fabio
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mercoledì 20 febbraio 2019
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più melodramma che commedia
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I primi 20 minuti sono inutili. Poche parole, lentezza soporifera.
Dopodiché comincia lo scambio tra i protagonisti ed il film prende quota. Il tema che risalta di più all'inizio è lo scontro tra i pregiudizi. Le divisioni tra etnie diverse, serbi e croati, ma anche tra ceti diversi, popolare e borghese, tra gay e "normali".
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I primi 20 minuti sono inutili. Poche parole, lentezza soporifera.
Dopodiché comincia lo scambio tra i protagonisti ed il film prende quota. Il tema che risalta di più all'inizio è lo scontro tra i pregiudizi. Le divisioni tra etnie diverse, serbi e croati, ma anche tra ceti diversi, popolare e borghese, tra gay e "normali".
Il dolore e il rancore prevalgono sul desiderio di voltare pagina, di perdonarsi.
A scanso di equivoci và detto che non è una commedia, neanche lontanamente.
I dialoghi sono scialbi, da melodramma ma senza energia.
Scena cult è senz'altro la fellatio durante il ripasso degli articoli costituzionali.
La costituzione, quella cosa che dovrebbe unire tutti,superando le diversità, appare troppo lontana dalla realtà. Una forma senza vita.
E si arriva al finale convenzionale e banale come il resto.
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cardclau
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sabato 7 aprile 2018
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sempre da imparare
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The Constitution - Due insolite storie d'amore, di Rajko Grlic, è un film superiore. Riporto, anche se non alla lettera, la frase del protagonista, Nebojsa Glogovac, che meglio ne esprime il senso: "... il suicidio? Molte volte ho pensato di farlo ... ma la vita può essere bellissima, ... e l'essere umano sorprendente ...". La storia narrata è particolarmente impegnativa ma mette alla prova, in senso vitale, la nostra capacità di "tollerare", direi meglio "usare per crescere", ciò che appare diverso da noi. Lui omosessuale, in un periodo dove è una colpa assolutamente invereconda, figlio di un ustascia che ha sempre considerato l'omosessualità una onta indelebile, e che ha martirizzato, senza posa, la moglie come il figlio, ha vissuto il tutto con un profondo senso, giornaliero, di indegnità.
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The Constitution - Due insolite storie d'amore, di Rajko Grlic, è un film superiore. Riporto, anche se non alla lettera, la frase del protagonista, Nebojsa Glogovac, che meglio ne esprime il senso: "... il suicidio? Molte volte ho pensato di farlo ... ma la vita può essere bellissima, ... e l'essere umano sorprendente ...". La storia narrata è particolarmente impegnativa ma mette alla prova, in senso vitale, la nostra capacità di "tollerare", direi meglio "usare per crescere", ciò che appare diverso da noi. Lui omosessuale, in un periodo dove è una colpa assolutamente invereconda, figlio di un ustascia che ha sempre considerato l'omosessualità una onta indelebile, e che ha martirizzato, senza posa, la moglie come il figlio, ha vissuto il tutto con un profondo senso, giornaliero, di indegnità. Per poi avere una storia d'amore col violoncellista Bobo, finita tragicamente col suo suicidio, motivato da una malattia incurabile, seguita da un lutto apparentemente inelaborabile. Questa storia si intreccia con quella, deliziosamente amorosa, clamorosamente normale, di Pete, Dejan Acimoic, e Maja, Ksenija Marinkovic. Lui un poliziotto, che deve sostenere un esame sulla neo costituzione croata, se vuole mantenere il posto di lavoro, un serbo mutatosi in croato, per sopravvivere, fondamentalmente good humored. Lei una infermiera, di un'umanità così semplice e imbattibile, così veramente femmina, da lasciare lo spettatore piacevolmente a bocca aperta, che ha scelto lui perché al cuore non si comanda, anche se serbo e non croato. Non posso dirvi di più, se non che il film è un concerto di umanità.
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