La scuola vista dalla parte degli ultimi
di Roberto Nepoti La Repubblica
Professore in un prestigioso liceo parigino, a un party Francois Foucault si trova a perorare la necessità di assegnare alle scuole di periferia gli insegnanti migliori. Una rappresentante del Ministero Io prende alla lettera, ed eccolo trasferito nella più ostile delle banlieue. A volte ce la prendiamo con i film francesi, ma questo ha il merito di raccontare l'attualissimo conflitto popolo-élite in una chiave non banale, facendo convivere commedia e dramma. Anziché limitarsi a sfruttare le potenzialità comiche (e regalandoci anche una citazione di Godard), Ayache-Vidal ha lavorato su un'autentica scuola del comune di Stains e relativi allievi, ricavandone un senso di autenticità e di "presa diretta". Assieme a Foucault, scopriamo come i giovani di periferia siano squalificati, a priori, dalla società e dai media. E prendiamo le loro parti, contro i soliti pregiudizi sugli adolescenti ostili e infingardi.
Da La Repubblica, 7 febbraio 2019
di Roberto Nepoti, 7 febbraio 2019
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