toty bottalla
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giovedì 2 febbraio 2017
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film horror di scarsa personalità!
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Ad Angela viene combinata una festa a sorpresa dal suo fidanzato, in seguito ad una ferita alla mano durante il taglio della torta, ad Angela succedono cose inquietanti...Un racconto piuttosto razionale e credibile per tutta la prima parte, poi, le idee restano a metà fra la cronaca schietta o la spettacolarizzazione della stessa, la scarsa personalità e convinzione interpretativa che gli attori forniscono fanno di questo film un'occasione mancata, il finale suggerisce una morale storica che ricorda il cieco consenso di massa verso Hitler quello si, veramente posseduto, mia valutazione: 1,5 stelle. Saluti.
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johngarfield
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venerdì 13 gennaio 2017
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ennesima delusione
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Da tempo immemorabile spero di vedere un film sulle possessioni finalmente serio e poco incline alle banalità e alla superficialità. Speranza delusa anche stavolta. Ci sono solo barlumi di impegno, ma, come se pre, manca vera ispirazione, profondità e conoscenza. La possessione, di per sè, è elemento sconvolgente e in grado di modificare il nostro essere, la nostra idea del mondo ed è potenzial ente una vera bomba atomica. Ma il nostro mondo razionale non lo vuole accettare. È da qui che si dovrebbe partire per fare un film serio, ma si finirebbe per fare filosofia e non cinema...
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elgatoloco
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venerdì 13 gennaio 2017
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comunque non è"the exorcist"
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A più di quarant'anni(quarantaquattro, forse) da"The Exorcist"di William Friedkin e dopo vari film sul tema, in parte"tabù"sul tema, "The Vatican Tapes"sono un tentativo di tornare sul tema, in modo un po'anomalo(la protagonista ha compiuto 25 anni, siamo lontani dalla tredicenne del film"capostipite, sono diverse le "manifestazioni"della possessione)e quindi simpaticamente diverso, pur se si mettono subito in campo le condizioni di partenza(quando la ragazza è ancora "sana", parla del padre come di un cattolico irlandese tradizionalista; bisogna ricordare che nelle chiese evangeliche l'esorcismo non è un tema discusso, non c'è la pratica relativa, mentre nel cattolicesimo, anche durante il papato di Francesco, è stata istituita nuovamente la "formazione per esorcisti", purché in possesso di formazione teologica regolare); inquietante la figura del cardinale, a suo tempo posseduto(quando era dodicenne), poi ancora altro, che viene a fare da forza contrastiva con il boy friend della ragazza protagonista e con altri personaggi, particolare la figura di Don Lozano, prete ma già soldato in Iraq, mentre il"contorno"della cosa, ossia il contesto fa da chiave intepretativa della vicenda, senza naturalmente che si arrivi ad una"soluzione"del caso.
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A più di quarant'anni(quarantaquattro, forse) da"The Exorcist"di William Friedkin e dopo vari film sul tema, in parte"tabù"sul tema, "The Vatican Tapes"sono un tentativo di tornare sul tema, in modo un po'anomalo(la protagonista ha compiuto 25 anni, siamo lontani dalla tredicenne del film"capostipite, sono diverse le "manifestazioni"della possessione)e quindi simpaticamente diverso, pur se si mettono subito in campo le condizioni di partenza(quando la ragazza è ancora "sana", parla del padre come di un cattolico irlandese tradizionalista; bisogna ricordare che nelle chiese evangeliche l'esorcismo non è un tema discusso, non c'è la pratica relativa, mentre nel cattolicesimo, anche durante il papato di Francesco, è stata istituita nuovamente la "formazione per esorcisti", purché in possesso di formazione teologica regolare); inquietante la figura del cardinale, a suo tempo posseduto(quando era dodicenne), poi ancora altro, che viene a fare da forza contrastiva con il boy friend della ragazza protagonista e con altri personaggi, particolare la figura di Don Lozano, prete ma già soldato in Iraq, mentre il"contorno"della cosa, ossia il contesto fa da chiave intepretativa della vicenda, senza naturalmente che si arrivi ad una"soluzione"del caso... Poco da dire, altrimenti, se non che il finale, che probabilmente sembra preludere a un"number two", fa da chiave di volta(e di svolta, se mi si passa il gioco di parole), che la suspense , pur presente, soprattutto in chiave di"atmosfere", prelude alla"sorpresa", meglio agli effetti-sorpresa, che qui non disturbano troppo i rimandi ai video(controllati, diretti, inquadrati comunque in una chiave filmica, di coordinamento filmico), che molto altro si intuisce senza che venga detto(o sottolineato, comunque), che gli/le interpreti si caratterizzano positivamente, in complesso, con qualche eccezione molto marginale... che il tutto"regge"a determinate condizioni, ossia che gli spettatori siano disposti ad accettare le"regole del gioco"messe in campo, altrimenti "il tutto"(appunto)non funzionerebbe. El Gato
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kyotrix
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domenica 19 giugno 2016
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non ci cisamo
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Qualche spunto interessante, ma in genere decisamente mediocre.
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gianleo67
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giovedì 14 gennaio 2016
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un anticristo...coi tacchi a spillo!
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Dopo un terribile incidente in cui rimane in coma, la giovane e bella Angela inizia a soffrire degli strani ed inquietanti sintomi di una misteriosa possessione demoniaca. Con l'aiuto e la vicinaza del padre e del fidanzato, la giovane viene prima ricoverata in una clinica psichiatrica e successivamente sottoposta ad un violento rito esorcistico celebrato da un giovane prete ed da un anziano ed esperto emissario Vaticano. La realtà però è ben più sconvolgente di quello che sembra.
Horror della possessione a corto di fantasia e di efficaci paramenti sacri, questo prodotto di disimpegno liturgico post-festività natalizie (in USA è uscito però con la canicola di Luglio) è un modesto epigono di un illustre capostipite che ha la stessa età del regista e della protagonista principale (A.
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Dopo un terribile incidente in cui rimane in coma, la giovane e bella Angela inizia a soffrire degli strani ed inquietanti sintomi di una misteriosa possessione demoniaca. Con l'aiuto e la vicinaza del padre e del fidanzato, la giovane viene prima ricoverata in una clinica psichiatrica e successivamente sottoposta ad un violento rito esorcistico celebrato da un giovane prete ed da un anziano ed esperto emissario Vaticano. La realtà però è ben più sconvolgente di quello che sembra.
Horror della possessione a corto di fantasia e di efficaci paramenti sacri, questo prodotto di disimpegno liturgico post-festività natalizie (in USA è uscito però con la canicola di Luglio) è un modesto epigono di un illustre capostipite che ha la stessa età del regista e della protagonista principale (A.D.1973) e che sembra combinarne l'ispirazione legata alla classica dialettica tra il razionalismo dell'approccio medico e l'esoterismo delle conclusioni sovrannaturali con una serie di variazioni sul tema che puntano tutte nella direzione dello spauracchio fantapolitico di un insospettabile antictisto già al centro di pellicole a cavallo del terzo millennio come End of Days di Peter Hyams (1999) e Lost Souls (2000) di Janusz Kaminski. Tralasciando le fantasiose ed un pò ridicole motivazioni che animano una trama a tratti abbastanza scontata ed insulsa, il film di Mark Neveldine (Crank - Gamer e Ghost Rider) vorrebbe spuntarla sul versante di un utilizzo del materiale da found-footage dell'horror contemporaneo quale strumento per spiegare le insinuanti manipolazioni visive del demonio (video asincroni o ubiquitarietà? docu-detection o arma di distrazione di massa? ripiego narrativo o ipotesi metacinematografica?), ma tutto quello che ne ricava è semplicemente trascinare questa storia balzana di militari tutti d'un pezzo e figlie di buona donna inconsapevoli dei propri natali nella luciferina predestinazione di una strafiga coi tacchi a spillo verso la sua irresistibile cavalcata sulla la ribalta mediatica ed il successo di pubblico (magari non quello di questo film però). Puntando su soluzioni narrative abbastanza scontate (la mano sulla culla..., il corvo-emissario del demonio, i vaticanisti di Dan Brown di ritorno in patria, perfino una rivolta da gabbia dei matti alla Milos Forman eterodiretta) e la solita comparsata di Michael Paré nei panni di un imbolsito poliziotto che non cava un ragno da un buco (ormai parè... che sia una specie di ridicolo e immancabile clichè delle produzioni low-budget), questo noioso succedaneo di un tema di risulta appare afflitto dalle perversioni di un montaggio senzo costrutto e si conclude con il solito esorcismo fatto in casa la cui unica novità non è quella di liberare lei dal demonio ma del demonio che è in lei di liberarsi di tutti gli altri tranne uno: il sopravvissuto testimone di un nuovo corso nella storia dell'umanità. Quando si dice che le donne ne sanno una più del diavolo o che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Vade retro Satana!
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(di badrose)
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elpiezo
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martedì 12 gennaio 2016
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pregevole ma scontato!!!!
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Attraverso un filmato custodito nei recessi del vaticano assistiamo alla possessione di una giovane ragazza in seguito ad un banale incidente, ed il fondato timore dell'imminente arrivo del paventato anticristo.
Nelle scarne stanze di un comune ospedale e successivamente in un severo istituto psichiatrico, osserveremo i consueti sintomi di una graduale possessione che condurrà i familiari della protagonista ed alcuni uomini di chiesa alla radicale decisione di attuare un disperato esorcismo.
Nonostante il piacevole intreccio e l'uso di pregevoli effetti speciali il film si rivela a malapena godibile. Fin troppo abusato, il tema della possessione è oramai vittima di un continuo riciclo e non basta un finale alternativo per risollevare un film avaro di particolari innovazioni.
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il critico 89
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lunedì 11 gennaio 2016
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fate un esorcismo al regista e in fretta
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L'unico esorcismo necessario è quello che andrebbe fatto al regista e in fretta prima che faccia altri film del genere.
Film veramente pessimo,metterlo nella categoria Horror è già di per se un complimento che io non accetto:il film non fa paura,non c'è tensione,non c'è sangue.Non ci sono nemmeno jump scare e il finale non è un finale.
La scena dell'esorcismo poi è tra le più pessime e noiose tra tutti i film che trattano questo argomento.
In confronto un film criticato come L'altra faccia del diavolo pare un capolavoro se paragonato a questo.
L'unico punto a favore poteva essere l'ottimo cast del film con attori di un certo calibro e non semi sconosciuti come ultimamente vengono usati nel genere Horror ma anche su questo aspetto il regista ha toppato alla grande facendo fare ad un attore come Djimon Hounsou (Blood Diamond,Push,Guardiani della Galassia,Fast&Furiors 7) il ruolo della comparsa.
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L'unico esorcismo necessario è quello che andrebbe fatto al regista e in fretta prima che faccia altri film del genere.
Film veramente pessimo,metterlo nella categoria Horror è già di per se un complimento che io non accetto:il film non fa paura,non c'è tensione,non c'è sangue.Non ci sono nemmeno jump scare e il finale non è un finale.
La scena dell'esorcismo poi è tra le più pessime e noiose tra tutti i film che trattano questo argomento.
In confronto un film criticato come L'altra faccia del diavolo pare un capolavoro se paragonato a questo.
L'unico punto a favore poteva essere l'ottimo cast del film con attori di un certo calibro e non semi sconosciuti come ultimamente vengono usati nel genere Horror ma anche su questo aspetto il regista ha toppato alla grande facendo fare ad un attore come Djimon Hounsou (Blood Diamond,Push,Guardiani della Galassia,Fast&Furiors 7) il ruolo della comparsa.
Insomma evitate pure di guardarlo ma se siete curiosi e appassionati del genere guardatelo in streaming come ho fatto io,non spendete soldi al cinema,non merita neanche 1 euro sto film.
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