Hold the Dark

Film 2018 | Thriller +13 125 min.

Regia di Jeremy Saulnier. Un film con Alexander Skarsgård, Riley Keough, Jeffrey Wright, James Badge Dale, Macon Blair. Cast completo Titolo originale: Hold the Dark. Genere Thriller - USA, 2018, durata 125 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13

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Ultimo aggiornamento venerdì 28 settembre 2018

Un naturalista in pensione esperto di lupi viene chiamato a indagare sulla scomparsa di un bambino.

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Un racconto sul destino, sulla famiglia e sulla vendetta.
Andrea Fornasiero
Andrea Fornasiero

Il cacciatore Russell Core viene chiamato presso un piccolo paese dell'Alaska dove i bambini scompaiono catturati dai lupi. A contattarlo è stata Medora, che ha letto un suo libro di memorie in cui, tra le altre cose, raccontava di aver ucciso un lupo. Anche il figlio di Medora è del resto tra le persone scomparse, mentre il marito di lei, Vernon, è in missione militare in Medioriente, dove oltre a una spiccata propensione per la guerra dimostra anche un particolare senso dell'onore.

"È stato grandioso, avevamo appena quello che ci serviva e quindi abbiamo affrontato la sfida di realizzare un film di un livello superiore al nostro per scala e ambizione. Ho potuto sperimentare con molte cose nuove: non solo avevo le mie più intense scene di dialogo e il maggior numero di ammazzamenti, ho fatto anche la mia prima scena di guerra, la mia prima sequenza aerea e di certo non avevo mai lavorato con così tanti animali".
Jeremy Saulnier

Vernon viene ferito ma sopravvive e torna a casa, mentre Russell si imbatte in un branco di lupi e scopre che le cose non sono affatto come credeva. Verità ancora più scioccanti lo attendono al ritorno al paese dove, in una spirale sempre più ampia e violenta, finiranno coinvolte anche la polizia, con lo sceriffo Donald Marium, e la comunità dei nativi americani, in particolare Cheeon, amico d'infanzia di Vernon.

Il binomio vincente Saulnier-Blair.
giovedì 20 settembre 2018

Quarto lungometraggio di Jeremy Saulnier, Hold the Dark prosegue il percorso iniziato con Blue Ruin e Green Room nel raccontare storie implacabili e cupe di violenza e vendetta tra personaggi ai margini. In Blue Ruin una faida travolgeva uno spiantato e una famiglia di redneck, mentre in Green Room un gruppo di punk si ritrovava assediato dai neonazisti dopo un concerto. Questa volta da un luogo chiuso si passa a grandi spazi aperti e tocca a una remota comunità in Alaska e ai nativi americani, anche se i veri protagonisti sono un bianco e un nero che hanno avuto la possibilità di vedere il mondo.

"Credo che Macon abbia messo le mani sul romanzo attraverso i suoi agenti. L'ha subito trovato intrigante e ha immediatamente pensato a me per la regia. Abbiamo una lunga collaborazione e così il processo di sviluppo è stato molto facile. Macon è stato fedele al romanzo, che del resto è molto cinematografico. Ha gravitas e ha inerzia. È affascinante perché non è tradizionale e non segue alcuno schema".
Jeremy Saulnier

Tratto dal romanzo omonimo del 2014 di William Giraldi, il film è sceneggiato da Macon Blair, inseparabile amico e attore di Jeremy Saulnier (anche qui infatti ha una piccola parte) e a sua volta già regista per Netflix con I Don't Feel at Home in This World Anymore. Tutti i film di Saulnier e Blair sono musicati dai fratelli di quest'ultimo, Will e Brooke Blair, mentre è una new entry nel team il direttore della fotografia danese Magnus Nordenhof Jønck, a suo agio con le luci nordiche ma già rodato anche dal paesaggio americano in Charley Thompson di Andrew Haigh.

Jeffrey Wright, da Westworld a Hold the Dark.
giovedì 20 settembre 2018

Il cast vede nei panni del cacciatore l'ottimo Jeffrey Wright, attore noto soprattutto per i suoi ruoli televisivi in Westworld, Angels in America e Boardwalk Empire ma passato anche per la saga di Hunger Games. Vernon è interpretato invece da Alexander Skarsgård, star di True Blood che si è recentemente visto in un altro Netflix original: Mute di Duncan Jones. Anche qui, come già in Big Little Lies per cui ha vinto Emmy e Golden Globe, la sua bellezza nordica nasconde una ferocia terribile.

"Abbiamo girato il film a Calgary, in Canada, e siamo stati davvero fortunati. Volevo neve vera, e non dover usare troppo la computer grafica o quella artificiale, e siamo stati benedetti dalle tre settimane più nevose dell'anno. Per cui la gran parte delle nostre scene innevate sono state riprese su neve reale".
Jeremy Saulnier

Nel ruolo di Medora troviamo Riley Keough, nipote di Elvis e Priscilla Presley fattasi notare al cinema con Mad Max: Fury Road e in Tv con The Girlfriend Experience, da cui è poi tornata al grande schermo per Soderbergh (La truffa dei Logan) e Von Trier (The House That Jack Built). Lo sceriffo ha il volto di James Badge Dale, già visto in parti spesso militari, da The Pacific a 13 Hours fino a uno degli eroici pompieri di Fire Squad - Incubo di fuoco. Infine poco noto ma indimenticabile in Hold the Dark è infine Julian Black Antelope, di origine mista irlandese e nativa americana, per cui auspichiamo il film di Saulnier costituisca un trampolino di lancio.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 29 aprile 2020
Paper

Forse molti di coloro che hanno espresso pareri molto negativi, non hanno posto attenzione ai tanti indizi che sono stati disseminati ad arte soprattutto nei dialoghi. Il nocciolo del film è il rapporto incestuoso tra la madre che denuncia la scomparsa di suo figlio e il marito in Irak: sono fratelli gemelli e il bimbo trovato morto, è il frutto dell'incesto.

lunedì 8 febbraio 2021
Dandy

Dopo "Blue Ruin" e "Green Room" il regista dimostra un'eccellente maturazione nell'affrontare temi a lui già noti come la vendetta e le implicazioni della violenza nella vita dei singoli individui così come nella cominutà in cui vivono.Dal racconto omonimo di Willam Giraldi(adattato con Macon Blair che interpreta Shan)uno spiazzante mix di thriller,poliziesco [...] Vai alla recensione »

venerdì 12 ottobre 2018
Mauro@Lanari

"Bella fotografia, nessun racconto, nessuna risoluzione." "Ancora un'altra schifezza da Netflix." "Ridicolo. Un paio di psicopatici che hanno una strana connessione coi lupi." L'elenco delle stroncature da parte degl'iscritti a IMDb è impressionante già dai titoli scelti. Anch'io penso ch'alcune bell'atmosfere paesaggistiche non riempiano i buchi di sceneggiatura spacciati per mistery.

domenica 9 giugno 2019
Massimo

Altro film insulso di netflix: nessuna trama, nessun nesso logico tra i personaggi, nessuna soluzione finale, una lentezza esasperante. Chi mi rida’ i 125 minuti persi della mia vita?

giovedì 3 gennaio 2019
Elabib

Film a mio parere brutto perchè non crea alcuna tensione emotiva, va avanti solo per delitti, non spiega nulla e, secondo me, resta irrisolto. Si salva solo la fotografia, ma il resto sarebbe tutto da rivedere. Dalle scene iniziali che non creano alcuna tensione (anche se si parla della perdita di un figlio) alla ricerca delle motivazioni per i comportamenti "sopra le righe" [...] Vai alla recensione »

sabato 29 dicembre 2018
Dolli

Mi ha attirato molto l'inizio della storia, poi i fatti , sempre più violenti, si sono succeduti con una velocità da restare senza fiato. Attori perfettamente calati nel loro ruolo, grande il naturalista e grandi anche l indiano amico di Vernon e l'anziana indiana. Fotografia bellissima. Ma forse leggere il romanzo aiuterebbe meglio a capire tanta gratuita violenza.

domenica 12 aprile 2020
patricia

Una perdita di tempo. Un film senza nessuna trama, solo violenza gratuita. Finale incomprensibile. Purtroppo sto notando che i film targati Netflix non valgono niente 

venerdì 27 dicembre 2019
mario pizzorni

Il film ti tiene incollato fino all'ultimo allo schermo, ma questo non è una motivazione sufficiente per "salvare" la storia ...ti aspetti che alla fine qualcosa venga chiarito, ma non succede nulla...diversi i punti oscuri:dalla libido di Medora alla strage di poliziotti...sono rimasto deluso.

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