A partire dall'8 marzo esce in home video nei formati di DVD e Blu Ray Kubo e la spada magica, l'ultima meravigliosa creazione in stop motion dello studio Laika Entertainment. Giappone, Kubo è un cantastorie: canta animando i suoi origami narrando racconti senza fine, lo fa per le strade del suo villaggio dove intrattiene numerosi passanti. Ma la sua vita la dedica anche alla cura della madre, creatura eterea, misteriosa che ha ormai esaurito tutte le forze. Ben presto però una minaccia incomberà sul piccolo Kubo: il nonno, ultimo membro della famiglia con poteri magici, vuole privarlo dell'unico occhio che è rimasto al bambino, inizia così per Kubo una fantastica avventura alla ricerca di un elmo, un'armatura e una spada che gli consentiranno di sconfiggere lo spietato mago.

I contenuti speciali dell'Home Video di Kubo e la spada magica ci mostrano, da un lato, le influenze sia della cultura che del cinema giapponese classico, nei personaggi, nelle creature mostruose, nell'ambientazione, dall'altro, il making of del film con l'ideazione dei modellini, la costruzione di personaggi.

Nei contenuti extra scopriremo così che dietro questa piccola gemma dell'animazione contemporanea vi sono influenze che vengono da molto lontano. Come ha affermato in un'intervista lo stesso regista Travis Knight, una delle sue prime folgorazioni cinematografiche è stato proprio Akira Kurosawa, il gigante giapponese che ha ispirato intere generazioni di cineasti, come George Lucas, Steven Spielberg e Sergio Leone. È evidente che un film come Kubo e la spada magica risenta del lascito di certa tradizione cinematografica del Giappone, come viene ribadito anche nelle clip degli extra, alcune scene sono fortemente ispirate dai film di Kurosawa: la sfida nel villaggio, i momenti di duello o semplicemente la pioggia.

Il racconto epico, l'avventura e il dramma intimo sono tre elementi primari di Kubo e la spada magica. Per ognuno di questi temi abbiamo selezionato i film di Akira Kurosawa più rappresentativi, scopriamo insieme quali sono.

L'imprescindibile capolavoro di Akira Kurosawa I Sette Samurai è un monumento della storia del cinema. Inutile dire che non è soltanto una storia di contadini disperati che chiedono a un gruppo di samurai di farsi difendere, I Sette Samurai si estende all'umanità intera e alle sue molteplici sfaccettature. I duelli sotto la pioggia restano impressi come folgoranti flash pittorici, racconto epico che non cede mai alla retorica, Kurosawa è un debitore del rigore e della magnificenza dei maestri russi. I primi piani ravvicinati si contrappongono al magnetismo dei campi lunghi fino a raggiungere l'acme dello scontro finale. Visioni necessarie.

Due imbranati contadini assetati di denaro si imbattono in una principessa erede al trono che è appena fuggita, chi la ritroverà sarà risarcito con una lauta ricompensa. Ma la ragazza è protetta da un valoroso samurai. Peripezie, avventure e duelli indimenticabili prima del tripudio finale, tornano nel cinema di Akira Kurosawa. Considerato per molto tempo uno dei suoi lavori minori, La fortezza nascosta è stato una delle prime fonti di ispirazione di Star Wars. Il romanzo picaresco immerso nel Giappone feudale crea un pastiche di generi che ribadisce ancora una volta la modernità del maestro giapponese. Visioni immortali.

Siamo nel Giappone degli anni '30, Yukie (Setsuko Hara) è la figlia ribelle di un docente universitario, la ragazza è innamorata di Noge, un idealista catturato dalla polizia per il suo dissenso nei confronti del governo. Dramma esistenzialista e intimo, in questo film Kurosawa abbandona il canto epico per addentrarsi nel realismo del dramma personale. Con incredibile raffinatezza il film racconta uno dei temi cardine della cultura nipponica: il rapporto con la famiglia, in particolare con i propri genitori. Il fulgore dei duelli lascia spazio al lirismo e all'emotività. Visioni profonde.