claudio valsecchi
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sabato 27 giugno 2020
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che cagata
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Una cagata pazzesca come avrebbe detto fantozzi, io mi sarei rifiutato di partecipare a una stronzata del genere, quasi meglio i film targati asylum..... Che pena...
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icutino
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domenica 18 agosto 2019
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mediocre
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Mediocre film dell'ormai abusato franchise Fast & Furious. Tutto sempre uguale, azione inverosimile, trionfo di effetti speciali, scene e contesti assurdi in una trama ridicola. Ciò che aveva reso interessante il primo film della saga diretto da Rob Cohen nell'ormai lontano 2001 era l'ambientazione nel mondo delle corse clandestine che animavano le notti di LA. Un mondo nascosto dove persone comuni si sfidavano in folli corse con auto elaborate. Già il primo fast & Furious in ogni caso non brillava per inventiva o sviluppo della storia.
Oggi Furious 8 è veramente un film senza un'idea, con interpreti mediocri e che ricorda Mission Impossibile.
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Mediocre film dell'ormai abusato franchise Fast & Furious. Tutto sempre uguale, azione inverosimile, trionfo di effetti speciali, scene e contesti assurdi in una trama ridicola. Ciò che aveva reso interessante il primo film della saga diretto da Rob Cohen nell'ormai lontano 2001 era l'ambientazione nel mondo delle corse clandestine che animavano le notti di LA. Un mondo nascosto dove persone comuni si sfidavano in folli corse con auto elaborate. Già il primo fast & Furious in ogni caso non brillava per inventiva o sviluppo della storia.
Oggi Furious 8 è veramente un film senza un'idea, con interpreti mediocri e che ricorda Mission Impossibile. Le auto e il loro mondo sono ormai solo un ricordo nostalgico. Dominic Toretto è un Tom Cruise senza carattere che si diverte a fare il duro ma non ha più niente del pilota fuorilegge del primo film. Ormai ridicola e senza senso la storia d'amore con Letty cosi come l'idea del figlio nascosto di Dom. I personaggi di contorno sono tutte macchiette senza senso, hobbs, shaw e gli altri sono campioni di battute assurde e siparietti che non fanno neanche ridere.
Mi sembra chiaro che questo franchise ormai non ha più molto da dire e doveva essere chiuso anni fa, purtroppo continueranno a fare altri film sequel e spin off perché questi film hanno ancora successo.
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venerdì 19 aprile 2019
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consigliato: sì
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papfaino
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mercoledì 24 gennaio 2018
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dà quello che ci si aspetta
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Giocattolone rumorosissimo e divertente.
Chi si aspettava qualcosa di diverso ha bisogno di un medico. Per il suo genere ha tutto il meglio che si possa volere: Vin Diesel, Jason Statham, The Rock, macchine tamarre, tizi tamarri, belle donne inquadrate dal ginocchio alla terza vertebra, esplosioni, inseguimenti, ecc...
Non ci si annoia, e tutto sommato non si pretende nulla di più. O no?
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(di icutino)
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liuk!
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domenica 6 agosto 2017
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coerente
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Passano gli anni ma il franchise Fast & Furious continua ad essere la saga di corse di auto più attesa di sempre. Questo ottavo capitolo è assolutamente coerente con gli eccessi e con le improbabilità dei suoi predecessori, con un Toretto mitizzato e con dei cattivi cattivissimi.
Non c'è molto altro dire, chi non ha amato i precedenti non lo guardi mentre gli appassionati troveranno soddisfazione.
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lunedì 8 maggio 2017
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alto livello
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come si dire ni a sto film, è statoun film ad alto livello, sono andata ,mercoledì scorso con le mie amiche e ci è piaciuto alla grande ..Ve lo consiglio di andarlo a vederlo .
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andreagiostra
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martedì 25 aprile 2017
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spettacolare déjà vu!
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Uno straordinario e ammiccante déjà vu, una ritmata successione filmica di azioni cut and paste! In una frase, il “Fast & Furious 8” di F. Gary Gray, è questo! La sceneggiatura di Chris Morgan costruisce qualcosa di apparentemente nuovo, ma la materia prima è già stata digerita molte volte dagli amanti dell’action-movie. La trama del film si sviluppa a partire dalla felice e spensierata luna di miele all’Havana della coppia Dom (Dominic Toretto alias Vim Diesel) e Letty (Letty 'Ortiz' Toretto alias Michelle Rodriguez), interrotta dalla spietata e terribile Cipher (Charlize Theron), che riesce col ricatto a costringere Toretto a lavorare per la sua agenzia terroristica, contro i suoi stessi “fratelli d’armi” della formidabile e segreta cellula antiterroristica del governo statunitense.
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Uno straordinario e ammiccante déjà vu, una ritmata successione filmica di azioni cut and paste! In una frase, il “Fast & Furious 8” di F. Gary Gray, è questo! La sceneggiatura di Chris Morgan costruisce qualcosa di apparentemente nuovo, ma la materia prima è già stata digerita molte volte dagli amanti dell’action-movie. La trama del film si sviluppa a partire dalla felice e spensierata luna di miele all’Havana della coppia Dom (Dominic Toretto alias Vim Diesel) e Letty (Letty 'Ortiz' Toretto alias Michelle Rodriguez), interrotta dalla spietata e terribile Cipher (Charlize Theron), che riesce col ricatto a costringere Toretto a lavorare per la sua agenzia terroristica, contro i suoi stessi “fratelli d’armi” della formidabile e segreta cellula antiterroristica del governo statunitense. La produzione di un eccellente “business-product-movie”, vede coinvolte diverse nazioni, al contempo magnifici set delle bellissime ambientazioni del film: USA, Giappone, Francia, Canada, Samoa. Il risultato ai botteghini di tutto il mondo è straordinario. Potrei fermarmi qui perché sufficiente per inquadrare il film, ma qualcosa da scrivere sui contenuti, oltre all’azione esasperata e ripetitiva del sequel “Fast & Furious” e alla magnifica spettacolarizzazione delle sequenze d’azione della versione “8”, è sicuramente rintracciabile ad un osservatore che vuole vedere al di là.
Il capitolo otto della serie vede due elementi nuovi: la famiglia e i figli; il tentativo di andare alla ricerca di una narrazione che si inquadri all’interno del genere spy-story e terrorism-movie. Questo tentativo, per certi versi, è lodevole e commovente, ma appare forzato e de-contestuale perché non ha radici logiche e narrative nel sequel-story di “Fast & Furious”. Resta il fatto che il regista e lo sceneggiatore cercano di cavalcare i temi che hanno presa nell’interesse internazionale di questo particolare momento storico: la famiglia e i pericoli terroristici internazionali!
Bisognerebbe chiedersi, a questo punto: come mai in queste settimane è il film più visto al mondo? La risposta ovviamente non ce l’ho! Quello che potrei scrivere però, è che certamente il motivo è racchiuso in quella sorta di attrazione compulsiva-ossessiva che hanno tutti gli amanti del genere action-movie, che in un certo qual modo è la stessa che mi ha portato negli anni a rivedere per una quindicina di volte “Il Gladiatore” (2000) di Ridley Scott e “Apocalypto” (2006) di Mel Gibson! Generi diversi dal “Fast & Furious” del quale stiamo scrivendo, ma tutti accumunati da un interesse adrenalinico diffuso che sarà sempre il più visto nella storia, anche futura, della settima arte.
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alberto
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domenica 23 aprile 2017
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semplice intrattenimento
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Tra i litigi di Jason Statham e The Rock, gli isterismi della "Furiosa" Charlize Theron e le auto-zombi che si sfracellano e cadono a mò di pioggia dai palazzi, l'ottavo capitolo di questa longeva saga partita nel 2001 si fa apprezzare, e nonostante la durata che oltrepassa il confine delle due ore, non annoia e offre un divertimento e un intrattenimento non originale ma comunque studiato per meravigliare lo spettatore, attraverso esagerazioni ai limiti della fisica che fanno l'occhiolino più agli 007 che al vero spirito "clandestino" della serie. Una (quasi) normale, classica gara tra bolidi la vediamo solo all'inizio, durante la luna di miele a Cuba del protagonista Dominic Toretto e della sua metà Letty (Michelle Rodriguez).
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Tra i litigi di Jason Statham e The Rock, gli isterismi della "Furiosa" Charlize Theron e le auto-zombi che si sfracellano e cadono a mò di pioggia dai palazzi, l'ottavo capitolo di questa longeva saga partita nel 2001 si fa apprezzare, e nonostante la durata che oltrepassa il confine delle due ore, non annoia e offre un divertimento e un intrattenimento non originale ma comunque studiato per meravigliare lo spettatore, attraverso esagerazioni ai limiti della fisica che fanno l'occhiolino più agli 007 che al vero spirito "clandestino" della serie. Una (quasi) normale, classica gara tra bolidi la vediamo solo all'inizio, durante la luna di miele a Cuba del protagonista Dominic Toretto e della sua metà Letty (Michelle Rodriguez). Dopo questa ben fatta sequenza introduttiva, con una vittoria "alla rovescia", il fuorilegge incontrerà Cipher, una terrorista hi-tech più potente di Anonymous, che sfrutterà i suoi sentimenti per i suoi scopi apocalittici. L'esasperazione, si sa, non è sempre un aspetto positivo, ma, come ha scritto il curatore di Dylan Dog, Roberto Recchioni, la saga ha il pregio di non essere un'operazione a tavolino, un progetto già disegnato, ma un brand che si è evoluto sia dalla parte della trama e dei personaggi, da semplici fuorilegge a super-umani, sia da quella dello spirito,ma soprattutto del rapporto che ha instaurato coi propri fan. Chiamatelo film ignorante o tamarro, ma riesce comunque a raggiungere il proprio obiettivo fracassone e senza grandi messaggi o contenuti di spessore, se non l'ironia e lo spettacolo, girato anche a New York e nel Circolo Polare Artico, dove avviene la scena delle vetture rincorse tra i ghiacci da un sottomarino russo, già (s)cult. E poi non ci sono solo esplosioni, inseguimenti e mazzate: il "mercenario"Statham e il ggg Dwayne Johnson, oltre a regalare buone scene action corpo a corpo, offrono momenti davvero spassosi, insultandosi a vicenda per gli avvenimenti passati. Nel complesso un altro costosissimo blockbuster, tra Lamborghini e Ferrari, che garantisce lo spettacolo e che ha già un record d'esordio al botteghino, tale da superare quello de "Il Risveglio della forza". Previsti per ora altri due capitoli.
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emanuele1968
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domenica 23 aprile 2017
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bello
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Che caos, penso che ci sia di tutto, non e il mio genere, molti adolescenti, un film cosi, magari avere un fisico come Dwayne Johnson, la dea dei muscoli quando sono nato guardava in un'altra direzione, mmmmm ora che ci penso anche la dea dei soldi. Uscendo dal cinema sorridevo quando avvicinandomi alle auto di untima generazione queste
lampeggiavano si accendeva l'interno il cruscotto ed i fari, io sorridendo pensavo ecco ci siamo, ora partono da sole......forche la mia, diciamo che la mia e ancora all'antica.
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lucacapaccioli
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domenica 23 aprile 2017
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l'apoteosi dell'eccesso!
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Ci risiamo. Dopo soli due anni dal settimo capitolo di una delle saghe più fracassone e longeve della storia del cinema, la Universal sforna l'ennesimo film con protagonisti Vin Diesel e co., stavolta con F. Gary Grey in cabina di regia, anche se oramai è innegabile che, nonostante i numeri agli incassi, vi sia stato un notevole appiattimento a livello tecnico negli ultimi anni che ha reso la saga ormai scontata e banale. Dopo gli eventi di Fast & Furious 7, che si è concluso con il commovente finale dedicato al compianto Paul Walker, Dominc Toretto sembra aver finalmente trovato pace e, al fianco della sua storica ragazza, Leticia Ortiz (Michelle Rodriguez), trascorre la luna di miele a Cuba.
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Ci risiamo. Dopo soli due anni dal settimo capitolo di una delle saghe più fracassone e longeve della storia del cinema, la Universal sforna l'ennesimo film con protagonisti Vin Diesel e co., stavolta con F. Gary Grey in cabina di regia, anche se oramai è innegabile che, nonostante i numeri agli incassi, vi sia stato un notevole appiattimento a livello tecnico negli ultimi anni che ha reso la saga ormai scontata e banale. Dopo gli eventi di Fast & Furious 7, che si è concluso con il commovente finale dedicato al compianto Paul Walker, Dominc Toretto sembra aver finalmente trovato pace e, al fianco della sua storica ragazza, Leticia Ortiz (Michelle Rodriguez), trascorre la luna di miele a Cuba. Sfortunatamente, i problemi non tardano ad arrivare: una misteriosa donna di nome Cipher (Charlize Theron) minaccia Dom tenendo in ostaggio la sua vecchia fiamma, nonché socio dell'agente Luke Hobbes (Dwayne "The Rock" Johnson), Elena Neves (Elsa Pataky), da cui ha avuto anche un figlio, anch'egli nelle grinfie della villain, che costringerà il protagonista a lavorare per lei tradendo, di conseguenza, la sua famiglia. Se i capitoli precedenti avevano come punti di forza il rapporto tra Vin Diesel e Paul Walker e, fino al quinto, le corse clandestine in auto, con l'ultimo film si è voluta alzare la posta in gioco, con tanto di azione ancora più travolgente ed espedienti sempre meno innovativi, avvicinando in maniera esponenziale il franchise ad un genere adatto ad un pubblico mediamente giovane o a chi è interessato a produzioni senza alcun tipo di pretese. Vin Diesel, più inespressivo del solito e da sempre l'attore principale, dimostra di non avere più molto da dare, come il resto del cast, fatta eccezione per due delle aggiunte più recenti della saga, Dwayne Johnson e Jason Statham (nel ruolo di Deckard Shaw, questa volta dalla parte dei 'buoni'), un duo la cui chimica, tra battute divertenti e scazzotate varie, è una delle poche cose che funzionano, oltre che Kurt Russel, il simpatico signor 'Nessuno', capo delle forze speciali che faranno nuovamente da supporto per la missione dei protagonisti. Sprecata Charlize Theron, in un ruolo non molto credibile, ed assai poco sfruttato il ruolo di Helen Mirren, che interpreta la madre dei fratelli Shaw (tra cui il redivivo Owen, visto per la prima volta nel sesto capitolo). La colonna sonora, che da sempre è uno dei punti a favore della saga, trova espressione anche in questo film, mentre le sequenze in movimento si rivelano, se possibile, ancora più devastanti ed eccessive - prima su tutte la sequenza, nel terzo atto, del sottomarino nei ghiacciai - che ricordano sempre di più la serie di film de I Mercenari, nonostante in quest'ultima vi sia un filino maggiore di 'realismo' (le virgolette sono d'obbligo). Sembra che non vi siano limiti a questa saga, specialmente ora che sono in produzione almeno altri due capitoli, più potenziali spin-off, tra cui uno già annunciato dedicato al duo Johnson-Statham, a scopo esclusivamente commerciale, con produzioni scarse nei contenuti e trame sempre più piatte.
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