m.raffy
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martedì 3 gennaio 2017
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un nuovo viaggio meraviglioso nel mondo disney
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Ottimo film, ancora un'avventura fantastica nel mondo Disney, che questa volta ci trasporta in Polinesia, nel cuore dell'Oceano Pacifico. Qui la giovane Vaiana intraprende con coraggio un viaggio per salvare il suo popolo, la sua isola e allo stesso tempo trovare la sua identità.
"L'Oceano ha scelto te." E' con queste parole che la saggia Nonna Tala incoraggia Vaiana ad andare oltre il reef, affrontando l'ignoto.
I registi John Musker e Ron Clements tornano così a dirigere un lungometraggio animato, regalandoci nuove emozioni, riprendendo alcune delle tematiche tradizionali del mondo Disney, ma in una chiave del tutto nuova.
Vaiana rappresenta una figura femminile diversa, rispetto a come l'abbiamo conosciuta fino ad oggi, una fanciulla coraggiosa, che rifiuta di essere etichettata come principessa e che non cerca l'amore, ma unicamente sè stessa e la felicità per sè e i suoi cari.
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Ottimo film, ancora un'avventura fantastica nel mondo Disney, che questa volta ci trasporta in Polinesia, nel cuore dell'Oceano Pacifico. Qui la giovane Vaiana intraprende con coraggio un viaggio per salvare il suo popolo, la sua isola e allo stesso tempo trovare la sua identità.
"L'Oceano ha scelto te." E' con queste parole che la saggia Nonna Tala incoraggia Vaiana ad andare oltre il reef, affrontando l'ignoto.
I registi John Musker e Ron Clements tornano così a dirigere un lungometraggio animato, regalandoci nuove emozioni, riprendendo alcune delle tematiche tradizionali del mondo Disney, ma in una chiave del tutto nuova.
Vaiana rappresenta una figura femminile diversa, rispetto a come l'abbiamo conosciuta fino ad oggi, una fanciulla coraggiosa, che rifiuta di essere etichettata come principessa e che non cerca l'amore, ma unicamente sè stessa e la felicità per sè e i suoi cari. Un'ulteriore evoluzione rispetto alla principessa Merida di "Ribelle" e ad Elsa di "Frozen", che ancora una volta lascia intendere quanto le donne possano fare la differenza. Dunque è lei e lei soltanto a guidare la propria barca e a dover portare a termine l'impresa, seppure aiutata dal semi-dio Maui, uno spaccone ma in fondo simpatico, generoso e in cerca di affetto più che di gloria.
I colori vivaci e la perfezione raggiunta nelle tecniche di computer grafica, uniti ad una coinvolgente colonna sonora, contribuiscono ad incantare lo spettatore, facendolo letteralmente immergere nell'oceano insieme a Vaiana e ai suoi compagni di viaggio. Il filo del racconto si dipana in maniera rapida e lineare, mai noiosa, lasciandoci scoprire insieme a Vaiana, che siamo noi alla fine a scegliere chi siamo e che il nostro destino, qualunque esso sia, non è definito fin quando non lo affrontiamo fino in fondo. Un film che sicuramente vale la pena vedere.
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mickey97
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mercoledì 28 dicembre 2016
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animazione eccellente, un altro bel lavoro disney
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In principio c'era solo l'oceano finchè non emerse l'isola madre Te-fiti, il cui cuore aveva un grandisismo potere: generare la vita. Il mutaforma, semidio del vento e del mare, eroe degli uomini Maui lo rubò per donarlo agli uomini ma durante la sua fuga dovette necessariamente scontrarsi con Te ka, un mostro di lava con il quale ebbe così tanto la peggio da scomparire dalla scena insieme al suo amo grazie al quale riusciva a trasformarsi, divenendo così leggenda ed oggetto di molteplici racconti. La piccola Vaiana, figlia del capo del villaggio sito nell'isola di Motunui, ha avuto modo di ascoltare questi ultimi per via della nonna che aderisce al credo polinesiano delle leggende con annessa la speranza che queste si possano avverare, con la quale condivide la passione per l'oceano, una passione che il padre cerca di silenziare in tutti i modi per fare in modo di proteggerla da tutti i possibili pericoli che vi albergano.
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In principio c'era solo l'oceano finchè non emerse l'isola madre Te-fiti, il cui cuore aveva un grandisismo potere: generare la vita. Il mutaforma, semidio del vento e del mare, eroe degli uomini Maui lo rubò per donarlo agli uomini ma durante la sua fuga dovette necessariamente scontrarsi con Te ka, un mostro di lava con il quale ebbe così tanto la peggio da scomparire dalla scena insieme al suo amo grazie al quale riusciva a trasformarsi, divenendo così leggenda ed oggetto di molteplici racconti. La piccola Vaiana, figlia del capo del villaggio sito nell'isola di Motunui, ha avuto modo di ascoltare questi ultimi per via della nonna che aderisce al credo polinesiano delle leggende con annessa la speranza che queste si possano avverare, con la quale condivide la passione per l'oceano, una passione che il padre cerca di silenziare in tutti i modi per fare in modo di proteggerla da tutti i possibili pericoli che vi albergano. Quando però Vaiana viene scelta dall'oceano, capisce di dover portare a termine una missione nello specifico anche su esortazione della nonna oramai morente in seguito ad un malore, ovvero quella di cercare Maui e riportare il cuore al suo posto.
Questo film parte bene fin da subito, poichè fin dal suo esordio si può appurare come la trama ed in seguito anche la sceneggiatura siano effettivamente valide per poi arrivare a constatare come l'animazione risulti eccellente e sia progredita a livelli esponenziali, gli effetti visivi si rivelano estremamente potenti ed i colori vividi permettono che lo scenario parli da sè senza se e senza ma ad uno spettatore stupito di gran lunga da questo prodotto così REALE e VERITIERO a livello visivo. Tecnicamente quindi, assolutamente nulla da dire e sia trama che sceneggiatura trovano la loro concretezza nell'adesione ai culti, ai credi e costumi polinesiani, quanto alle canzoni grazie a queste si arriva all'apice del coinvolgimento peccato solo che a secondo tempo inoltrato il film perda di intensità dal momento che ci si rende conto di come il materiale in generale sia uguale, un viaggio per l'oceano eseguito in capo ad un obbiettivo, sempre due protagonisti (che seppur pienamente all'altezza prima o poi si sente la mancanza di più figure in relazione all'avventura oltre oceano) e poi manca effettivamente una vera e propria dinamica nei fatti proposti, rendendo meno desta l'attenzione. Il film per questo motivo non lo reputo a tutti gli effetti un capolavoro, ma era vicino ad esserlo perchè è palese che il film sia irrinunciabilmente sopratutto sotto il profilo dell'animazione eccellente.
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allaroundtheworld
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venerdì 23 dicembre 2016
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la disney sbarca nel pacifico
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Mentre qui imperversa il freddo, nel mondo Disney si naviga tra le acque del Pacifico maridionale. La nuova protagonista Disney corre a piedi nudi e guida la sua barca a fior d’acqua come Pocahontas, proprio come Merida sente su di sé il peso del proprio ruolo da figlia del capovillaggio, e sogna un'esistenza diversa da quella che vive, come… come fanno praticamente tutte le principesse Disney – pur affermando lei stessa di non esserlo, è quello che effettivamente è. Vaiana è un'adolescente vivace e desiderosa di avventure, scelta dall’oceano per accompagnare il semi-dio Maui in una missione che salverà l’oceano stesso.
Il personaggio non è nuovo: la nobile ragazza insoddisfatta e pressata dai suoi doveri reali che canta a gran voce il suo desiderare qualcosa di più dalla vita – un’avventura, un amore, una libertà negata, pur essendoci stati dei casi differenti come Tiana ne "La principessa e il ranocchio", povera lavoratrice instancabile ma con un grande sogno che cerca di realizzare in maniera attiva e intraprendente, pienamente fiduciosa delle sue capacità - Pure i personaggi del padre severo e apprensivo e dell’anziana da un lato saggia e dall'altro un matta sono i soliti a essere ricalcati.
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Mentre qui imperversa il freddo, nel mondo Disney si naviga tra le acque del Pacifico maridionale. La nuova protagonista Disney corre a piedi nudi e guida la sua barca a fior d’acqua come Pocahontas, proprio come Merida sente su di sé il peso del proprio ruolo da figlia del capovillaggio, e sogna un'esistenza diversa da quella che vive, come… come fanno praticamente tutte le principesse Disney – pur affermando lei stessa di non esserlo, è quello che effettivamente è. Vaiana è un'adolescente vivace e desiderosa di avventure, scelta dall’oceano per accompagnare il semi-dio Maui in una missione che salverà l’oceano stesso.
Il personaggio non è nuovo: la nobile ragazza insoddisfatta e pressata dai suoi doveri reali che canta a gran voce il suo desiderare qualcosa di più dalla vita – un’avventura, un amore, una libertà negata, pur essendoci stati dei casi differenti come Tiana ne "La principessa e il ranocchio", povera lavoratrice instancabile ma con un grande sogno che cerca di realizzare in maniera attiva e intraprendente, pienamente fiduciosa delle sue capacità - Pure i personaggi del padre severo e apprensivo e dell’anziana da un lato saggia e dall'altro un matta sono i soliti a essere ricalcati. Ma in fondo la Disney è maestra e forse unica nel suo genere nel miscelare gli stessi modelli e archetipi fino a ottenere formule sempre nuove, soprattutto puntando su differenti background culturali – dalla Lousiana alla Scandinavia alla Polinesia. Così possiamo aspettarci le tradizionali spalle comiche a quattro zampe senza stancarci mai delle loro gag, godere dell’equilibrio perfetto tra avventura e sentimentalismo, e apprezzare le musiche e i corali che molto ricordano "Il Re Leone" – e di cui ne avevamo già avuto un assaggio anche nell’intro di Frozen. Vedendolo in lingua originale, la pellicola rende indubbiamente di più sia nel doppiaggio parlato sia cantato; una nota più che positiva va al doppiaggio canoro di Dwayne Johnson.
Il punto di forza del film è senza dubbio il suo valore estetico: dopo l’effetto-ghiaccio di Frozen, dove i colori esplodevano seguendo gli sbalzi d’umore di Elsa regalandoci atmosfere aspre, tetre o romantiche con continui contrasti di luci e ombre, il ghiaccio si scioglie ed è l’acqua a dominare in "Oceania": dalle acque basse e limpide della costa sotto uno sfavillante sole tropicale a quelle più torbide e scure dell'del mare aperto sotto il cielo stellato.
Numerosi gli ammiccamenti ad altri classici disneyiani, da quelli già citati alle atmosfere subacquee de "La Sirenetta" alle maschere vodoo e agli effetti fluorescenti adocchiati nella tana del villain de "La Principessa e il Ranocchio". D'altronde, la Disney ego-riferita non solo piace, ma può anche permetterselo.
Un’ottima pellicola che traspare ancora una volta vera passione e duro lavoro: il messaggio ormai è di casa, come anche la protagonista che se ne fa carico – ammettiamolo: nonostante le si consideri delle femministe, queste principesse non smettono mai di essere principesse – ma l’umorismo genuino e per niente scontato, l’armonia estetica e una colonna sonora esclusiva la rendono un’altra opera d’eccellenza disneyana come ne vediamo sempre più spesso dall’inizio del decennio e come non se ne vedevano dalla fine degli anni Novanta. C’è solo da chiedersi in quale altra parte del mondo andrà ora la Disney a cercare ispirazione.
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hellphone97
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giovedì 20 luglio 2017
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principessa polinesiana
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Il classico disney del 2016 (dopo zootropolis) gode di una trama accattivante e canzoni molto orecchiabili che dopo averle sentite una sola volta rimangono nella nostra testa e anche nel nostro cuore. Peccato non abbia vinto l'oscar e meno male sia stato superato da Zootropolis.
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alex62
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domenica 25 dicembre 2016
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non sono una principessa!
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C'è qualcosa di misterioso, scritto nelle profondità di ognuno, quasi come stupendi graffiti di grotte inesplorate, lasciati dalle mani degli sciamani decine di migliaia di anni orsono, illeggibili e ininterpretabili per gli uomini d'oggi. Però quel qualcosa è autentico e ha a che fare con la nostra identità più profonda che niente e nessuno potrà mai cancellare, né modificare. Chi siamo non lo abbiamo deciso noi e forse possiamo spostare le cose solo di pochi millimetri, ma non perché ci sia un Destino che incombe sulle nostre fragili volontà, bensì, al contrario, proprio perché creature infinitamente libere, create da mani buone e benedicenti, non saremo felici finché non diventeremo noi stessi.
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C'è qualcosa di misterioso, scritto nelle profondità di ognuno, quasi come stupendi graffiti di grotte inesplorate, lasciati dalle mani degli sciamani decine di migliaia di anni orsono, illeggibili e ininterpretabili per gli uomini d'oggi. Però quel qualcosa è autentico e ha a che fare con la nostra identità più profonda che niente e nessuno potrà mai cancellare, né modificare. Chi siamo non lo abbiamo deciso noi e forse possiamo spostare le cose solo di pochi millimetri, ma non perché ci sia un Destino che incombe sulle nostre fragili volontà, bensì, al contrario, proprio perché creature infinitamente libere, create da mani buone e benedicenti, non saremo felici finché non diventeremo noi stessi.
Questo racconto, che i nostri antenati inventarono intorno a un fuoco, in notti tenebrose, riguarda non soltanto gli umani, ma anche gli Dei! Curioso che riguardi gli Dei anche della cosmogonia dei mari del Sud…
Vaiana, la nuova protagonista Disney, non più una principessa di sangue blu, come da trita e inopinata tradizione, fin da piccolissima, mostra un'insolito legame con l'Oceano Mare, dio degli abissi primordiali, vorace e implacabile, e invece con lei dolce, affettuoso, paterno…
Vaiana, crescendo, si scoprirà sempre più distante dal suo popolo, dalla paura inveterata per le onde e l'ignoto, che in lei non ha alcun significato, anzi, l'ignoto, l'inesplorato l'attrae come il piatto più prelibato.
Vaiana frequenta e conosce a memoria tutti i miti del suo popolo, ormai stanziale e distratto: c'è un'ombra lunghissima che incombe sulla felice vita sempre uguale dei suoi cari. Quell'ombra viene da un passato remoto, dove Maui, semidio benemerito di tutto il genere umano per aver rubato il fuoco agli Dei, fra i suoi furti aveva collezionato il furto del cuore verde dell'oceano alla dea della fertilità Pepiti, la dea-isola causa di ogni fiore, di ogni nuova vita. Vaiana è l'eletta: l'unica che potrà restituire il cuore alla dea che sta facendo fuoco e fiamme per riaverlo. Che, essendo privata della fonte di ogni bene per il mondo, non può più amare e quindi fertilizzare ogni vita.
L'oceano stesso lo consegna nelle morbide manine di Vaiana questo cuore, mani non certo aduse e capaci di tesare corde robuste, vele e giunchi di catamarani veloci. Ma la nonna-manta della ragazza la guida, quasi come uno spirito, alla scoperta del vero destino di Vaiana…
Animazione di altissimo livello, conoscenza della cosmogonia dell'Arcipelago squisita, raccontata in modo comprensibile anche al pubblico dei più piccoli, deliziati anche da due presenze comiche formidabili: un galletto handicappato e un porcellino da compagnia - da compagnia, non da mangiare!!!
Il personaggio meno riuscito è proprio il semidio maori, Maui, mentre stupenda, anche se un po' monocorde è la bellissima Vaiana.
Il nodo drammatico di tutta la vicenda è sublime - ovviamente non ve lo svelo - nella sua evidenza primigenia.
Si tratta di un archetipo di tutte le culture: la dea arrabbiata non è altri che un travestimento della furia più potente e distruttrice di tutto il creato. Abbiamo qui a che fare con una cultura, come molte di quelle dell'Estremo Oriente, lontanissima dalla nostra, una cultura dove il Male è nella Dea, non fuori di essa è l'altra faccia di una realtà cosmica in quanto ontologico, e non come ci ha insegnato la filosofia occidentale, l'assenza o la privazione di Bene.
In questo racconto il male può essere sconfitto solo con l'amore di un gesto estremo nella sua generosità, che restituisca l'equilibrio turbato nella visione matriarcale, dove il maschio ha pura funzione ornamentale e riproduttiva (e qui incrociamo l'eterna poetica Disneyana, dove il maschio è inetto e per lo più maligno…non sa far crescere i propri figli, nati quasi per errore…uno psicoanalista ci sguazzerebbe!), mentre il principio femminile è il centro, il cuore di tutta la natura. Infatti non sarà il maschione ridicolo e muscoloso Maui a restituire il cuore alla Dea…
La pensavano più o meno così (molto a lungo la pensarono così) anche i nostri progenitori dell'area del Mediterraneo. Prima di scoprire gli aspetti più malvagi e demoniaci di una realtà divina-umana squilibrata, in quanto privata dell'armonica e disinteressata cura e legame del maschile con il femminile.
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filippotognoli
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venerdì 30 dicembre 2016
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la magia della polinesia
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Classica avventura Disney/Pixar, con eroina femminile, ben spalleggiata dal semidio Maui x la parte maschile, che ci trasporta nel paradiso delle isole polinesiane. Ma non tutto e' oro cio' che luccica...Anche nella splendida e pacifica Oceania del titolo, ci sono leggende e magie nascoste che Vaiana ci fara' vivere in un tripudio di sole, mare e colori. Come sempre a livello tecnico, la computer graphic e' strabiliante, molti scenari sembrano reali e lasciano letteralmente incantati. Il mare illuminato dalla fosforescenza delle mante/razze mi ha ricordato quello visto nel film "la vita di Pi", semplicemente magnifico! Cosi' come i tatuaggi di Maui che si animano e interagiscono con la storia ricordano i disegni del nostro Bozzetto: bellissimi! Anche i personaggi di contorno sono molto ben caratterizzati: il padre, il gallo, il maialino, ma su tutti svetta la simpatia/follia della nonnina.
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Classica avventura Disney/Pixar, con eroina femminile, ben spalleggiata dal semidio Maui x la parte maschile, che ci trasporta nel paradiso delle isole polinesiane. Ma non tutto e' oro cio' che luccica...Anche nella splendida e pacifica Oceania del titolo, ci sono leggende e magie nascoste che Vaiana ci fara' vivere in un tripudio di sole, mare e colori. Come sempre a livello tecnico, la computer graphic e' strabiliante, molti scenari sembrano reali e lasciano letteralmente incantati. Il mare illuminato dalla fosforescenza delle mante/razze mi ha ricordato quello visto nel film "la vita di Pi", semplicemente magnifico! Cosi' come i tatuaggi di Maui che si animano e interagiscono con la storia ricordano i disegni del nostro Bozzetto: bellissimi! Anche i personaggi di contorno sono molto ben caratterizzati: il padre, il gallo, il maialino, ma su tutti svetta la simpatia/follia della nonnina.Unica nota stonata, di clima natalizio non c'e' neanche l'ombra, del resto in Polinesia non sanno neanche cosa sia ne' la neve, ne' Babbo Natale! Nel 2016 e' il miglior cartoon uscito, dopo Zootropolis, di gran lunga meglio dei vari "alla ricerca di Dory", "Petz", "Trolls", ecc. Voto 8,5.
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eleonora panzeri
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martedì 3 gennaio 2017
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ascolta il tuo cuore
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Ispirato ad una leggenda polinesiana, Oceania racconta la storia delle giovane principessa Moana e del suo viaggio di salvezza e speranza. Una storia semplice ma complessa, fatta da tante piccole lezioni, come la vita stessa. Una storia dove vita e viaggio corrono sullo stesso filo e dove il futuro è davvero appannaggio di chi sa osare e non ha paura di essere semplicemente sé stesso, a prescindere da tutto il resto e in cui l’eterna lotta per essere amat[+]
Ispirato ad una leggenda polinesiana, Oceania racconta la storia delle giovane principessa Moana e del suo viaggio di salvezza e speranza. Una storia semplice ma complessa, fatta da tante piccole lezioni, come la vita stessa. Una storia dove vita e viaggio corrono sullo stesso filo e dove il futuro è davvero appannaggio di chi sa osare e non ha paura di essere semplicemente sé stesso, a prescindere da tutto il resto e in cui l’eterna lotta per essere amati si rivela un’arma a doppio taglio capace di creare più infelicità che appagamento. Un film per tutte le età grazie alle canzoni orecchiabili e ad alcuni buffi personaggi, come il gallo Heihei. Spiazzante e fonte di riflessione il breve ma significativo corto prima del film, che in pochi minuti demonizza la nostra società industrializzata, che obbligandoci all’uniformità ci ruba la vita senza permetterci di viverla.
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frague
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lunedì 23 gennaio 2017
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piccolo grande capolavoro
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Non ero molto convinta di andare a vedere qualcosa di diverso dalle ultime principesse Disney dopo aver guardato il trailer ma...appena entrata in sala ho cominciato un viaggio nella meravigliosa Polinesia e nella vita di Moana (mi rifiuto di chiamarla con il nome differente dall'originale) , principessa bellissima che prima di compiere il suo dovere nei riguardi del suo popolo, vuole prima ascoltare il suo cuore e capire perché l'oceano "l'ha scelta". Una metafora profonda sulla vita e sull'inseguire i propri sogni e trovare così se stessi, anche se è dura, anche se non ce la si fa al primo colpo e il rischio di perdersi è molto facile.
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Non ero molto convinta di andare a vedere qualcosa di diverso dalle ultime principesse Disney dopo aver guardato il trailer ma...appena entrata in sala ho cominciato un viaggio nella meravigliosa Polinesia e nella vita di Moana (mi rifiuto di chiamarla con il nome differente dall'originale) , principessa bellissima che prima di compiere il suo dovere nei riguardi del suo popolo, vuole prima ascoltare il suo cuore e capire perché l'oceano "l'ha scelta". Una metafora profonda sulla vita e sull'inseguire i propri sogni e trovare così se stessi, anche se è dura, anche se non ce la si fa al primo colpo e il rischio di perdersi è molto facile. Il cuore di Tefiti e quello di Moana si ritrovano insieme in una scena finale meravigliosa sia per le orecchie che per gli occhi. Quando lei è finalmente in pace con se stessa, lo è anche l'isola che torna rigogliosa e più bella che mai. Oltre la scenografia eccellente e i numerosi temi affrontati, a rendere tutto più magico c'è la deliziosa nonna, la nostra parte razionale ma anche quella più carica di sentimenti, che ci ricorda quanto tutto nella vita serva per renderci ciò che siamo e talvolta ci ostacola per metterci alla prova e farci riuscire con ancora più convinzione; e la colonna sonora, con la canzone che rappresenta la piccola Moana e che ti carica di sogni e speranze in un reprise a dir poco commovente.
"Moana" è il cartone Disney entrato di diritto tra i miei preferiti, cosa che un film come Frozen, nonostante tutto, non era riuscito a fare.
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marychan
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mercoledì 15 agosto 2018
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all'altezza dei classici disney
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Una nuova principessa nell'universo disney, ma stavolta senza principe. Vaiana è cocciuta ed indipendente, e contro la volontà del padre navigherà da sola oltre il reef per rimettere a posto il cuore di Te-Fiti.
Le musiche sono all'altezza degli altri classici, viene voglia di riascoltarle ancora e ancora, ma il punto forte è l'animazione: la CGI è talmente ben fatta che sembra di essere lì in polinesia insieme a Vaiana e Maui. Quest'ultimo avrebbe dovuto prendere l'oscar come miglior co-protagonista, credo sia la vera star del film: interessante, divertente, pieno di sé...scorretto e con così tanti umani difetti (per un semi-dio!) che è impossibile non innamorarsene!
L'happy end è scontato in un film Disney, ma riesce a riservare qualche sorpresa e soprattutto una delle migliori scene di tutto il film (o forse dovrei dire di TUTTI i film!) quando l'oceano si apre e Vaiana va incontro a Te-Ka al rallentatore.
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flyanto
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mercoledì 4 gennaio 2017
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l'avventura di una bella eroina polinesiana
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"Oceania", l'ultimo film della Disney, racconta di nuovo la storia di un'eroina che deve compiere una pericolosa e difficile missione da cui alla fine ne uscirà vincitrice. Il personaggio femminile in questione è una bella ragazza, di nome Moana (Oceania nella versione italiana), che vive insieme ai suoi genitori in un'isola della Polinesia nel Sud del Pacifico e, poichè da lungo tempo la popolazione a cui appartiene non si dedica più all'attività della pesca e conseguentemente anche a quella della navigazione in mare aperto, ella, grande appassionata dell'andar per mare (attività che però le viene severamente proibita dal padre in quanto assai pericolosa) decide di scoprirne la ragione e porvi rimedio.
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"Oceania", l'ultimo film della Disney, racconta di nuovo la storia di un'eroina che deve compiere una pericolosa e difficile missione da cui alla fine ne uscirà vincitrice. Il personaggio femminile in questione è una bella ragazza, di nome Moana (Oceania nella versione italiana), che vive insieme ai suoi genitori in un'isola della Polinesia nel Sud del Pacifico e, poichè da lungo tempo la popolazione a cui appartiene non si dedica più all'attività della pesca e conseguentemente anche a quella della navigazione in mare aperto, ella, grande appassionata dell'andar per mare (attività che però le viene severamente proibita dal padre in quanto assai pericolosa) decide di scoprirne la ragione e porvi rimedio. Scoperta l'esistenza di una divinità che da molti secoli terrorizza gli isolani ed avendo anche appreso che questa sorta di maledizione può essere superata consegnando alla suddetta divinità un talismano fatto di una particolare pietra a forma di cuore, si appresta a partire da sola (con la sola compagnia di un "particolare" galletto) con la propria imbarcazione per il mare aperto, sfidando ampiamente il divieto del genitore. Nel corso di questo viaggio Moana si imbatterà in numerose avventure e pericoli ed incontrerà anche un personaggio, una sorta di divinità maori grossa e tatuata che, volente o nolente l'aiuterà nella sua missione e contribuendo così a farla ritornare all' isola natia vittoriosa ed osannata da tutti.
Tutti gli ultimi cartoons della Disney presentano ritratti di giovani donne concepite però come esseri femminili moderni, coraggiosi ed assai indipendenti. Sono lontani ormai i tempi in cui i personaggi del "gentil sesso" erano visti come ragazze votate esclusivamente al matrimonio e, magari, a costituire un regno. Da Pocahontas, a Rapuntzel, a Merida, ad Elsa ed Anna, per citarne alcune, si nota in maniera evidente tale nuova tendenza, ora confermata anche dal personaggio della giovane Moana. Al di là, comunque della trama in sè che risulta abbastanza piacevole ma senza alcuna particolarità eclatante, ciò che si ammira principalmente, per non dire esclusivamente, in "Oceania", ma il discorso è da estendersi a tutte le ultime pellicole della produzione Disney, è la tecnica, altamente raffinata al computer, con cui i personaggi, gli ambienti circostanti e tutti i particolari delle scene vengono rappresentati, consegnando delle immagini quanto mai reali da sembrare riprese direttamente dalla macchina da presa o da quella fotografica. Pertanto, proprio da questo punto di vista, anche per uno spettatore adulto risulta quanto mai piacevole nonchè interessante seguire le storie disneyane, sebbene esse rivolte esclusivamente ad un pubblico di bambini.
Sicuramente consigliabile.
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[+] moana in italiano si chiama vaiana!
(di qdaniele97)
[ - ] moana in italiano si chiama vaiana!
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