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Francamente questo"November Criminals"(2017, Sacha Gervasi)non è più di un teen-thriller: i due liceali inquieti(ma come sempre lo è lui più di lei)che amoreggiano e parlando di studi accademici, poi, dopo la morte di un amico di lui, diventano più "in crisi"per la volontà di lui di chiarire i motivi dell'omicidio, sono francamente abbastanza improbabili(quasi improponibili, in verità)come interpreti, ma non è neppure questo che fa criticare "necessariamente"questo film, nel quale gli atteggiamenti dei geniori(in particolare della madre di lei)non appaiono opportuni, ma dove la polizia viene messa in luce, una volta tanto"giustamente"come negligente, come disinteressata. La"realtà"scoperta sarà sconcertante, ma troppo poresto nei due(in particolare in lui)si passa a una condizione di chiarimento che prelude a un(questo sì assolutamente improbabile)week-end... Tratto da un romanzo non troppo conosciuto di Sam Munson del 2010, il film non è né un thriller psicologico, né un film sull'angoscia giovanile e neppure alro... Definirlo, dunque, appare impossibile e assurdo, ma anche attribuirgli qualche merito che non ha, francamente, sempre che non si voglia essere sofistici... Da archiviare come film, da eliminare anche perché non c'è un minimo di riflessione e di "studio"sul tema uso-conusmo-spaccio di droga... Chloe' Gratz Moretz e ANsel Elgort (meglio della sua compagna nel film)non sanno rendere ciò che effettivamente allarma i giovani e le loro famiglie, rimanendo in una condizione "liminale", francamente inutile per un film come questo, che non vuole essere(avessero scelta questa via sarebbero giustificati)un puro e semplice"divertissement", ma si propone obiettivi anche di tipo para-sociologico e anche simil-psicologico(il ragazzo, tra l'altro, ha perso la madre poco tempo prima). Da dimenticare, come film(quando si dice"un film non memorabile".... El Gato
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