fabrizio friuli
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giovedì 20 aprile 2023
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kubo e l'' armatura mistica
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In un antico villaggio giapponese, il giovane Kubo si prende cura della madre malata e intrattiene gli abitanti del suo villaggio esibendosi come cantastorie dando vita a dei piccoli origami composti interamente con la carta usando un particolare strumento a corde. Tuttavia, la sua esistenza viene minacciata quando due figure mascherate gli danno la caccia e quindi , sua madre si sacrifica per salvargli la vita e gli affida di una missione che lui deve intraprendere : trovare le componenti di un' armatura da Samurai utile ( o meglio , indispensabile per sconfiggere una presenza malefica che vuole avere il suo unico occhio che gli permette di vedere ). Durante l' avventura egli verrà protetta da Scimmia ( in realtà sua madre ) e poi da un guerriero scarabeo , che si rivela essere suo padre.
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In un antico villaggio giapponese, il giovane Kubo si prende cura della madre malata e intrattiene gli abitanti del suo villaggio esibendosi come cantastorie dando vita a dei piccoli origami composti interamente con la carta usando un particolare strumento a corde. Tuttavia, la sua esistenza viene minacciata quando due figure mascherate gli danno la caccia e quindi , sua madre si sacrifica per salvargli la vita e gli affida di una missione che lui deve intraprendere : trovare le componenti di un' armatura da Samurai utile ( o meglio , indispensabile per sconfiggere una presenza malefica che vuole avere il suo unico occhio che gli permette di vedere ). Durante l' avventura egli verrà protetta da Scimmia ( in realtà sua madre ) e poi da un guerriero scarabeo , che si rivela essere suo padre.
Il dettaglio fondamentale del lungometraggio animato del 2016 è la tecnica di animazione usata per il film : la tecnica stop motion ( usata anche per gli altri lungometraggi della Laika Entertraintment ) che permette a dei fantocci piccoli, medi e grandi di acquisire la vita ed anche con un' affascinante naturalezza, mentre la storia ricorda quella di un film fantastico nel quale il protagonista deve intraprendere un ' avventura, sconfiggere degli antagonisti e venendo guidato da altri personaggi positivi ( come Il Signore Degli Anelli ) , infatti, sono entrambi dei film fantastici ambientati in mondi differenti. Anche se la storia non sembra essere molto originale, il film presenta delle scene di combattimento tutte animate in modo encomiabile, specialmente il combattimento con il gigantesco scheletro ( ispirato ad una creatura del folklore giapponese ) che appare spaventoso ( ed è giusto che lo sia ) ma senza traumatizzare gli spettatori più giovani, e non è il primo mostro ad apparire durante l' avventura : il secondo mostro è una creatura marina che cerca di attirare Kubo sott' acqua per poterlo divorare, senza riuscirci ( grazie all' intervento del guerriero scarabeo ) e poi , il principale antagonista del film, Il Re Luna si trasforma in un mostro volante simile ad una spaventosa larva gigante capace di volare come un drago orientale. L' animazione delle creature ( proprio come l' animazione dell' acqua ) è stata una vera sfida per gli animatori del film ( specialmente lo Scheletro Gigante ) perché sono pur sempre dei fantocci che vengono prima mossi dagli animatori e per ogni movimento ( per ogni singolo movimento ) viene fatta una fotografia ed ogni fotogramma viene messo in ordine digitalmente per dare l' idea del movimento, ed oltre all' animazione, Kubo e la spada magica, in Italia, presenta esclusivamente un talent nel doppiaggio : Neri Marcore' , anche se quest ' ultimo non può essere reputato un talent, perché la celebrità italiana ha lavorato con frequenza nel doppiaggio, specialmente doppia dopo numerosi lungometraggi di animazione, e al di fuori di lui , gli altri personaggi sono stati doppiati da coloro che esercitano la professione del doppiaggio, e tutti coloro che sono stati diretti e selezionati per doppiare I personaggi hanno dimostrato talento e professionalità , soprattutto Domitilla D'Amico che ha doppiato entrambe le zie di Kubo , le minacciose figure mascherate ( i cui volti sono nascosti da delle maschere giapponesi, probabilmente delle maschere kabuki ), oltre al doppiaggio, questo film ha una buona dose di umorismo ( perché il guerriero scarabeo ha dimostrato una simpatia apprezzabile ) ed è anche un personaggio con una sua propria importanza, perché lui permette a Kubo di agire spontaneamente, a differenza di Scimmia che invece ha un atteggiamento protettivo nei confronti del protagonista ( essendo lei la madre di Kubo , mentre il guerriero scarabeo è il padre di Kubo ). Il nonno di Kubo invece, pur essendo il principale antagonista del film, dopo essere stato sconfitto e non ucciso dopo l' ultimo scontro, diventa un essere umano con l' amnesia e quindi, tutti gli dicono che lui è un anziano benvoluto dalla società, quindi, è anche uno dei pochi film di animazione dove l' antagonista non muore.
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kyotrix
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giovedì 13 aprile 2017
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carino ma non troppo
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Favola stile molto japponese. Buona grafica, lo stile deve piacere. Soliti buoni sentimenti e diverse volte strappa un sorriso. Ma la trama è parecchio semplice, i colpi di scena , se così li possiamo chiamare, un pò scontati. In alcuni momenti può annoiare. Finale così così.
Si può vedere.
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groucho82
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mercoledì 8 febbraio 2017
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candidato all'oscar?
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Candidato all'oscar come miglior film d'animazione, trama carina, disegni belli, ma non credo che potrebbe vincere tale premio.
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willywillywilly
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martedì 27 dicembre 2016
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animazione a tinte fosche
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"Kubo e la spada magica" non ha certamente paura di mostrarsi nella sua vera essenza: storia a tratti cupa, film d'azione che ricorda le trame giapponesi, scene forti che fanno paura o quanto meno lasciano quel senso di pesantezza e suspance che non t'aspetteresti da un cartone animato per bambini.
Già dall'inizio è evidente che non sarà il classico cartone della Disney: la prima immagine della donna che porta in grembo quel neonato che cerca di proteggere sembra infondere inquietudine, sfigurata dall'incidente, che vive sospesa tra il reale ed il paranormale. Accudita dal figlio che nel frattempo è diventato ragazzino, cantastorie ed eroe inconsapevole al tempo stesso.
E' difficile leggere tra le righe della trama: non si riesce a capire bene cosa questo film voglia dirci e a chi: c'è una faida famigliare, ci sono morti anche violente, c'è la perdita dei genitori ed un viaggio che porta verso la rinascita e l'abbandono delle paure d'infanzia.
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"Kubo e la spada magica" non ha certamente paura di mostrarsi nella sua vera essenza: storia a tratti cupa, film d'azione che ricorda le trame giapponesi, scene forti che fanno paura o quanto meno lasciano quel senso di pesantezza e suspance che non t'aspetteresti da un cartone animato per bambini.
Già dall'inizio è evidente che non sarà il classico cartone della Disney: la prima immagine della donna che porta in grembo quel neonato che cerca di proteggere sembra infondere inquietudine, sfigurata dall'incidente, che vive sospesa tra il reale ed il paranormale. Accudita dal figlio che nel frattempo è diventato ragazzino, cantastorie ed eroe inconsapevole al tempo stesso.
E' difficile leggere tra le righe della trama: non si riesce a capire bene cosa questo film voglia dirci e a chi: c'è una faida famigliare, ci sono morti anche violente, c'è la perdita dei genitori ed un viaggio che porta verso la rinascita e l'abbandono delle paure d'infanzia.
Il tutto è narrato con poesia e leggerezza in alcuni momenti, epici e memorabili; con ironia che non manca mai e che contribuisce a rendere meno "cupo" il film che altrimenti sarebbe stato forse troppo pesante; con azione e scontri all'arma bianca nel pieno rispetto della tradizione giapponese, fino al finale tremendo e fortissimo della morte dei genitori trasmutata sotto forma di allegoria.
Onestamente non lo raccomanderei alla platea dei più piccoli: non sarebbe certamente capito ed avrebbe l'indubbio demerito di mettere più paura che altro.
Rimane comunque un buon film d'animazione e d'azione, non convenzionale nella sceneggiatura ed avvincente negli scontri, adatto agli adolescenti per i messaggi che presenta a chi saprà coglierli.
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cg1995
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martedì 15 novembre 2016
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l'avventura di kubo.
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Un film d'animazione per tutte le età. Grande uso della stop motion che rende l'animazione divertente e originale. La storia racconta di un piccolo ragazzo che ha perso il padre e che perderá di lì a poco la madre a causa del nonno che lo cerca per levargli l'unico occhio rimasto. Il nonno, freddo e indifferente, verrà sconfitto proprio dall'amore e dalla capacità di rimanere legati agli affetti, di kubo. Coinvolgente(anche per l'ottima animazione) il viaggio che Kubo si ritrova a percorrere e grande metafora di vita.
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martedì 15 novembre 2016
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l'avventura di kubo.
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Un film d'animazione per tutte le età. Grande uso della stop motion che rende l'animazione divertente e originale. La storia racconta di un piccolo ragazzo che ha perso il padre e che perderá di lì a poco la madre a causa del nonno che lo cerca per levargli l'unico occhio rimasto. Il nonno, freddo e indifferente, verrà sconfitto proprio dall'amore e dalla capacità di rimanere legati agli affetti, di kubo. Coinvolgente(anche per l'ottima animazione) il viaggio che Kubo si ritrova a percorrere e grande metafora di vita.
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g_andrini
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martedì 8 novembre 2016
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dolce
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E' sia poetico che "pratico", un mix ben riuscito. Kubo è simpatico, la storia è simile ad un fantasy di buon livello.
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