Ammore e malavita

Film 2017 | Musical, +13 134 min.

Regia di Antonio Manetti, Marco Manetti. Un film Da vedere 2017 con Giampaolo Morelli, Serena Rossi, Claudia Gerini, Carlo Buccirosso, Raiz. Cast completo Titolo internazionale: Love and Bullets. Genere Musical, - Italia, 2017, durata 134 minuti. Uscita cinema giovedì 5 ottobre 2017 distribuito da 01 Distribution. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,48 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 31 maggio 2018

Un vero e proprio musical 'sorrisi e malavita' ma soprattutto una nuova dichiarazione d'amore per Napoli da parte dei Manetti Bros. Il film ha ottenuto 10 candidature e vinto 3 Nastri d'Argento, 15 candidature e vinto 5 David di Donatello, In Italia al Box Office Ammore e malavita ha incassato 1,6 milioni di euro .

Ammore e malavita è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING e in DVD e Blu-Ray su IBS.it e su LaFeltrinelli.it. Compra subito

Consigliato sì!
3,48/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,33
PUBBLICO 3,61
CONSIGLIATO SÌ
Un flusso di coscienza magmatico che mette la sceneggiata in musical e reintroduce il cinema napoletano nel circuito nazionale.
Recensione di Marzia Gandolfi
mercoledì 6 settembre 2017
Recensione di Marzia Gandolfi
mercoledì 6 settembre 2017

Don Vincenzo Strozzalone, 're del pesce' e boss camorrista, scampa a un attentato e decide di cambiare vita. Stressato e braccato da criminali e polizia, si finge morto per ricominciare altrove con donna Maria, la consorte cinéphile che trova la risoluzione a tutto nelle trame dei film. Ma il suo segreto, condiviso dalla moglie e dai fedeli Ciro e Rosario, ha il fiato corto. Fatima, una giovane infermiera, ha visto quello che non doveva vedere. L'ordine adesso è di eliminarla. Ciro è il primo a trovarla, risparmiandole la vita. Perché Fatima è il suo primo grande amore. Un amore perduto ma mai dimenticato. Messa in salvo la fanciulla, Ciro deve rispondere della sua insubordinazione. Davanti a Napoli, a don Vincenzo e alla sua malafemmina.

Da Scampia a Posillipo, passando per il rione Sanità e il porto di Pozzuoli, Napoli nel film dei Manetti agisce come un'amante: stordisce e innamora.

E gli amanti sono il cuore e la voce di Ammore e malavita, dove la parola canta e le canzoni recitano, celebrando Napoli, il suo splendore e le sue miserie, la sua umanità irriducibile e barocca. Allacciati dalle manette di un sentimento ostacolato, Serena Rossi e Giampaolo Morelli sono i due volti di una stessa medaglia. Lei infila la maschera della commedia, lui quella della tragedia. Come se Serena Rossi avesse preso il sole e Giampaolo Morelli l'ombra. Alla sua Fatima le parole liriche e sonore, a Ciro il silenzio musicale e attonito. A lei la rotondità, la plasticità e la napoletanità debordante, a lui una fitta tranchant, nera, melanconica, recondita. Perché a Napoli è sempre una questione di doppio, di specchio. Di amanti (Fatima e Ciro) o 'fratelli' (Rosario e Ciro) contrari e inseparabili.

Teatro en plein air, Napoli è per la seconda volta protagonista del cinema degli autori romani (Song'e Napule), concentrato sulla lingua, il gesto, la tradizione popolare, il sottogenere, la performance e rielaborato in qualcosa che avvicina il concetto di opera d'arte totale. Un'esperienza pre-estetica dell'espressione artistica in cui ogni manifestazione umana è fusa insieme. Musica, danza, pittura, scultura, narrazione, teatro, cinema, recitazione si fondono in maniera indistinta e primordiale nella sceneggiata sentimentale dei Manetti, liberando a pieno campo la creatività da ogni forma di costrizione dei singoli mezzi espressivi.

Flusso di coscienza magmatico, Ammore e malavita mette la sceneggiata in musical e reintroduce il cinema napoletano nel circuito nazionale. Esotismo di se stesso ieri, il film-sceneggiata allarga la sua azione a temi e mercati più vasti scartando la solitudine e l'emarginazione. In quella città aperta e organica, dove la vita non esiste senza la sua rappresentazione e la rappresentazione non esiste senza la vita, i Manetti pescano la maniera singolare in cui lingua e corpo giocano assieme. Materia benedetta che osservano instancabilmente per apprendere il proprio mestiere.

Ma Ammore e malavita non è un tributo archeologico alla sceneggiata, la cui popolarità è direttamente proporzionale alle lacrime versate. Marco e Antonio Manetti, prestanti già nel nome che li chiama, rovesciano energicamente il sadismo sentimentale del genere, quella maniera di porsi di fronte alla realtà, tragico e rassegnato. Ciro, o'ninja, si è formato alla scuola di donna Maria, cinefila onnivora che gli ha fornito con le visioni del cinema americano, la competenza pratica di un duro a morire. E Ciro non muore, rigenerando coi suoi autori l'immaginario e speculando (musicalmente e filosoficamente) sull'immaginario 'inguaribile' di "Gomorra" (libro, film, serie tv) nella trascinante pop robbery di Scampia.

Le canzoni di Nelson, cantautore napoletano, incarnano simbolicamente la maturità della musica napoletana, armonizzando tradizione e nuove tendenze, attaccamento alla città e proiezione verso un pubblico nazionale, tutto questo senza necessariamente cantare in italiano. Le note di Nelson non spuntano la crudezza della descrizione ambientale ma non smettono di cercare il sole nel buio cantato da Pino Mauro ("Chiagne femmena"), rivale storico di Mario Merola e portatore neomelodico di onore e guapparia. Gestendo magnificamente lo scarto tra verosimile e onirico, ovvero tra quotidiano e cantato, i Manetti realizzano un'opera eccitabile in cui confluiscono le loro passioni cinematografiche. Ma il richiamo a una canzone ("What A Feeling") o a una sequenza servono per congegnare meglio l'idea.

Le citazioni, che si ricordano anche di Dory, la pesciolina amnesica della Pixar, diventano veri e propri mattoni su cui si edifica il loro musical. Un rocambolesco viaggio sentimentale tra flânerie marittime e ballate interiori che respinge il delitto d'onore e riprende in maniera critica la canzone napoletana (e la sua sceneggiata), che si fa modello per nuove composizioni. Con i Manetti il cinema napoletano spara (con la Beretta) alle sue convenzioni e trova possibilità espressive fino ad oggi inedite. Bang!

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 8 ottobre 2017
Ruger357MgM

Raramente succede di poter incontrare in un film tante, belle, citazioni, contaminazioni, suggestioni. In primo luogo la forma: un mix non scontato di musical,sceneggiata e action movie col sigillo inconfondibile del Manetti. Morelli non più Coliandro e non ancora Ciro l'immortale di Gomorra, Serena Rossi, una Jennifer Beals più formosa e mediterranea, con la zazzera alla Aretha prima [...] Vai alla recensione »

domenica 8 ottobre 2017
Nino Pellino

La più grande virtù che si deve attribuire ai fratelli Manetti è la loro straordinaria originalità e incisività che ancora una volta riesconosono a regalarci grazie alla loro nuova opera cinematografica intitolata "Ammore e malavita". Dopo l'interessantissimo e riuscito film "Song' e Napule", i Manetti proseguono il loro percorso narrativo, [...] Vai alla recensione »

domenica 15 ottobre 2017
robertalamonica

Perché andare a vedere 'Ammore e Malavita'? Perché è un musical italiano. Perché ha una sceneggiatura coerente Perché è girato bene Perché è esagerato Perché la Donna Maria della Gerini ci fa dimenticare la Jessica di Verdone Perché luci e ombre, gioia e dolore, amore e morte sono la cifra del film P [...] Vai alla recensione »

martedì 10 ottobre 2017
figliounico

La parte musicale è innovativa e piacevolmente sorprendente, come la riscrittura con testo napoletano della colonna sonora di Flashdance e relativo balletto dei degenti in ospedale, il tour degli americani nella zona di Scampia e la scena iniziale, geniale, del morto che canta dalla bara, interpretato da un fantastico Buccirosso, che avrebbe, a dire il vero, meritato qualche battuta in più.

giovedì 28 gennaio 2021
Fabio

Nonostante i limiti e le imperfezioni, o forse proprio grazie a loro, ecco apparire nel panorama troppo spesso convenzionale del cinema italiano quest'opera nuova. Verace e diretta, si appropria sfacciatamente di tutto ciò che le serve. La musica innanzitutto; dal riadattamento di un brano cult  ("What a Feelin", usato in una delle scene più iconiche del film), [...] Vai alla recensione »

giovedì 19 ottobre 2017
vanessa zarastro

Una mia amica - spesso partner di cinema - che ha visto Ammore e malavita prima di me, mi aveva detto che all’uscita tutti discutevano su quanti minuti si sarebbe potuto tagliare e molti sostenevano persino una ventina di minuti. In effetti, un’accelerata sulla vendetta di Ciro e sui vari balletti del finale, avrebbero sicuramento giovato.

lunedì 16 ottobre 2017
FeliciaR

 vede nel film il "" doppio"" ( Fatima/ Ciro) "" ammore"" e "" malavita"", il tema, forse, dev'essere la contaminazione7 la mescolanza. Napoli è contaminazione: lo dice la sua storia, l'intreccio di dominazioni, le testimonianze greco-romane, barocche, neo-classiche, a volte, offese.

lunedì 16 ottobre 2017
FeliciaR

 Se Napoli è contaminazione (testimonianze greco-romane, barocche, neo-classiche, a volte, offese) Ammore e malavita è specchio della città.  Se la commedia musicale l'hanno inventata gli americani ("" Anna prendi il fucile"") che l’ hanno portata  a Broadway, due romani ( innamorati di Napoli) l'hanno tradotta in salsa mediterranea, [...] Vai alla recensione »

domenica 15 ottobre 2017
Maramaldo

Magari fosse vero. Ben accetto, comuque, il tentativo dei Manetti di rendere meno fosco il quadro. Per un paio d'ore ci hanno fatto dimenticare che esiste un universo che ha ispirato la serie infinita delle "gomorreidi", senza che ne sortisse un effetto di rilievo sul piano della moralità pubblica e su quello della sensibilità individuale.

martedì 10 ottobre 2017
figliounico

La parte musicale è innovativa e piacevolmente sorprendente, come la riscrittura con testo napoletano della colonna sonora di Flashdance e relativo balletto dei degenti in ospedale, il tour degli americani nella zona di Scampia e la scena iniziale, geniale, del morto che canta dalla bara, interpretato da un fantastico Buccirosso, che avrebbe, a dire il vero, meritato qualche battuta in più.

lunedì 23 aprile 2018
Giorgio Postiglione Giorpost

Ciro è il fidato scagnozzo di Don Vincenzo, boss e re del mercato ittico. La sua ascesa criminale avvenne per caso -anni prima- allorquando, ancora giovanissimo, gli morì il padre tra le braccia: di buon cuore, Ciro non punta ai soldi, piuttosto ama ricordare i momenti spensierati passati sugli scogli a Mergellina insieme all'amico di sempre Rosario, con gli occhi chiusi e una birra in mano.

mercoledì 18 ottobre 2017
muttley72

Film del gnere "musical", cioè spesso "interrotto" da brani cantati (e ballati), che racconta la storia di un boss camorrista che vuole sparire e ritirarsi definitivamente (fingendosi morto, come ideato dalla sua furba moglie) e di un suo "bodyguard" che gli si mette contro ...per amore di una infermiera (sua ex da bambino), testimone scomoda che lui dovrebbe elininare. [...] Vai alla recensione »

lunedì 9 ottobre 2017
Flyanto

 "Ammore e Malavita" , come si evince dal titolo, è un film in cui si parla di sentimenti ed azioni malavitose in ambiente napoletano. La vicenda, infatti, ruota tutta intorno ad uno scambio di cadavere voluto apposta dalla moglie di un potente boss della Camorra al fine di salvare la vita al marito e la susseguente scoperta di questo imbroglio da cui si sviluppano svariati [...] Vai alla recensione »

martedì 10 ottobre 2017
figliounico

   La parte musicale è innovativa e piacevolmente sorprendente, come la riscrittura con testo napoletano della colonna sonora di Flashdance e relativo balletto dei degenti  in ospedale, il tour degli americani nella zona di Scampia e la scena iniziale, geniale, del morto che canta dalla bara, interpretato da un fantastico Buccirosso, che avrebbe, a dire il vero, meritato qualche [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 ottobre 2017
raganella

Bello bellissimo, ci voleva finalmente una sana e geniale presa in giro della malavita gomorresca.per chi ha voglia di ridere con gli strepitosi Buccirosso e Gerini. Ma anche per chi ha voglia di scoprire una musica che piano piano ti entra dentro. E ovviamente per chi crede ancora alla forza dell'amore.Fotografia strepitosa di una Napoli inedita senza rinunciare a qualche cartolina.

lunedì 9 ottobre 2017
Filmilia

 La mia sara una voce fuori dal coro, il film è un’insalata di generi che non mi convince.  Interessante la trama, ma solo per il colpo di scena finale. La regia ruota intorno alla convinzione dei fratelli Manetti che loro siano in grado di far diventare ‘cool’ il ‘trash’, tra parentesi è opinabile che la sceneggiata napoletana sia trash.

giovedì 12 ottobre 2017
johnny1988

Capita di rado per me di recensire con entusiasmo una pellicola made in Italy, ma con Ammore e Malavita vale più che la pena eccedere alla regola. Le parole e gli encomi si sprecano di fronte a questa idea che, per quanto risaputa e vista sia, esplode in comicità brillante e originalità formale. Un musical cinefilo che strizza l'occhio ai maestri "padri" fuggiti in [...] Vai alla recensione »

sabato 14 ottobre 2017
FeliciaR

"" Ammore e Malavita"", ovvero il pregio della contaminazione che parecchie riflessioni suscita. Se in qualche ( ben fatta ) recensione, taluno vede nel film il "" doppio"" ( Fatima/ Ciro) "" ammore"" e "" malavita"", il tema, forse, dev'essere la contaminazione7 la mescolanza.

lunedì 30 ottobre 2017
stella_85

Lo ammetto, non avevo alcuna voglia di sorbirmi un musical, per di più in dialetto ma trascinata al cinema, ne sono uscita dopo quasi due ore e mezza (!!!), piacevolmente sorpresa. Il film dura decisamente troppo e a volte gli attori sono lasciati eccessivamente a briglie sciolte (la Gerini è quasi sempre all'altezza ma ogni tanto trascende in un napoletano fin troppo marcato) mentre [...] Vai alla recensione »

venerdì 8 settembre 2017
Peer Gynt

 I fratelli Manetti hanno giocato d'azzardo e hanno vinto. Il loro film è divertente e piace, anche se il genere musical in Italia non ha praticamente storia (con pochissime eccezioni). Sembra di vedere un film di Bollywood, anche se qui le coreografie di danza sono molto essenziali mentre nel cinema indiano sono elaboratissime e coloratissime.

martedì 13 marzo 2018
Alejazz

Premetto che essendo napoletano potrei essere di parte ma reputo il film un ottimo successo come film che diventa proprio un musical.  Buccirosso impeccabile e sono altrettanto bravi anche Serena Rossi e Gianpiero Morelli. Inoltre sembra un film che va sul noir ma non stanza anzi trovo molto divertente. 

mercoledì 25 ottobre 2017
spoke001

Io non sono uno che ama il genere musical quindi potrei avere una critica molto pesante sul film, però cosi non è stata perchè il film nonostante presenta questo genere che non mi garba comunque è stato molto divertente e ironico sulla vita di Napoli.. Congratulazioni a tutti gli attori anche chi è apparso solo per una canzone, sono stati eccezzionali.

domenica 15 ottobre 2017
unfulmineallabrillantina

Film che rispetta i canoni della sceneggiata appartenuta a Merola e rivista in chiave moderna dai manettiebros...sberleffo a quella realtà gomorroide diffusasi negli ultimi anni...Ottimi attori,location storiche e culturali, panorami mozzafiato come solo napoli può offrire...Un a grande interpretazione della Gerini che non ha per nulla stonato in mezzo ai napoletani veraci.

sabato 14 ottobre 2017
no_data

La serialità "gomorroica" ha fatto qualche danno sulla visione esterna di Napoli. La città, minimizzata nemmeno fosse un quadro vedutista, si vende e poi si riscatta, al più con la musica. Ciro, nome per antonomasia del traditore della nuova Napoli, qui è un Robin Hood total black con la vista a raggi x e il cuore ammanettato dall'amore per una donna.

giovedì 12 ottobre 2017
rodori

Bella sorpresa, realizzato all'americana, peccato per i sottotitoli troppo piccoli e bianchi su sfondo chiaro in modo da randerli quasi inutili. alla faccia delle nuove tecnologie.

domenica 8 ottobre 2017
Barbara

Sì finalmente! Un film bellissimo che unisce gran musica e super idee, restando fuori dai soliti e convenzionali schemi su Napoli e la napoletanità. Da non perdere assolutamente. Barbara

domenica 8 ottobre 2017
Barbara

Grande film, grande idea e colonna sonora da urlo!! Il tutto fuori dalle solite piatte convenzioni su Napoli e la napoletanità. Esci dal cinema con la voglia di rivederlo e riascoltarlo. Da non perdere assolutamente e consigliato anche ai i ragazzi!!

domenica 8 ottobre 2017
raganella

Un film pieno di meravigliose citazioni cinematografiche e di una Napoli in splendida veduta aerea, tra vicoli, mare e porto. La musica esce prepotente dalla passione della città e avvolge anche chi quel genere non lo mastica per geografia e cultura. Come con prepotenza arrivano le risate a scena aperta. Si torna a casa contenti, cosa sempre più rara. Da vedere assolutamente.

domenica 8 ottobre 2017
raganella

Una menzione speciale nel noioso panorama del nostro cinema. Complimenti al coraggio di chi ha voluto osare scommettendo su una musica che in teoria potrebbe far storcere il naso e che invece ti acciuffa e rapisce. Complimenti per l'assenza di volgarità e per la commistione di generi action, commedia ssilarante e sentimentale. Film riuscitissimo da non perdere e non solo se nel sangue si [...] Vai alla recensione »

Frasi
Forse era meglio si nun m'ancuntrav'...
Una frase di Ciro (Giampaolo Morelli)
dal film Ammore e malavita - a cura di MYmovies.it
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 5 ottobre 2017
Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Ciro (Giampaolo Morelli) e Rosario (Raiz) sono due sicari, due tigri armate di Uzi, al soldo di don Vincenzo (Carlo Buccirosso), o' re do pesce, e la moglie Maria (Claudia Gerini). Spietati, fedeli e inappuntabili, finché Ciro non ritrova una sua fiamma, Fatima (Serena Rossi): la ragazza rischia di mandare a monte il piano di don Vincenzo e va eliminata, che farà la tigre innamorata? È appena iniziata [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 ottobre 2017
Francesco Alò
Il Messaggero

Un gruppo di turisti americani si ferma davanti a una grande bellezza partenopea. Piazza del Plebiscito? Maschio Angioino? Castel dell'Ovo? Roba vecchia. Il "monumento" che gli yankee bramano oggi di vedere a Napoli da vicino, ma non troppo, sono le Vele di Scampia ovvero quei palazzoni squallidi divenuti nel tempo il set di un capolavoro cinematografico del 2008 e di una serie tv di culto venduta [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 ottobre 2017
Massimo Bertarelli
Il Giornale

Divertente, spiritosa commedia musica-le dei fratelli Manetti, una beffarda parodia del cinema dei gangster e un coloratissimo tuffo nella sceneggiata napoletana. Sfuggito a un attentato, il boss Vincenzo Strozzalone (Carlo Buccirosso) decide di sparire. D'accordo con la fedele moglie Maria si finge morto con tanto di grandioso funerale. Ma la bella infermiera Fatima mangia la foglia.

giovedì 5 ottobre 2017
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Già noti a chi li segue, tra alti ("L'arrivo di Wang") e bassi ("Piano 17"), i Manetti Bros strappano la fumata bianca: "Habemus musical". Italiano, accento partenopeo. Morelli/Coriandolo fa il killer della camorra e, tecno-dotato alla 007, canta amicizia e lealtà prima di freddare il compare, mentre a Scampia si organizzano visite per turisti con scippo e balletto alla "West Side Story".

giovedì 5 ottobre 2017
Silvana Silvestri
Il Manifesto

Siamo introdotti nella storia da Carlo Buccirosso, anche se è un po' impedito nei movimenti perché si trova in un carro funebre scambiato per il cadavere di un boss. Il suo disappunto lo canta, siamo in pieno musical, grande interpretazione. La canzone ci coglie di sorpresa eppure dopo la prima, le altre non dovrebbero essere una novità, ma sono così integrate nella storia da diventare il cuore pulsante [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 ottobre 2017
Alessandra Levantesi
La Stampa

Una chiesa, una piccola folla di condolenti, una vedova ingioiellata che con fare straziato (troppo?) dà l'ultimo saluto alla bara dove giace il marito. Ma, mettendosi all'improvviso a cantare, il tizio dentro la cassa rivela di essere non il compianto Don Vincenzo, bensì un poveretto ignaro del motivo per cui è stato ucciso; e intanto l'ingresso in scena di un giovane uomo, Ciro, suscita stupore e [...] Vai alla recensione »

NEWS
PREMI
mercoledì 21 marzo 2018
Paola Casella

È finita con un selfie collettivo la cerimonia di consegna dei David di Donatello 2018. Al centro della foto i Manetti Bros che hanno portato a casa il premio per il miglior film, Ammore e malavita (guarda la video recensione), vincitore anche del premio [...]

NEWS
domenica 15 ottobre 2017
 

Appuntamento il 24 ottobre 2017 alle ore 12 presso la Sala Consiliare di Palazzo Nuzzi, a Orte (VT), quando i Manetti Bros riceveranno il Premio Filoteo Alberini per l'eccellenza cinematografica. Reduci dal grandissimo successo di Ammore e Malavita (guarda [...]

VIDEO RECENSIONE
lunedì 18 settembre 2017
 

Don Vincenzo Strozzalone, 're del pesce' e boss camorrista, scampa a un attentato e decide di cambiare vita. Stressato e braccato da criminali e polizia, si finge morto per ricominciare altrove con donna Maria, la consorte cinéphile che trova la risoluzione [...]

GALLERY
giovedì 7 settembre 2017
 

È vero amore, anzi, vero "ammore", tra i Manetti Bros e la città di Napoli. Lo testimonia il loro Ammore e malavita (secondo film dedicato alla città partenopea dopo Song'e Napule del 2013), un flusso di coscienza magmatico che declina in musical la sceneggiat [...]

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