Da padre felice a nazista violento la metamorfosi di un carcerato
di Paolo D'Agostini La Repubblica
Come può un tipo come Jacob Harlon, professionista di successo marito e padre felice uomo integrato e realizzato, trasformarsi in Money supercarcerato feroce dopo che un banale incidente stradale ha sconvolto la sua vita? Il film non si cura più di tanto di motivarlo, si appaga della descrizione. Finito in galera Jacob è costretto per sopravvivere ad affiliarsi a una gang di tipacci suprematisti con il corpo tappezzato di tatuaggi nazisti. Ed è una china senza ritorno, anche quando Jacob avrà scontato la pena e potrà uscire di prigione. Jacob sembrerebbe strafare, sembrerebbe più zelante del necessario nel perseverare in frequentazioni e crimini. Ma non è solo per vergogna di quello che è diventato che ha chiuso ogni porta ai suoi familiari. C'è dell'altro che lo costringe. Nel percorso autodistruttivo e senza speranza di riscatto, però, sapremo che in lui sopravvivono bontà e senso di giustizia. Protagonista Nikolaj Coster-Waldau del Trono di spade. Rimpianto per film carcerari di ben altra consistenza.
Da La Repubblica, 7 settembre 2017
di Paolo D'Agostini, 7 settembre 2017
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