alex62
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lunedì 16 gennaio 2017
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la nostra storia
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Pochi altri film recenti, come questo, ci hanno raccontato la pura verità su alcuni episodi scabrosi del nostro passato. Può un'arte popolare, seppur così meravigliosamente visionaria come il cinema, può arrogarsi un ruolo infinitamente delicato e importante, tanto che dovrebbe far parte del programma di tutti i governi occidentali, a partire dall'insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado?! Sto parlando della memoria storica. La Germania, fino dagli albori del secondo dopoguerra, ha avviato, in modo sistematico, un progetto di educazione che continua tutt'oggi, per non negare e non nascondere i suoi enormi errori. L'intero Paese ha svolto un'autocritica dolorosissima, senza il minimo cedimento.
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Pochi altri film recenti, come questo, ci hanno raccontato la pura verità su alcuni episodi scabrosi del nostro passato. Può un'arte popolare, seppur così meravigliosamente visionaria come il cinema, può arrogarsi un ruolo infinitamente delicato e importante, tanto che dovrebbe far parte del programma di tutti i governi occidentali, a partire dall'insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado?! Sto parlando della memoria storica. La Germania, fino dagli albori del secondo dopoguerra, ha avviato, in modo sistematico, un progetto di educazione che continua tutt'oggi, per non negare e non nascondere i suoi enormi errori. L'intero Paese ha svolto un'autocritica dolorosissima, senza il minimo cedimento. Dovremmo prendere esempio da loro.
Noi siamo quelli che sono usciti (molto malconci) dai due più grandi e orribili conflitti della storia, la Prima e Seconda Guerra Mondiale. Lì riposano i ricordi più importanti delle nostre famiglie, che non dobbiamo mai abbandonare, sono le ragioni sostanziali del nostro essere Europei. Milioni di morti sono la garanzia per noi altri che non permetteremo più sangue fratricida nei nostri confini, che continueremo con tutte le nostre forze a difenderli, i nostri confini, da ogni dittatura…
Ma tutto questo può facilmente diventare velleitario se non continueremo a coltivare la memoria, se non trasmetteremo più alle nuove generazioni quei fatti sanguinosi, se non parleremo più degli eroi che rimangono il fondamento della nostra ragion d'essere condivisa.
Questo è un film importante perché ci ricorda che qualcuno fece qualcosa!
Non fummo tutti imbelli e tragicamente vigliacchi. Qualcuno fece qualcosa di decisivo per fermare la follia tedesca, un manipolo di giovani che sacrificò la propria vita e quella delle proprie amanti, degli amici, delle mogli, dei figli per giustiziare un mostro agli ordini diretti di Hitler, Reinhard Heydrich, lo psicopatico che aveva pianificato e messo in atto (fino al 1942) “la soluzione finale del problema ebraico”, cioè il genocidio di 6 milioni di cittadini europei, per il solo fatto che erano o si riconoscevano appartenenti al popolo ebraico.
Si dovrebbero organizzare convegni, studi, realizzare pubblicazioni, promuovere ricerche universitarie sulle vicende di guerra, delle nostre atroci guerre. Occorrerebbe mobilitare tutti, soprattutto nelle scuole, perché su quelle vicende ci si confronti, perché non si smetta mai di conoscerle e approfondirle.
Non ci sono grandi star nel cast di questa pellicola coraggiosa, non si tratta di un'opera di un “autore” di fama, ma, vi prego, andate a vederlo e consigliatelo a tutti, soprattutto ai più giovani.
Noi non dobbiamo mai dimenticare!
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andrej
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mercoledì 22 febbraio 2017
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la fine del "boia di praga"
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Davvero un buon film, che ricostruisce in modo abbastanza preciso i fatti del tragico attentato ad Heydrich, avvenuto a Praga nel 1942. Accurata la ricostruzione storica, buona la regia, bravi gli attori, ottimo il ritmo narrativo: piu' lento nella prima parte del film, che racconta la fase preparativa della missione, sempre piu' serrato e incalzante nella seconda parte, che descrive l'esecuzione dell'attentato e la fase conclusiva della vicenda. Proprio non capisco come qualcuno abbia potuto definire troppo lunga e statica la prima parte: ovviamente, dato che essa racconta la preparazione dell'assassinio e non la sua realizzazione, non contiene clamorose scene di azione, ma in compenso vi e' molta tensione psicologica, per cui non ritengo la si possa dire ne' lenta ne' tanto meno noiosa.
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Davvero un buon film, che ricostruisce in modo abbastanza preciso i fatti del tragico attentato ad Heydrich, avvenuto a Praga nel 1942. Accurata la ricostruzione storica, buona la regia, bravi gli attori, ottimo il ritmo narrativo: piu' lento nella prima parte del film, che racconta la fase preparativa della missione, sempre piu' serrato e incalzante nella seconda parte, che descrive l'esecuzione dell'attentato e la fase conclusiva della vicenda. Proprio non capisco come qualcuno abbia potuto definire troppo lunga e statica la prima parte: ovviamente, dato che essa racconta la preparazione dell'assassinio e non la sua realizzazione, non contiene clamorose scene di azione, ma in compenso vi e' molta tensione psicologica, per cui non ritengo la si possa dire ne' lenta ne' tanto meno noiosa. Piuttosto nutro qualche riserve sulla attendibilita' storica del massacro di soldati tedeschi compiuto dai protagonisti (pochi e poco armati) nella parte finale del film. Niente di imperdonabile, comunque: probabilmente una "licenza cinematografica" volta a dare al film una piu' forte presa spettacolare, a maggior gloria di chi ha messo in gioco la propria vita in una missione disperata.
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felicity
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martedì 28 marzo 2023
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buon thriller bellico
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Oltre al merito di aver riportato alla luce un episodio importante della Seconda guerra mondiale, Missione Anthropoid è un buon thriller bellico che nella seconda parte si trasforma in uno spettacolare action.
Va registrata una certa mancanza di ritmo nella parte iniziale: qualche passaggio meno lungo e trascinato avrebbe potuto dare più intensità alla vicenda. Anche l'inevitabile parentesi sentimentale che complica le cose, con i due protagonisti che "agganciano" due ragazze utili alla missione finendo travolti poi però dall'amore, è un po' troppo telefonata e scontata sin dai primi attimi dell'incontro. In qualche frangente emerge anche una patina di superficialità nel comportamento dei nazisti, però va riconosciuto che, a parte queste sbavature, l'ambientazione storica è di qualità, le interpretazioni quasi tutte di ottimo livello, e le scene di azione e la furiosa sparatoria della parte finale sono avvincenti e ben girate.
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Oltre al merito di aver riportato alla luce un episodio importante della Seconda guerra mondiale, Missione Anthropoid è un buon thriller bellico che nella seconda parte si trasforma in uno spettacolare action.
Va registrata una certa mancanza di ritmo nella parte iniziale: qualche passaggio meno lungo e trascinato avrebbe potuto dare più intensità alla vicenda. Anche l'inevitabile parentesi sentimentale che complica le cose, con i due protagonisti che "agganciano" due ragazze utili alla missione finendo travolti poi però dall'amore, è un po' troppo telefonata e scontata sin dai primi attimi dell'incontro. In qualche frangente emerge anche una patina di superficialità nel comportamento dei nazisti, però va riconosciuto che, a parte queste sbavature, l'ambientazione storica è di qualità, le interpretazioni quasi tutte di ottimo livello, e le scene di azione e la furiosa sparatoria della parte finale sono avvincenti e ben girate.
Dunque, anche se non perfetto e con qualche sbavatura nel ritmo e nella superficialità di alcuni snodi narrativi, l'efficace ricostruzione dell’evento e le ottime interpretazioni ne fanno un film da vedere.
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