Suburbicon

Film 2017 | Commedia, +13 105 min.

Regia di George Clooney. Un film Da vedere 2017 con Matt Damon, Julianne Moore, Noah Jupe, Glenn Fleshler, Alex Hassell. Cast completo Titolo originale: Suburbicon. Genere Commedia, - USA, 2017, durata 105 minuti. Uscita cinema mercoledì 6 dicembre 2017 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,89 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 18 dicembre 2018

Il film è il sesto diretto da George Clooney che questa volta si è affidato ad una sceneggiatura scritta dai fratelli Coen. In Italia al Box Office Suburbicon ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 879 mila euro e 517 euro nel primo weekend.

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Consigliato sì!
2,89/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,63
PUBBLICO 3,04
CONSIGLIATO SÌ
Clooney rivede lo script dei Coen in chiave di moral play. Una dark comedy in cui il primo termine pesa più del secondo.
Recensione di Marianna Cappi
sabato 2 settembre 2017
Recensione di Marianna Cappi
sabato 2 settembre 2017

Gardner Lodge vive nella ridente Suburbicon con la moglie Rose, rimasta paralizzata in seguito ad un incidente, e il figlio Nicky. La sorella gemella di Rose, Margaret, è sempre con loro, per aiutare in casa. L'apparente tranquillità della cittadina entra in crisi quando una coppia di colore, i Meyers, con un bambino dell'età di Nicky, si trasferisce nella villetta accanto ai Gardner. L'intera comunità di Suburbicon s'infiamma e si adopra per ricacciare indietro "i negri" con ogni mezzo. Intanto, due delinquenti, irrompono nottetempo nell'abitazione dei Lodge e li stordiscono con il cloroformio, uccidendo Rose.

Comincia con una scena madre, dunque, il film di Clooney che innesta uno script di parecchi anni fa dei fratelli Coen con la storia vera dell'ondata di violenza che scatenarono, in quegli anni, le prime installazioni di famiglie di colore nei centri residenziali della middle class bianca e xenofoba.

Una scena che parrebbe uscire da "A sangue freddo", il romanzo-reportage di Capote sul quadruplice omicidio della famiglia Clutter nella provincia del Kansas, ma che diventa immediatamente altro quando l'obiettivo si ferma sullo sguardo terrorizzato di Nicky, mentre assiste impotente all'omicidio della madre. Quello sguardo di bambino, e tutti gli altri momenti di questo tipo che punteggiano il film da lì in poi (sguardi di Nicky dal ballatoio, da sotto il letto, da dentro l'armadio), ci dicono subito che anche, sotto la patina di una dark comedy in cui il primo termine pesa più del secondo, l'ultimo lavoro di Clooney è ancora una volta un moral play.

Istericamente ossessionata dalla paura di un nemico esterno (possibilmente con la pelle di un altro colore) l'America non si avvede che la violenza più bieca, la minaccia più agghiacciante, è dentro le proprie case, nutrita dall'avidità e dall'invidia. Ma è una cecità tutt'altro che involontaria (vengono eretti dei pali per negare la visione dei Meyers che celano opportunamente anche la vista sull'altro lato del muro di legno), mentre coraggiosamente volontaria dev'essere invece quella dei due ragazzini ("Fai finta che non esistano"), per salvarsi la vita.

Clooney impasta tutto questo con un umorismo e una sfrenatezza che sono quelli ormai classici del "made in Coen": ma il classico non stanca, è tale perché regge.

L'everyman di Matt Damon, la gemella che visse due volte di Julianne Moore, la coppia grottescamente inetta di criminali, il casco della parrucchiera, il lavandino con la soda caustica, il piccolo guantone da baseball sono figure e oggetti di un mondo ben congegnato allo scopo: quello dell'intrattenimento inteso come veicolo di un affondo politico, la cui esposizione potrà apparire facile ma il cui tempismo è drammaticamente innegabile.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 26 dicembre 2017
Writer58

Spoiler alert: nella recensione vi sono anticipazioni sulla trama del film. Intermedia tra l'ambientazione del Truman show e  di "Desperate housewives", Suburbicon è una cittadina autosufficiente composta da centinaia di villette a schiera unifamigliari con giardino abitate dalla middle class bianca americana alla fine degli anni '50.

mercoledì 20 marzo 2019
Felicity

Le atmosfere sono surreali, quasi oniriche, e improvvisamente gli anni Cinquanta non sono più così lontani. Cambia il modo di vestire, ma non quello di pensare. Clooney racconta di una provincia mai nostalgica, che vuole salvarsi dall’esterno senza rendersi conto che l’assassino dorme tra di noi.  Scenografie, costumi, scelte cromatiche e décor sono stupefacenti [...] Vai alla recensione »

venerdì 25 dicembre 2020
peter patti

Il film è bello e coraggioso, e racconta di un'America che fondamentalmente non cambia nelle sue debolezze e presentemente è pure spaccata in due (in maniera profonda come da decenni non più) a causa di un presidente che soffia sulla fiamma dell'odio. Ottima recitazione di Damon e della Moore (lei in un doppio ruolo) e del piccolo, formidabile attore britannico Noah Jupe. Razzi [...] Vai alla recensione »

venerdì 4 gennaio 2019
elgatoloco

Non credo il titolo di questo film di George Clooney, ossia"Suburbicon"(2017), scrtitto da Ethan e Joel Coen, in collaborazione con il regista, vada riferito tanto alla realtà urbanistica iperperiferica(quartiere lontanissimo da ogni possibile "centro"), pur se c'è anche questo, quasi Suburbicon, città-modello "oltre ogni città e fuori della [...] Vai alla recensione »

domenica 13 settembre 2020
samanta

Il film del 2017 è un thriller drammatico con venature comico-grottesche, la regia è di George Clooney al suo sesto film come regista (per il momento ultimo, il primo fu Confessione di una mente pericoloso), la pellicola ebbe un flop commerciale notevole a fronte di un budget di 25 milioni di $ incassò 12 milioni e mezzo; la sceneggiatura è dello stesso Clooney e dei fratelli [...] Vai alla recensione »

domenica 7 gennaio 2018
Wave

Ne esce uno spaccato di quella che è stata (è? secondo il regista) la provincia americana, visione surreale al punto giusto, ma nel contempo attenta registrazione delle contraddizioni che permeano quella società. Quì siamo distanti dalla creatività culturale, dal fermento emotivo della East e West coast, qui si va per le antiche radici americane che affondano nel [...] Vai alla recensione »

domenica 31 dicembre 2017
maumauroma

Certo doveva essere proprio bello vivere in una di quelle cittadine sorte dal nulla negli anni 50 negli Stati Uniti,soprattutto per sfuggire al caos e allo stress delle grandi metropoli. Villette tutte uguali, strade pulite e ordinate, tutti che si conoscono e fratellizzano, aria tersa e limpida da respirare. Peccato solo che ogni tanto poteva capitare che in quelle cittadine ci venisse ad abitare [...] Vai alla recensione »

venerdì 8 dicembre 2017
LBavassano

Si sente molto la mano dei Coen nel film di George Clooney, a conferma ulteriore di un ottimo sodalizio. Nella storia, ovviamente, quali autori della sceneggiatura, nel saper miscelare il noir più nero con quei dettagli surreali che dei Coen sono un marchio di fabbrica, con effetti ironicamente stranianti pur nella tragedia più cupa, pur nell'eccesso di sangue.

martedì 12 dicembre 2017
Alex2044

C'è del genio in questa storia ideata e sceneggiata in modo magistrale dai Fratelli Coen . Nello stesso film convivono la critica sociale , il giallo , il Thriller e perfino l'horror e lo sono in modo molto convincente , senza sbalzi e momenti morti . George Clooney , attore ed ancor di più persona , molto curiosa ed intelligente , ha deciso che questa storia poteva rivelarsi [...] Vai alla recensione »

domenica 10 dicembre 2017
vanessa zarastro

Per il suo sesto film da regista, George Cluney riprende un vecchio soggetto di Joel ed Ethan Coen del 1986, e si riconosce chiaramente la loro mano in questo thriller-grottesco. L’ubicazione è in una generica suburbia statunitense – girato un po’ a Carson e un po’ a Fullerton in California - alla fine degli anni ’50.

giovedì 7 dicembre 2017
figliounico

Non so quanto conti la regia di Clooney in un film la cui sceneggiatura porta la firma dei fratelli Coen, e si vede. Le atmosfere ed i colori pastello ricordano un film del 2002, “Lontano dal paradiso”, ambientato sempre nell’America degli anni 50, asfittica, perbenista, conformista e razzista, con protagonista Julianne Moore. In questo film ancora la Moore, questa volta interprete di due gemelle, [...] Vai alla recensione »

sabato 9 dicembre 2017
udiego

  Suburbicon è una ridente e felice cittadina americana degli anni 60. La sua apparente tranquillità viene messa in crisi quando una famiglia di colore, i Meyers, si trasferisce proprio al centro della città. L'intera comunità si agita e si adopera con ogni mezzo per cacciare questi nuovi individui poco graditi, ma nel frattempo proprio a fianco alla villetta [...] Vai alla recensione »

venerdì 15 dicembre 2017
Flyanto

 Suburbicon è il quartiere elegante, lindo ed ordinato che dà il titolo all'ultimo film dell'attore/regista George Clooney. La storia si svolge negli anni '50 e si concentra su una delle famiglie residenti nel suddetto quartiere all'apparenza perfetta ed in armonia. Tale famiglia è composta da un padre (Matt Damon), una madre sulla sedia a rotelle in seguito [...] Vai alla recensione »

giovedì 14 dicembre 2017
giajr

 Un film piacevole, che sicuramente tratteggia il perbenismo degli anni 50, quelli americani del boom economico.  Un innegabile quanto palese omaggio all'inimitabile Hitchcock ed al contempo un forzato richiamo alla causa dell'integrazione "nera" che tra gli anni 50 e 60 in America è stata foriera di violenti scontri e disgrazie enormi.

mercoledì 13 dicembre 2017
giajr

Un film piacevole, che sicuramente tratteggia il perbenismo degli anni 50, quelli americani del boom economico.  Un innegabile quanto palese omaggio all'inimitabile Hitchcock ed al contempo un forzato richiamo alla causa dell'integrazione "nera" che tra gli anni 50 e 60 in America è stata foriera di violenti scontri e disgrazie enormi.

martedì 12 dicembre 2017
URAGANO

SUBURBICON Il film si apre con le foto che vengono fuori da un album trasformandosi in scene di vita quotidiana : le villette a schiera con il curassimo prato da cui escono padri felici che accompagnano i figli a scuola baciando sulla porta di casa la moglie sorridente, la scuola in cui vengono amorevolmente accolti i bambini, i servizi offerti dalla cittadina che comprendono una bella chiesa la [...] Vai alla recensione »

domenica 10 dicembre 2017
Flaw54

Film grottesco secondo lo stile dei fratelli Cohen, ma attraente nella sua assurdità, con una seconda parte nera e violenta, ma talvolta trascinante nella sua drammatica comicità. È il messaggio (im)morale che ci viene spiattellato sul perbenismo e l'ipocrisia di un mondo borghese in cui da sempre le apparenze contano di più dei pensieri effettivi.

sabato 2 dicembre 2017
Eugenio

Le premesse c’erano e tutte di qualità: una sceneggiatura dei fratelli Cohen dallo spirito sardonico e acuto nel delineare la crisi e l’ipocrisia della middle-class americana, la presenza di attori capaci protagonisti di altre famose pellicole oramai di culto (Burn after reading o la trilogia di Jason Bourne), Matt Damon, Julianne Moore (Cake) e la regia di un attore impegnato nel [...] Vai alla recensione »

lunedì 4 settembre 2017
Peer Gynt

Cos'è il grottesco? Il Vocabolario Treccani ci chiarisce il concetto: è qualcosa di bizzarramente deforme, qualcosa che è goffo, paradossale, innaturale e che muove il riso pur senza rallegrare; e in letteratura è uno degli aspetti del comico, "che nasce da uno squilibrio, da una sproporzione voluta fra gli elementi rappresentativi".In questa definizione è ben tratteggiato tutto l'ultimo film dei fratelli [...] Vai alla recensione »

sabato 23 dicembre 2017
Writer58

Intermedio tra il paese di "Seahaven" del Truman show e  il quartiere di "Wisteria Lane" di "Desperate housewives", Suburbicon è una cittadina autosufficiente composta da centinaia di villette a schiera unifamigliari con giardino abitate dalla middle class bianca americana alla fine degli anni '50. E' un luogo ordinato, dotato dei servizi essenziali [...] Vai alla recensione »

sabato 2 maggio 2020
Fabio Silvestre

Davvero deludente e inconsistente questo film alla cui base vi è una sceneggiatura grottesca che rasenta la demenzialità. Passo indietro per George Cooney alla regia. Matt Damon si conferma ancora una volta un attore davvero scarso capace di avere sempre la stessa espressione. In sostanza siamo di fronte ad una americanata senza capo nè coda!

giovedì 9 aprile 2020
Criticacritici

Molto probabilmente, se oltre alla sceneggiatura i fratelli Coen avessero curato anche la regia, ne sarebbe uscito un film di diverso spessore. Infatti l'idea è buona, l'ambientazione notevole, ma Clooney non ha il "manico" dei due fratelli e da ciò che ne esce quello che più si nota è la grottesca, forzata, caricaturale interpretazione degli attori.

domenica 26 gennaio 2020
Francesco2

 Tratto da uno script dei Coen, ed in parte si intra-vede. Ma Clooney non possiede la loro lucidita, non riesce a fare un Fargo 2, impresa forse impossibile. Del resto, il suo sguardo vorrebbe avere un taglio etico che forse ai fratelli del Minnesota non interessa neanche

lunedì 7 ottobre 2019
Onufrio

Commedia nera abilmente diretta da George Clooney, e scritta dai fratelli Coen. Fine anni '50, un delizioso e tranquillo quartiere di periferia, Suburbicon, viene improvvisamente turbato dall'arrivo di una famiglia di colore che scatenerà un'escalation di violenza degenerativa mettendo in luce la malvagità degli abitanti. Al tempo stesso, uno strano omicidio viene commesso [...] Vai alla recensione »

lunedì 1 aprile 2019
uppercut

Un film che tutti i registi e gli sceneggiatori italiani in attività dovrebbero, per obbligo sindacale, studiare minuto per minuto. C'è davvero da sentirsi piccoli picicoli davanti a una simile capacità di trasmettere messaggi sociali profondi, urgentissimi, mantenendo però pieno controllo rispetto ad ogni componente realizzativa.

mercoledì 31 gennaio 2018
martinside

Cattiveria, pubblica e privata, in scena in un paesino surreale studiato a tavolino per essere perfetto. Si intrecciano la storia di una famiglia di bianchi, dove il male è dentro, e quella di una famiglia di neri, dove il male è nel cuore di chi li maltratta e isola. Cosa li lega? Il luogo di residenza, Suburbicon, e l'amicizia dei due ragazzini, di circa 10 anni, i veri protagonisti, gli unici che [...] Vai alla recensione »

venerdì 5 gennaio 2018
ralphscott

Ennesima ambientazione negli anni '50,mai così raccontati,al cinema,come nel 2017. Gli orrori di casa Gardner non tardano a rivelarsi. La sceneggiatura toglie di mezzo,purtroppo,la stuzzicante idea di una Moore doppia,bionda e bruna. La malvagità di Damon & C. è talmente eccessiva da perdere un po' del suo afflato,mentre la parallela messa in scena del razzismo crudele [...] Vai alla recensione »

giovedì 11 gennaio 2018
Emanuele 1968

Commedia demenziale, la base del film e buona, tematiche molto belle, visto da un punto di vista e un ottimo film, poi deve piacere, clienti perplessi. 

domenica 10 dicembre 2017
xanadu

Veramente un bel film, sceneggiatura tipica dei fratelli Cohen (ricorda per certi versi Fargo); a volte è grottesco, ma è proprio la caratteristica del loro stile, bisogna saperlo capire. Non perde mai ritmo, bravissimi Julianne Moore e Matt Damon.

sabato 16 dicembre 2017
toni mais

Joel e Ethan Coen, già nel loro precedente film  "Questo non è un paese per vecchi ", ci hanno ben spiegato che il Male esiste e per quanto banale possa essere, esiste. Non importa se la vita o la morte dipenda solo da come cade la monetina, testa o croce, in fin dei conti il protagonista, alla fine del film , viene eliminato da un banale incidente d'auto.

giovedì 7 dicembre 2017
Eccome!

Evitabile.  Non giustificato l'accanimento contro i veri deboli (il bambino) e i finti deboli (la famiglia di neri), tanto più che al primo viene consegnata la pena, immeritata, peggiore. Inutile accanimento.

mercoledì 13 dicembre 2017
Dana Scully

Ottimo film - dalla perfezione estetica al riuscito mix di critica sociale/ thriller/horror/grottesco che inchioda e affascina dal primo momento. Il grosso del lavoro lo fa la sceneggiatura dei Cohen, ma non neghiamo a Clooney l'ottima mano direttiva nè ai protagonisti la loro ottima prova, nessuno escluso, senza di cui anche sceneggiature migliori farebbero la fine di un cinepanettone. Sicuram [...] Vai alla recensione »

martedì 12 dicembre 2017
excalibur

premesso che sono un fans dei fratelli coen , il film è loro al 100% , non intendo entrare nel merito del soggetto che tocca problematiche prettamente americane . voglio però evidenziare : la perfetta fotografia con colori al pastello che pittano l'atmosfera degli anni 50 , la grande cura dei particolari dai vestiti ai mobili alle auto ecc .

lunedì 11 dicembre 2017
gigi22562

Non sono mai stato un fan di Clooney ma il film è bellissimo. Scorre velocemente, pur essendo sopra le righe e a volte grottesco è tutto amalgamato così bene che ti fa entrare nella storia. Da vedere e rivedere. Bellissima ricostruzione anni 50 (già esisteva il maggiolino Ww in America?. L'unica macchina piccolina del film).

martedì 12 dicembre 2017
Simone81

A vedere il trailer sembra tutto un altro film rispetto alla ciofeca che in realtà è!Adatto ad un pubblico ritardato di mente e questo perchè chiunque in sala dopo 10/15 minuti aveva capito come sarebbe andato il resto del film, della serie che ti spoilerano tutto senza nemmeno lasciarti il piacere della sorpresa o della suspense.Nemmeno nel finale sono riusciti a dare una conclusione degna di qualche [...] Vai alla recensione »

mercoledì 20 dicembre 2017
criticoso

Mettere insieme tutti i luoghi comuni dei gialli e noir può essere troppo. E qui è proprio troppo. Se poi ci si aggiunge anche il razzismo di stile sudista, che con la storia non c'entra niente, il troppo 'stroppia'.  Evidentemente il cinema americano,come arte, non ha più fantasia, inventiva, buon gusto. Dunque film commerciale, discreto per passare un paio di [...] Vai alla recensione »

Frasi
Mi devi aiutare!
Una frase di Nicky (Noah Jupe)
dal film Suburbicon - a cura di MYmovies.it
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 7 dicembre 2017
Cristina Piccino
Il Manifesto

Prati curati, mogliettine sorridenti, maritini e padri modello con la camicia e la cravatta sempre impeccabili: benvenuti a Suburbicon dove i sogni dell' America middle class sembrano diventati realtà: tutti sorridono, sono felici, si sentono protetti, perché come ammiccano i depliant dei venditori in stile Rockwell questo è un angolo di Paradiso. Tra i fortunati ci sono anche Gardner Lodge (Matt Damon), [...] Vai alla recensione »

giovedì 7 dicembre 2017
Alessandra Levantesi
La Stampa

Benvenuti a Suburbicon, che in realtà sta per Levittown, Pennsylvania, ridente comprensorio suburbano di villette a schiera edificato nell'area metropolitana di Filadelfia da William Levitt, definito il Henry Ford dell'edilizia per l'efficienza della sua catena manifatturiera. Nel secondo dopoguerra, questa formula che riproduceva gli agi della città senza gli inconvenienti dello smog, del traffico [...] Vai alla recensione »

giovedì 7 dicembre 2017
Paolo D'Agostini
La Repubblica

Il progetto di Joel e Ethan Coen pare che precedesse di molto l'intervento di Clooney regista. Pane per i loro denti, materia affine alla loro sensibilità. All'umorismo nero dei fratelli. Presentata come una black comedy, di umoristico c'è poco anzi nulla. Suburbicon è una cittadina ideale tirata su dal nulla in California in pieno boom degli anni Cinquanta.

giovedì 7 dicembre 2017
Alice Sforza
Il Giornale

Anni 50. La virtuosa facciata pastello di un sobborgo californiano viene incrinata dall'arrivo di una famiglia di colore e dalla violazione di domicilio, con delitto, nella casa dell'enigmatico Gardner (Matt Damon). Clooney prende una (fiacca) sceneggiatura dei Coen e la riscrive nella convinzione di possederne lo stesso talento dissacratorio. Non è così, con il risultato che la sterile commedia si [...] Vai alla recensione »

NEWS
SKY
giovedì 3 gennaio 2019
Alessandro Buttitta

Mai fidarsi delle villette a schiera con giardini curati e bianche staccionate. Spesso nascondono segreti inconfessabili, misteri ben custoditi, più di un malessere esistenziale. Mai fidarsi soprattutto degli inquilini delle suddette villette a schiera. [...]

POSTER
mercoledì 8 novembre 2017
 

Gardner Lodge vive nella ridente Suburbicon con la moglie Rose, rimasta paralizzata in seguito ad un incidente, e il figlio Nicky. La sorella gemella di Rose, Margaret, è sempre con loro, per aiutare in casa.

VIDEO RECENSIONE
mercoledì 20 settembre 2017
 

Gardner Lodge vive nella ridente Suburbicon con la moglie Rose, rimasta paralizzata in seguito ad un incidente, e il figlio Nicky. La sorella gemella di Rose, Margaret, è sempre con loro, per aiutare in casa.

GALLERY
domenica 3 settembre 2017
 

Ieri è stata la giornata di George Clooney, presente in concorso alla 74. Mostra del Cinema con Suburbicon, film da lui diretto e scritto dai fratelli Coen, una sorta di moral play con venature di dark comedy.

TRAILER
giovedì 27 luglio 2017
 

A Suburbicon, nel 1957, vive una perfetta comunità periferica di sorridenti e giovani famiglie. Un giorno però l'idillio viene rovinato per sempre. I Lodge vivono un'esistenza tranquilla fino a quando un'irruzione domestica degenera e provoca la morte [...]

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