La notte del giudizio - Election Year

Una notte di sfoghi per sbarazzarsi del'aspirante presidente degli Usa

È arrivato al terzo capitolo il brand La notte del giudizio, basato su un'idea distopica che molti ricorderanno. In un futuro prossimo gli Usa sono governati dai Padri Fondatori; i quali hanno istituito un'annuale notte dello Sfogo: dodici ore in cui ogni crimine è legalizzato. Mentre il prototipo era un film di "home invasion", la nuova puntata inscrive l'idea-base nell'attualità: la senatrice democratica Roan si presenta alle elezioni presidenziali col programma di abolire lo Sfogo, ma i Padri intendono approfittare dell'ultima notte di anarchia per sbarazzarsi di lei. Che, per salvare la pelle, dovrà contare sul capo della sua Sicurezza. Il collegamento con Hillary Clinton e la campagna elettorale in corso è automatico; però il film non spinge l'accelleratore sulla satira politica (anche il motivo dei "turisti del delitto", venuti da lontano per partecipare al massacro, è appena sfiorato). DeMonaco dirige un'efficiente serie B alla John Carpenter, alternando azione violenta e immaginifici quadri horror.
Da La Repubblica, 28 luglio 2016


di Roberto Nepoti, 28 luglio 2016