annina22
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sabato 3 dicembre 2016
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consiglio un po' di xanax per chi soffre d'ansia
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Può contenere elementi dettagliati sul film-attenzione!
Ho trovato questo film molto forte,con ottimo montaggio,fotografia,sceneggiatura.La prima parte fa altalenare in modo drammatico,ansiogeno,tra il dubbio e il presentimento.Tutto è quasi sempre buio,tetro,da film dell'orrore,ma tocca temi e corde che il film dell'orrore comune non può toccare.Il sottinteso,come un sottile erotismo sapientemente ricercato,esplode in tutta la sua forza,quasi a beffarsi dell'incipit così scioccante,non definibile neanche volgare,delle nude donnone ammiccanti appartenenti ad un mondo dell'arte consunto e finto che ha perso il senso dell'estetica e ricerca solo, ciecamente, il "nuovo", ma in modo casuale inappropriato,indecente.
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Può contenere elementi dettagliati sul film-attenzione!
Ho trovato questo film molto forte,con ottimo montaggio,fotografia,sceneggiatura.La prima parte fa altalenare in modo drammatico,ansiogeno,tra il dubbio e il presentimento.Tutto è quasi sempre buio,tetro,da film dell'orrore,ma tocca temi e corde che il film dell'orrore comune non può toccare.Il sottinteso,come un sottile erotismo sapientemente ricercato,esplode in tutta la sua forza,quasi a beffarsi dell'incipit così scioccante,non definibile neanche volgare,delle nude donnone ammiccanti appartenenti ad un mondo dell'arte consunto e finto che ha perso il senso dell'estetica e ricerca solo, ciecamente, il "nuovo", ma in modo casuale inappropriato,indecente. Ho trovato le interpretazioni dei due protagonisti un po'noiose, ed ho preferito quelle degli altri attori-il tenente e il cattivo della banda(ed il più terribile). Questo film arriva facilmente alle donne in un momento di ipersessualizzazione del mondo e della società; arriva facendo paura,terrorizzandole,all'interno del fatidico"se la vanno a cercare",e il fatto che non ci siano oscenità rende il tutto ancora più macabro,agghiacciante.Io ho provato reale disgusto,scene che mi hanno fatto senso,che sono arrivate forti e chiare perché suscitavano veramente in me spettatrice la paura di, il terrore di...come se fossi io in quella situazione.Da questo punto di vista il film è assolutamente forte,come detto,emozionante.
Ciò che critico sono molte, moltissime lacune lasciate un po' così per strada... di chi è la figlia della protagonista?
Ma veramente in texas fanno interrogatori per strada in mezzo al nulla? un qualsiasi padre non ucciderebbe appena possibile chiunque abbia fatto una cosa del genere alla sua famiglia? E poi quest'uomo coi sensi di colpa che ha, perché non si suicida prima?..tutto questo ha poco senso,onestamente.Altri elementi importanti sembrano lasciati al caso,ad un'altra volta:il matrimonio con Edward,l'aborto,in generale ciò che c'è tra i due; il secondo marito è praticamente un fantoccio privo di spessore,non si capisce cosa ci faccia nel film e chi sia. Alcune scene ne fanno letteralmente un'americanata:perché far uscire un inquietante personaggio urlante da un telefono nel bel mezzo di questo film?! Non lo definisco giallo, né thriller. Forse è solo un film drammatico, forse un noir. Comunque sia val la pena,nonostante le varie pecche,uscire un po' così dopo averlo visto.
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maumauroma
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giovedì 1 dicembre 2016
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animali notturni
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Un vecchio detto recita giustamente che nei conflitti tra moglie e marito non si deve mai mettere il dito. In questa sua ultima opera invece lo stilista Tom Ford il suo ditino ce lo mette, eccome, muovendo anche una bella critica alla istituzione del matrimonio, ma con risultati piuttosto deludenti. La polpettina avvelenata che lo scrittore Edward propina alla ex moglie Susan, raffinata gallerista d'arte che molti anni prima lo aveva lasciato cinicamente per sposare lo smidollato riccone Walken, sotto forma di manoscritto a lei dedicato, rischia di rovinare la digestione oltre che a Susan stessa anche all'incauto spettatore. Al di la' di una indubbia bellezza formale ed estetica, Animali notturni risulta una pellicola velleitaria e presuntuosa.
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Un vecchio detto recita giustamente che nei conflitti tra moglie e marito non si deve mai mettere il dito. In questa sua ultima opera invece lo stilista Tom Ford il suo ditino ce lo mette, eccome, muovendo anche una bella critica alla istituzione del matrimonio, ma con risultati piuttosto deludenti. La polpettina avvelenata che lo scrittore Edward propina alla ex moglie Susan, raffinata gallerista d'arte che molti anni prima lo aveva lasciato cinicamente per sposare lo smidollato riccone Walken, sotto forma di manoscritto a lei dedicato, rischia di rovinare la digestione oltre che a Susan stessa anche all'incauto spettatore. Al di la' di una indubbia bellezza formale ed estetica, Animali notturni risulta una pellicola velleitaria e presuntuosa. La discreta ma ampiamente gia' sfruttata sceneggiatura viene continuamente rovinata da dialoghi di una banalita' imbarazzante sconfinanti spesso nella sciatteria, mentre l'interpretazione di tutti gli attori risulta piatta e monocorde. Non mancano poi, aspetto rovinoso in un film drammatico come questo, momenti di involontaria comicita',come l'edificante e "assolutamente necessaria" scena del balordo che defeca nel suo cesso all'aperto e contempla poi compiaciuto i prodotti del suo intestino sulla carta igienica (esilarante!),oppure la descrizione macchiettistica del poliziotto texano con i suoi bofonchiamenti e il suo continuo oscillare tra violenza e omofilia verso i balordi colpevoli di omicidio. La tormentata regia di Tom Ford svaria, gaia e leggera, tra raccapriccianti adiposita' muliebri, rudi e sfrontati personaggi maschili, e continui primi piani dei bellissimi occhi di Amy Adams, peraltro purtroppo monoespressiva. Ci si chiede come un film del genere abbia potuto vincere un premio importante alla Mostra di Venezia, ma certamente un semplice spettatore come me non puo' mettere in dubbio le decisioni dei Giurati del festival. Molti altri amici recensionisti hanno invece espresso un giudizio favorevole su Animali notturni, non mi trovo d'accordo con loro, ma il bello di Mymovies e che ognuno puo' esprimere il proprio parere su di un film in piena liberta'
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evildevin87
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mercoledì 30 novembre 2016
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un dramma thriller allegorico e avvolgente
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Susan, gallerista benestante infelicemente sposata (interpretata da una sempre più brava col passare degli anni Amy Adams), riceve un libro scritto dall'ex-marito Edward (interpretato da un sempre più mastodontico col passare degli anni Jake Gyllenhaal) intitolato "Animali Notturni", un romanzo thriller che parla di un padre che cercherà giustizia e vendetta a seguito della perdita della moglie e della figlia a causa di tre criminali. La donna, nel leggerlo, ne diviene ossessionata: il romanzo, attraverso molti dettagli riguardanti i personaggi, la perdita dei propri cari, l'ossessione per la vendetta e il pentimento, tocca molti suoi tasti dolenti, fa riaffiorare i ricordi della sua trascorsa relazione e la mette davanti alla sua vita così ricca materialmente quanto vuota a livello di realizzazione personale e affettiva.
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Susan, gallerista benestante infelicemente sposata (interpretata da una sempre più brava col passare degli anni Amy Adams), riceve un libro scritto dall'ex-marito Edward (interpretato da un sempre più mastodontico col passare degli anni Jake Gyllenhaal) intitolato "Animali Notturni", un romanzo thriller che parla di un padre che cercherà giustizia e vendetta a seguito della perdita della moglie e della figlia a causa di tre criminali. La donna, nel leggerlo, ne diviene ossessionata: il romanzo, attraverso molti dettagli riguardanti i personaggi, la perdita dei propri cari, l'ossessione per la vendetta e il pentimento, tocca molti suoi tasti dolenti, fa riaffiorare i ricordi della sua trascorsa relazione e la mette davanti alla sua vita così ricca materialmente quanto vuota a livello di realizzazione personale e affettiva. Ad un certo punto per lei non esiste altro che il tormento per quel libro che sembra essere costruito ad hoc per toccare i suoi punti deboli, cosa che si può già intuire dal fatto che l'autore lo abbia dedicato proprio a lei e che la definizione "animale notturno" le fosse attribuita da Edward stesso quando stavano ancora insieme. Il tutto troverà definitiva conferma sul finale: Susan contatterà Edward via e-mail chiedendogli di poterlo incontrare di nuovo, e lui risponderà di sì all'invito. Ma all'appuntamento lui non si presenterà. Susan si ritroverà nel ristorante di lusso da lei scelto per l'occasione da sola con la sua infelicità.
La figura di Susan è piuttosto comune: figlia di genitori ricchi e conservatori fino al midollo che ha sempre avuto la pappa scodellata ma che aspira a diventare artista e che si innamora di un ragazzo di ceto medio aspirante scrittore, persona estremamente sensibile e apparentemente debole e passiva. Ma la cosa, come le aveva già accennato la madre, non potrà funzionare a lungo, dato che appena si presenteranno le prime difficoltà la ragazza non perderà molto tempo ad abortire il figlio in grembo, tornare a rifugiarsi nella bambagia alla quale è abituata e a trovarsi un nuovo compagno, stavolta del suo stesso ceto sociale per non correre rischi. Il nucleo del film non è tanto la storia, che da sola e raccontata scolasticamente avrebbe reso il film l'ennesimo thrillerino da quattro soldi. Ma bensì è l'esplorazione del personaggio di Susan che veicola il tutto. Tom Ford, con la sua regia immersiva, fluida e al contempo sobria, riesce a far sì che il film funzioni in toto sviscerando i lati caratteriali della protagonista attraverso la lettura di "Animali Notturni" (che decide di mettere in scena come se fosse un film apparte e senza alcuna voce fuoricampo) e rivivendo i suoi trascorsi con l'ex-marito. Lo fa con grande maestria e naturalezza fecendo sì che sul finale, letteramente troncato, noi spettatori ci sentiamo presi in giro, quasi a suggerire la falsa speranza nutrita da Susan seguita dalla consapevolezza del suo niente. In altre parole: il film ci da una speranza e ce la vediamo sfumare tutta d'un botto. Ci prende in giro, e puntualmente ci delude. Che è quello che fa Edward con Susan, ottenendo così la sua vendetta. Lo spettatore, pur non identificandocisi, si sente come l'infelice gallerista, madre e moglie per tutta la durata, ma lo realizza soltanto alla fine.
Insomma, che dire di più? Un gran film, uno dei migliori usciti quest'anno. Girato, scritto e recitato magnificamente, con un gran ritmo e che mantiene ben alta l'attenzione fin dagli *scioccanti* titoli di testa. Intrattenimento sì, ma di quello alto, intelligente e fatto con grande mestiere e passione. Quello che, un tempo, ci dava il grande Alfred Hitchcock. Non siamo a quelle vette certo, ma credo che il maestro avrebbe apprezzato assai.
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(di enduromac)
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miguel angel tarditti
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lunedì 28 novembre 2016
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un esercizio di stile di t.ford
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“Animali Notturni”,di Tom Ford
Film Usa, 2016
Film di bellezza non esento, di inquietante riflessione.
Per Platone, il Bello è una idea in sé, che coincide con la permanenza, con la immutabilità, con la stabilità.
È bello soltanto quello che non si altera, che ha la perpetuità, che è per sempre, che è eterno. Appartiene al mondo dell’intelligibile.
Nel reale sensibile, invece, il bello è solo una copia di quel intelligibile, che è il modello dell’autentico.
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“Animali Notturni”,di Tom Ford
Film Usa, 2016
Film di bellezza non esento, di inquietante riflessione.
Per Platone, il Bello è una idea in sé, che coincide con la permanenza, con la immutabilità, con la stabilità.
È bello soltanto quello che non si altera, che ha la perpetuità, che è per sempre, che è eterno. Appartiene al mondo dell’intelligibile.
Nel reale sensibile, invece, il bello è solo una copia di quel intelligibile, che è il modello dell’autentico.
Gli elementi del Bello, per Aristotele, sono l’ordine, la proporzione e l’armonia.
Per ambedue, l’arte, che è creazione (bellezza), è solo imitazione della natura, cioè, una copia, creazione pura dell’intelligenza dell’uomo.
Più tardi, per Kant, invece, il Bello in sé, è assolutamente chimerico.
E per noi, i contemporanei, che è il bello?
Un percezione soggettiva, senza dubbio.
Il film di Tom Ford, secondo la mia percezione personale, è un linguaggio, una estetica, che potrà non coincidere con i greci, potrà non essere considerata una chimera, però è un film dove la bellezza e il gioco di contrasti tra estetico e antiestetico, sereno e violento, etico e antietico, (in dimensioni estreme), si propongono con perfetta armonia.
Importante anche la incidenza della superficialità borghese.
In ogni modo, il film ha molto della definizione aristotelica.
La contrapposizione tra bello e orribile, tra l’armonia sublime della natura e la violenza irrefrenabile dell’uomo è paralizzante!
Ed al paralizzare, ci si presenta come una debolezza, vulnerabilità, fragilità dell’individuo.
E proprio di quello è “colpevole” il protagonista del film: è debole!
questo personaggio scrittore ( nella finzione), è “debole”, nella sua opera e nel suo agire.
Debole è lo spessore dei suoi scritti, debole Lui davanti alla violenza inattesa.
Abbiamo il “compito, l’obbligo” d’essere ogni uomo, una specie di Goliat, in questa giungla?
Dobbiamo indossare una maschera di coraggio che ci faccia vedere come un corpulento personaggio biblico? Perché?
E se a volte fossimo soltanto un “Pollicino”? Sarebbe un peccato forse?
Essere se stesso, è in realtà, la vera forza del coraggio!
“Ho imparato che il coraggio no è la mancanza di paura, ma la vittoria sulla paura. L’uomo coraggioso non è colui che non prova paura, ma colui che riesce a controllarla”, diceva in questo secolo Nelson Mandela.
Ho parlato del concetto di Bello, perché il film è bello, con una sua estetica di contrasto tra bello e orrendo.
Ho parlato del debole, perché il personaggio principale, è schedato come debole.
Però un debole, anche, può generare la violenza che non implica necessariamente avere coraggio.
Il film di Tom Ford è un film di violenza, di tradimenti, di conflitti psicologici, de pregiudizi borghesi, di insicurezze, e sopra tutto, di vendetta.
“Animali notturni”, è un esercizio di stile del regista-stilista, Tom Ford,
chi già ci aveva meravigliato con il suo precedente “The single man”, (no nascondendo certamente il suo origine nordamericano).
Il film produce nello spettatore forti tensioni, per fortuna, non esente delle riflessioni che vi ho proposto all’inizio.
La fotografia è d’una estetica molto bella. Le immagini iniziali, di contrapposizione tra la decadenza e bruttezza grottesca delle danzanti obese, la magnificenza e bellezza delle riprese dall’alto della popolosa megacittà, la immacolata bellezza di corpi nudi, e la aggressività delle scene svolte nella aridità e solitudine geografia del Texas, fanno che il film sia inquietante, bello e intelligente.
Jake Gyllenhaal, Amy Adams, Aaron Taylor-Johnson, Michael Shannon, Isla Fisher e Armie Hammer, costituiscono Il magnifico cast.
Difficile, intelligente, inquietante, impedibile!
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halfdutch
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lunedì 28 novembre 2016
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loland10
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lunedì 28 novembre 2016
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una donna sola
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“Animali notturni” (Nocturnal Animals, 2016) è il secondo lungometraggio del regista-sceneggiatore Tom Ford.
Una donna sola.
Titoli di testa corporei, fisici, reali ma virtualmente annullati dai volti spenti di chi guarda come di chi è dentro una mostra di morti viventi. Lucidi, truccati, spalmati, mascherati e altro sono i volti di donne pure e fintamente vive. La carne sovrappiù è adagiata come in movimento su uno schermo apparente mentre la carne sottratta e addobbata resta in freddezza commisurata in un algido spostamento di camera ritroso e avvedutamente ligneo.
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“Animali notturni” (Nocturnal Animals, 2016) è il secondo lungometraggio del regista-sceneggiatore Tom Ford.
Una donna sola.
Titoli di testa corporei, fisici, reali ma virtualmente annullati dai volti spenti di chi guarda come di chi è dentro una mostra di morti viventi. Lucidi, truccati, spalmati, mascherati e altro sono i volti di donne pure e fintamente vive. La carne sovrappiù è adagiata come in movimento su uno schermo apparente mentre la carne sottratta e addobbata resta in freddezza commisurata in un algido spostamento di camera ritroso e avvedutamente ligneo. Tutto in bruttura con un sottofondo musicale tristemente ardito di schern(m)o all’oggi.
La galleria d’arte di una donna piena di se che svilisce il suo corpo lineare, morbido, lucido e truccato in una movimento di abbondanza, quella della ricchezza e dell’ostentare ogni cosa anche il corpo interiore.
Animali notturni è un indice, è l’appellativo che qualcuno ricorda e di cui vuole scrivere per una vita spenta e separata da vent’anni. Susan e il suo ex che ritrova in pagine fulminanti e angoscianti. Mentre qualcuno fugge da lei da rimanere sola.
Tom Ford torna a dirigere dopo il suo 'A single man' di sette anni addietro: nonostante poco il suo cinema è ormai riconoscibile come stile e marchio. Set poco girevoli, colori levigati, cieli di contorno e magie spente. Un modo asettico, plumbeo, implosivo, planato, rallentato nell'esecuzione e nel destino di ciascuno. Ognuno di noi , ciascuno che legge e racconta.
Una donna sola, Susan Morrow (Amy Adams), che prende tutto, tocca l'arte, ha un qualcosa da toccare, riesce a non accudire ciò che manca, forse l'attesa di qualcuno. Mentre seduta aspetta, aspetta e ancora aspetta. Sorseggia l'ennesimo bicchiere per tradire un'emozione connaturata. Da lontano l'inquadratura si tiene, una mano che alza e dei tavoli oramai vuoti. L'ora è tarda e il vivere dentro che appassisce un silenzio pieno di livore, violenza, amore disperso è una figlia che vorrebbe addomesticare. Una donna piena di desiderio passato in un presente sconcio, ferreo, slabbrato, sconsiderato e avvinghiato nell'oscuro sentiero di un paesaggio deserto.
Una donna che ha tutto, una donna che sembra felice, una lettera inaspettata, una bozza di un libro, una lettura che si dipana, una vita che si dispiega, un gioco di morte, una moglie è una figlia, tre figure oniriche, un poliziotto, la verità da conquistare, un'indagine, un vuoto e un'attesa di lontano destino. Il destino di una donna sola.
Ecco che l'interiorità femminile fa da paio al 'single men' che il regista sembra voler ricordare. Manca un amore di uomo, manca una figlia lontana, manca il contatto umano dentro una casa dove la ricchezza ostenta se stessa. Il vuoto dei desideri da ricordare nelle pagine ( ri)scritte da qualcuno che vorresti (ri)conoscere.
Un film agglutinato di colori stonati e lucidi dove il cielo ( vestito) di nuvole adombrate controlla il set e i suoi movimenti lungo sentieri illuminati dalla notte e impolverati dal sogno americano. E’ il silenzio di un tavolo in attesa dove si beve ingannando il tempo e le vite che si attendono.
Il film di Tom Ford è pieno di livore, di trucido pensiero, di sangue sfinito e di un gioco perverso tra una finzione connaturata e una scrittura di una vita persa. La morte piena di pagine da chiudere. Dimmi dove che mi siedo. Forse il bianco e nero, in alcuni frangenti, sarebbe stato il segno vero di una manicheo oscuro animo di un tempo riaffiorante. Tant’è che il detective pare preso da un film lontano nel tempo che si materializza per noi e per chi cerca il destino della sua famiglia. Un Bobby Andes (Michael Shannon) da spaventare oltre i luoghi percorsi e quelli da cercare tra le righe per riavere madre e figlia.
Il cast è assolutamente integro alle parti (tutti in modo sottrattivo e asciutto) che sembra esplodere da un momento all’altro per ogni cosa trattenuta. Forse il filo doppio tra gioco narrativo e incastro scritto limita l’arguzia filmica per un piano troppo studiato ad ogni movimento di ripresa.
Voto: 6½ /10.
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halfdutch
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domenica 27 novembre 2016
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uno dei film migliori dell'anno
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Film accattivante che ti fa rimanere con il fiato sospeso . Il finale è amaro nel vero senso della parola come del resto lo è anche l'incipit ; attori formidabili , nessuno escluso . Bellissima Amy Adams (da premio oscar) , la rossa che non dorme di notte (animale notturno) per il rimpianto delle scelte passate , scelte che sono state fatte senza pensarci neanche una volta e che oramai le hanno precluso la possibilità di vivere il vero amore e una vita fatta di valori . Ottime anche le interpretazioni di Jake Gylleenhaal , Micheal Shannon e Aaron Taylor - Johnson che soprattutto nella parte finale mi ha fatto molto riflettere sul ruolo del suo personaggio . Insomma , che dire , questo film è un vero capolavoro e chi lo critica negativamente è perchè non è riuscito a capire bene la storia e soprattutto i personaggi .
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mrmassori
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domenica 27 novembre 2016
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uno dei miglior film del 2016
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Uno dei migliori, (se non il miglior), film del 2016. Regia, interpretazioni e sceneggiatura veramente ottime. Con gran maestria e senso dell'estetica Tom Ford mette in scena un dramma noir, dalle atmosfere vagamente tipiche a metà tra fratelli Coen e Kubrick, che con un espediente geniale attuato mediante il libro vendetta inviato a Susan e i vari flashback dei suoi ricordi giovanili, narra, e fa rivivere alla protagonista terribili sensasioni, facendola così riflettere sulle proprie scelte, sulla sua finta vita costruita ad hoc vissuta senza seguire le sue vere emozioni e sulla sua condizione attuale di infelicità. Inoltre attraverso scene e dialoghi ben inseriti riesce a far risaltare vari temi di questa società malata, come Il finto perbenismo, una società crudele ipocrita e materialista, le vite di plastica, le scelte dettate dalllo status sociale ecc ecc riflesse dai personaggi, di controrno a susan e al suo stile di vita e ambiente sociale.
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Uno dei migliori, (se non il miglior), film del 2016. Regia, interpretazioni e sceneggiatura veramente ottime. Con gran maestria e senso dell'estetica Tom Ford mette in scena un dramma noir, dalle atmosfere vagamente tipiche a metà tra fratelli Coen e Kubrick, che con un espediente geniale attuato mediante il libro vendetta inviato a Susan e i vari flashback dei suoi ricordi giovanili, narra, e fa rivivere alla protagonista terribili sensasioni, facendola così riflettere sulle proprie scelte, sulla sua finta vita costruita ad hoc vissuta senza seguire le sue vere emozioni e sulla sua condizione attuale di infelicità. Inoltre attraverso scene e dialoghi ben inseriti riesce a far risaltare vari temi di questa società malata, come Il finto perbenismo, una società crudele ipocrita e materialista, le vite di plastica, le scelte dettate dalllo status sociale ecc ecc riflesse dai personaggi, di controrno a susan e al suo stile di vita e ambiente sociale. Ford Definisce inoltre, (in maniera cruda e reale), alcuni temi psiclogici e sociali delll'animale umano ben delineati nelle vicende del romanzo riuscendo a toccare anche temi di più ampia natura (corruzione, ingiustizia, violenza ecc ecc.) in modo davvero ben riuscito. Chicce ottime sono sia i finali (sia del film: non poteva essere migliore, ma anche del romanzo vendetta di Edward interpretato da un gran Gyllenhaal, poichè in realtà Susan con il suo modo di fare ha ucciso Edward non credendo in lui e anche tradendo il suo amore), ma anche l'inizio disgustoso invettiva contro le deformità umane in senso ampio e metaforico.
Consigliatissimo.
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eugeniocrispo
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domenica 27 novembre 2016
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fuochi fatui
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Un film che presenta due trame all'interno abbastanza scontate, che aderisce bene al libro. Il regista tenta in tutti i modi di rendere col pathos e con maestria lodevole una trama lenta, nonostante le scene d'azione. I personaggi sono stucchevoli e in cerca d'autore, ma Pirandello è un ombra lonana che non si misura col metro dei nani.
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emasbt
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sabato 26 novembre 2016
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peccato la critica fuorviante....
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Film decisamente mediocre, non mi trovo partecipe a nulla di quanto scritto di buono su questo film. Scene lente, fastidiosa ed eccessiva la durata della scena della famigliola bloccata nel deserto di notte. Scontata la trama è assurda la fine. In totale non perdete nulla se non lo andate a vedere. Peccato per gli attori che meritavano una trama migliore.
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