Per quanto Peck sia un regista militante, la rappresentazione del giovane Marx risulta banalmente didascalica e, mentre vorrebbe rappresentare un uomo normale (ma che ha fatto cose straordinarie), naviga troppo nella oleografia.
Tante "vicende" sono inverosimili e alcune ridicole: su tutte quando sembra che alla "Lega dei Giusti" Marx e Engels stiano per essere cacciati con disonore mentre invece vengono acclamati come mente creativa del gruppo o quando le due loro compagne strappano lo storico drappo della Lega ( con la motto "Gli uomini sono fratelli") e lo sostituiscono con un drappo rosso con la frase "Proletari di tutto il mondo unitevi" come se fossero a una riunione di condominio o a una rissosa assemblea nel '68.
Sopra le righe Marx, idealista nell' iperuranio Engels, da buonismo mocciano il primo colloquio tra i due filosofi
Niente che dica - se non farlo intuire ...per chi conosce gia i fatti- che di li a un mese Marx e Engels avrebbero pubblicato un' opera decisiva nella storia del mondo, con il famoso incipit dello spettro che si aggira nell' Europa, quale è il Manifesto.
Non conoscendo il regista, alla fine del film ho creduto che fosse un liceale appassionato e...militante nelle intenzioni.
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michelino
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domenica 8 aprile 2018
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deciditi
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Deciditi: o didascalico o inverosimile. La scena della "lega dei giusti" naturalmente non è realistica, ma cerca di condensare in pochi minuti il senso di avvenimenti storici maturati nel tempo.
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corazzatapotiomkin
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domenica 15 aprile 2018
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anche tu sei un po' didascalico
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Beh ... l'idealista nell'iperuranio Engles, nel film consiglia a Marx la lettura degli economisti classici inglesi (Smith, Ricardo...) ... riguardo alla genesi de "Il Manifesto" tutta l'ultima parte del film è dedicata ad essa... ma forse te ne sei andato prima che finisse
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corazzatapotiomkin
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lunedì 16 aprile 2018
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sei un po' ingiusto..
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Che la trasp0sizione cinematografica della vita di un filosofo imponesse qualche forzatura era semplicemente inevitabile: finora a fare un film su Marx non ci aveva provato nessuno... ci sarà un motivo? L'"idealista nell'iperuranio" Engels, nel film è quello che consiglia a Marx di studiare gli economisti classici ( Adam Smith, Ricardo...). Tutta l'ultima parte del film è dedicata alla stesura de "Il Manifesto", ma forse tu avevi già abbandonato la sala.
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