Frantz

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writer58 domenica 2 ottobre 2016
l'innocente Valutazione 4 stelle su cinque
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La Germania, nel 1919, è una nazione sconfitta, a cui hanno imposto durissime condizioni di resa, risentita nei confronti del mondo intero, che ha pagato un enorme tributo di sangue durante la prima guerra mondiale. Uno dei caduti è Frantz, un giovane di 24 anni, figlio di un medico che si sente in colpa per aver inviato il figlio al fronte e che detesta tutti i francesi, considerandoli gli assassini del ragazzo. Anche Anna, la ex fidanzata di Frantz, è in lutto: si reca tutti i giorni sulla sua tomba per deporre un mazzo di fiori, ignora le attenzioni di un maturo pretendente, non vuole dimenticare quello che è stato il suo primo amore. In questo scenario di mestizia, perdita e frustrazione s'inserisce un giovane francese, Adrien, che si presenta come amico di Frantz. [+]

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kimkiduk martedì 27 settembre 2016
peccato il finale Valutazione 4 stelle su cinque
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Da "Sotto la sabbia" a "Giovane e bella", passando per il bellissimo "Il tempo che resta" Ozon ha sempre descritto le persone nella loro interiorità e riservatezza.
E' anche vero che dopo la trilogia della morte ha sicuramente variato spesso il suo cinema con film noir (8 donne e mezzo) o di fantasia (Richy) o più di semplice commedia (Potiche).
Qui varia ancora, pur continuando ad analizzare le persone, i loro perchè, i loro segreti.
Stavolta forse assomiglia ad un romanzo da letteratura russa, attraverso la storia d'amore tra Anna e Frantz e la possibile altra storia tra Anna e Adrien.
Ma l'amore resta sempre sommesso, non si incarna, non evolve. [+]

[+] ho (di marilica)
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nalipa mercoledì 26 aprile 2017
eccellente... Valutazione 4 stelle su cinque
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Poetico evocativo, interpretato da ottimi attori!

La giovane Anna si reca ogni giorno sulla tomba del giovane che amava e avrebbe sposato alla fine della guerra. La vicenda si svolge nella Germania del dopo guerra, 1919.

Anna condivide il dolore della perdita con i genitori dell'amato e quando un giorno vede fiori sulla tomba che non ha messo lei incuriosita scopre che li ha lasciati un ragazzo francese, lo avvicina per sapere il perche' del suo gesto. Il francese racconta che era molto amico di Franz, lo aveva conosciuto prima del conflitto a Parigi.  
Anna riesce a far accettare il nuovo amico anche al padre di Franz che in un primo momento non ne vuole sapere di avere un nemico in casa (ogni francese potrebbe essere l'assassino di mio figlio)  dice al ragazzo. [+]

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fabiofeli lunedì 26 settembre 2016
"questo quadro mi restituisce la gioia di vivere" Valutazione 3 stelle su cinque
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Corre l’anno 1919 in un villaggio della Germania; una giovane tedesca, Anna (Paula Beer), si reca ogni mattina al cimitero per portare fiori su una tomba. Il sepolcro è quello di un giovane soldato, Frantz, morto nella I Guerra Mondiale e sepolto in terra di Francia in una fossa comune con altri militari tedeschi non identificati. Anna era fidanzata con Frantz ed ora vive come una figlia adottata nella casa dei genitori del ragazzo morto (Ernst Stötzner e Marie Gruber); quando trova alcune rose bianche nel rettangolo di terra sotto la croce, scopre che l’autore del gesto è un giovane francese, Adrien (Pierre Niney) che dice di aver conosciuto Frantz. Anna gli chiede se sono stati amici e la riluttante ammissione di lui la spinge ad invitarlo in casa dei genitori di Frantz per conoscerli e parlare loro degli incontri avuti a Parigi. [+]

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angelo umana martedì 11 ottobre 2016
la menzogna palliativa Valutazione 4 stelle su cinque
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 Sparagli Piero sparagli ora e dopo un colpo sparagli ancora, fino a che tu non lo vedrai esangue cadere in terra coprire il suo sangue. E mentre gli usi questa premura quello si volta ti vede ha paura ed imbracciata l’artiglieria non ti ricambia la cortesia. Così Fabrizio De André nella Guerra di Piero. Lo aveva già detto, già previsto, così come tanti prima e dopo: nelle guerre, come fa dire in Frantz invece il regista François Ozon, si possono trovare di fronte due ragazzi pacifisti di eserciti diversi, ed uno ha per missione di sparare all’altro. Qui non si tratta di Piero ma di Frantz, tedesco.
 
La ex promessa sposa Anna, bella ed elegante nei vestiti del tempo, va quotidianamente a portargli fiori sulla tomba nel 1919. [+]

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rampante giovedì 12 gennaio 2017
anna Valutazione 4 stelle su cinque
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Un melodramma ricco di umanità, delicato e struggente Quasi mai la guerra tra governi nemici è una guerra tra individui 1919, un villaggio tedesco, Anna piange il suo grande amore Frantz, un ragazzo speciale con la passione per la Francia che le parla di Parigi, le recita poesie francesi ma, la guerra li separa. Anna ogni giorno si reca al cimitero e qui incontra sulla tomba del suo Frantz un misterioso giovane francese, Adrien in visita disperata alla famiglia del giovane tedesco ucciso in trincea. Franzt e Adrien hanno combattuto da avversari la Prima Guerra Mondiale ed Adrien non ha più pace dopo il tragico corpo a corpo con il tedesco. Adrien si presenta come un amico di Parigi venuto a conoscere la famiglia di Frantz ma, quando Anna scopre la terribile verità e tutte le menzogne di Adrien ne è sconvolta. [+]

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robert1948 domenica 19 marzo 2017
un film come quelli di una volta Valutazione 4 stelle su cinque
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C'è :
-L'orrore della guerra . Senza carneficine di corpi come in alcuni
film americani . Più che nel famoso discorso finale del Colonnello
Kurtz in Apocalisse Now.
-Lo sciocco sciovinismo sia della Francia che della Germania
nell'Europa che fu . Nello scenario della Grande Guerra ;
-Il senso religioso della vita . Il perdono. Il valore della menzogna
quando è finalizzata al bene ;
-L'amore . Lo struggente amore paterno;
-L'arte di Manet ;
-Una splendida fotografia in bianco e nero che a volte si dissolve
nel colore .
E in una trama che non ha nulla a che vedere con un thriller ,
Ozon riesce a creare "suspence"; per un film che si "beve" tutto d'un fiato. [+]

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figliounico giovedì 7 dicembre 2023
un fotoromanzo rosa Valutazione 2 stelle su cinque
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Frantz, ovvero, come trasformare un dramma teatrale di Maurice Rostand, L'Homme que j'ai tué, già trasposto cinematograficamente da Ernst Lubitsch nel ’32, in un fotoromanzo rosa dai toni, soprattutto nell’ultima parte, insopportabilmente melodrammatici. Eppure il film di Ozon inizia con delle buone premesse, ha il fascino del bianco e nero, sebbene l’alternanza con il colore, che cambia a seconda dei sentimenti dei personaggi, sia una trovata piuttosto banale per non dire infantile, e un plot interessante, ma il merito è di Rostand, che intriga da subito col mistero dell’improvvisa apparizione del reduce francese, Pierre Niney, sulla tomba del promesso sposo, morto in guerra, della giovane protagonista, Paula Beer. [+]

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tavololaici lunedì 10 ottobre 2016
il film gentile, immerso nell'orrore Valutazione 0 stelle su cinque
49%
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Frantz è un flim sull'orrrore della guerra, senza che la guerra appaia quasi mai. Giocato in un elegante bianco e nero, con alcuni saltuari ed emotivi squarci di colore, si aggira per la germania e la francia degli anni post-grande guerra (e la scrittura, ho saputo poi, è degli anni 30), tessendo una storia d'amore toccante, fatta di contraddizioni e dolori. Come sappiamo tutti (vivendo per altro in questo nostro periodo) lo struggente suono del violino non puo' nulla contro la guerra, ma evoca ugualmente bellezza e armonia, cosi come un quadro di Monet conservato al Louvre (e su cui tanta parte del film giocherà le sue contraddizioni)-per quanto solo alla fine ne ne scorgeranno le implicazioni. [+]

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alex2044 domenica 25 settembre 2016
sofisticato ,intenso con una paula beer strepitosa Valutazione 4 stelle su cinque
49%
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Che bel film ! Appena inizia si entra nel suo mondo e non se ne esce più fino alla fine . La storia è bella , bellissima anche se molto triste ma mai piagnucolosa . La dignità la fa da padrona . Francois Ozon conduce questa storia con intelligenza e  acume . Evitando allo spettatore lungaggini ed artifici retorici per renderlo più interessato . Ciò nonostante l'attenzione non cala mai perchè dietro l'angolo  c'è sempre qualche cambio di prospettiva   che acquisce la curiosità per la scena seguente .  L'idea di usare il bianconero per la realtà ed il colore per la fantasia è intrigante . [+]

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