Russi e cubani la crisi d'identità del post Muro
di Roberto Nepoti La Repubblica
Basato su un fatto reale, pur se lo diresti inventato, un film cubano dai toni surreali ma tutt'altro che privo di senso della Storia. La caduta del "muro" produce un effetto paradossale sull'astronauta Sergei, in missione nel cosmo. Trasformato da un giorno all'altro da sovietico in russo, l'uomo è abbandonato nello spazio, mentre l'agenzia spaziale si disinteressa al suo rientro. Lo aiuterà il radioamatore cubano Sergio, professore di filosofia marxista, col sostegno dell'americano Peter, suo amico via etere. Il cineasta Daranas restituisce bene lo sconcerto di russi e cubani dinanzi a un mondo che si sta rivoltando come un calzino; però lo fa con un tono leggero e sognante, immerso nel passato attraverso la voce narrante della figlia di Sergio. Due vecchie canzoni -Nathalie di Bécaud e Ciao ciao bambina di Domenico Modugno -forniscono un commento musicale pertinente quanto spiritoso.
Da La Repubblica, 24 maggio 2018
di Roberto Nepoti, 24 maggio 2018
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