Ladre per caso

"Mes trésors"(molto meglio del convenzionale"Ladre per caso", titolo troppo appoggiato su altri modelli)di Pascal Bourdiaux, 2017, è un ottimo film comico, che sa spiazzare per la velocità del cambio di situazioni, per l'alternanza tra le parti, la rimessa in discussione di quanto lo spettatore poteva aspettarsi e prospettarsi all'inizio: delle due figlie inconsapevole di un ladro provetto, una è ladra"patentata", l'altra invece è un'informatica anche molto introversa, ma poi...tutto cambia(non sarebbe giusto togliere l'effetto sorpresa continua a chi guarda il  film)e molto altro ancora, in un continuo cambio del punto di vista, dove lo stesso nasce senz'altro dalla sceneggiatura dello stesso regista, che di volta in volta, scrivendo il film, ha preso in considerazione le possibili"soluzioni alternative", ma arriva, intelligentemente e abilmente, a"spiazzare"chi è troppo sicuro del fatto che le cose vadano"come me le aspetto". [+]

"Mes trésors"(molto meglio del convenzionale"Ladre per caso", titolo troppo appoggiato su altri modelli)di Pascal Bourdiaux, 2017, è un ottimo film comico, che sa spiazzare per la velocità del cambio di situazioni, per l'alternanza tra le parti, la rimessa in discussione di quanto lo spettatore poteva aspettarsi e prospettarsi all'inizio: delle due figlie inconsapevole di un ladro provetto, una è ladra"patentata", l'altra invece è un'informatica anche molto introversa, ma poi...tutto cambia(non sarebbe giusto togliere l'effetto sorpresa continua a chi guarda il  film)e molto altro ancora, in un continuo cambio del punto di vista, dove lo stesso nasce senz'altro dalla sceneggiatura dello stesso regista, che di volta in volta, scrivendo il film, ha preso in considerazione le possibili"soluzioni alternative", ma arriva, intelligentemente e abilmente, a"spiazzare"chi è troppo sicuro del fatto che le cose vadano"come me le aspetto"....Decisamente bene, dove anche ia"Weltanschauung"un po'"cinica"(ma realistica, purtroppo)per cui tutto è guidato dal denato e dalla ricerca dello stesso("sacra auri fames")viene proppsta intelligentemente come spiegazione finale, come(se fosse un libro)nota non a pié'di pagina, ma proprio quale coronamento del tutto.  A parte Jean Reno, sempre ottimo e ora in veste(si intenda"look"differente), bravissimo, molto efficaci anche Camille Chamoux(l'informatica"imbranata", ma solo all'inizio...), la bella e svelta Reem Kherici, quasi il"motore"-tutt'altro che"immobile"-del film,  Pascal Demolon, Bruno Sanches, dove a ben vedere nessuno è un mero comprimario ma"concrea"fattivamente il film.    El   Gato [-]