Incombe l'inciucio sul paesino delle "fabbrichette" e della bella vita
di Paolo D'Agostini La Repubblica
In una località delle alte Marche, uno di quei posti che le statistiche indicano come culla della "qualità della vita", gli amici Ermanno e Giacomo (Pasquale Petrolo alias Lillo, di Lillo & Greg, e Luca Zingaretti) gestiscono una fabbrichetta di divani strangolata dal fisco per quanto la timida contabile Tabellina (Carolina Crescentini) s'ingegni a tenere la situazione sotto controllo. Uno schizzo di petrolio fuoriuscito da una buca scavata per altri motivi manda in tilt la comunità aprendo scenari imprevisti. Tentenna perfino il vecchio comunista sempre pronto a ricordare i principi solidaristici, vengono coinvolti mogli e figli - Tito il figlio di Ermanno che disegna fumetti giapponesi, Gabriele figlio di Ermanno promessa del baseball - mentre i due vecchi amici litigano a sangue sulla strada da prendere dopo aver coinvolto l'ingegnere italoamericano John Turturro, e sui destini del paese incombe l'inciucio tra autorità e multinazionali. Commedia sociale di ottime intenzioni, non solo di contenuto ma anche di stile, che però si perde in mille rivoli senza riuscire a precisare ciò che è e che vuole.
Da La Repubblica, 2 aprile 2015
di Paolo D'Agostini, 2 aprile 2015