eugen
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sabato 15 aprile 2023
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get out is very good
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Ad onta di denifrazioni, anche"facili", Volendo, "Get Out"di Jordan Peele(autore totale, anche di soggetto e sceneggiatura,2017; all'epoca suo esordio registico, prima di"Us"e Nope", appare un film grottesco con precisi frferimenti culturali e sociali(quali la presunta totale accoglienza e il torale riconosciment degli afroamericani dopo la presidenza "doppia"di Obama, che peralrro per l'integrazione non aveva fatto moltissimo...), decisamebte ben realizzato(meglio del successivo"US", per inciso), dove il ruolo del fotografo afroamericnao invitato nella lussuosa casa dei gneitori dlela "novia"bainchissima con genirori ipercaucasici presunti"liberal", che itera l'inizio con il rapimento di un giovane afro da parte di un bianco, rappresenta in qualche modo l'inizio di una"horror comedy"con relativa trapiano cerebrale(parziale)e espianto-trapianto oculare .
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Ad onta di denifrazioni, anche"facili", Volendo, "Get Out"di Jordan Peele(autore totale, anche di soggetto e sceneggiatura,2017; all'epoca suo esordio registico, prima di"Us"e Nope", appare un film grottesco con precisi frferimenti culturali e sociali(quali la presunta totale accoglienza e il torale riconosciment degli afroamericani dopo la presidenza "doppia"di Obama, che peralrro per l'integrazione non aveva fatto moltissimo...), decisamebte ben realizzato(meglio del successivo"US", per inciso), dove il ruolo del fotografo afroamericnao invitato nella lussuosa casa dei gneitori dlela "novia"bainchissima con genirori ipercaucasici presunti"liberal", che itera l'inizio con il rapimento di un giovane afro da parte di un bianco, rappresenta in qualche modo l'inizio di una"horror comedy"con relativa trapiano cerebrale(parziale)e espianto-trapianto oculare . Decisamente il tentativo riesce, molto bnee, dovee l'elemento grottesco permane, ma nell'ultima parte la componente drammatica risulta giustamente piu'accentuata, coin un'ilntelligente relativizzazione della retorica appunto"liberal"e con lo scacco finale alla retorica di chi crede di essere"a'la page"con dichiarazioni "filo-afro"che ricordano piu'che altro "UNcle Tom'c Cabin"di Harriet Beecher,di meta' 1800... e non, invece, le lortte realmente anti.abolizioniste di Martin Luther King e Malcom X(certo, nella totale differenza..anzi opposzione dei metodi di lotta...) . Da anlizzare, in questa chiave, e¿il ruolo non tanto dei genitori della girlfriend(resa bene da Allison Williams ), che appare un'"utile idiota"perfetto strumento dei disegni familiari... IN un cast notevole, di ottimi(e inteprreti, , Daniel Kaluuya e'protagonista notevole, e Lil Real Howery, 'amico ."detective", lo "completa"in pieno. Eugen.
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elgatoloco
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venerdì 3 giugno 2022
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grotteso-satirico, thriller/hortor
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Questo"Get up"(Jordan Peele, anche autore si soggetto e sceneggiaqtura, 2017), film thriller.horror o con venature horror(che poi e'lo stesso o quasi)parla di una coppia dove lui, noto fotografo afroamericano, ariva con la fidanzata Wasp alla casa dei suoi(di lei)e incontra subito uno strano mondo: lui, neurochiriurgo. si dice subito elettetore di Obama("l'avrei votato anche per il terzo mandato, se si potresse", afferma)e la moglie, psichiatra(negli States le titoalrita' in campo "psico"sono altre da quelle europee), che si rivela curiosissima, lo ipnotizza e gli fa rivivere momenti darammatici della sua esistenza()da bambino ha perso la madre in modo tragico), ma anche tutto l'ambiente si rivela"strano": due domestici di colore, il resto bianchi strani(anche un gallerista che il protagonista conosce, avendo esposto nella sua galleria), finche', anche con l'aiuto di un amico, agente TSA, scopre che molte cose"non vanno"in quel posto.
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Questo"Get up"(Jordan Peele, anche autore si soggetto e sceneggiaqtura, 2017), film thriller.horror o con venature horror(che poi e'lo stesso o quasi)parla di una coppia dove lui, noto fotografo afroamericano, ariva con la fidanzata Wasp alla casa dei suoi(di lei)e incontra subito uno strano mondo: lui, neurochiriurgo. si dice subito elettetore di Obama("l'avrei votato anche per il terzo mandato, se si potresse", afferma)e la moglie, psichiatra(negli States le titoalrita' in campo "psico"sono altre da quelle europee), che si rivela curiosissima, lo ipnotizza e gli fa rivivere momenti darammatici della sua esistenza()da bambino ha perso la madre in modo tragico), ma anche tutto l'ambiente si rivela"strano": due domestici di colore, il resto bianchi strani(anche un gallerista che il protagonista conosce, avendo esposto nella sua galleria), finche', anche con l'aiuto di un amico, agente TSA, scopre che molte cose"non vanno"in quel posto. Vi si praticano esperimenti e trapianti di cranio, usando quasi s empre afroamericani giovnai, a vantaggio di persone bianche e anziane. Rimane quasi coinvolto nella"cosa"(anchee la sua fidanzata si rivela curiosamnte "embadded"nella questione, oltre qualche possibile supposizione in merito), decide di andarsene8cfr, il titolo, gia'esplicito e d'altronde la frase gli era stata proposta gridando quando si era imbattuto in una persona che effettivamente conosceva, ma che aveva trovato molto cambiato), e il fiale si rivela salvifico per lui(che viene salvato dall'amico agente)ma tragico per la sua(ormai possiamo dire"ex"girl.friend"). Film dalla solida strutturaa, pur nella inserzione di elementi progressivamente aggiunti, anzi proprio per questo, "Get Up"e'uno dei film piu'interessanti di questo scorcio di tardi anni 2010, ormai passato da un lustro ma comunque sempre"aggettante"sulll'estetica e poetica filmica attuale: c'e'il tema razziale, comunque ancora vivo in questi States nel quale il problema sembrava totalmente assopito.-superato, la cmmistione tra tratti gortico.fantastici e "realte?"convince, tutto sembra(ed e') perferrtamente strutturato, appunto. Notevoli i protaognisti Daniel Kaluuya e Allison WIlliams, Bradley Whitford e Katherine Keener nella parte dei genitori di lei, Li Rel Howery l'agente amico del protagonista, ma in complesso tutti/e)sono pienamente"In parte". El Gato
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wolvie
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lunedì 5 aprile 2021
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new horror black
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Il genere horror/distopico della Blumhouse nasce con la saga filmica " The Purge" e da questo " Get Out", sotto l' egida di Jason Blum e Jordan Peele. Molto si è detto sul tentativo di proporsi come lettura "afro" di critica socio-politica, infatti, la sceneggiatura originale nel 2018 ha vinto l' Oscar ed altri prestigiosi premi, anche grazie all' epoca storica, dove il movimento sociale Blake Lives Matter, creatosi dopo l' omicidio, da parte delle forze dell' ordine, dell' afroamericano Eric Garner, che pronunciò la frase " I can t breathe", ripetuta anche da altri, fino all' ultimo omicidio di George Floyd, é riuscito a scuotere l' opinione pubblica e quindi anche il mondo hollywoodiano e la sua visione filmica.
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Il genere horror/distopico della Blumhouse nasce con la saga filmica " The Purge" e da questo " Get Out", sotto l' egida di Jason Blum e Jordan Peele. Molto si è detto sul tentativo di proporsi come lettura "afro" di critica socio-politica, infatti, la sceneggiatura originale nel 2018 ha vinto l' Oscar ed altri prestigiosi premi, anche grazie all' epoca storica, dove il movimento sociale Blake Lives Matter, creatosi dopo l' omicidio, da parte delle forze dell' ordine, dell' afroamericano Eric Garner, che pronunciò la frase " I can t breathe", ripetuta anche da altri, fino all' ultimo omicidio di George Floyd, é riuscito a scuotere l' opinione pubblica e quindi anche il mondo hollywoodiano e la sua visione filmica.
Devo dire, però, che a distanza di qualche anno, la Blumhouse ha sfornato poi diversi prodotti di altalenante risultato: pollice su per " Noi", meno per altri prodotti piu' labili, ad esempio i film tv realizzati per la piattaforma Prime Video durante Halloween 2020; oppure pollice su per la miniserie western Sky su John Brown, meno per " Ma"..
Chris ( afro fisicato), si fa convincere da Rose (wasp white), sua fidanzata, ad andare a fare visita alla famiglia di lei in Alabama. Ma i suoi parenti, all' apparenza "aperti" e progressisti pro Obama, nascondono un terribile segreto. Guarda caso, i neri presenti sono molto pochi e hanno comportamenti ben strani. La schiavitù forse non é stata abolita del tutto?
Fortuna per Chris,che il suo strambo amico Rod, addetto alla sorveglianza in aeroporto, non demorda nel suo intento di dimostrare che Chris sia stato rapito a scopi sessuali !!!
Interessante, intrigante, un pregio della Blumhouse è quello che una volta scoperti i "cattivi", non ci sono più ambiguità e la lotta per la sopravvivenza finisce sempre in maniera didascalica, per intenderci, siamo lontani anni luce dall ambiguità dialettica della saga di " Saw "".
Godibile, ma date le alte aspettative, mi aspettavo un prodotto più durevole nel tempo.
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dandy
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venerdì 29 gennaio 2021
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"il nero oggi va di moda"
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L'esordio del regista è un riuscito ed originale incrocio tra "Indovina chi viene a cena" e "Society-The horror" rivisitati in chiave thriller-horrorifica(ma a detta di qualcuno c'è anche una vaga rilettura di "La notte dei morti viventi").Una riflessione inedita sul razzismo negli USA,che non ha trovato una soluzione nemeno durante la presidenza Obama(puntualmente citato) e sull'esasperante buonismo di chi da bianco(e ricco) vuole a tutti i costi mostrare la propria apertura e tolleranza.Il dramma viene reso chiaro dall'inizio con la sequenza nel quartiere deserto,ma nonostante questo tensione e inquietudine sono costanti e l'angoscia sempre più crescente del protagonista è ben trasmessa allo spettatore,facendo il minimo ricorso al sangue(concentrato nel finale).
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L'esordio del regista è un riuscito ed originale incrocio tra "Indovina chi viene a cena" e "Society-The horror" rivisitati in chiave thriller-horrorifica(ma a detta di qualcuno c'è anche una vaga rilettura di "La notte dei morti viventi").Una riflessione inedita sul razzismo negli USA,che non ha trovato una soluzione nemeno durante la presidenza Obama(puntualmente citato) e sull'esasperante buonismo di chi da bianco(e ricco) vuole a tutti i costi mostrare la propria apertura e tolleranza.Il dramma viene reso chiaro dall'inizio con la sequenza nel quartiere deserto,ma nonostante questo tensione e inquietudine sono costanti e l'angoscia sempre più crescente del protagonista è ben trasmessa allo spettatore,facendo il minimo ricorso al sangue(concentrato nel finale).Il disagio è palpabile(si veda la scena della foto "scatenante" o la conversazione con la cameriera tentennante)e le uniche concezioni all'umorismo sono affidate all'amico del protagonista Rod,guardia sospettosa che cerca invano aiuto(presso ufficiali afroamericani).Intelligentemente evitati certi clichè(qui il cellulare funziona e il doppiogiochismo del personaggio-chiave è rimandato all'ultimo).Suggestive le sequenze dell'ipnosi e della corsa nottura del servo Walter.Ottimi sia il protagonista che il resto del cast.Belle musiche di Michael Abels.Qualche cedimento giusto nell'ultima parte,un pò sbrigativa,ma perdonabile.Grandissimi il successo e la pubblicità in patria.Il regista co-produce con la Blumhouse.Oscr alla sceneggiatura originale,su 4 nominations.
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mirko tommasi
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domenica 10 gennaio 2021
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intrigante
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Osannato dai critici, è un intrigante film orroristico dai marcati toni socio-satirici che racconta di un giovane di colore che si imbarca in una inquietante avventura quando va a trovare la famiglia della sua fidanzata bianca. Migliore sceneggiatura originale agli Oscar.
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luca scialo
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domenica 22 novembre 2020
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un thriller tra politica, splatter ed ironia
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Il Cinema hollywoodiano ci ha spesso regalato dei film che trattano tematiche sociali attraverso una chiave alternativa. Mediante dei generi che poco si confanno allo scopo. Nonché film che trattano quel che Luis Bunuel chiamava già 50 anni fa: il fascino discreto della Borghesia. Si ascrive a questo filone questa pellicola, che segna l'esordio di Jordan Peele. Ci troviamo un po' di tutto: dal classico thriller che si svela a poco a poco, tra suspance e colpi di scena, alle tematiche razziali, fino ai momenti ironici che spezzano il tutto. Chirs e Rose sono una coppia moderna. Lui ragazzo di colore che viene dal nulla. Lei figlia di una famiglia borghese, radical chic. Un giorno lei decide di farlo conoscere ai suoi.
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Il Cinema hollywoodiano ci ha spesso regalato dei film che trattano tematiche sociali attraverso una chiave alternativa. Mediante dei generi che poco si confanno allo scopo. Nonché film che trattano quel che Luis Bunuel chiamava già 50 anni fa: il fascino discreto della Borghesia. Si ascrive a questo filone questa pellicola, che segna l'esordio di Jordan Peele. Ci troviamo un po' di tutto: dal classico thriller che si svela a poco a poco, tra suspance e colpi di scena, alle tematiche razziali, fino ai momenti ironici che spezzano il tutto. Chirs e Rose sono una coppia moderna. Lui ragazzo di colore che viene dal nulla. Lei figlia di una famiglia borghese, radical chic. Un giorno lei decide di farlo conoscere ai suoi. E quella casa, così apparentemente borghese e tranquilla, si svela a poco a poco ricca di misteri inquietanti. Tra qualche debolezza e qualche trovata interessante, il film si pone a metà tra il thriller riuscito e la solita esagerazione del cinema commerciale.
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harroldthebarrel
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sabato 29 agosto 2020
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b movie sopravvalutato
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Fa sorridere, francamente, la capacità di chi esalta un film del genere vedendoci contenuti di altissimo spessore (politico e sociale niente di meno) presentati in un originale vestito a metà tra il thriller-horror. L'ho visto una seconda volta per il timore, dopo tutte queste recensioni positive, di non averlo capito, ovvero di averlo sottovalutato. Ne ho concluso che in realtà trattati di un banale B movie, forse ben confezionato, nel quale si è tentato di infilare un vago e forzato messaggio socio-politico. Sì può vedere giusto in una serata dedicata al puro cazzeggio
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malho
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giovedì 6 febbraio 2020
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altro film inutile
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brata
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mercoledì 11 dicembre 2019
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scappa
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Buon film che, almeno per una buona parte, tiene incollati allo schermo con una serie di trovate efficaci.
Grazie alla sceneggiatura, si scopre che il protagonista si trova in un ambiente falso dove il razzismo la fa da padrona (nonostante le battute).
Allora tutto bene?
No, il finale mi ha lasciato veramente deluso.
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dario lodi
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mercoledì 6 febbraio 2019
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robusto
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La storia è inverosimile, ma è condotta con sagacia. La grande regia giustifica ampiamente la visione di questo piccolo gioiello dove a brillare è il linguaggio cinematografico, usato alla perfezione. Questo s'impone alla magrezza della sceneggiatura.
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