Blade Runner 2049

Film 2017 | Fantascienza, Thriller, +13 152 min.

Titolo originaleBlade Runner 2049
Anno2017
GenereFantascienza, Thriller,
ProduzioneUSA
Durata152 minuti
Regia diDenis Villeneuve
AttoriRyan Gosling, Harrison Ford, Ana de Armas, Sylvia Hoeks, Robin Wright, Dave Bautista Jared Leto, Elarica Johnson, Barkhad Abdi, Lennie James, David Dastmalchian, Edward James Olmos, Mackenzie Davis.
Uscitagiovedì 5 ottobre 2017
TagDa vedere 2017
DistribuzioneWarner Bros Italia
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,26 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Denis Villeneuve. Un film Da vedere 2017 con Ryan Gosling, Harrison Ford, Ana de Armas, Sylvia Hoeks, Robin Wright, Dave Bautista. Cast completo Titolo originale: Blade Runner 2049. Genere Fantascienza, Thriller, - USA, 2017, durata 152 minuti. Uscita cinema giovedì 5 ottobre 2017 distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,26 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 9 febbraio 2018

L'acclamatissimo regista Villeneuve insieme ad un pluripremiato cast, riportano il capolavoro della fantascienza al cinema. Trent'anni dopo gli eventi del primo film. Il film ha ottenuto 5 candidature e vinto 2 Premi Oscar, 8 candidature e vinto 2 BAFTA, 7 candidature e vinto un premio ai Critics Choice Award, 1 candidatura a CDG Awards, In Italia al Box Office Blade Runner 2049 ha incassato 5,5 milioni di euro .

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Consigliato sì!
3,26/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,83
PUBBLICO 3,19
CONSIGLIATO SÌ
Villeneuve espande l'universo immaginato da Ridley Scott, tra imperfezioni e scene che non si dimenticano.
Recensione di Marianna Cappi
mercoledì 4 ottobre 2017
Recensione di Marianna Cappi
mercoledì 4 ottobre 2017

L'agente K è un blade runner della polizia di Los Angeles, nell'anno 2049. Sono passati trent'anni da quando Deckart faceva il suo lavoro. I replicanti della Tyrell sono stati messi fuori legge, ma poi è arrivato Niander Wallace e ha convinto il mondo con nuovi "lavori in pelle": perfetti, senza limiti di longevità e soprattutto obbedienti. K è sulle tracce di un vecchio Nexus quando scopre qualcosa che potrebbe cambiare tutte le conoscenze finora acquisite sui replicanti, e dunque cambiare il mondo. Per esserne certo, però, dovrà andare fino in fondo. Come in ogni noir che si rispetti dovrà, ad un certo punto, consegnare pistola e distintivo e fare i conti da solo con il proprio passato.

Ridley Scott produce, come a dire sigilla, mentre alla regia c'è Denis Villeneuve, supportato dalla fotografia di Roger Deakins, che non si può non annoverare tra gli autori di questo film. La sua tavolozza e l'impressionante lavoro di scenografia definiscono il clima meteorologico del film più di ogni altro elemento.

Ed è certamente sul piano visivo, e delle scelte operate in questo senso, che il film di Villeneuve trova la propria originalità costitutiva: quella di un ibrido tra blockbuster e film personale, specie nella gestione del tempo, che il canadese sottrae alle logiche di mercato e fa proprio nel bene e nel male, lungaggini comprese.
Il disordine e la spazzatura della L.A. Del 2019 sono un ricordo lontano: ora tutto è ordine, K stesso, come gli ricorda il suo capo, è pagato per mantenere l'ordine. Ma non è facile assolvere questo compito quando i ricordi d'infanzia si mescolano agli interrogativi metafisici, proprio come in "Fuoco pallido", il romanzo di Nabokov che torna a più riprese. Non è facile quando, come nell'archetipo di ogni detection contemporanea, la tragedia di Edipo, cacciatore e cacciato sono la stessa persona. Dice tante cose, il film di Villeneuve, forse troppe, d'altronde fa parte di un processo di espansione, di creazione di un universo Blade Runner. E di certo non le dice sempre nel migliore dei modi: non ha l'asciuttezza dell'originale, stordisce di spiegazioni, arriva persino in ritardo sulle intuizioni dello spettatore, ma la forza interna del racconto, la materia di cui è fatto, è così potente che trascina oltre, come una corrente.

Dice il film, tra le altre cose, che umani magari non si nasce, ma l'umanità è una conquista possibile, e diventare umani, sentire la neve sulla pelle, vuol dire immediatamente divenire fuori legge, costretti a disobbedire alla regola. Dice che non è più nemmeno il tempo di chiedersi cosa è umano e cosa no, ma piuttosto cosa è reale e cosa non lo è, e di domandarsi quanto importi. Forse il cane di Harrison Ford non è reale, ma è reale il legame che li tiene insieme. Forse i ricordi di K sono reali o forse non lo sono, ma lo sarà stato il suo viaggio.
C'era un nucleo di coerenza interna, che bruciava ad altissime temperature, e che faceva del Blade Runner di Scott qualcosa che non si poteva smembrare, anche se poi a restare nella mente erano alcune immagini in particolare, com'è naturale che sia. Il film di Villeneuve non possiede questa coerenza: i suoi capitoli, le sue immagini sono molteplici, diversificati, spesso non così originali come sembrano. Si sente forte l'eco di altre saghe, di altre visioni. Ma ci sono scene, nonostante tutto, che sarà impossibile dimenticare, che ci resteranno negli occhi a lungo, in basso a destra.
Come per l'ologramma del concerto di Elvis Presley, uno spettacolo che è arte, sentimento, storia e nostalgia, destabilizzato dai continui glitch, in Blade Runner 2049 a tratti hanno la meglio le imperfezioni, ma quando non è così, vale la pena esserci e lasciarsi trascinare.

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35 anni dopo: il potere iconico di Blade Runner di fronte al giudizio spietato del tempo.
Overview di Emanuele Sacchi

Il teaser e poi il trailer di Blade Runner 2049 hanno scatenato un effetto dirompente e forse inatteso. La forza suggestiva di un sequel che nessuno aveva previsto e forse nemmeno auspicato si è rivelata improvvisamente. Una parte di noi aveva bisogno di tuffarsi nuovamente nelle strade della Los Angeles più inospitale che si possa immaginare, di rivivere le emozioni di un film che per molti ha rappresentato una finestra sul futuro, una sconvolgente sfera di cristallo. Di Blade Runner pochi ricordano i dettagli della trama, ancor meno le personalità quasi abbozzate dei personaggi. A generare il mito furono le scenografie cyberpunk e l'atmosfera di disillusione e di pessimismo tipica del noir, innalzata qui all'ennesima potenza. Non c'è un tradizionale viaggio dell'eroe nè una distinzione netta tra buoni e cattivi. La natura sfumata, scettica, dubitativa e profondamente umana di Blade Runner è ciò che più di ogni altra cosa ha contribuito a renderlo speciale e filosoficamente vicino allo spettatore.
Ancor più di JJ Abrams, che ha affrontato la saga di Star Wars come si fa con un'antica e inattaccabile mitologia, narrata e semplificata da una generazione di molto successiva, Villeneuve pare rispettoso, quasi ossequioso verso l'originale di Ridley Scott. In un sequel - che ha tutta l'aria di un remake o di un upgrade, o almeno è ciò che vuol far credere il trailer - il regista e il direttore della fotografia Roger Deakins riprendono tutto del capostipite: le cicatrici, la postura del taciturno "Blade runner" Rick Deckard, le insegne luminose di aziende che furoreggiavano negli anni 80 (come Atari, finita in bancarotta nel 2013), gli occhi verdissimi e le fascinose replicanti, programmate per piacere.

L'incontro del nuovo protagonista, l'agente K, con Rick Deckard è una nuova epifania, dopo quella del ritorno di Han Solo due anni fa. Il trailer lascia capire che il tutto avverrà in un paesaggio apocalittico: un deserto interrotto solo da rovine, un museo a cielo aperto abbandonato, dall'estetica a metà tra gli alieni di Roland Topor in Il pianeta selvaggio (René Laloux, 1973) e gli automi di Metropolis di Fritz Lang (e così si doveva intitolare originariamente il sequel pensato da Scott). Un passaggio del testimone tra due anime gemelle. O forse no?

Di Blade Runner esistono due versioni, che differiscono per poche scene, sostanzialmente concentrate nel finale. In quella uscita originariamente in sala una voce over racconta l'epilogo, lieto fine escapista in cui Deckard fugge con Rachel, unico replicante senza scadenza; nel Director's Cut invece aleggia il sospetto che Rachel subisca il medesimo destino dei suoi simili. Come è andata effettivamente? Questo è uno dei principali quesiti a cui dovrà rispondere il sequel di Denis Villeneuve.
Se il teaser si concentrava su Deckard e K, il trailer introduce dei nuovi personaggi. A partire da un villain incarnato da Jared Leto, nuovo "creatore" di replicanti e probabile nemesi di K. Sempre che, come nel predecessore, i confini tra buoni e cattivi non si facciano sempre più sfumati, come nello spirito della migliore letteratura hard boiled. Ad Ana de Armas, invece, rivelazione sexy di Knock Knock di Eli Roth, il compito di rappresentare la sensualità dell'androide programmato per il piacere altrui, sulla scia delle Rachel e Pris di Sean Young e Daryl Hannah.
Preservare le preziose atmosfere metropolitane del Blade Runner di Scott è una priorità per Blade Runner 2049. Di qui la scelta di affidarsi nuovamente a Hampton Fancher, sceneggiatore del primo film poi sostituito da David Webb Peoples per volere di Ridley Scott. Fancher in questi anni è sostanzialmente svanito nel nulla come Deckard, ed è curioso il suo "filologico" ripescaggio. Ad affiancarlo ora è Michael Green, un cv da veterano di serie tv. Di certo fa meno paura di 35 anni fa lo spettro di Philip K. Dick: se il suo Il cacciatore di androidi (o meglio Do Androids Dream of Electric Sheep?) aveva un labile legame con il primo film, non ne ha alcuno con il suo sequel.


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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 6 ottobre 2017
Antonio Montefalcone

“Blade Runner 2049”, esteticamente raffinato, è il degno sequel del cult del 1982. Simile e diverso dalla pellicola di Scott, la cui forza emozionale, profondità e carattere innovativo restano ineguagliabili e insuperabili, il film si mostra organico, con una propria identità, ricco e potente – soprattutto a livello tecnico e visivo – e complementare al [...] Vai alla recensione »

sabato 7 ottobre 2017
laurence316

... e, Hollywood, basta con questi sequel, prequel e remake Dove sono le idee originali? Fare un seguito a ben 35 anni di distanza di uno dei più grandi film di fantascienza, oggetto di culto per schiere di appassionati, era impresa ardua (e non si sa quanto auspicabile). Se ne parlava già dalla fine degli anni '90 ma, dopo diversi avvicendamenti, la patata bollente è [...] Vai alla recensione »

sabato 3 febbraio 2018
zaius72

Ho visto Blade Runner 2049 in 4k con tutte le cose che possono servire per una fruizione domestica adeguata. Voglio dire la mia anche se si è già detto molto perchè amo alla follia l'originale dalla mia prima visione nel 1984 (seconda visione anzi, al cinema parrocchiale), credo di averlo visto una quindicina di volte. Non è un'orrenda cagata, è semplicement [...] Vai alla recensione »

lunedì 16 ottobre 2017
samanta

Una prima precisazione: il film, sequel di Blad Runner è strettamente collegato a questo. Per cui resta difficile dopo 36 anni che lo spettatore che non ha visto recentemente il primo comprenda a pieno la nuova storia già di per sé complessa. Brevemente accenniamo alla trama: nel film precedente avevamo lasciato Rich (Harrison Ford) cacciatore dei replicanti che si erano ribellati [...] Vai alla recensione »

giovedì 7 maggio 2020
Giu.Spa

Il film è a tutti gli effetti la naturale prosecuzione del primo Blade Runner del 1982, infatti riprende bene le ambientazioni con le atmosfere cupe, piovose e... polverose, il crogiolo di etnie e il vintage futuristico, le luminescenti onnipresenti interattive pubblicità tridimensionali, anche queste “più reali del reale”.

sabato 5 maggio 2018
Jeanlot71

Blade Runner del 1982 e' un film favoloso. Lo vidi a meta' degli anni ottanta , in vhs, ero insieme a mia madre che non c' e' piu' da pochi anni. Ci accorgemmo subito di aver visto un grande film. Era forse il 1986, ero un ragazzino.Capite bene che quando sono andato al cinema per vedere Blade Runner 2049 ero estremamente eccitato, e speranzoso anche.

mercoledì 25 ottobre 2017
GUSTIBUS

Sono alla seconda visione,la prima al cinema visivamente molto migliore.Io adoro Villeneuve buon regista,eccezionale per "SICARIO".Non era facile fare un sequel di uno dei piu'belli film di fantascienza visionaria.Nella fotografia ineccepibile un plauso,nella sceneggiatura con inizi molto simili al film di Scott ci sono un po' di buchini.

lunedì 23 ottobre 2017
Andrea Alesci

Trentacinque anni fa Roy Batty / Rutger Hauer ci disse una cosa che non avremmo più dimenticato:"E tutti quei momenti andranno perduti come lacrime nella pioggia. È tempo di morire".La verità è che sapevamo (e inconsciamente volevamo) che quello non fosse il sigillo definitivo a Blade Runner. Ed è come se la colomba liberata dal morente Roy Batty nei cieli della Los Angeles 2019 fosse stata un testimone [...] Vai alla recensione »

mercoledì 18 ottobre 2017
loland10

“E’ un albero”, “Non ho mai visto un albero”, “E’ morto”.   6/10/21.                   Dopo alcuni lustri ecco arrivare il capitolo after-sequel del ‘Blade Runner’ (1982) di Ridley Scott che (per chi non gradisce il piccolo) si consiglia di vedere sul grande schermo per apprezzarne l’imm [...] Vai alla recensione »

martedì 10 ottobre 2017
Nicola1

Primo, ricordo di aver letto anni fa che quando la MGM nei primi anni 80 aveva deciso di girare il seguito di "2001" il primo regista ad essere contattato fu Stanley Kubrick. Il quale cordialmente rifiutò e asserì di aver già detto tutto al riguardo nel 1968. Secondo, sempre negli anni 80 David Lynch rifiutò la regia de “Il ritorno dello Jedi” in quanto [...] Vai alla recensione »

venerdì 6 ottobre 2017
Giorgio Postiglione Giorpost

Anno 2049. Los Angeles è una megalopoli super urbanizzata, un agglomerato di cemento e ferro senza sbocchi. L'umanità, non solo qui, divide lo spazio (limitato) con la nuova generazione di replicanti, in un mondo in balia della tecnologia attraverso la quale si fa fatica a riconoscere chi è vero e chi no.L'agente K è un blade runner, lui stesso replicante, poliziotto cacciatore di suoi simili ma di [...] Vai alla recensione »

domenica 3 gennaio 2021
Luca Scialo

Quando si è il sequel di un cult anni '80 e vieni proposto a distanza di 35 anni, le attese intorno a sé sono ovviamente altissime. Per fortuna, questa pellicola li regge bene, ponendosi anche una spanna sopra la qualità media dei lungometraggi del medesimo genere odierni.In un mondo sempre cupo, dove il futuro è presente e regna la solitudine e la desolazione, occorre rimuovere i restanti replicanti [...] Vai alla recensione »

giovedì 26 ottobre 2017
Harloch74

fare un seguito di un film come Blade runner non era facile.Era impossibile per una serie di ragioni che travalicano il concetto stesso di film.L’originale fu una bomba tanto potente capace di influenzare per due decenni un intero immaginario fantascientifico dal cinema ai fumetti agli anime.Questo Villeneuve lo Sa bene e ha saputo districarsi  là dove altri avrebbero sicuramente [...] Vai alla recensione »

venerdì 20 ottobre 2017
annalisarco

Da un po’ di tempo stiamo vivendo il periodo d’oro dei sequel, nel senso che vengono ripresi vecchi imponenti titoli per poi essere – il più delle volte – distrutti. Basti pensare ad IndependenceDay, il cui sequel ha purtroppo visto la luce lo scorso anno, spazzando via tutto quello che di buono era stato fatto nel primo capitolo.

giovedì 12 ottobre 2017
misterwinter

   La fascinosa distopia di “Blade Runner” mi rapì trent'anni fa in un cinema di seconda visione delle periferia milanese (già allora distopica …...la periferia intendo) abbacinandomi di visioni futuristiche, intrigandomi con le sue atmosfere hard boiled (Rick Deckard, un Philip Marlowe del terzo millennio), trascinandomi nell'onirismo neogotico della [...] Vai alla recensione »

domenica 8 ottobre 2017
skywalker70

Chi si aspetta l'ennesimo remake 'potenziato' con effetti speciali  rimarrà deluso. Blade runner 2049 infatti non è affatto un film d'azione, tutt'altro, ha un ritmo lento, a tratti quasi meditativo, che mi ha ricordato alcuni film coreani.... La trama è complicata e non sempre ben comprensibile. Le atmosfere cupe (molto simili all'originale) rese [...] Vai alla recensione »

mercoledì 30 ottobre 2019
Dandy

Villneuve gira sia un sequel che una sorta di rilettura del film di Scott,e non trasfigura,anzi.Nell'originale(ambientanto 2 anni dopo l'uscita di questo) si badava al ritmo e ai colpi di scena,nella natura di un noir fantascientifico,mentre qui a prevalere è il ritratto non solo del protagonista(antieroico dall'inizio)ma anche e soprattutto dalla metropoli in cui vive.

domenica 24 giugno 2018
elgatoloco

Ormai di Philip Dick rimangono solo i personaggi(id est"umani versus replicanti")ma, complessivamente, l'imprinting di Ridley Scott("Blade Runner"classico del 1982) c'è ancora e"Blade Runner 2049"di Dennis Villeneuve ne prende lo spunto, immaginando un'epoca nella quale l'orrore c'è ancora, con dei replicanti ormai in condizione semi. Vai alla recensione »

giovedì 19 ottobre 2017
vanessa zarastro

Non capisco però perché i film ormai devono sempre superare le 2 ore e mezzo, anzi, tendere alle 3. Significa che chi va al cinema, maggiormente giustificato dalla durata, è motivato a comprarsi bottigliette d’acqua, pop corn e patatine, facendo quel terribile rumore di “crick crock” per tutto il tempo del film.

martedì 17 ottobre 2017
hollyver07

Salve. Credo che nei commenti da forum sia ancora presente quello che scrissi qualche tempo fa. Sinceramente ero... "gasato" dall'idea di veder proposta un ambizioso sequel  di Blade Runner. Allo stesso tempo, nonostante la scelta del regista (Villeneuve) fosse un ottimo incentivo, avevo il timore che girare un sequel fosse un semplice "esercizio commerciale".

domenica 15 ottobre 2017
Cristian

Denis Villeneuve, regista di Prisoners e del recentissimo Arrival, sfida se stesso con Blade Runner 2049, ardito sequel del capolavoro assoluto del 1982 girato da Ridley Scott. Il confronto tra i due lavori è inevitabile quanto inutile: due epoche diverse e un paragone che a prescindere avrebbe visto perdere Villeneue, dimostratosi magistrale nel far viaggiare la sua opera su binari personali [...] Vai alla recensione »

venerdì 13 ottobre 2017
Clavius

Di un'appendice al Blade Runner dell'82 non se ne sentiva affatto il bisogno. Non a caso il film di Villeneuve è ossequioso verso il capolavoro di partenza, cerca affannosamente di riproporne le atmosfere adeguandole ai gusti correnti. Nello stesso tempo tenta di percorrerre una propria strada narrativa che oscilla tra la dimensione messianica già vista svariate volte nel cinema [...] Vai alla recensione »

mercoledì 11 ottobre 2017
Dario B8S

Si era creata grande aspettativa per questo sequel, che pur con diversi distinguo era stato anticipatamente celebrato dalla critica come degno erede del primo Blade Runner, ma per me è stata una mezza delusione. Riassumendo direi che se il film di Ridley Scott fin dalla sua uscita si è fissato nella memoria collettiva con la sua forza epica e mitopoietica, il prodotto di Denis Villeneuve [...] Vai alla recensione »

martedì 10 ottobre 2017
kimkiduk

Chi ama Blade Runner era nervoso, preoccupato ma anche eccitato per l’attesa della visione di Blade Runner 2049. Ed io ero tra quelli. Nervoso e preoccupato perchè non vedovo l'ora di vederlo, ma avevo paura di rimanere deluso. Eccitato perchè per una volta ero felice che esistesse un sequel (cosa che mediamente non amo). Ho letto come sempre alcune recensioni (in questo sono [...] Vai alla recensione »

mercoledì 7 febbraio 2018
Kriticos-one

Iniziamo col condividere circa parole, la prima è: conservatorismo, da wikipedia stralcio "il conservatorismo consiste nell'impedire alle cose di accadere finche non siano prive di pericoli". Chi continua a esaminare quest'opera dal punto di vista di quel "giorno" che fummo folgorati 35 anni fa...del BLADE RUNNER, dalla sua originalità-singolarità, e [...] Vai alla recensione »

domenica 15 ottobre 2017
Kyashan

Un‘opera che non necessita di parole per trasmettere un messaggio che, nella sua palese cripticità, appare fin troppo evidente. L’umanità non è affatto una conseguenza del nascere, ma una difficile ed ardua conquista. La parabola esistenziale messa in scena dal Villeneuve si confronta con temi forse ben al di là del cinema attuale, quanto meno del genere fantascientifico.

sabato 14 ottobre 2017
figliounico

Le atmosfere sono state ricreate alla perfezione: le macchine volanti, con la scocca delle berline di oggi, che sfrecciano sotto una pioggia incessante tra grigi grattacieli su cui giganteggiano pubblicità sfavillanti con sottofondo annesso di cantilenanti ipnotiche voci orientali, i replicanti di prima generazione da ritirare perché ribelli dal mercato a cura, adesso, di un nuovo cacciatore, che ha [...] Vai alla recensione »

venerdì 13 ottobre 2017
Orion84

Quando ci si appresta a vedere un film come Blade Runner 2049 il sentimento dello spettatore, del fan, è sempre diviso: da un lato l’aspettativa e l’emozione, dall’altro la paura del flop. Togliamo subito il primo dubbio: Blade Runner 2049 è un film bellissimo. Non mi sento di gridare al capolavoro, termine abusato ormai, però è innegabile che il lavoro [...] Vai alla recensione »

lunedì 9 ottobre 2017
Sparrows81

La colonna sonora e' la maggiore delusione a questo punto anziché inventare quei frastuoni era meglio riutilizzare la vecchia eccezionale colonna. Alla fine viene appena accennata sottovoce la colonna sonora della scena finale quasi a vergognarsi di accostarla questo film, quando l'attore ha schiacciato quel vecchio juke box olografico per un attimo ho sperato partisse one more kiss baby.

domenica 8 ottobre 2017
Maurizio.Meres

Sono passati trent'anni per la storia del film ma trentacinque per noi,tutto è cambiato l'atmosfera futurista irreale lascia il posto ad un'altra sempre stupenda ma tremendamente violenta,il sequel non si sovrappone,il film possiede una sua propria identità,la storia è più intensa anche i personaggi recitano un ruolo più fluido e partecipe così [...] Vai alla recensione »

sabato 7 ottobre 2017
zakalwe

Manca la colonna sonora. Proprio non c'è. Non so perché non abbiano chiesto a Vangelis, dato che Ford e Olmos ci sono ancora.La trama poi, è vecchia di 2049 anni. È un film sulla Natività e sul nuovo Messia, figlio ibrido e impossibile della specie dei creatori (Uomo) e quella delle creature (Replicanti) — Miracolo, miracolo! — celato e nascosto agli occhi del moderno Erode e venerato dagli ultimi, [...] Vai alla recensione »

sabato 7 ottobre 2017
paolp78

Blade Runner, quello originale del 1982, era uno dei pochi capolavori di fantascienza a non aver miracolosamente avuto dei seguiti.  A distanza di 35 anni esce questo sequel, che rischia di essere accolto con scetticismo e magari anche con livore da parte dei fans incalliti dell'originale. Personalmente supero questi problemi considerando il primo film un'opera a se stante, punto e basta: [...] Vai alla recensione »

venerdì 6 ottobre 2017
FantasyFactory

Ammettiamolo: è davvero difficile confrontarsi con una pietra miliare, una di quelle opere che in qualche modo inventano uno stile nuovo e diventano un punto di riferimento, e non è un caso se per 35 anni nessuno ha avuto il coraggio di dare a Blade Runner un seguito. A 2049 spetta il destino di tutti i sequel: Villeneuve e compagnia bella hanno cercato di fare il meglio possibile, e [...] Vai alla recensione »

domenica 12 novembre 2017
Ennio

Lo so non è facile fare un sequel a distanza di molti anni, anche per un regista di formazione spielberghiana come Villeneuve. Il prodotto però è risultato peggiore delle ragionevoli aspettative, innanzitutto in tema di montaggio e sceneggiatura. Del resto, troppe distopìe spazio/temporali messe qua e là nel film distorcono la percezione stessa della [...] Vai alla recensione »

lunedì 23 ottobre 2017
MAURIDAL

 BLADE RUNNER 2049      BR2049, potrebbe essere il nome proprio di un replicante che difettando di nomi , diventa difficile chiamarli ma  in effetti è una sigla del film sequel Blade Runner2049, che non è un replicante del film di Ridley Scott, ma un racconto a seguito del primo BR , ormai considerato main film caposcuola del genere.

lunedì 16 ottobre 2017
ZioSam

Mah. Anzi, più che "mah", "anche no". Sarà perchè era stato pompato ad arte dalla macchina promozionale della Warner, con tanto di laute mance (immagino) ai critici americani che avevano sfoderato paragoni con Tarkovsky, ma già dai trailers sentivo puzza di bruciato. Intendiamoci, non è un film brutto, non è una serie B nè una serie [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 ottobre 2017
eden artemisio

Lo aspettavamo in tanti questo Blade Runner 2049. Certo il confronto con il precedente, un capolavoro assoluto, era inevitabile. Sembra, però, che il secondo abbia retto molto bene e sono molti che l'hanno apprezzato con entusiasmo, ritenendo che abbia tutte le carte in regola per stare allo stesso livello del film del 1982, col solo limite, se così si può dire, "di non [...] Vai alla recensione »

venerdì 27 ottobre 2017
IuriV

  Sorprendentemente un gran bel film. Pur senza poter offrire l'impatto culturale del suo illustre genitore, ovviamente, il progetto 2049 funziona molto bene. Lo fa innanzitutto perché Villeneuve si dimostra rispettoso dell'originale, senza per questo rinunciare a un po' di stile personale. Il regista sceglie di restare legato alla visione di Scott, tentando di evolverla [...] Vai alla recensione »

lunedì 23 ottobre 2017
ansku

La storia è banale, forzatamente tirata per continuare dalla fuga di Blade Runner e Rachel, che chiudeva il precedente. Nella migliore delle ipotesi una buona intenzione, mal sviluppata. Il mondo descritto dal primo era visionario, e abbracciava la vita quotidiana e quella specifica dei protagonisti: qui no. Il film è clausrofobico, non garda al di la di personaggi piuttosto piatti. Vai alla recensione »

lunedì 16 ottobre 2017
IlCirro

L'attesissimo sequel del leggendario film di Ridley Scott si rivela un'opera magmatica e complessa. L'apparato spettacolare è a dir poco eccezionale, soprattutto grazie a una colonna sonora potentissima e a un affascinante complesso di ricostruzioni distopiche mutuate non solo dal film originale. A far discutere sono senz'altro le scelte di sceneggiatura: incredibilmente, [...] Vai alla recensione »

lunedì 16 ottobre 2017
Mattomarinaio

Le aspettative erano bassissime. Abituati a decine di seguiti e remake pensati esclusivamente per sfruttare la nostalgia dei fan e trasformare vecchi classici in nuovi franchise adatti ad un pubblico più vasto e affezionato possibile, non ci si può immaginare altro che mediocrità. Questa volta però, la scelta di ingaggiare Denis Villeneuve ci ha dato un segnale si speranza [...] Vai alla recensione »

mercoledì 11 ottobre 2017
Flyanto

 E' uscito in questi giorni nelle sale cinematografiche il tanto atteso (e temuto flop) "Blade Runner 2049" , seguito del tanto apprezzato primo "Blade Runner". Anche in questa seconda pellicola il protagonista principale è un blade runner (Ryan Gosling), agente della Polizia di Los Angeles, che deve andare a caccia ed eliminare dei replicanti che, dopo [...] Vai alla recensione »

domenica 8 ottobre 2017
il_caravaggio

Le aspettative erano altissime, complice un battage pubblicitario e markettaro senza precedenti e la paura di essere deluso altissima pure quella. Ho avuto la malaugurata idea di andare al cinema subito dopo aver cenato in pizzeria che ha mi instillato una certa sonnolenza e che blade runner ha trasformato in narcolessia,  quasi coma. Film lunghissimo e di una lentezza disumana, copione francamente [...] Vai alla recensione »

sabato 7 ottobre 2017
Chilipalmer

Comincerei dal cane. Non lo sceneggiatore a quello ci torniamo. l'unico attore con un briciolo di espressività è il simpatico e pulcioso cane di Ford che oltre a scolarsi liquore porta all'unica battuta degna del polpettone spaziale: 'è vero?' chiede Goslin, risponde Ford ' chiediglielo'. Il resto è una orrenda scopiazzatura di tutto.

venerdì 6 ottobre 2017
Mokujohn

A 30 anni di distanza dalle vicende del detective Deckard e dei replicanti Nexus 6, ci ritroviamo a seguire il lavoro di un giovane Gosling nei panni dell'agente di polizia K. La missione è sostanzialmente la stessa: rintracciare dei replicanti (stavolta Nexus 8s) usciti dal controllo degli umani e "ritirarli". Fin dal primo incontro-scontro con uno dei Nexus, la storia si complica.

venerdì 6 ottobre 2017
Vincenzo Ambriola

Un replicante è una copia di un originale, perfetta al punto che per riconoscerla è necessario ricorrere a un Blade Runner. Ma se anche il Blade Runner è un replicante, allora come si procede? Si cerca di capire la dinamica emotiva, indagando nei ricordi, cercando reazioni che l'originale non avrebbe o che avrebbe ma che il replicante non sente come sue.

venerdì 6 ottobre 2017
Fight_Club

come i replicanti questo film vaga per i suoi 152 minuti in cerca di anima, visivamente bellissimo il tutto si perde per cercare di allacciarsi al Blade Runner originale, tutti i rimandi sanno di forzato, i temi principali hanno poco sapore forse per introdurre un nuovo universo che verrà sfruttato in futuro. Anche la musica non partecipa e assomiglia a un cupo sottofondo cittadino di una metropoli [...] Vai alla recensione »

venerdì 6 ottobre 2017
Citizen Kane

Il mondo è nato senza l'uomo e finirà senza di lui.Ottimo sequel di un capolavoro cinematografico dallo  splendido testo di Dick, la poetica dei replicanti prosegue in un mondo sempre più cupo ed esasperato dalla assenza di spontaneità ed empatia.Le scene e il sound sono formidabilmente apocalittiche e suggestive anche se il lirismo epico delle musiche di Vangelis [...] Vai alla recensione »

domenica 10 dicembre 2017
Jennyx

Decisamente sopravvalutato, lento, noioso, poco coinvolgente. E non perche' lo paragoni al Blade Runner originario, di cui conosco solo il finale. Ancora aspetto il momento in cui finirá l'abitudine del cinema americano di proporre scazzottate in ogni film. E' un cliche' noiosissimo e prevedibile da quando esiste il cinema e di cui non capisco l'utilitá, dato che e' [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 novembre 2017
Silver90

Los Angeles, 2049. In una terra ridotta ad un'estesa superficie desertica, in cui le vie affollate di una folla brulicante sembrano essere state ripulite e riportate all'ordine, l'agente speciale K si occupa di ricercare ex-replicanti ribelli e ucciderli. In una delle sue missioni fa una scoperta sconcertante, che lo porterà ad andare oltre i suoi stessi limiti.

FOCUS
FOCUS
martedì 6 febbraio 2018
Andreina Di Sanzo

Di Blade Runner 2049 si è parlato molto: tra detrattori, sostenitori, nostalgici e chi ha cercato di articolare un discorso che si staccasse dall'ingombrante capolavoro di Ridley Scott, in occasione dell'uscita in home video, cercheremo di trovare similitudini e differenze tra il film originale e il suo sequel. Dal 7 febbraio infatti, Blade Runner 2049 sarà disponibile in DVD, BLU-RAYTM e 4K ultra HD con Universal Pictures Home Entertainment Italia arricchito da una serie di contenuti speciali che vi faranno scoprire il mondo che si cela dietro il 2049.

Denis Villeneuve ha cercato di dare continuità al film del 1982 rimaneggiando quel futuro che ha reso celebre la trasposizione al cinema del romanzo di Philip K. Dick: i fumi di una città a metà strada tra una metropoli occidentale e una asiatica, i neon, i giganteschi ologrammi di donne bellissime, prostitute o geishe al servizio di un'umanità sempre più fatiscente, l'atmosfera.

Siamo nel 2049, un nuovo blade runner, l'agente K della LAPD (Ryan Gosling), dissotterra un segreto a lungo nascosto che potrebbe far precipitare quel che resta della società nel caos. La scoperta di K lo induce a cercare di rintracciare Rick Deckard (Harrison Ford), un ex blade runner della LAPD che è scomparso da molti anni. La ricerca di quell'uomo scomparso porterà l'alba di una rivoluzione e tante domande sulla funzione di quello che il mondo sta ormai perdendo: il ricordo.

Se Ridley Scott è l'autore di un capolavoro inarrivabile, il merito di Denis Villeneuve è invece quello di creare, con il suo film, un universo Blade Runner vero e proprio. Attraverso tre elementi ripercorriamo alcune analogie e differenze tra i due film per comprendere meglio l'evoluzione di questo nascente mondo.

FOCUS
domenica 8 ottobre 2017
Roy Menarini

Prima di affrontare Blade Runner 2049 bisogna chiedersi perché Blade Runner è diventato un cult movie. All'uscita, nel 1982, il film non ebbe grande successo in America e venne preso molto più sul serio in Europa, da dove partì un passaparola tanto positivo da riservare a Ridley Scott una seconda e terza vita per la sua opera. Tra le motivazioni dell'interesse duraturo: la solidità dell'immaginario fantascientifico, molto coerente e ispirato al meglio di architettura, design, moda, e trend futuristici dell'epoca; l'idea straordinaria di immettere i germi del noir dentro un congegno di anticipazione narrativa; la forza simbolica della storia, con i replicanti (non robot, non alieni, non androidi, non cyborg) così simili a noi e così spaventati dalla morte, come noi; e infine un cast a dir poco perfetto, in tutti i ruoli principali e secondari.

Blade Runner 2049 non è e non poteva essere un sequel come gli altri. L'averlo offerto a Denis Villeneuve era già una indicazione di estetica: un autore canadese, raffinato, in grado di lavorare con Hollywood, come era Ridley Scott, britannico, nel 1982.

E il progetto è stato pensato per mantenere lo stile e l'aspetto di allora, senza dimenticare le innovazioni di questi anni, visto che il film ha influenzato non solo una pletora di opere science fiction ma anche una intera letteratura (la commistione, in Blade Runner, di hard boiled e tecnofuturismo è alla base del movimento cyberpunk).

Blade Runner 2049 osserva ed espande l'universo narrativo e iconografico di partenza con un rispetto a dir poco reverente, cercando al tempo stesso di gemmare un'opera autonoma. I motivi per considerare questo sequel straordinariamente riuscito non risiedono solamente nel tono dark e quasi "tarkovskiano" scelto da Villeneuve, evitando qualsiasi sospetto di trasformazione in estetica da blockbuster del gotico postmoderno di Scott. C'è molto di più. Lo stile rispetta l'approccio formale caro a Villenueve: lavoro certosino sugli ambienti (illuminati ad arte dal maestro della fotografia Roger Deakins), predilezione per luci metalliche e monocromatiche piuttosto che pittoricamente romantiche; esplorazione lenta e implacabile del mondo di riferimento - basta ricordare il confine America/Messico di Sicario per avere un corrispettivo realista di questo proceso estetico.

INCONTRI
mercoledì 20 settembre 2017
Andrea Fornasiero

Dopo la proiezione di alcune scene in anteprima di Blade Runner 2049, di cui però ci è tassativamente proibito parlare, Denis Villeneuve e l'attrice Sylvia Hoeks, che nel film interpreta Luv, hanno concesso un generoso incontro alla stampa romana. Si è partiti da un riepilogo di alcuni assunti già del film precedente, come il ruolo dei replicanti: «Sono esseri sintetici, sviluppati dalla bio-ingegneria per essere schiavi, pensati per sfruttare le risorse di altri pianeti, al di fuori del sistema solare, e renderli abitabili per gli esseri umani», ha detto il regista, «Inizialmente erano vietati per legge e soprattutto era vietato che si aggirassero non registrati sulla Terra, per questo ci sono poliziotti speciali, chiamati Blade Runner, il cui compito è scovarli e "ritirarli"».

Dal 2019 del primo capitolo al 2049 del secondo diverse cose sono cambiate: «Già nel film di Ridley Scott il mondo era di grande atmosfera ma pure un incubo e il nostro porta avanti quell'idea, dove le cose hanno continuato ad andare male: il clima è impazzito tanto che a Los Angeles nevica e i mari si sono alzati (al punto che serve una diga per tenere la città al sicuro)".

"Volendo restare fedeli allo spirito noir della pellicola originale abbiamo dovuto affrontare il problema di Internet. Perché non c'è niente di più noioso di un detective che sta a digitare guardando uno schermo, così i nostri sceneggiatori hanno avuto l'idea di un grande blackout, un enorme disturbo elettromagnetico che ha distrutto tutti i dati digitali, facendo sopravvivere quasi solo quelli analogici. È anche una riflessione sulla fragilità del nostro mondo informatico, ma soprattutto mi piace che nel nostro film l'eroe debba incontrare le persone, camminare anche nel fango e via dicendo».

Frasi
A volte, se ami qualcuno, gli devi essere estraneo…
Una frase di Rick Deckard (Harrison Ford)
dal film Blade Runner 2049 - a cura di Mare
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 5 ottobre 2017
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Essere o non essere un replicante. Dal cult di Scott questa costola curatissima e fascinosa riprende l'indagine umanistica, ma nell'enigma della procreazione. Poteva essere un disastro. E invece un raro caso di sequel ben annidato nel sistema di successo dell'originale. All'agente K (Goslin poche mosse e tanta paturnia), l'inguainata sceriffa (la Wright) chiede di scoprire il segreto di Deckard (Ford). [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 ottobre 2017
Paolo D'Agostini
La Repubblica

Cominciamo da lontano poiché senza antefatto non si può seguire il sequel diretto dal canadese Denis Villeneuve, sensibile ai registri e ai codici di "genere" e già regista di bei film come La donna che canta, Sicario, Arrival. Quello che doveva essere un clamoroso riscatto si risolse per Philip K. Dick nella cristallizzazione della sua fama di maledetto, condizionato dalla dipendenza dalle anfetamine. [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 ottobre 2017
Maurizio Acerbi
Il Giornale

In America hanno gridato al capolavoro, definendolo straordinario. E anche in Italia, i colleghi che lo hanno visto si sono sciolti in peana che neanche per un film Oscar si sono letti. Meritati? De gustibus non est disputandum. Però, qualche osservazione critica va fatta, a beneficio del lettore, per farlo arrivare preparato ad uno dei seguiti più attesi (anche troppo) della storia cinematografica. [...] Vai alla recensione »

NEWS
TROVASTREAMING
martedì 23 gennaio 2018
 

L'agente K della Polizia di Los Angeles scopre un segreto sepolto da tempo che potrebbe far precipitare nel caos quello che è rimasto della società. La scoperta di K lo spinge verso la ricerca di Rick Deckard, un ex-blade runner della polizia di Los [...]

BOX OFFICE
sabato 28 ottobre 2017
Andrea Chirichelli

Sembrano stabilizzarsi le prime posizioni in attesa dei dati di sabato e domenica: IT (guarda la video recensione) resta saldo in testa alla top ten davanti a Thor: Ragnarok con entrambi i film vicinissimi e capaci di superare il mezzo milione di euro. [...]

BOX OFFICE
domenica 15 ottobre 2017
Andrea Chirichelli

Blade Runner 2049 sembra piacere più in Italia che altrove, un dato curioso per un paese che non ha mai amato particolarmente il cinema di fantascienza. Ieri per il sequel del cult di Ridley Scott sono arrivati 420mila euro, più che sufficienti per [...]

BOX OFFICE
sabato 14 ottobre 2017
Andrea Chirichelli

Restano bassi gli incassi al boxoffice di venerdì: Blade Runner 2049 ottiene 214mila euro, raggiunge i 3 milioni complessivi e tiene a distanza L'uomo di neve, che si ferma a 157mila euro. Poi, il vuoto.

BOX OFFICE
venerdì 13 ottobre 2017
Andrea Chirichelli

Il giovedì si conferma la giornata più debole in assoluto per il boxoffice italiano, ancora peggiore del lunedì. Solo due film riescono a stare sopra alla soglia dei 100mila euro: Blade Runner 2049, che resta in testa e L'Uomo di neve, che apre con [...]

BOX OFFICE
giovedì 12 ottobre 2017
Andrea Chirichelli

Blade Runner 2049 resta al primo posto della classifica italiana con 271mila euro, e si prepara a superare i 3 milioni di euro nel weekend. Non è il crack che in molti si aspettavano, ma meglio che niente.

BOX OFFICE
mercoledì 11 ottobre 2017
Andrea Chirichelli

Blade Runner 2049 mantiene senza difficoltà la prima posizione al boxoffice italiano con poco più di 200mila euro, che portano il suo totale a 2,3 milioni complessivi. Almeno al cinema la Ferrari ottiene delle belle soddisfazioni: il documentario Ferrari312B [...]

BOX OFFICE
martedì 10 ottobre 2017
Andrea Chirichelli

Gran tenuta per Blade Runner 2049, durante un lunedì che oltre a essere solitamente il secondo peggior giorno della settimana sul fronte degli incassi (il peggiore in assoluto è da tempo il giovedì) doveva fronteggiare anche la partita di calcio della [...]

BOX OFFICE
lunedì 9 ottobre 2017
Andrea Chirichelli

Clamoroso, negli USA Blade Runner 2049 è un flop. Parola grossa, certo, ma dati alla mano i 31,5 milioni di dollari incassati dal film sono molti, ma molti di meno di quelli originariamente previsti dagli analisti.

BOX OFFICE
domenica 8 ottobre 2017
Andrea Chirichelli

Blade Runner 2049 vince facilmente il sabato, sfiorando i 700mila euro e si prepara a chiudere il weekend con un incasso di circa 2 milioni di euro, discreto ma non eccezionale (ed in ogni caso non negativo, specie alla luce di quanto successo sul mercato [...]

BOX OFFICE
sabato 7 ottobre 2017
Andrea Chirichelli

Blade Runner 2049 si prepara a stravincere il weekend, con un incasso buono ma non eccezionale, confermando le difficoltà che incontrano i film di fantascienza nel nostro paese. Il bottino di venerdì è di 333mila euro, entro la fine del weekend verrà [...]

BOX OFFICE
venerdì 6 ottobre 2017
Andrea Chirichelli

Podio completamente rinnovato al box office italiano dopo le uscite di ieri. In testa, prevedibilmente, c'è Blade Runner 2049, che apre con 274mila euro, un ottimo incasso se teniamo conto che il cinema di fantascienza in Italia combina storicamente poco [...]

CINEMA AND DESIGN
giovedì 5 ottobre 2017
Valentina Lonati (Houzz)

Volete immergervi completamente nel nuovo film prodotto da Ridley Scott? Partite da casa vostra e scegliete uno stile futuristico in stile Blade Runner. Ambienti caleidoscopici Luci stroboscopiche, spazi ampi e asettici, figure umane proiettate [...]

TRAILER
lunedì 24 luglio 2017
 

Trent'anni dopo gli eventi del primo film, il nuovo Blade Runner 2049. L'agente K della Polizia di Los Angeles (Ryan Gosling) scopre un segreto sepolto da tempo che potrebbe far precipitare nel caos quello che è rimasto della società.

TRAILER
martedì 9 maggio 2017
 

Trent'anni dopo gli eventi del primo film, un nuovo blade runner, l'Agente K della Polizia di Los Angeles scopre un segreto sepolto da tempo che ha il potenziale di far precipitare nel caos quello che è rimasto della società.

TRAILER
martedì 20 dicembre 2016
 

Inizialmente sembrava che Ridley Scott fosse intenzionato a tornare alle regia del secondo capitolo delle avventure del detective Deckard ma così non è stato. A prendere il suo nel dirigere Blade Runner 2049 c'è Denis Villeneuve.

winner
miglior fotografia
Premio Oscar
2018
winner
migliori eff. speciali
Premio Oscar
2018
winner
miglior fotografia
BAFTA
2018
winner
migliori eff. speciali visivi
BAFTA
2018
winner
miglior fotografia
Critics Choice Award
2018
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