggero, gradevole, spiritoso e significativo allo stesso tempo!!