Scappa - Get Out

Film 2016 | Horror, +13 103 min.

Titolo originaleGet Out
Anno2016
GenereHorror,
ProduzioneUSA
Durata103 minuti
Regia diJordan Peele
AttoriDaniel Kaluuya, Allison Williams, Bradley Whitford, Caleb Landry Jones, Stephen Root Lakeith Stanfield, Catherine Keener, Betty Gabriel, Lyle Brocato, Ashley LeConte Campbell, Marcus Henderson, Lil Rel Howery, Jeronimo Spinx.
Uscitagiovedì 18 maggio 2017
TagDa vedere 2016
DistribuzioneUniversal Pictures
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,23 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Jordan Peele. Un film Da vedere 2016 con Daniel Kaluuya, Allison Williams, Bradley Whitford, Caleb Landry Jones, Stephen Root. Cast completo Titolo originale: Get Out. Genere Horror, - USA, 2016, durata 103 minuti. Uscita cinema giovedì 18 maggio 2017 distribuito da Universal Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,23 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 15 aprile 2020

Un giovane afro-americano va dalla famiglia della sua fidanzata ma la sua mente comincia a vacillare e ad avere strane visioni. Il film ha ottenuto 4 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar, 2 candidature a Golden Globes, 2 candidature a BAFTA, 5 candidature e vinto 2 Critics Choice Award, 2 candidature a SAG Awards, 5 candidature e vinto 2 Spirit Awards, ha vinto un premio ai Writers Guild Awards, 1 candidatura a CDG Awards, 1 candidatura a Producers Guild, Il film è stato premiato a AFI Awards, In Italia al Box Office Scappa - Get Out ha incassato 1,1 milioni di euro .

Scappa - Get Out è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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2017
Consigliato sì!
3,23/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,63
PUBBLICO 3,07
CONSIGLIATO SÌ
Questione razziale e satira politica coniugate in un horror che funziona su più livelli e racconta verità scomode sulla contemporaneità.
Recensione di Emanuele Sacchi
mercoledì 10 gennaio 2018
Recensione di Emanuele Sacchi
mercoledì 10 gennaio 2018

Chris e Rose sono una bellissima coppia: lui è afroamericano, lei caucasica. Quando arriva il giorno del fatidico incontro con i genitori di Rose, Chris è titubante ma Rose garantisce che per loro il fatto non comporta il minimo problema. Ma sotto l'apparenza di un'accoglienza dalla cortesia affettata, Chris avverte sempre più che qualcosa non torna.

Da piccola produzione della benemerita Blumhouse - già responsabile di titoli come Split e Whiplash - a caso mediatico, capace di svettare tra gli aggregator che raccolgono i pareri della critica e scatenare infinite discussioni.

Il cinema horror e la coscienza politica vantano una lunga e fruttuosa relazione, specie dopo La notte dei morti viventi di George Romero, con exploit radicali come Essi vivono di John Carpenter o Society di Brian Yuzna. Anche per Jordan Peele, l'esasperazione horror e l'alveo del cinema di genere, rispettato in ogni suo cliché ed esigenza, aiutano a rendere parossistico e a "proteggere" un messaggio politico scomodo, sgradevole. E, pertanto, più che mai necessario.
Nell'era Trump, in cui la destra bianca sembra dettare legge, l'obiettivo di Peele non è l'avversario più prevedibile, evidente e chiaramente connotato. Quello che l'autore comico afroamericano ci racconta è il razzismo che si nasconde nelle sue forme più abiette, sotto l'apparenza di chi avrebbe votato Obama per un terzo mandato (e ama vantarsene). Di chi ribadisce una disuguaglianza di fatto, proprio rimarcando costantemente il proprio atteggiamento paternalistico, pseudo-democratico, tollerante.

È sotto le coltri del politicamente corretto che si nasconde il più subdolo avversario della comunità nera d'America. Una tesi che presenta diversi punti di contatto con lavori formalmente diversissimi da Scappa - Get Out, come I Am Not Your Negro di Raoul Peck o Did You Wonder Who Fired the Gun? di Travis Wilkerson, figli anch'essi di un clima di grande inquietudine, in cui divisioni all'apparenza antiche si rivelano più che mai attuali.
Il razzismo subdolo e inestirpabile prolifera dove non si vede, nel corso naturale delle cose, in ciò che diamo per scontato o che addirittura esibiamo come tolleranza. Scappa - Get Out si muove sotto questi strati di ipocrisia, attribuendo a elementi fantastici la traduzione letterale di quel che nella realtà avviene in senso figurato (brainwashing e whitewashing), trasformando gli afroamericani in quello che la società bianca ha sempre voluto che fossero. Uomini di fatica o magari atleti (l'aneddoto di Jesse Owens e Hitler), destinati a perpetuare, secondo un perverso darwinismo e modalità bizzarre, la mente superiore dei bianchi. Lo stereotipo della prestanza fisica degli afroamericani utilizzato per privare questi ultimi di intelligenza, identità, radici.
Il fatto che Scappa - Get Out sia (anche) un ottimo film di genere - incubi e ossessioni di Polanski mescolati a meccanismi persecutori da slasher movie - aggiunge forza anziché toglierne alla vis polemica, per la straordinaria capacità di veicolare il messaggio a livello narrativo e per la possibilità di una maggiore risonanza. Un altro grattacapo per Hollywood e l'Academy, già oggetto a più riprese di critiche sulla questione razziale in merito ai propri verdetti.

Sei d'accordo con Emanuele Sacchi?
Un interessante graffio narrativo su un tema scottante, il razzismo onnipervasivo nella società americana.
Recensione di Claudia Catalli
venerdì 28 aprile 2017

Chris è un ragazzo di colore destinato, come molti, a compiere l'infausta impresa di andare a conoscere la famiglia della sua fidanzata. Quest'ultima, all'apparenza dolce e innocente, manca di comunicare ai suoi il colore della carnagione di Chris, e quello che parte come normale weekend si trasforma presto nel più inquietante (e razzista) degli incubi.

È già stato definito il thriller dei record. Non solo per gli incassi da capogiro registrati negli Stati Uniti, dove è uscito a fine febbraio, ma anche per l'accoglienza entusiasta da parte di pubblico e critica. Get Out: Scappa - proiettato in anteprima al Bari International Film Festival - segna l'esordio dietro la macchina da presa dell'attore Jordan Peele. 

Non male scegliere per il debutto cinematografico un film di genere che mira ad essere insieme spaventoso e satirico. Peele tenta la strada della suspense, sulla scia di classici che arbitrariamente mischia e reinterpreta, senza soluzione di continuità nè di genere: un curioso mix tra Rosemary's baby e Indovina chi viene a cena, con un pizzico di inquietudine e mistero stile The wickerman.

Interessante il graffio narrativo su un tema scottante, il razzismo onnipervasivo nella società americana, ultimamente affrontato con uno sguardo anti-nostalgico al passato (vedi i vari 12 anni schiavo, Il diritto di contare, Loving). Stavolta lo sguardo è al presente, ai pregiudizi e alla discriminazione che contaminano la società contemporanea.

Notevole la prova attoriale di Daniel 'Sicario' Kaluuya che affronta un copione tutt'altro che facile, tanto meno scontato, e tiene testa a un cast di tutto rispetto. Spiccano la suocera esperta di ipnosi (occhio alla tazzina di caffè) Catherine Keener e il cognato demoniaco Caleb Landry Jones - quando spunta lui in un film non preannuncia nulla di buono.

Guai a lasciarsi abbagliare dal successo oltreoceanico, si rischia di entrare in sala con aspettative troppo alte e restare delusi. Conviene aspettarsi un prodotto commerciale che sì, tiene con il fiato sospeso, incuriosisce, delle volte intriga persino, ma si attesta sul livello medio di thriller già visti. Il tocco in più sta nella ricerca (talora forzata) della battuta, in uno humor nero che tutto pervade e che rivela, in fondo, la voglia del regista di prendersi - giustamente - poco sul serio.

Sei d'accordo con Claudia Catalli?

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 20 agosto 2017
laurence316

Ispirato da La fabbrica delle mogli, il regista costruisce un film che non è del tutto corretto definire un horror: si tratta più di un thriller psicologico dai contorni dark e splatter (ma solo nell'ultima par­te) e di un'operazione di satira dell'ipocrisia di una parte di popolazione borghese "liberal" nei con­fronti dei neri, del loro atteggiamento un [...] Vai alla recensione »

sabato 20 maggio 2017
vanessa zarastro

Cosa nasconde una bianca e borghese famiglia di medici obamiani, in una villa suburbana in Alabama, nel sud degli States? Lo scoprirete solo vedendo questo film – una sorta di “Indovina chi viene a cena?” rivisitato da Pelle, un attore comico e imitatore cimentatosi alla regia. Rose e Chris (Allison Williams e Daniel Kaluuya) sono una coppia di innamorati che stanno insieme da qualche [...] Vai alla recensione »

domenica 28 maggio 2017
samanta

Alcuni dati su questo film: realizzato a basso costo 4 milioni e mezzo di dollari, al momento ne ha incassati più di 230 milioni di cui 173 in USA. E' la prima regia di Jordan Peel anche se nel cinema ha recitato, scritto sceneggiature e prodotto film, sia pure senza acquisire una particolare notorietà. Get out (Scappa) è un film intelligente e questo dimostra che il cinema [...] Vai alla recensione »

mercoledì 24 maggio 2017
loland10

“Get out. Scappa” (Get out, 2017) è il primo lungometraggio dell’attore- regista Jordan Peele.         Opera prima e dai produttori de ‘The Visit’ e ‘La notte del giudizio’. E questo indica già un percorso: dissacrante quanto basta, schema di genere quanto serve, livore sociale per partire.

mercoledì 10 maggio 2017
Il critico 89

In una marea di film ormai banali,prevedibili e tutti uguali spunta finalmente un film diverso quasi innovativo per le tematiche trattate in un contesto come quello del cinema horror. Ho potuto vederlo in anteprima al cinema e per alcuni aspetti mi ha subito ricordato The Visit,altro film dove era presente la componente humor qui ancora più accentuata grazie ad alcune scene ma soprattutto dialoghi [...] Vai alla recensione »

venerdì 29 gennaio 2021
Dandy

L'esordio del regista è un riuscito ed originale incrocio tra "Indovina chi viene a cena" e "Society-The horror" rivisitati in chiave thriller-horrorifica(ma a detta di qualcuno c'è anche una vaga rilettura di "La notte dei morti viventi").Una riflessione inedita sul razzismo negli USA,che non ha trovato una soluzione nemeno durante la presidenza [...] Vai alla recensione »

domenica 22 novembre 2020
Luca Scialo

Il Cinema hollywoodiano ci ha spesso regalato dei film che trattano tematiche sociali attraverso una chiave alternativa. Mediante dei generi che poco si confanno allo scopo. Nonché film che trattano quel che Luis Bunuel chiamava già 50 anni fa: il fascino discreto della Borghesia.Si ascrive a questo filone questa pellicola, che segna l'esordio di Jordan Peele.

venerdì 6 aprile 2018
pedro

Giudizio non uniforme. Anticipo: poche volte ho visto un fim cosi sopravvalutato, nei giudizi, nelle nomination Oscar e negli incassi. Già detto: non è un horror, ma un trhiller psicologico. Detto questo il film si fa guardare, ma quasi esclusivamente nella prima parte (diciamo fino al flash al collega “sex slave”).

sabato 15 aprile 2023
eugen

Ad onta di denifrazioni, anche"facili", Volendo, "Get Out"di Jordan Peele(autore totale, anche di soggetto e sceneggiatura,2017; all'epoca suo esordio registico, prima di"Us"e Nope", appare un film grottesco con precisi frferimenti culturali e sociali(quali la presunta totale accoglienza e il torale riconosciment degli afroamericani dopo la presidenza "doppia" [...] Vai alla recensione »

venerdì 3 giugno 2022
elgatoloco

Questo"Get up"(Jordan Peele, anche autore si soggetto e sceneggiaqtura, 2017), film thriller.horror o con venature horror(che poi e'lo stesso o quasi)parla di una coppia dove lui,  noto fotografo afroamericano, ariva con la fidanzata Wasp alla casa dei suoi(di lei)e incontra subito uno strano mondo: lui, neurochiriurgo.  si dice subito elettetore di Obama("l'avrei votato [...] Vai alla recensione »

lunedì 5 aprile 2021
wolvie

Il genere horror/distopico  della Blumhouse nasce con la saga filmica " The Purge" e da questo " Get Out", sotto l' egida di Jason Blum e Jordan Peele.  Molto si è detto sul tentativo di proporsi come lettura "afro" di critica socio-politica, infatti, la sceneggiatura originale nel 2018 ha vinto l' Oscar ed altri prestigiosi premi, anche grazie [...] Vai alla recensione »

lunedì 19 marzo 2018
Fabio Tramell

E' una rarità vedere alle nomination degli Academy Awards una pellicola horror, e i meriti ci sono senzaltro per originalità.Il film è molto scorrevole perchè fa aumentare la suspance dello spettatore pian piano che i minuti avanzano, come ogni buon thriller che si rispetti.Attenzione a quello che scrivo ora [SPOILER]Qui il protagonista assieme allo spettatore del film, conosce una nuova realtà, quella [...] Vai alla recensione »

martedì 17 ottobre 2017
Valter Chiappa

Cosa direste ad un ragazzo di colore che viene accolto a pacche sulle spalle e chiamato “fratello” da un gruppo di bianchi maturi, agiati e benpensanti? Quello che pensa, Jordan Peele glielo dice a chiare lettere “Get out!”. Scappa, a gambe levate. Dopo una serie che minaccia di diventare infinita di film in cui alla discriminazione razziale si contrappone il faticoso [...] Vai alla recensione »

mercoledì 16 agosto 2017
bizantino73

Brillante, spregiudicato, politicamente scorretto,horror comico e un pizzico trash. E' indubbiamente il più bel film dell'annata 16/17 e a quelli che offende l'intelligenza non se la prendano perchè l'intelligenza non ce l'hanno.L'ho visto pochi giorni fa in un recupero estivo a Udine, e peccato che le retrospettive estive siano ormai rare.

martedì 6 giugno 2017
Maramaldo

anche lui citato in Get Out. M'è venuto in mente quando ho letto ch'era stato pizzicato ebbro alla guida. Tanto è valso per fare ricerche. Rampollo di una dinastia mulatta per parte di padre; la madre, un intreccio thai, cinese e olandese. Tempo fa, ricordate, il grande golfista fu coinvolto in tafferugli in cui le dette e le prese.

lunedì 5 giugno 2017
tmpsvita

 Non potevo che avere altissime aspettative verso questo horror, per vari motivi: sia per via delle numerossissime recensioni entusiaste (americane e non), sia per il risultato straordinario al box Office ottenuto grazie al passa parola più che positivo, sia per il trailer meraviglioso che mi aveva attirato presentandomi un horror degno di tale genere.

lunedì 29 maggio 2017
Valter Chiappa

Cosa direste ad un ragazzo di colore che viene accolto a pacche sulle spalle e chiamato “fratello” da un gruppo di bianchi maturi, agiati e benpensanti? Quello che pensa, Jordan Peele lo dice a chiare lettere “Get out!”. Scappa, a gambe levate. Dopo una serie che minaccia di diventare infinita di film in cui alla discriminazione razziale si contrappone il faticoso riscatto [...] Vai alla recensione »

mercoledì 24 maggio 2017
ANDREA GIOSTRA

La prima cosa che mi son chiesto allo scorrere dei titoli di coda, è che genere di film fosse quello che avevo appena finito di vedere. Commedia, Thriller, Horror, Drammatico, Grottesco, Noir, Sentimentale, Sociale, d’Autore … la risposta che mi sono dato è stata semplice e magari ovvia: tutti e nessuno! Forse Jordan Peele, che ha curato la sceneggiatura e la regia della [...] Vai alla recensione »

lunedì 22 maggio 2017
gianleo67

Invitato dalla sua ragazza bianca a trascorrere un weekend nella villa dei suoi per fare la loro conoscenza, il giovane Chris si accorge ben presto che la situazione non quadra affatto: i due domestici di colore sembrano automi catatonici, i suoceri sono due medici col pallino dell'ipnosi ed il cognato è un bullo fascistoide fissato con le arti marziali.

domenica 7 maggio 2017
alberto

 Un perfetto mix tra film impegnato e d'intrattenimento. Lo sceneggiatore e regista Jordan Peele realizza un ottimo thriller con qualche elemento orrorifico, offrendoci un incubo ad occhi aperti, una progressiva discesa nel baratro con colpi di scena e improvvisi cambi d'atmosfera. Lo spunto viene sicuramente da "Indovina chi viene a cena", il classico del 1967 di Stanley Kramer, [...] Vai alla recensione »

giovedì 11 maggio 2017
phenom86

Ho avuto il privilegio di assistere all'anteprima di Get Out presso il Bif&st e la fortuna di poterlo apprezzare in lingua originale.Leggete questa recensione e stupitevi, come me, della valutazione 2/5 mentre il testo elogia praticamente qualunque aspetto di questa pellicola.Il film vale in realtà 4/5. Al di là degli aspetti tecnici (il film è girato davvero molto bene e gli attori sono in stato di [...] Vai alla recensione »

martedì 6 febbraio 2018
astromelia

beh,candidato all'oscar e/o miglior attore anche no,un thriller come tanti altri,per quanto riguarda la questione razziale la cineteca mondiale ne è piena....non capisco l'esaltazione ma poi dipende da quello che ognuno sceglie di vedere al cinema

domenica 11 marzo 2018
SalCat

Film che ha più di qualche analogia con The Skeleton Key. Discreto prodotto... Ma non da oscar.

mercoledì 7 giugno 2017
kaipy

L'inizio è molto buono, la parte centrale piatta, nel finale si riprende, ma la conclusione è discutibile e poi anche il tema del razzismo dell'inizio poi, secondo me, scompare.

sabato 29 agosto 2020
harroldthebarrel

 Fa sorridere, francamente, la capacità di chi esalta un film del genere vedendoci contenuti di altissimo spessore (politico e sociale niente di meno) presentati in un originale vestito a metà tra il thriller-horror. L'ho visto una seconda volta per il timore, dopo tutte queste recensioni positive, di non averlo capito, ovvero di averlo sottovalutato.

sabato 19 gennaio 2019
Onufrio

Chris e Rose stanno insieme da quattro mesi, la ragazza vuole presentare il proprio compagno ai suoi genitori. Chris si pone la questione se il suo colore della pelle possa rappresentare un problema per i genitori di Rose ma accetta l'invito e affronta la famiglia. Il clima cambia drasticamente, lo spettatore lo percepisce sin dal viaggio della coppia (il cervo ucciso con la macchina), il clima [...] Vai alla recensione »

domenica 18 novembre 2018
cinephilo

Il film inizialmente parte bene, i ritmi sono incalzanti, quasi magnetici. L'atmosfera da vero noir con tono di thriller va però mano a mano sciupandosi fin quasi a scadere nel comico. Peccato perchè Jordan Peele sembra far trasparire del talento e le premesse erano davvero buone, ma le conclusioni...

martedì 23 maggio 2017
pier delmonte

Sei in sala e per l’intera durata del film te ne stai sprofondato in poltrona in una sana e inquietante attesa, contagiato dal disagio del protagonista, ottima la recitazione, anche perche’ non semplice, corretti gli sviluppi e se anche esagerato pure corretto il finale. Conclusione, ottima pellicola in una calda serata estiva.

martedì 23 maggio 2017
Johseph

Avevo belle aspettative sul film, ma si è rivelato un po surreale. La tensione c'è, anche il colpo di scena, ma la trama in se non mi ha convinto. 

domenica 10 gennaio 2021
mirkotommasicinema

Osannato dai critici, è un intrigante film orroristico dai marcati toni socio-satirici che racconta di un giovane di colore che si imbarca in una inquietante avventura quando va a trovare la famiglia della sua fidanzata bianca. Migliore sceneggiatura originale agli Oscar.

giovedì 6 febbraio 2020
Malho

....

mercoledì 11 dicembre 2019
brata

Buon film che, almeno per una buona parte, tiene incollati allo schermo con una serie di trovate efficaci. Grazie alla sceneggiatura, si scopre che il protagonista si trova in un ambiente falso dove il razzismo la fa da padrona (nonostante le battute). Allora tutto bene? No, il finale mi ha lasciato veramente deluso.

mercoledì 6 febbraio 2019
dario lodi

La storia è inverosimile, ma è condotta con sagacia. La grande regia giustifica ampiamente la visione di questo piccolo gioiello dove a brillare è il linguaggio cinematografico, usato alla perfezione. Questo s'impone alla magrezza della sceneggiatura. 

mercoledì 30 agosto 2017
toty bottalla

Il film che si apre con un'aggressione ad un uomo nero in un viale deserto, prosegue con Chris fotografo anche lui nero che si accinge a passare un weekend nella villa dei genitori della sua fidanzata troppo bianca e bella...Un thriller ansioso, un pò lento a cui manca quel tocco di personalità incisiva negli interpreti principali, tuttavia, seppur prevedibile nel suo epilogo, a tratti [...] Vai alla recensione »

domenica 28 maggio 2017
K. S. Stanislavskij

SCAPPA-GET OUT è un ottimo film, ha tensione, intrattenimento, colpi  di scena, citazioni, ha un ottimo cast di attori tutti veramente credibili, si nutre di cinema e riesce nell'intento a tenerti incollato alla poltrona fino alla fine. Un gran mix efficace...e , va detto, a parte i livelli di critica sociale razzismo ecc...ha anche un livello sotterraneo di significati, riferendosi [...] Vai alla recensione »

domenica 22 ottobre 2017
Ennio

Udite udite un horror made in USA di ottima fattura. Praticamente un evento. Si potrebbe definire un thriller psicologico con qualche risvolto horror concentrato nel finale. Sicuramente l'idea dell'ipnosi come tecnica di reclutamento di vittime è originale e la regìa ha saputo distribuire il crescendo dei colpi di scena nel modo migliore.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 18 maggio 2017
Roberto Nepoti
La Repubblica

Rose porta Chris, il suo nuovo ragazzo, a conoscere la famiglia: come accoglieranno, i maturi americani wasp, un fidanzato di colore? Il soggetto sembra quello del seminale Indovina chi viene a cena?; che lo svolgimento, però, ribalta come un calzino. Perché Scappa - Get Out, primo film di Jordan Peele (membro del duo comico Key & Peele), è un horror, degno erede dei thriller paranoici in stile John [...] Vai alla recensione »

giovedì 18 maggio 2017
Alessandra Levantesi
La Stampa

Comincia in stile Indovina chi viene a cena: con il fotografo Chris in procinto di trascorrere un weekend nella casa di campagna dei genitori di Rose, la ragazza bianca che frequenta da qualche mese. Essendo afroamericano la prospettiva dell'incontro lo rende nervoso, ma lei è sicura che la cosa non creerà problemi. Siamo negli anni che hanno consacrato un Presidente nero alla guida del paese; e gli [...] Vai alla recensione »

giovedì 18 maggio 2017
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Nero o bianco per me me pari sono, ma se sei nero e vuoi sposare mia figlia, be', non penserai di passarla liscia solo perché abbiamo votato Obama! Aggiornando il luogo del delitto, la famosa cena di Tracy e Poitier degli anni '60, qui si fà pelo e contropelo a una verità nascosta: è l'economia, la povertà afroamericana, che fonda il successo del potere bianco, e la cosa continua.

giovedì 18 maggio 2017
Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Prima il botteghino: 174 milioni di dollari negli Usa, altri 40 nel resto del mondo, a partire da un budget di soli quattro e mezzo. Poi il (quasi) miracolo: rifare nuovo quel che è vecchio, dai paranoid movie anni 70 alla blaxploitation, per prendere a ceffoni, e di più, la transizione dall'era Obama a quella Trump. Quindi il record: il box office americano di Get Out è il più alto nella storia per [...] Vai alla recensione »

NEWS
VIDEO RECENSIONE
lunedì 25 marzo 2019
A cura della redazione

Chris e Rose sono una bellissima coppia: lui è afroamericano, lei caucasica. Quando arriva il giorno del fatidico incontro coi genitori di Rose, la ragazza garantisce che per loro il fatto non comporta il minimo problema.

NEWS
martedì 26 giugno 2018
 

Mentre l'ultima opera targata Bloomhouse, Obbligo o verità, arriva nelle sale italiane, il produttore e fondatore Jason Blum apre a dei possibili sequel del suo successo più grande: Scappa - Get Out. Costato circa 4 milioni e mezzo, il film ne ha incassati [...]

TROVASTREAMING
mercoledì 6 settembre 2017
 

Chris è un ragazzo di colore destinato, come molti, a compiere l'infausta impresa di andare a conoscere la famiglia della sua fidanzata. Quest'ultima, all'apparenza dolce e innocente, manca di comunicare ai suoi il colore della carnagione di Chris, [...]

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