L'addio di Andrzej Wajda, un omaggio alla libertà dell'arte e ai suoi eroi
di Gabriele Porro Cult Week
Ha fatto giusto in tempo, il grande Andrzej Wajda, a presentare al Festival di Gdynia, a fine settembre 2016, il suo ultimo film Il ritratto negato. Il maestro polacco di L'uomo di marmo e Katyn, 65 anni di splendida carriera da cineasta che va dalla palma d'Argento 1957 a Cannes per I dannati di Varsavia a quella d'Oro nel 1981 per L'uomo di ferro, il film su Walesa e Solidarnosc, dal Leone d'Oro alla carriera a Venezia nel 1998 all'Oscar onorario ricevuto nel 2000 "per cinque decenni di straordinario lavoro alla regia" all'Orso d'Oro a Berlino nel 2006 ("una vita dedita all'arte cinematografica"), sarebbe morto poche settimane dopo, novantenne ancora pieno di progetti e di ansia e voglia di parlare di cultura, politica e libertà. [...]
di Gabriele Porro, articolo completo (4988 caratteri spazi inclusi) su Cult Week 11 luglio 2019