alessandro de felice
|
sabato 19 giugno 2021
|
meglio se canta…
|
|
|
|
Ligabue fa un po' di tutto ormai: canta,scrive libri, dirige film ( tratti da suoi lavori)...ma mica detto che tutto gli riesca bene. Qui abbiamo l 'ennesimo film con due attori che sono una garanzia ( se ci son loro certamente non si riderà) e con una tematica( neo neo realista) che lascian pochi dubbi. I drammi di una famiglia alle prese con i quotidiani problemi per (soprav)vivere in un mondo sempre più spietato e cinico. Ne esce un'opera piuttosto debole dal punto di vista sceneggiativo ( tutto telefonato ciò che succede), meno per quel che riguarda le interpretazioni ( anche se di maniera). Fortunatamente il finale ( sempre nerissimo in molti film italiani) lascia una speranza.
[+]
Ligabue fa un po' di tutto ormai: canta,scrive libri, dirige film ( tratti da suoi lavori)...ma mica detto che tutto gli riesca bene. Qui abbiamo l 'ennesimo film con due attori che sono una garanzia ( se ci son loro certamente non si riderà) e con una tematica( neo neo realista) che lascian pochi dubbi. I drammi di una famiglia alle prese con i quotidiani problemi per (soprav)vivere in un mondo sempre più spietato e cinico. Ne esce un'opera piuttosto debole dal punto di vista sceneggiativo ( tutto telefonato ciò che succede), meno per quel che riguarda le interpretazioni ( anche se di maniera). Fortunatamente il finale ( sempre nerissimo in molti film italiani) lascia una speranza...e quindi speriamo in un prossimo film più fortunato anche per Ligabue.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alessandro de felice »
[ - ] lascia un commento a alessandro de felice »
|
|
d'accordo? |
|
pinkmoon
|
domenica 11 ottobre 2020
|
altri tempi quelli di radio freccia
|
|
|
|
E' molto triste, dopo aver vissuto Radio Freccia, assistere ad un Luciano Ligabue con Made in Italy. Le sue canzoni non sono neanche un vecchio ricordo, le altre musiche della colonna sonora accompagnano in modo sbagliato dei tristi giochetti a riempitivo, eccetto brevi e rare occasioni, il film resta molto lontano dal toccare le corde emotive dello spettatore limitandosi ad un superficiale mordi e fuggi che lascia solo delusi. Chi ha visto Radio Freccia si fermi li e chi non lo ha visto lo guardi e si fermi li.
|
|
[+] lascia un commento a pinkmoon »
[ - ] lascia un commento a pinkmoon »
|
|
d'accordo? |
|
felicity
|
martedì 19 marzo 2019
|
conciliante, ripetitivo, prevedibile e moralista
|
|
|
|
Il problema in Made in Italy sono i personaggi, sempre in bilico tra il lezioso e l’esasperazione, alcuni snodi narrativi o, ancora, i risvolti grotteschi prodotti dalla depressione in cui piomba Riko dopo essere stato licenziato.
Non manca nemmeno il pranzo a casa del collega indiano perfettamente integrato di Riko a insegnarci come ciò che un normale italiano è fonte di insofferenza e di lamenti per altri è il raggiungimento di un traguardo.
Un film prevedibile e alcune soluzioni narrative lasciano piuttosto interdetti.
Ligabue racconta un mondo che conosce bene e porta in sala la precarietà economica ed esistenziale di persone perbene che vivono in “un bel paese che va in vacca”.
[+]
Il problema in Made in Italy sono i personaggi, sempre in bilico tra il lezioso e l’esasperazione, alcuni snodi narrativi o, ancora, i risvolti grotteschi prodotti dalla depressione in cui piomba Riko dopo essere stato licenziato.
Non manca nemmeno il pranzo a casa del collega indiano perfettamente integrato di Riko a insegnarci come ciò che un normale italiano è fonte di insofferenza e di lamenti per altri è il raggiungimento di un traguardo.
Un film prevedibile e alcune soluzioni narrative lasciano piuttosto interdetti.
Ligabue racconta un mondo che conosce bene e porta in sala la precarietà economica ed esistenziale di persone perbene che vivono in “un bel paese che va in vacca”.
Ma non basta questo e all’opera matura si preferisce la leggerezza e l’inconsapevolezza tipica della “beata gioventù”.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a felicity »
[ - ] lascia un commento a felicity »
|
|
d'accordo? |
|
vepra81
|
venerdì 4 gennaio 2019
|
ognuno il suo mestiere
|
|
|
|
direi che non ci siamo. Ligabue grande cantante ma non regista. Ci sono errori di sceneggiatura e montaggio che si vedono. Dialoghi soprattutto all inizio che non si legano. Tanta musica ma poca sostanza. Peccato davvero.
|
|
[+] lascia un commento a vepra81 »
[ - ] lascia un commento a vepra81 »
|
|
d'accordo? |
|
marcos castillo
|
mercoledì 19 dicembre 2018
|
ricordo un film ma non il titolo, la regia e gli a
|
|
|
|
Buona sera! Il mio amico vuole ricordare un film che accade a Roma prima e dopo la seconda guerra mondiale. È stato presentato in anteprima in Spagna negli anni 60. Un turista nordamericano arriva a Roma, si innamora e spesso si vede alle porte di un edificio religioso. Scoppia la guerra e deve partire per gli Stati Uniti de America per arruolarsi nell'esercito. Decidono di incontrarsi de novo quando tutto è finito. La guerra finisce e ritorna a la chiesa, o forse alla cattedrale. La ragazza non c'è, e quello che trova sono le rovine dell'edificio: poche colonne
Saluti!
|
|
[+] lascia un commento a marcos castillo »
[ - ] lascia un commento a marcos castillo »
|
|
d'accordo? |
|
marcos castillo
|
mercoledì 19 dicembre 2018
|
ricordo un film, ma non il titolo, la regia e gli
|
|
|
|
Buona sera!. Il mio amico vuole ricordare un film che accade a Roma prima e dopo la seconda guerra mondiale. È stato presentato in anteprima in Spagna negli anni 60. Un turista nordamericano arriva a Roma, si innamora e spesso si vede alle porte di un edificio religioso. Scoppia la guerra e deve partire per gli Stati Uniti de America, per arruolarsi nell'esercito. Decidano di incontrarsi di novo quando tutto è finito. La guerra finisce e ritorna a la chiesa, o forse alla cattedrale. La ragazza non c'è, e quello que trova sono le rovine dell'edificio: poche colonne.
Saluti!
|
|
[+] lascia un commento a marcos castillo »
[ - ] lascia un commento a marcos castillo »
|
|
d'accordo? |
|
clscoach
|
mercoledì 19 dicembre 2018
|
decisamente gradevole
|
|
|
|
Film che spesso sfiora i temi sociali attuali in modo leggermente superficiale, ma comunque riesce a commuovere, grazie a due grandissimi attori (Kasia migliora invecchiando, e ha un viso sempre piu' espressivo), e ad una rivelazione assoluta per me (Sciarrappa). Per una persona comune come me, che e' alla ricerca piu' dell'emozione che della bella ripresa, o del corretto piano sequenza, e non ha fastidio quando vede imitare metodi di narrazione, ma ama il finale dolceamaro, ma piu' tendente al dolce, questo e' un ottimo esempio. Potrebbe essere il sequel di Radiofreccia, se il protagonista fosse rimasto vivo, e mi piace pensarlo cosi'.
|
|
[+] lascia un commento a clscoach »
[ - ] lascia un commento a clscoach »
|
|
d'accordo? |
|
diabolik
|
domenica 17 giugno 2018
|
liga sempre grande
|
|
|
|
bentornato ligabue
al di sotto di radio freccia, ma con molteplici similitudini, a partire da una morte inseguita
il po la pianura padana l'economia e la vita degli abitanti che gira intorno al maiale e ne dipende
un film onesto e affettuoso coi personaggi, con la terra e con questa italia che costringe ad andarsene per sopravvivere (la citazione di pavese anche qua, ricorrente piu che mai oggi con la carovana dei ragazzi e ragazze che partono) ma dove si vuole tornare perchè coi difetti e lo schifo anche di qyesti giorni è 'casa'
bentornato anche stefano accorsi, che dopo aver cambiato vita ha lasciato la francia e lo si vede in diversi film, sempre con buone interpretazioni, qua ottima
meno la smutniak che ha fatto di meglio
inno alla normalità in cui riconoscersi, i riti i tic i sogni e le delusioni, una vita da mediano.
[+]
bentornato ligabue
al di sotto di radio freccia, ma con molteplici similitudini, a partire da una morte inseguita
il po la pianura padana l'economia e la vita degli abitanti che gira intorno al maiale e ne dipende
un film onesto e affettuoso coi personaggi, con la terra e con questa italia che costringe ad andarsene per sopravvivere (la citazione di pavese anche qua, ricorrente piu che mai oggi con la carovana dei ragazzi e ragazze che partono) ma dove si vuole tornare perchè coi difetti e lo schifo anche di qyesti giorni è 'casa'
bentornato anche stefano accorsi, che dopo aver cambiato vita ha lasciato la francia e lo si vede in diversi film, sempre con buone interpretazioni, qua ottima
meno la smutniak che ha fatto di meglio
inno alla normalità in cui riconoscersi, i riti i tic i sogni e le delusioni, una vita da mediano....
[-]
|
|
[+] lascia un commento a diabolik »
[ - ] lascia un commento a diabolik »
|
|
d'accordo? |
|
vittorio
|
mercoledì 23 maggio 2018
|
carino ma niente di piu'
|
|
|
|
Lontano da Radio Freccia, molto lontano...il film è sicuramente piacevole, con punti commoventi, tutto velato da una profonda tristezza....Sinceramente mi aspettavo molto di piu'...
|
|
[+] lascia un commento a vittorio »
[ - ] lascia un commento a vittorio »
|
|
d'accordo? |
|
lucascialo
|
sabato 12 maggio 2018
|
come sarebbe stata la vita di freccia?
|
|
|
|
Come sarebbe stata la vita di Freccia se si fosse salvato dalle pere? Una domanda che i fan di Liga si sono posti poco dopo aver visto Radiofreccia, il primo fortunato film di Luciano Ligabue. Il quale, a distanza di vent'anni, ci fornisce una probabile risposta. Un quarantenne mai realmente maturato, con un lavoro da fabbrica ancora che detesta (sebbene il tipo di produzione sia diverso), un Paese e un Mondo che gli fanno schifo, infedele con la moglie, un padre che vorrebbe un figlio distaccato, voglia di scappare da una Correggio che gli sta ancora stretta. Anche se, come lui stesso disse in radio, "credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddy Merckx". I due film, sono uniti da una retta fatta da diverse similitudini.
[+]
Come sarebbe stata la vita di Freccia se si fosse salvato dalle pere? Una domanda che i fan di Liga si sono posti poco dopo aver visto Radiofreccia, il primo fortunato film di Luciano Ligabue. Il quale, a distanza di vent'anni, ci fornisce una probabile risposta. Un quarantenne mai realmente maturato, con un lavoro da fabbrica ancora che detesta (sebbene il tipo di produzione sia diverso), un Paese e un Mondo che gli fanno schifo, infedele con la moglie, un padre che vorrebbe un figlio distaccato, voglia di scappare da una Correggio che gli sta ancora stretta. Anche se, come lui stesso disse in radio, "credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddy Merckx". I due film, sono uniti da una retta fatta da diverse similitudini. Il protagonista tormentato ancora una volta interpretato da Stefano Accorsi; sullo sfondo una Correggio che non smette di essere "una piccola città eterna", dal clima "più brutto del mondo" come dice Sara (interpretata da una intensa e meno bambolina Kasia Smutniak) alla moglie del collega indiano di Rico che li ha invitati a pranzo; gli amici altrettanto immaturi, sognatori, che non si stancano mai di frequentarsi e di prendersi in giro a vicenda; la droga, che a questo giro uccide ancora uno dei protagonisti. Ma non solo. Luciano Ligabue, attraverso la vita tormentata di Ricko, ci fotografa egregiamente il nostro Paese e il tempo che sta vivendo. La crisi di una istituzione una volta inattaccabile nel nostro Paese quale il matrimonio. La crisi occupazionale, che investe pure Rico, costretto a salire su una temutissima scala che porta alla direzione della sua ditta che insacca salumi, per sentirsi dire che è di troppo. Un peso troppo grande per chi non è più giovane e ha una famiglia. Al punto da tentare il suicidio. Ma il film cerca di rispondere anche ad un'altra domanda: come sarebbe stata la vita di Ligabue se non avesse fatto il cantante? Del resto, lo ha ammesso lo stesso Liga, vedendo in Rico un suo alter ego. La pellicola, insomma, è un mix dei due film precedenti del cantante emiliano. Che comunque si mostra più maturo dietro la macchina da presa. A dimostrarci che di acqua del Po sotto i ponti ne è passata. Così come innumerevoli dischi e concerti. Lui che è uno che "non si lascia stare". Che quando ha una idea, e ne ha tante, comunque ci prova, anche a rischio di sbagliare. A fare da colonna sonora al film è l'omonimo ultimo album di Ligabue, un concept album politico, di quelli che si facevano negli anni '70. E che hanno visto il rocker di Correggio esporsi particolarmente e completamente, tentando qualcosa di diverso dalle canzoni collaudate ormai da un ventennio. E chiedersi se nella testa sempre verde del rocker di Correggio sia nato prima il disco o il film, è come chiedersi se sia nato prima l'uovo o la gallina. E poi perchè chiederselo?
[-]
|
|
[+] lascia un commento a lucascialo »
[ - ] lascia un commento a lucascialo »
|
|
d'accordo? |
|
|