corrado
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lunedì 24 aprile 2023
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vena di folle, stravagante, insensato umorismo
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Film violento, tragico, dolente, ma nello stesso tempo tenero, struggente, commovente: i due ossimori tenuti insieme da un fantastico humor caustico, che lo rende tremendamente divertente.
Se non si cogliesse questa vena di folle, stravagante, insensato umorismo, il film risulterebbe esagerato, eccessivo, assurdo nella sua trama e nei suoi personaggi.
La regia e la sceneggiatura di Martin McDonagh sono da Oscar.
Personaggi contraddittoriamente umani, interpretati impeccabilmente, tra cui spicca “la madre”, la “sublime” Frances McDormand (remember: “Fargo”, “Mississippi burning”, ....).
Gran film, non perdetelo
P.
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Film violento, tragico, dolente, ma nello stesso tempo tenero, struggente, commovente: i due ossimori tenuti insieme da un fantastico humor caustico, che lo rende tremendamente divertente.
Se non si cogliesse questa vena di folle, stravagante, insensato umorismo, il film risulterebbe esagerato, eccessivo, assurdo nella sua trama e nei suoi personaggi.
La regia e la sceneggiatura di Martin McDonagh sono da Oscar.
Personaggi contraddittoriamente umani, interpretati impeccabilmente, tra cui spicca “la madre”, la “sublime” Frances McDormand (remember: “Fargo”, “Mississippi burning”, ....).
Gran film, non perdetelo
P.S.A qualcuno lo stile di Martin McDonagh potrebbe ricordare quello dei fratelli Coen. Secondo me, da tempo immemore i Coen girano film inguardabili, l’unico riferimento potrebbe essere “Fargo” (gran film anch’esso), ma “Fargo” lo apprezzavi e ti divertivi con più distacco, mentre “I tre manifesti...”, pur divertendoti, ti coinvolgono emotivamente.
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giovanni
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sabato 7 gennaio 2023
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non è meglio farsi capire?
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Una recensione molto arzigogolata e pressoché esoterica, di cui è problematico capire il senso. Per di più si commenta assai poco sia la trama, sia l'interpretazione degli attori.
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cinephilo
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venerdì 29 luglio 2022
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film incredibile
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Questo film è un capolavoro di scrittura. L'arco che ogni personaggio ha nel corso del film é incredibile e ogni personaggio é scritto come meglio non si poteva. Ottime le soluzioni di regia adottate da un McDonagh al suo meglio che gira il suo terzo film, ?? nell'impresa di girare un film} ancora più bello dei primi due).%
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dandy
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domenica 14 marzo 2021
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dolore e rabbia.
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Ambientato nell'immaginaria città di Ebbing(ma con la scelta simbolica dello stato del Missouri,che nel far west rappresentava il confine ultimo tra civiltà e territori selvaggi),un film che sa utilizzare in maniera encommiabile i classici clichè da poliziesco con crimine nella provincia.Il ritratto pessimista e disilluso di un paese dove tutti,protagonista in primis,sono ambiguamente in altalena tra giustizia e ingiustizia,rabbia e violenza.Chi mosso da ottusità,chi dal proprio male interiore,chi dal desiderio di andare avanti dimenticando le sofferenze altrui.E l'unico personaggio buono,che darà una svolta decisiva alle cose,è paradossalmente quello colpito dal destino peggiore.
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Ambientato nell'immaginaria città di Ebbing(ma con la scelta simbolica dello stato del Missouri,che nel far west rappresentava il confine ultimo tra civiltà e territori selvaggi),un film che sa utilizzare in maniera encommiabile i classici clichè da poliziesco con crimine nella provincia.Il ritratto pessimista e disilluso di un paese dove tutti,protagonista in primis,sono ambiguamente in altalena tra giustizia e ingiustizia,rabbia e violenza.Chi mosso da ottusità,chi dal proprio male interiore,chi dal desiderio di andare avanti dimenticando le sofferenze altrui.E l'unico personaggio buono,che darà una svolta decisiva alle cose,è paradossalmente quello colpito dal destino peggiore.Il regista,dalla lunga ed eccellente carriera teatrale,amministra benissimo lo svolgimento con sorprese e improvvisi cambi di tono.Ma quello che sorprende davvero è il tono incredibilmente scanzonato,a tratti persino comico nell'affrontare la vicenda anche nei momenti peggiori,a partire dal turpiloquio di Mildred e Dixon(i battibecchi tra i due o il discorso col prete),la decisione drastica di Willoughby(cruda e toccante allo stesso tempo)e il pestaggio del povero Red.E risulta perfettamente convincente il discorso del cambiamento positivo e la possibilità di riscatto da parte di chi ha sempre agito in preda alla violenza(che nel caso di Dixon finisce per costargli un estremo contrappasso).Ottimo anche il finale,sospeso e affatto risolutivo.Il cinema Hollywoodiano al suo meglio,degno dei bei tempi di una volta,a metà strada tra Eastwood e i fratelli Cohen(vista anche la presenza della McDormand)ma con l'aggiunta di un suo stile personale.Grandioso terzetto di attori.Osella d'oro a Venezia per la sceneggiatura(del regista),4 Golden Globe e 2 Oscar su 7 nominations(per la McDormand,che ha affermato di essersi ispirata a John Wayne,e Rockwell).
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mr.rizzus
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giovedì 11 marzo 2021
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capolavoro
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mr.rizzus
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mercoledì 24 febbraio 2021
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capolavoro
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luca scialo
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martedì 8 dicembre 2020
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la testardaggine di una madre
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Un poliziotto percorre una strada isolata e si accorge che stanno affiggendo 3 cartelloni che si riferiscono ad un caso di cronaca. Con una evidente allusione all'incapacità della polizia nel ritrovare l'assassino. Così, la polizia cerca di scoprire chi è, ed è proprio la madre della giovanissima vittima. Si tratta di Mildred Hayes, proprietaria di un negozio di souvenir, che non si dà pace per la morte della figlia anche perché si sente responsabile. Così ingaggia un duello con la polizia locale, sfidandola continuamente. Ma una catena di eventi turberà ulteriormente la comunità. Martin McDonagh si conferma regista interessante e capace di raccontare storie "nere" con piglio coinvolgente.
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Un poliziotto percorre una strada isolata e si accorge che stanno affiggendo 3 cartelloni che si riferiscono ad un caso di cronaca. Con una evidente allusione all'incapacità della polizia nel ritrovare l'assassino. Così, la polizia cerca di scoprire chi è, ed è proprio la madre della giovanissima vittima. Si tratta di Mildred Hayes, proprietaria di un negozio di souvenir, che non si dà pace per la morte della figlia anche perché si sente responsabile. Così ingaggia un duello con la polizia locale, sfidandola continuamente. Ma una catena di eventi turberà ulteriormente la comunità. Martin McDonagh si conferma regista interessante e capace di raccontare storie "nere" con piglio coinvolgente. Sempre straordinaria Frances McDormand, indimenticabile protagonista di Fargo. Anche se qui indaga dall'altra parte della barricata. Così come Woody Harrelson e Sam Rockwell, col loro volto inquieto e non convenzionale. La storia non è il solito giallo che ricostruisce la verità. Ma è una denuncia contro il razzismo, l'abuso di potere di tanti in divisa e la cattiveria che una comunità apparentemente tranquilla può dimostrare. Un tema spesso ripreso da Hollywood.
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stenoir
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giovedì 12 novembre 2020
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una madre tutt''altro che arrendevole
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Una piacevole sorpresa McDonagh che dirige -e scrive, dettaglio nient’affatto trascurabile- questo film ambientato in una classica cittadina del midwest americano. Una madre tormentata (la perfetta Frances McDormand) cerca ancora spiegazioni del perché lo sceriffo sia ancora senza un sospettato per la morte della figlia -stuprata e uccisa come recita uno dei cartelloni/manifesti affittati da lei-. Un’opera che potrebbe sembrare tranquillamente dei Coen per trama, dialoghi, humor nero e presenza dell’attrice principale (moglie di Joel e protagonista diverse volte dei loro film).
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annalisa
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venerdì 11 settembre 2020
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violenza contro la violenza
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Al di là della bravura dell'attrice protagonista Frances Mc Dormand, la quale con tre manifesti punta il dito contro l'inettitudine della polizia che non ha saputo scoprire chi le uccise e stuprò la figlia. Da qui si innescano dei meccanismi di violenza e azioni insensate da parte di tutti. Un film che non spiega e non giustifica nulla fino alla fine. Ma la cosa più triste è che non sono riuscita a provare compassione o empatia per nessun personaggio.
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