Un film di una libertà sorprendente che dialoga alla perfezione con la società attuale. Recensione di Marzia Gandolfi, legge Liliana Bottone.
di A cura della redazione
Rientrata a Parigi dal Messico e lasciata dal fidanzato, Paula fatica a ritrovarsi in una città che sente ostile. Niente in tasca e un gatto in una scatola, vaga per la giungla urbana in cerca di un amico e di un lavoro. Tra squallide stanze d'albergo e centri commerciali, troverà alla fine una nuova partenza.
Agito in due tempi, il film passa dalla sovraeccitazione del debutto alla pacificazione dell'epilogo.
E va dritto al punto, cogliendo un baleno esistenziale: l'istante in cui la protagonista non è più una ragazza ma nemmeno una donna. Studentessa per finta, lesbica estemporanea, baby-sitter maldestra, Paula non è mai dove l'attendiamo.
Opera prima di Léonor Séraille, Montparnasse - Femminile Singolare (guarda la video recensione) è un film di una libertà sorprendente che dialoga alla perfezione con la società attuale. In occasione dell'uscita al cinema del film, in sala dal 24 maggio, Liliana Bottone interpreta la recensione di Marzia Gandolfi.