La missione dei Tucci questa volta è staccarsi dall'Italia e rendere Torresecca uno stato autonomo.
La missione della regia e degli sceneggiatori è staccarsi dal remake di un film francese, e scriverne uno nuovo.
Film che non regge per nulla il confronto con il precedente "Poveri ma ricchi" che senza nessuna pretesa artistica faceva sorridere e in qualche modo emozionare con una nascente storia d'amore dello zio Marcello e con il finale dolce amaro di una famiglia che nonostante sia ritornata a vivere in modo umile non ha perso l'allegria e felicità che la contraddistinguevano. In questo sequel deludente tutto è trattato con superficialità, dagli spunti comici al pretenzioso colpo di scena finale.
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La missione dei Tucci questa volta è staccarsi dall'Italia e rendere Torresecca uno stato autonomo.
La missione della regia e degli sceneggiatori è staccarsi dal remake di un film francese, e scriverne uno nuovo.
Film che non regge per nulla il confronto con il precedente "Poveri ma ricchi" che senza nessuna pretesa artistica faceva sorridere e in qualche modo emozionare con una nascente storia d'amore dello zio Marcello e con il finale dolce amaro di una famiglia che nonostante sia ritornata a vivere in modo umile non ha perso l'allegria e felicità che la contraddistinguevano. In questo sequel deludente tutto è trattato con superficialità, dagli spunti comici al pretenzioso colpo di scena finale. Una storia sviluppata male e senza una grande attenzione per la trama che risulta un susseguirsi di vicende personali, mischiate a dialoghi e battute di infimo livello. Tutto questo rende il film malriuscito e rozzo. Toppando di fatto la formula ultracollaudata dei "Blockbusters all'Italiana", i cinepanettoni, che unendo un cast famoso a una commedia divertente garantivano la riuscita di un film mediocre e godibile.
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