francesco2
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domenica 22 marzo 2020
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film sul pop, ma anche pop
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Premessa- si tratta di una recensione sui due film, senza distinguere il primo dal secondo.
Berlusconi risulta inevitabilmente un icona, pop e del pop, diversamente da Andreotti nel divo, gobbo e bruttino, e indifferente allo scorrere biologico della vita, visibile anche nei segni del corpo.
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Premessa- si tratta di una recensione sui due film, senza distinguere il primo dal secondo.
Berlusconi risulta inevitabilmente un icona, pop e del pop, diversamente da Andreotti nel divo, gobbo e bruttino, e indifferente allo scorrere biologico della vita, visibile anche nei segni del corpo.
Se Celentano fu definito dun cretino di talento, il miliardario di Arcore potrebbe essere valutato come un bambino fornito di grande maturita. In questo film almeno la scena col nipote, soitto questo aspetto e non solo, risulta particolarmente esemplificativa. Illustrando al piccolo il confine sottile, ai limiti dell inesistente, tra vero e mendace, il Berlusca illustra la propria consapevolezza riguardo l acriticita del pubblico, ma appare distante ed al contempo speculare al proprio interlocutore. I suoi orizzonti culturali non vanno oltre il repertorio del fido Apicella, come -fin troppo didascalicamente -mostrato in una scena. Gli amici gli rimproverano un ingenuita di fondo.
Al contempo il protagonista, da abilissimo affabulatore, riesce a convincere una signora riguardo l efficacia di un prodotto. Rimprovera alla sinistra di non avere colto come, in lui, non ci sia nulla da capire. Egli esiste, secondo questa prospettiva, SOLO IN QUANTO TALE - definizione usata, forse non casualmente, anche da certi religiosi pe definire Dio, almeno in seno alla cristianita.
Berlusconi, allora, diviene un taumaturgo che racchiude tutto ed il suo contrario, Anche in questo, allora, somiglia straordinariamente al succitato Andreotti, che per altri versi ne rappresenta l opposto. Ma anche Loro, allora, rischia di non racchiudere due film in uno solo nel senso letterale . Piuttosto, uno scatolone che aspira ad essere onnicomprensivo, ma anche carente rispetto al senso di decadenza, ed al contempo di speranza, che rendevano indimenticabile - non senza didascalicisni -La grande bellezza. Senza distanziarsi fino in fondo da quella cultura che ha marcato almeno il decennio degli 80. Sorrentino, senza sentenziare sul Berlusca, commette parzialmente lo stesso errore di Muccino, che in Ricordati di me diceva di scagliarsi contro la televisione, ma che, prescindendo dalle pisodiuo con la Romanoff, ha costruito anch egli un opera figlia - eforse persino madre, in parte - della televisione odierna.
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felicity
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lunedì 7 ottobre 2019
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una grande storia di solitudine e caduta
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Un racconto di caduta e perdizione che che mettendo a confronto l’amarezza dei sentimenti con una vertiginosa spirale di edonismo re-immagina e trasforma alcune delle più incredibili pagine della recente storia italiana in un racconto perfettamente e squisitamente sorrentiniano, certamente corrosivo ed emozionante, ma che difficilmente potremmo reputare verosimile se non avessimo letto i giornali negli ultimi dieci anni.
Il film tuttavia è troppo schiacciato tra una descrizione piuttosto compiaciuta del sottobosco di nani e ballerine che vive ai margini del potere e la voglia di raccontare Silvio Berlusconi in una maniera non convenzionale, tra la farsa e tenerezza.
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Un racconto di caduta e perdizione che che mettendo a confronto l’amarezza dei sentimenti con una vertiginosa spirale di edonismo re-immagina e trasforma alcune delle più incredibili pagine della recente storia italiana in un racconto perfettamente e squisitamente sorrentiniano, certamente corrosivo ed emozionante, ma che difficilmente potremmo reputare verosimile se non avessimo letto i giornali negli ultimi dieci anni.
Il film tuttavia è troppo schiacciato tra una descrizione piuttosto compiaciuta del sottobosco di nani e ballerine che vive ai margini del potere e la voglia di raccontare Silvio Berlusconi in una maniera non convenzionale, tra la farsa e tenerezza.
Se Berlusconi è già la migliore parodia di se stesso – è già in un certo senso la maschera di se stesso, ed è per questo letteralmente inimitabile – il registro del film rimane sempre instabile e fino alla fine incerto. Dalla commedia, alla parodia un po’ pecoreccia, al mélo romantico, al tono vagamente esistenzialista dell’uomo solo, Loro non riesce mai veramente a trovare la quadra del proprio sguardo.
E tuttavia non è il limite del film, questo è forse proprio l’aspetto che lo conduce in modo più prossimo al suo oggetto.
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[+] pienamente d accordo
(di francesco2)
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nadia meden
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domenica 14 aprile 2019
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magari fosse una famiglia!!!
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pochissimo pubblico nella mia città per assistere a quest film, " una famiglia", coon due attori protagonisti che io amo molto : Micaela Ramazzotti , nel film ,Maria e Patrick Bruel, nel film, Vincent. E' un film triste e cupo che tratta la storia ( purtroppo vera ) della compravendita di bambini . Vincent e Maria, lui parigino , lei romana, sembrano una coppia qualsiasi , una coppia innamorata. Vivono in u piccolo appartamento che dovrebbe essere il loro nido d'amore, un piccolo appartamento spoglio e triste come la loro storia. Maria e Vincent, infatti , con la complicità di un medico si dedicano a mettere al mondo dei figli che poi verranno venduti a delle coppie danarose.
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pochissimo pubblico nella mia città per assistere a quest film, " una famiglia", coon due attori protagonisti che io amo molto : Micaela Ramazzotti , nel film ,Maria e Patrick Bruel, nel film, Vincent. E' un film triste e cupo che tratta la storia ( purtroppo vera ) della compravendita di bambini . Vincent e Maria, lui parigino , lei romana, sembrano una coppia qualsiasi , una coppia innamorata. Vivono in u piccolo appartamento che dovrebbe essere il loro nido d'amore, un piccolo appartamento spoglio e triste come la loro storia. Maria e Vincent, infatti , con la complicità di un medico si dedicano a mettere al mondo dei figli che poi verranno venduti a delle coppie danarose. E' un film crudo che parla di una miseria umana sociale ed economica, ci si accorge che Vincent altri non è che un carceriere, un predatore e quando Maria finalmente riuscirà a ribellarsi a questa situazione e vorrà tenere il figlio che attende , la fine sarà inevitabile. Poco importa, Vincent ha già messo gli occhi su un' altra ragazza che sicuramente sarà psicologicamente più malleabile di Maria.........la storia si ripeterà.....grazie.
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nadia meden
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domenica 17 marzo 2019
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ancora loro !!!
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prosecuzione del film Loro 1 , dove il grande Sorrentino mette in evidenza e dove si riconosce perfettamente l' uomo politico e sociale Silvio Berlusconi, magistralmente interpretato dal grande Toni Servillo, cosi' come risulta evidente u frammento di vita della Sra. Lario, interpretata da Elena Sofia Ricci. Due film che parlano di potere, di arrivismo, di cadute , di feste a luci rosse , di incontri.....di una vita sopra le righe , dove chi perde muore. Due film che per gli argomenti trattati lasciano nello spettatore un grande senso di profonda tristezza ( almeno questo è quello che ho provato io ) . ma non si potrebbe vivere in una maniera un po più "normale"? bravi attori , belle scene , belle le foto.
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prosecuzione del film Loro 1 , dove il grande Sorrentino mette in evidenza e dove si riconosce perfettamente l' uomo politico e sociale Silvio Berlusconi, magistralmente interpretato dal grande Toni Servillo, cosi' come risulta evidente u frammento di vita della Sra. Lario, interpretata da Elena Sofia Ricci. Due film che parlano di potere, di arrivismo, di cadute , di feste a luci rosse , di incontri.....di una vita sopra le righe , dove chi perde muore. Due film che per gli argomenti trattati lasciano nello spettatore un grande senso di profonda tristezza ( almeno questo è quello che ho provato io ) . ma non si potrebbe vivere in una maniera un po più "normale"? bravi attori , belle scene , belle le foto. Grazie
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rob8
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venerdì 10 agosto 2018
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un’opera densa di suggestioni
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Paolo Sorrentino torna al cinema “politico”, ma lo fa esplorando i risvolti privati della parabola berlusconiana al suo declino. Esplorazione che prevede ampi giri di avvicinamento e tempi narrativi dilatati (e qui sembra influire l’esperienza di Young Pope).
Al di là della suddivisione in due parti (effettuata per esigenze di sala), l’opera va vista e giudicata nell’insieme: e si tratta ancora una volta di un’opera densa di suggestioni e spunti cinematografici di livello. Meno visionaria de La grande bellezza, ma ugualmente centrata sul concetto di decadenza: lì di una città e dei suoi salotti, qui di un uomo (politico) e del suo entourage.
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Paolo Sorrentino torna al cinema “politico”, ma lo fa esplorando i risvolti privati della parabola berlusconiana al suo declino. Esplorazione che prevede ampi giri di avvicinamento e tempi narrativi dilatati (e qui sembra influire l’esperienza di Young Pope).
Al di là della suddivisione in due parti (effettuata per esigenze di sala), l’opera va vista e giudicata nell’insieme: e si tratta ancora una volta di un’opera densa di suggestioni e spunti cinematografici di livello. Meno visionaria de La grande bellezza, ma ugualmente centrata sul concetto di decadenza: lì di una città e dei suoi salotti, qui di un uomo (politico) e del suo entourage.
Decadenza che culmina tra le macerie de L’Aquila: metafora della rovina delle promesse mancate. Cui s’oppone lo sguardo dolente ma fiero dei vigili del fuoco, raccolti nel finale a vegliare la speranza in una notte buia.
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no_data
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mercoledì 25 luglio 2018
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loro 2 delude
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Sorrentino questi 100 minuti se li poteva risparmiare. Allungava un po' il primo e restavamo con l'impressione di un buon film sull'Italia secondo Sorrentino degli ultimi 20 anni. Invece no, la seconda parte del promettente Loro 1 è una delusione. La storia famigliare, gli scandali, il potere, la ricchezza e l'indubbia immoralità italiana hanno trovato una loro adeguata espressione estetica? No, se questo era il tentativo di Sorrentino, e è facile credere che lo fosse, allora il tentativo è fallito. Era stato tutto già impaginato nella prima parte, nella seconda assistiamo ad una ripetizione un po' vuota. Con il Divo le cose erano andate altrimenti: questa volta al film manca qualcosa di importante: il sostegno di una storia da narrare, di un dramma da descrivere, di un evento da mostrare.
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Sorrentino questi 100 minuti se li poteva risparmiare. Allungava un po' il primo e restavamo con l'impressione di un buon film sull'Italia secondo Sorrentino degli ultimi 20 anni. Invece no, la seconda parte del promettente Loro 1 è una delusione. La storia famigliare, gli scandali, il potere, la ricchezza e l'indubbia immoralità italiana hanno trovato una loro adeguata espressione estetica? No, se questo era il tentativo di Sorrentino, e è facile credere che lo fosse, allora il tentativo è fallito. Era stato tutto già impaginato nella prima parte, nella seconda assistiamo ad una ripetizione un po' vuota. Con il Divo le cose erano andate altrimenti: questa volta al film manca qualcosa di importante: il sostegno di una storia da narrare, di un dramma da descrivere, di un evento da mostrare. Lo stile mangia tutto e alla fine rimastica un po' stesso. Non si tratta di criticare l'estetismo di Sorrentino, visto che Sorrentino è innanzitutto questo, un maestro di immagini e di fantasia, si tratta di capire se le immagini possono bastare o meno. Se si sceglie che bastano allora Loro 2 è inutile, se si vuole anche raccontare qualcosa allora Loro 2 delude. Il punto è questo: dalla cronaca famigliare alla cronaca nazionale la storia italiana è una commedia tragica e oscena, seducente e volgare: Loro 1 e 2 faticano non poco a dircelo.
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gnegrntfovol
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venerdì 29 giugno 2018
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futilità ossiane quasi film.
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ma pazienza, quanta foga sprecata, questo Cav com'è, è
quello che il pidi con berzani trattava per il comando, è
quello che il pidi col 40% per l'elezioni europee..., è
quello solo con qualche punto in più
per forsa italia, ora cosa sono
anche loro..., una poltrona da senatore..., che bel posto,
e tre marziani impossessatisi del pidi, creato da altra gente,
e gente tipo luis scalfarus osannarsi... alla gente,
gente che per 30 anni ha servito gratis per volontariato il pranzo alle
feste dell'unità, gente che sono entrati nella acciaierie
conoscendo... la loro sorte, respirando le polveri
sottili.
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ma pazienza, quanta foga sprecata, questo Cav com'è, è
quello che il pidi con berzani trattava per il comando, è
quello che il pidi col 40% per l'elezioni europee..., è
quello solo con qualche punto in più
per forsa italia, ora cosa sono
anche loro..., una poltrona da senatore..., che bel posto,
e tre marziani impossessatisi del pidi, creato da altra gente,
e gente tipo luis scalfarus osannarsi... alla gente,
gente che per 30 anni ha servito gratis per volontariato il pranzo alle
feste dell'unità, gente che sono entrati nella acciaierie
conoscendo... la loro sorte, respirando le polveri
sottili..., surreale, e a dire magari che le ceramiche non tirano... più, per
mostrarsi aggressivi e razziarli quei ceramisti, che riconoscendo il Cav
non gli danno niente magari o quasi per farsi
alleggerire e deturpare di rimpiatto, contenti mi pare
loro... perchè non fanno il
loro... partito anche quelli e quelle,
si son onesti e dubitano, chi è che crepando li ascolterebbe per le
loro perplessità, magari sono quelli o quelle che salutavano chiedendo una
tangentina..., per la loro 'fiducia' credendosi insidacabili, e però
anche a far fallire squadre anzichè portarle in serie a, organizzando
da tifosi i pulmann, quelli senza andare ai mondiali, che bel Cav,
che si vedevano quelli, sono scottati, per 20 €? con
gente che ne ha per 10.000€ di scottature
e quelli a cui gli è scomparso, a chiacchiere purtroppo, però
le loro... il capitale senza preavviso in
banca... atterriti e ma che cacchio rottamvano, parlando del Cav
seduto nella sedia da senatore pagata con quelle
persone, tentando di togliere gli articoli di diritto,
persone che ce l'hanno col Cav, sanno i suoi numeri e consensi però col loro
travaglio... politico un grillo parlante tutte le volte a rompere con questo Cav,
comodo con migliaia e milioni... ovvio, parlando solo di tale argomento,
per quel gettoncino di comparsa tv, e neanche capace a prepararsi una
risposta...tipo, a lylly, se...è sicura di quel che dice? no a rompere col suo
travaglio... politico e bernardino per zorro, solito,
e coi maigrant argomentis a 6 paesi stranieri in navigazione, avanti..., con
spese più grandi delle loro bagarre..., non basta ma neanche
per sogno un film del genere, ne vogliono anche altre
persone, con un terzo neache ci si farebbe un paradiso, quegli
zeri dove serve servire eccoli, e il vestito del re è più grande di
loro e altre cose, che ci sono, al 100% recitino ciscuni la parte
e ciascun il film rimangono 8 mila possibilità di commento come di consueto.
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craziebimboneticavaliersisto
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giovedì 14 giugno 2018
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datti da fare... e aspettati quel che semini olè
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Quanti asseriscono che non ne possono più del Cav,
e poi tutte le volte sono li a preparargli fettine... per il
loro bicchiere e per quel loro burlesque, e quel solito
rimasuglio da bere, quand'è che vogliono smettere veramente l'ipocrisia,
di dinosauri e dire basta ferie per millantatori,
possono loro parlare di ritorni e di gente che non
lascia per mettersi gli occhialini trasparenti... Impuniti a
voler fare quel che vogliono, come l'altra gente,
il cavaliere con vette leopoldiche con quei
festini da toro rosso non ha stomacato evidentemente, lo
vogliono loro sul podio, dal 2009 al 2011 come dice tanta gente ha
fatto espandere e salire lo spread, ma non vediamo gente che
si scandalizza per vette leopoldiche, andare di quà e di là a fare
qualche complimento da furbacchione a quelli che hanno vinto,
e chi c'aveva messo la faccia.
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Quanti asseriscono che non ne possono più del Cav,
e poi tutte le volte sono li a preparargli fettine... per il
loro bicchiere e per quel loro burlesque, e quel solito
rimasuglio da bere, quand'è che vogliono smettere veramente l'ipocrisia,
di dinosauri e dire basta ferie per millantatori,
possono loro parlare di ritorni e di gente che non
lascia per mettersi gli occhialini trasparenti... Impuniti a
voler fare quel che vogliono, come l'altra gente,
il cavaliere con vette leopoldiche con quei
festini da toro rosso non ha stomacato evidentemente, lo
vogliono loro sul podio, dal 2009 al 2011 come dice tanta gente ha
fatto espandere e salire lo spread, ma non vediamo gente che
si scandalizza per vette leopoldiche, andare di quà e di là a fare
qualche complimento da furbacchione a quelli che hanno vinto,
e chi c'aveva messo la faccia... per elezioni americane mi pare abbia dovuto
rendere un pò dello pseudo risarcimento al cavaliere, col
quello pseudo discorso dell'uno che vale come 10, lo dica nel suo
ufficio... olivettiano, o vi piace soltanto criticare con l'aria...
da pseudo fantasmi non facciamo da balia a fantasmi e chi li
arruola volendosi arricchire con modi sgarbati ne
paga le conseguenze, mica balle, no siamo al
circo, s'ammaestrino da sè, se vogliono essere degli
animali inconsueti per fare dello spettacolo,
e chi sul trespolo (per)segue style professor, monti di
falsità e congetture e rieccoli loro, sulle orme del migliore,
col peggior modo che tanta gente conosce,
quelli sono tutte le volte per le sanzioni alle
altre persone sentendosi in diritto di avere un sogno,
che torni il cavaliere al comando, e cosa
sennò..., ma la macchina non è più quella dei
festini da toro rosso, il cav non ha più quei numeri e non gli
vogliono far fare tante cose a sanzioni sono delle
brave persone ma loro in realtà di limitarsi non sanno che vuol dire...,
violenza e incapacità di rappresentare i popoli,
e chi ne può fare e vuol fare altrettante non gli piace, è un
travaglio politico, un grillo parlante con vette lesinanti assurdità,
i due piccioni con la favoletta loro surreale, grande balla di
capo spred sanzionaro napo, a specular loro soltanto,
dei tg musulman naufraghet per pubblicity, e
quando le cose sono al meglio alè,
topi spread e maigrant rompiscatol,
loro contro i ricchi, quelli che ci mettono la faccia, milionari
di rimpiatto col desiderio di non ricambiare il malservito, bello,
e guardacaso con piega sbagliata, ma quegli americani,
e quegli europei e chissàcchì,
non sembrano essere più a nessun governo
e non sembrano essere più a nessun tavolo, ecco perchè la
loro verità e verifiche e ben guardare quelle che tanto hanno
decantato sono la loro prova di banco, trappolosa, non ce la
beviamo che non ne possano più soltanto per quel che è
comodo loro scomodando tutte le volte altra gente, chiunque eletto
nei periodi a seguire del 2011 sanno e hanno visto e compreso con
che gente hanno a che fare e la
loro riluttanza... a prendere atto delle elezioni e degli eletti, da
non eletti no possono più dire ne riconoscere elezioni e plebisciti,
preparando biscottini e sanzioni assurde, perchè tanto è il Cav
e gente così simile a perpetrare, con illazioni di chissà
quali manomissioni e pseudoacherismo anzichè prendere atto
delle elezioni e referendum, chi li cerca a quelli e chi li ascolta,
ma li trovano lo stesso, e si ritrovano coi medi, e il pollice all'in su,
neanche tutte le volte fare come vogliono
loro, di rimpiatto, ma non quello sublime, contro gli hiroes
quando fa comodo loro e contro il populismo altrettanto
quando fa comodo loro, che scherziamo... e che scherzo è, la
loro piccolezza serve e non fa compassione a nessuno, perchè
di rimpiatto, senza evidenziare che li hanno fatti con
quelli tipo il Cav quei soldi, ecco perchè dice
scendano in campo... onestà e ricambio ai cittadini,
e se non va bene il Cav, non vanno bene neanche
loro..., se vogliono insistere a stare sul
piedistallo, non hanno simpatia e
s'evidenzierà soltanto chi sono
loro... per mettersi contro la storia, e i cittadini, che dal
dopo guerra è di destra, e non di sinistra,
e perdendo la guerra sanzionano quelli che hanno vinto,
nati per l'opposizione gli inquisitori, non possono essere al comando
senza inquisirsi altrettanto per non fare l'opposizione che li distingue dal
dopo guerra, comodo, si percepisce anche ciò nel film, incredibile.
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mtom83
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giovedì 14 giugno 2018
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un flop (quasi) annunciato
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Mi trovo a recensire "Loro 2" dopo aver visto anche il primo, senza averlo recensito, e aver quindi la misura completa dell'opera di Sorrentino.
L'iniziale scetticismo sul soggetto (un Berlusconi "bollito" e le sue vicende ampiamente stranote al pubblico) era stato parzialmente dissolto dopo la visione del primo capitolo di "Loro", che seppur senza particolari momenti memorabili mi aveva dato l'impressione che Sorrentino potesse nuovamente realizzare un film importante come i precedenti, e magari avvicinarsi al successo del "Divo", che rimane a mio giudizio il suo film più compiuto.
Mi aspettavo dunque dal secondo capitolo molto, un crescendo "rossiniano" in cui i protagonisti vivessero la loro nemesi umana, politica e sociale.
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Mi trovo a recensire "Loro 2" dopo aver visto anche il primo, senza averlo recensito, e aver quindi la misura completa dell'opera di Sorrentino.
L'iniziale scetticismo sul soggetto (un Berlusconi "bollito" e le sue vicende ampiamente stranote al pubblico) era stato parzialmente dissolto dopo la visione del primo capitolo di "Loro", che seppur senza particolari momenti memorabili mi aveva dato l'impressione che Sorrentino potesse nuovamente realizzare un film importante come i precedenti, e magari avvicinarsi al successo del "Divo", che rimane a mio giudizio il suo film più compiuto.
Mi aspettavo dunque dal secondo capitolo molto, un crescendo "rossiniano" in cui i protagonisti vivessero la loro nemesi umana, politica e sociale.
Sarà forse per colpa di aspettative diventate improvvisamente maggiori ma non ho trovato nulla di ciò in "Loro 2" che al suo termine risulta un film sgangherato, privo di una logica e coerenza interna, molle sotto ogni profilo; e' un film dagli interminabili dialoghi a due per nulla interessanti e piuttosto prevedibili, dove i fili del primo episodio (e quel sottobosco umano e sociale intorno a "lui" abilmente descritto nel primo capito e secondo me vero punto di forza del film) si perdono senza lasciare quasi alcuna traccia e scadendo in autentici momenti di noia.
Sorrentino puntava forse a costruire un secondo episodio in cui "lui" prendesse la scena rispetto a "loro"? probabilmente sì...il Berlusconi che metaforicamente si guarda allo specchio nel secondo film però non convince e si risolve in una natura monodimensionale o quasi del personaggio che non può essere accattivante perchè, come prevedibile, già nota al pubblico che ha conosciuto la gran parte della vita privata del "vero" Berlusconi.
Ma i dubbi e il mio giudizio sul film però non si fermano alla critica cinematografica, ma proprio alla complessiva operazione commerciale: l'impressione è che "Loro 2", per la mancanza di coerenza interna e l'inutilità di alcune scene, sia una sorta di director's cut a cui è stato aggiunto una parte del primo film per realizzare un secondo prodotto...e che quindi più che ad esigenze artistiche corrisponda ad un'esigenza di commercializzazione di un derivato "scarto" del primo, abbassando dunque la qualità complessiva dell'opera nel suo complesso. La notizia che, a quanto sembra, a settembre uscirà nelle sale un film unico pare confermare i sospetti di una operazione decisamente discutibile.
In definitiva restano da salvare del film le prove degli attori e alcune scene, guardacaso proprio quelle che sembrano più funzionali a completare la narrazione del primo e non semplice contorno: bisognerà forse aspettare, semmai vedrà la luce, la visione di un'unica pellicola per capire davvero quanto "Loro" valga, se è -come penso al momento- il film peggiore di Sorrentino o se è un film mediamente sbagliato. Resto certo che "Loro", nel suo complesso, alla fine mi ha fatto tornare al punto di partenza, confermandomi le perplessità sulla scelta del soggetto, e convincendomi del fatto che Sorrentino avrebbe fatto molto meglio a girare al largo da un personaggio e da un tema già ampiamente saturo.
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raysugark
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sabato 9 giugno 2018
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loro 2
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In Loro 2 viene mostrato dettagliatamente, sul proseguimento del decadentismo del potere politico. In questa seconda parte della pellicola viene mostrato come Berlusconi trova nuovi modi, per ottenere ciò che a lui serve per rimanere al potere. Nella sequenza dove Berlusconi fa una lunga telefonata con una casalinga per farle molte promesse, è sicuramente una delle migliori scene del film per come descrive la figura del politico. Un altro modo per attirare il pubblico è di trasmettere serie televisive e show di intrattenimento, che vengono distribuiti dall’azienda del politico. Purché siano di scarsa qualità, il pubblico comunque continua a seguirli. Proseguendo la pellicola viene mostrato anche come Sergio Morra una volta incontrando Berlusconi, rimarrà deluso da non poter ottenere quello che desiderava tanto.
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In Loro 2 viene mostrato dettagliatamente, sul proseguimento del decadentismo del potere politico. In questa seconda parte della pellicola viene mostrato come Berlusconi trova nuovi modi, per ottenere ciò che a lui serve per rimanere al potere. Nella sequenza dove Berlusconi fa una lunga telefonata con una casalinga per farle molte promesse, è sicuramente una delle migliori scene del film per come descrive la figura del politico. Un altro modo per attirare il pubblico è di trasmettere serie televisive e show di intrattenimento, che vengono distribuiti dall’azienda del politico. Purché siano di scarsa qualità, il pubblico comunque continua a seguirli. Proseguendo la pellicola viene mostrato anche come Sergio Morra una volta incontrando Berlusconi, rimarrà deluso da non poter ottenere quello che desiderava tanto. Persino le donne giovani scelte dallo stesso Morra rimangono deluse e soprattutto annoiate, pur di partecipare alle feste organizzate per catturare l’attenzione del politico. Infine il rapporto tra Berlusconi e sua moglie Veronica Lario (Elena Sofia Ricci) è molto instabile e distaccato, per quanto lei è sempre stata contro di lui. La sequenza del dialogo tra Silvio Berlusconi e Veronica Lario, è un’altra delle migliori scene del film. Infatti Toni Servillo ed Elena Sofia Ricci hanno saputo gestire il ritmo del dialogo, da sorprendere le loro performance al pubblico e alla critica. Loro è una delle ottime pellicole del regista Paolo Sorrentino da non assolutamente mancare, che viene aiutato da un’ottimo cast, sceneggiatura, montaggio e fotografia.
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