sellerone
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venerdì 30 ottobre 2020
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che bambola!
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HORROR RIUSCITO. CONIUGA BENE TEMPI ED ATMOSFERE E ANCHE SE LA STORIA E’ COMPASSATA FUNZIONA BENE. IL PRIMO EPISODIO NON L'HO VISTO E NON POSSO FARE PARAGONI.
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elgatoloco
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lunedì 12 ottobre 2020
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sandberg meglio di leonetti
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Anche se nel tempo andiamo sempre piùi indietro; comlplicando ulteirormenete le cose dal punto di vista narratologico o meglio di una evneutale ricostruzione storica di questa trilogia, questo "Annabelle 2-Creation"di David F.Sandberg, che nella regia sstituisce John eonetti, mentre la sceneggiatura è ancora una votla di Gary Dauberman, è senz'altro superiore al film"prototipo"di 3 anni anteriore, che si perdeva nell'inconsistenza di fondo, più assoluta, se ha senso esprimersi così(sul piano logico poco, in quanto l'inconsistenza= al nulla). Siamo in nìepoca anteriore, dicevo, in una sorta di casa.famiglia , invero molto rudiemntale e su base volontaria, dove un curioso fabbro-costruttore di bambole(ancra la bambola, da sempre votiva, oggetto magico, totem e tabù ad un tempoin moltissime cultrure, Frazer e Freud avevano già capito moltissimo), che accoglie bambine di diverse età e rag azze in attesa comunquea di adozione in quanto orfnae, che aspettnao di essere adottate, ma dove, ancora una volta(cfr.
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Anche se nel tempo andiamo sempre piùi indietro; comlplicando ulteirormenete le cose dal punto di vista narratologico o meglio di una evneutale ricostruzione storica di questa trilogia, questo "Annabelle 2-Creation"di David F.Sandberg, che nella regia sstituisce John eonetti, mentre la sceneggiatura è ancora una votla di Gary Dauberman, è senz'altro superiore al film"prototipo"di 3 anni anteriore, che si perdeva nell'inconsistenza di fondo, più assoluta, se ha senso esprimersi così(sul piano logico poco, in quanto l'inconsistenza= al nulla). Siamo in nìepoca anteriore, dicevo, in una sorta di casa.famiglia , invero molto rudiemntale e su base volontaria, dove un curioso fabbro-costruttore di bambole(ancra la bambola, da sempre votiva, oggetto magico, totem e tabù ad un tempoin moltissime cultrure, Frazer e Freud avevano già capito moltissimo), che accoglie bambine di diverse età e rag azze in attesa comunquea di adozione in quanto orfnae, che aspettnao di essere adottate, ma dove, ancora una volta(cfr.numer one, ma non solo, da smepre c'è una tradizione letteraria e fi,lmica vastissima sul tema"bambole maledette", senza dover parlare di voodoo e del famoso romanzo di Ulrike Meinhof"Bambule" che, invero apparentemente, c'entra ben poco.,..), dove la presenza di una bambina a priori, ossia quando arriva nella casa, invalida precipita le situazioni o meglio, anche per la maggiore , fatale, empatia con il pubblico, accentua il carattere"dark"della vicenda, Da Poe, Lovecraft, Campbell, ma anche da King siamo ancora lontani, ma rispetto al primo fiklm il progresso è certo innegabile. Decisamente con questo film Sandberg, di cui non conosco il film d'esordio "LIghts out", si conferma autore.riegsita interessante, compie un doppio "miracolo": risolleva le sorti della serie filmica e fa in modo che la storia non si sfaldi, come decisamente rischiava di fare con il primo film, appunto . IN un film quasi tutto"al femminile"Miranda Otto, Stephanie Sigman, Lulu WIlson se la cavano decisamente bene, come anche il"vilain"(che in realtà è tale solo in apparenza, dato che in realtà...è"ancipite",sospeso tra il male e il bene)Anthony La paglia , attore ormai quasi famoso... Ultima considerazione: torna il tema dell'anima richiesta dai démoni... El Gato
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raffaele
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mercoledì 2 settembre 2020
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recensione di raffaele zito
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Questo è stato un film bellissimo, non mi ha mai annoiato e l'atmosfera era quella degli anni '80. Abbastanza spaventoso e con delle inquadrature fatte veramente bene.
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festuceto
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martedì 21 luglio 2020
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nessuna idea, tanta amarezza
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Più passano gli anni e più avverto l'amara sensazione che la critica cinematografica sia morta, o agonizzante, il che è più inquietante di qualsiasi bambolotta demoniaca. Parliamo della critica, di chi dovrebbe conoscere le basi della costruzione narrativa e dell'arte cinema, non del pubblico generalista. Annabelle, il primo capitolo, era un prodotto chiaramente commerciale e intriso di banalità, ma con una parvenza di dignità. Poi arriva l'inevitabile prequel perché giustamente di latte da mungere ce n'è tanto, ma, siamo onesti, quanti anni sono che il cinema horror continua a propinarci i soliti vecchi noiosi cliché? Non i soggetti, quelli sono ancora più vetusti, ma le situazioni e le tecniche che dovrebbero suscitare paura o inquietudine.
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Più passano gli anni e più avverto l'amara sensazione che la critica cinematografica sia morta, o agonizzante, il che è più inquietante di qualsiasi bambolotta demoniaca. Parliamo della critica, di chi dovrebbe conoscere le basi della costruzione narrativa e dell'arte cinema, non del pubblico generalista. Annabelle, il primo capitolo, era un prodotto chiaramente commerciale e intriso di banalità, ma con una parvenza di dignità. Poi arriva l'inevitabile prequel perché giustamente di latte da mungere ce n'è tanto, ma, siamo onesti, quanti anni sono che il cinema horror continua a propinarci i soliti vecchi noiosi cliché? Non i soggetti, quelli sono ancora più vetusti, ma le situazioni e le tecniche che dovrebbero suscitare paura o inquietudine. La verità è che in Annabelle 2, come in tanti film del medesimo filone, assistiamo a un imbarazzante e deprecabile abuso del classico materiale del cinema horror paranormale, al servizio di una storia pigra e dozzinale. Chiunque abbia visto nella propria vita più di una manciata di film horror riuscurebbe serenamente a prevedere qualsiasi situazione da jumpscare proposta in Annabelle 2 e gran parte dello svolgimento della trama. Se nel processo non subentrasse anche una sottile noia che muta in fastidio dinanzi a certe ingenuità registiche, sarebbe almeno un buon intrattenimento. Ma il cinema resta un'altra cosa.
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sabino
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domenica 15 aprile 2018
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annabelle 2 film bellissimo più di it
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Annabelle 2 è il miglior film horror è bellissimo più di It. l'ho visto al cinema con il mio amico Antonio ci è piaciuto molto. la parte più brutta ė stata quando la bambina dei Malins ė morta, la parte più bella è stata quando la suora andò a sbattere in uno specchio. ho anche il DVD 😍
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gustibus
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sabato 18 novembre 2017
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annabelle con maestria.
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Eh sì sicuramente questo Annabelle 2 e'molto migliore del primo.Tutto merito di una buona regia di David f.Sandberg.Proprio complimenti per come ha diretto questo horror nel suo complesso semplice e non scopiazzando il primo.La bambola e'una co-protagonista qui.Primarie sei ragazzine che vengono adottate da una coppia che dodici anni prima avevano perso la figlia in un incidente.Per poterla rivedere avevano fatto un patto!...col diavolo e qui la vita delle ragazzine è una suora diverra'un vero incubo.Ottimo montaggio sonoro e il film tiene per tutti i 100minuti.Bello,ma vale una visione.Il concorrente "IT"venuto in seguito ha colpito piu'a fondo a livello psico-adolescienziale.
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Eh sì sicuramente questo Annabelle 2 e'molto migliore del primo.Tutto merito di una buona regia di David f.Sandberg.Proprio complimenti per come ha diretto questo horror nel suo complesso semplice e non scopiazzando il primo.La bambola e'una co-protagonista qui.Primarie sei ragazzine che vengono adottate da una coppia che dodici anni prima avevano perso la figlia in un incidente.Per poterla rivedere avevano fatto un patto!...col diavolo e qui la vita delle ragazzine è una suora diverra'un vero incubo.Ottimo montaggio sonoro e il film tiene per tutti i 100minuti.Bello,ma vale una visione.Il concorrente "IT"venuto in seguito ha colpito piu'a fondo a livello psico-adolescienziale. Comunque in mezzo a molti horror ce'qui un salto di qualita'.Buon segno!
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ninopellino
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mercoledì 30 agosto 2017
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ottima regia per un horror magistrale
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Un gruppo di ragazze orfane trova ospitalità presso una grande casa appartenente ad una coppia di coniugi che anni prima avevano perso la loro figlia in un incidente stradale. In una stanza segreta di tale casa si nasconde una spettrale bambola misteriosa che conserva un terribile segreto legato al passato della famiglia. Quando una delle ragazze inizia a sbirciare all'interno della casa fino a scoprire la fatidica stanza e dunque a riportare alla luce la bambola nascosta, ciò sarà purtroppo causa di strani avvenimenti che inizieranno a manifestarsi e che turberanno la psiche di tutte le persone che abitano dentro la casa. Questo film trova il suo punto di forza nella magistrale regia di David F.
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Un gruppo di ragazze orfane trova ospitalità presso una grande casa appartenente ad una coppia di coniugi che anni prima avevano perso la loro figlia in un incidente stradale. In una stanza segreta di tale casa si nasconde una spettrale bambola misteriosa che conserva un terribile segreto legato al passato della famiglia. Quando una delle ragazze inizia a sbirciare all'interno della casa fino a scoprire la fatidica stanza e dunque a riportare alla luce la bambola nascosta, ciò sarà purtroppo causa di strani avvenimenti che inizieranno a manifestarsi e che turberanno la psiche di tutte le persone che abitano dentro la casa. Questo film trova il suo punto di forza nella magistrale regia di David F. Sandberg in quanto capace di catturare l'attenzione dello spettatore grazie ad una serie di effetti visivi ed inquietanti e grazie ad una tensione sempre costante giocata sull'ambientazione cupa e sinistra. Nulla di nuovo a livello di trovate creative per un film horror in quanto il regista utilizza dei cliché del genere ormai già collaudati da altre analoghe e precedenti pellicole, ma, c'e da puntualizzarlo, lo fa con stile e bravura. Curioso, per il resto, forse l'aspetto della sceneggiatura e soprattutto della trama in quanto la coppia di coniugi ha il coraggio e la disinvoltura di voler ospitare un gruppo di giovanissime ragazze, pur essendo coscienti dell'agghiacciante passato che si cela all'interno dell'abitazione e che ci verrà portato a conoscenza durante le sequenze finali della pellicola. Inoltre ho notato spesso una volontaria e "costruita" assenza dei grandi, manovra questa per consentire che le scene di azione si concentrino prevalentemente a mostrarci le povere ragazze impaurite a vedersela da sole contro forze maligne. Le ultime scene finali ci fanno intendere che probabilmente forse ci sarà un seguito e comunque il messaggio del film è quello di farci intendere il concetto che il male purtroppo esiste e sarà sempre pronto a colpire. Film, nell'insieme, decisamente più che discreto
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massimom.
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lunedì 28 agosto 2017
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tutto gia' visto
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Casa sperduta in campagna, proprietario pazzoide/disturbato, una bambola "assassina" e la figlia morta.
Trama identica ad alte decine.
Niente di lontanamente originale.
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domenica 27 agosto 2017
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annabelle
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Meglio questo film del seguente... mi è piaciuto!!!
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cristian
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domenica 27 agosto 2017
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annabelle 2: missione compiuta
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David Sandberg, dopo l’ottimo esordio in lungometraggio nel 2016 con l’horror Lights Out - Terrore nel buio, stupisce e spaventa ancora di più il pubblico con Annabelle 2, sequel del modesto Annabelle e spin-off di The Conjuring, fortunata saga iniziata dal regista James Wan (Saw - L’enigmista). Sandberg sfrutta con maestria tutti i possibili cliché del genere, riuscendo a dare vita ad un miscuglio di ansia e paura veicolati attraverso la ormai famosa bambola demoniaca.
Samuel Mullins (Anthony LaPaglia), costruttore di bambole, e la moglie Esther (Miranda Otto) vivono insieme da dodici anni senza la figlia Bee, morta in un incidente stradale.
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David Sandberg, dopo l’ottimo esordio in lungometraggio nel 2016 con l’horror Lights Out - Terrore nel buio, stupisce e spaventa ancora di più il pubblico con Annabelle 2, sequel del modesto Annabelle e spin-off di The Conjuring, fortunata saga iniziata dal regista James Wan (Saw - L’enigmista). Sandberg sfrutta con maestria tutti i possibili cliché del genere, riuscendo a dare vita ad un miscuglio di ansia e paura veicolati attraverso la ormai famosa bambola demoniaca.
Samuel Mullins (Anthony LaPaglia), costruttore di bambole, e la moglie Esther (Miranda Otto) vivono insieme da dodici anni senza la figlia Bee, morta in un incidente stradale. I due decidono di aprire la loro casa ad alcune orfane, guidate da suor Charlotte (Stephanie Sigman). Due bambine in particolare, Janice (Talitha Bateman) e Linda (Lulu Wilson), diventeranno le vittime preferite di una bambola diabolica che trasformerà le loro vite in un vero e proprio incubo.
Sandberg con Annabelle 2: Creation rivitalizza il panorama horror riportando finalmente in sala un’atmosfera fatta di tensione e inquietudine. La regia si dimostra di ottima fattura fin dall’inizio. La storia, come si addice al genere, scorre lenta e la cinepresa indugia parecchio su quello che sarà il teatro dell’intera vicenda: la casa dei Mullins. Annabelle 2 è un lento scoprirsi non della storia in sé che è già, in parte, conosciuta fin dalle prime fasi del girato, ma della presenza demoniaca che utilizza la bambola come veicolo tra il mondo dell’invisibile e quello del visibile. Il film risponde a tutte le regole classiche del genere horror ma non per questo si rivela banale come si potrebbe pensare. Ansia, paura, attesa spasmodica dello svelarsi improvviso del demone, stati d’animo pienamente coinvolti in questa pellicola che, pure nella sua complessiva semplicità, stupisce. Sandberg padroneggia attori (tutti ottimi), sequenze e situazioni con disarmante facilità e pare divertirsi parecchio a giocare con l’oscurità allo scopo di terrorizzare lo spettatore. La primordiale paura del buio viene utilizzata con grande consapevolezza dal regista svedese che, col passare dei minuti, ne fa l’elemento sempre più preponderante del film fino ad avvolgere completamente chi guarda. Le sequenze orrorifiche si susseguono con cadenza dosata all’inizio per poi essere sparate a raffica, funzionando quasi tutte. Ottime le scene in cui la presenza diabolica è ancora appena percepibile in fondo ad un corridoio buio o in una stanza apparentemente inaccessibile. Allo stesso livello va giudicato il sonoro che evidenzia i classici scricchiolii e i movimenti di porte, finestre e sedie. Apprezzabile anche la sequenza finale che mette in evidenza un montaggio di tutto rispetto.
Cast di livello e molto credibile quello al servizio di Sandberg. Anthony LaPaglia e Miranda Otto, attori navigati, interpretano perfettamente la disperazione di due genitori che hanno visto morire la figlioletta. Brave anche le due piccole Talitha Bateman (molto espressiva) e Lulu Wilson. Manca una prestazione al di sopra delle altre perché sono in realtà la bambola e il demone che questa contiene i veri protagonisti della pellicola e ciò fa sì che i personaggi umani siano soltanto le vittime di un gioco troppo più grande di loro.
In definitiva, Annabelle 2: Creation è un prodotto che soddisfa e terrorizza il grande pubblico, sorprende gli scettici e porta David Sandberg, dopo l’apprezzato Lights Out - Terrore nel buio, allo step successivo che potrebbe consentirci di dire se siamo di fronte ad un fuoco fatuo o ad un nuovo maestro dell’horror. Il fatto che sia sotto l’ala protettiva di James Wan (produttore del primo film e co-produttore di Annabelle 2) fa ben sperare.
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