dandy
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giovedì 16 luglio 2020
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a mali estremi...
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Un altro ammirevole lavoro di un regista che a dispetto della carriera "classica" a Hollywood,di tanto in tanto sa offrire prodotti personali di ben altro spessore.Un thriller horrorifico con virate nel gotico che non rinuncia ai soliti clichè(svolgimento con enigma da scoprire,ambiguità esibita dei cattivi e il finale non completamente tragico,ma a suo modo delicato,lievemente poetico) a tratti non è sempre chiaro,ma comunque molto aldisopra degli standard horror attuali.La durata è gestita impeccabilmente,lo spettatore viene costantemente catturato dallo svolgersi degli eventi,e privandolo fino all'ultimo di ogni certezza,il film mantiene la suspence a livelli sempre alti.
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Un altro ammirevole lavoro di un regista che a dispetto della carriera "classica" a Hollywood,di tanto in tanto sa offrire prodotti personali di ben altro spessore.Un thriller horrorifico con virate nel gotico che non rinuncia ai soliti clichè(svolgimento con enigma da scoprire,ambiguità esibita dei cattivi e il finale non completamente tragico,ma a suo modo delicato,lievemente poetico) a tratti non è sempre chiaro,ma comunque molto aldisopra degli standard horror attuali.La durata è gestita impeccabilmente,lo spettatore viene costantemente catturato dallo svolgersi degli eventi,e privandolo fino all'ultimo di ogni certezza,il film mantiene la suspence a livelli sempre alti.I tocchi visionari e le citazioni(da Lovecraft a "L'abominevole Dottor Phibes e "Stati di allucinazione")non sono pretestuosi.E il tono costantemente cupo garantisce inquietudine.Azzeccata anche la scelta del cast di nomi non propriamente "alti",a cominciare dal protagonista.Non mancano momenti schock:la sequenza nella vasca di deprivazione e soprattutto l'atroce "cura definitiva" a base di anguille sono indimenticabili.Non male anche le altre sequenze a base dei viscidi animali guizzanti...Un pò debole la svolta horror nella fine.Uno ei migliori horror recenti di sempre,non indegno del periodo d'oro di 30-40 anni fa.Ingiustamente snobbato,da vedere almeno una volta.
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calogero salli
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martedì 16 giugno 2020
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pessimo!
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Mah...,che delusione un film inverosimile,senza suspence,ridicolo,pretenzioso..., guardate un Hitchcock così per capire cos'è il Cinema, perché qui non lo potete capire
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calogero salli
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martedì 16 giugno 2020
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il cinema è altrove,non qui.
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Gore verbinsky dovrebbe studiare Hitchcock, magari imparerebbe qualcosa! State alla larga ,un film che dire deludente e come minimo fargli un complimento!!
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calogero salli
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martedì 16 giugno 2020
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la cura?? è evitare questo pastrocchio movie
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Noioso,pretenzioso, inverosimile,per nulla inquietante,scarso,stupido uno snodo importante che arriva solo a 25 Min dalla fine e che svela nulla di sorprendente,state alla larga, e guardate un Hitchcock!!
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calogero salli
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martedì 16 giugno 2020
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la cura?? è evitare questo pastrocchio movie
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Noioso,pretenzioso, inverosimile,per nulla inquietante,scarso,stupido uno snodo importante che arriva solo a 25 Min dalla fine e che svela nulla di sorprendente,state alla larga, e guardate un Hitchcock!!
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onufrio
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venerdì 5 aprile 2019
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la salute prima di tutto
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Giovane broker americano viene mandato in una clinica del benessere tra le alpi svizzere per riportare a casa uno dei soci, il signor Pembroke, l'uomo si rifiuta di venire perchè dice di non stare bene. Si respira un clima strano all'interno di questa clinica, ed il giovane Lockhart lo intuisce e cerca di scoprire cosa si cela dietro quelle mura. Thriller gotico ben diretto da Verbinski anche se lascia l'amaro in bocca per un finale non del tutto risolutivo e per delle lievi pecche nelle sceneggiatura che lasciano in sospeso molti quesiti che lo spettatore si pone.
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lunedì 11 marzo 2019
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brutta copia di shutter island
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Non darò una stella solo per la buona sceneggiatura e regia, infatti solo grazie a questi si riesce a vedere un film lungo oltre le due ore. Purtroppo quando arrivi verso la fine e mancano 15min, speri nel finale a sorpresa, arrivi a 5min dalla fine e capisci che non c'è quasi più niente da fare, ma aspetti ancora. Un film che ti tiene incollato anche se ha troppe somiglianze al noto film, un attore protagonista che vuole assomigliare troppo a Leonardo di Caprio, un reboot di shutter island con finale alternativo ed attori alternativi, solo che se shutter island aveva un finale che poteva essere diverso, questo invece è proprio brutto, non giustificato dalla durata del film. Le quattro battute finali insignificanti che vorrebbero lasciare un dubbio forzato che però non c'è, non meritano tutta l'attesa! Lo sconsiglio, guardatevi shutter island se non lo conoscete, evitate questo.
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alessiomazzucchi
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giovedì 13 settembre 2018
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la cura oggi ricercata più della sua origine
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béllo o brutto sono parole troppo corre per riassumere tante sfumature emozionali ritrovate in un film, come n una canzone...La Cura del benessere si può capire o vivere, per mio parere ed esperienza un film come una canzone appunto può trasmettere emozioni molto differenti tra le persone...Io ho vissuto una opera degna di attenzione, non per la storia in sè ma per tante sfumature artistiche che mi hanno catapultato in ambienti reali, dove mi sentivo attratto da sensazioni autentiche, perché così le recepivo, non sto a riprendere scene singole ma vedo l’opera el suo insieme coinvolgente, per mè, che apprezzo la storia senza pensare ai singoli capitoli.
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béllo o brutto sono parole troppo corre per riassumere tante sfumature emozionali ritrovate in un film, come n una canzone...La Cura del benessere si può capire o vivere, per mio parere ed esperienza un film come una canzone appunto può trasmettere emozioni molto differenti tra le persone...Io ho vissuto una opera degna di attenzione, non per la storia in sè ma per tante sfumature artistiche che mi hanno catapultato in ambienti reali, dove mi sentivo attratto da sensazioni autentiche, perché così le recepivo, non sto a riprendere scene singole ma vedo l’opera el suo insieme coinvolgente, per mè, che apprezzo la storia senza pensare ai singoli capitoli...
L’arte di un regista va interpretata non etichettata, se pre a mio parere, questo film va visto ma soprattutto vissuto nella sua essenza, fatta di una singolare grigia umida spettrale e fortemente viva immersione in un universo creato da un regista per spettatori affamati di scoprire se hanno anche odore le immagini ... E questo spazio ricreato mi ha lasciato mille profumi ....
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markym
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sabato 14 luglio 2018
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wow
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Per chi ama thriller e mistero il film è perfetto, rimane qualche domanda ma non importa, il regista Verbinski (The Ring) è uno che ci sa fare.
Paesaggi mozzafiato valgono il prezzo del biglietto al cinema, attori di spessore( per chi li conosce) non deludono,sopprattutto un DeHaan immedesimato alla perfezione nel
suo ruolo .
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flaviaostani
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lunedì 23 aprile 2018
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il dottor volmer è il barone!
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Mi chiamo Flavia Ostani.
Ho visionato il film "La cura del benessere" in DVD, avendolo purtroppo perduto al cinema.
La vicenda è chiarissima e tutto si dipana in modo lineare e avvincente, nella migliore tradizione dell' horror (v. precisi riferimenti a Dario Argento - "Suspiria" e ai film Hammer con Christopher Lee ).
Il barone è il dottor Volmer e sua figlia è la giovane Hannah.
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Mi chiamo Flavia Ostani.
Ho visionato il film "La cura del benessere" in DVD, avendolo purtroppo perduto al cinema.
La vicenda è chiarissima e tutto si dipana in modo lineare e avvincente, nella migliore tradizione dell' horror (v. precisi riferimenti a Dario Argento - "Suspiria" e ai film Hammer con Christopher Lee ).
Il barone è il dottor Volmer e sua figlia è la giovane Hannah.
La "cura" è quella dell' immortalità, ottenuta distillando il sangue degli esseri umani con le anguille "geneticamente modificate".
Il barone, il cui oscuro laboratorio viene scoperto dal giovane Lockart nei sotterranei del castello, alla fine "duella" con quest' ultimo nella migliore tradizione dei film sui vampiri e... FUGGE IN BICICLETTA con la sua amata figlia: infatti, si è reincarnato in Lockart e sarà UN OTTIMO, plurisecolare broker !
Inutile dire che il barone - dottor Volmer è interpretato da un eccellente Jason Isaacs e che nel film non vi è nulla di "visionario": piuttosto, chiediamoci (ulteriore chiave di lettura del film) se le molte "case di cura e di benessere" in giro non celino la sperimentazione sull' essere umano.
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