Se ne sono dette tantissime su questo film,tra fanatici che lo esaltano e haters inutili quanto se non più dei faggots che lo distruggono inventandosi le peggio idiozie e nessuno che vede ciò che il film è veramente,ovvero un buonissimo esempio di settima arte che,pur non essendo un capolavoro offre un'intrattenimento completo e di spessore e che,nonostante numerose cadute di tono in sceneggiatura riesce a emozionare e,nel caso di chi apprezza che la macchina da presa si faccia notare,esalta.
Il film come detto non è un capolavoro,è un'ottimo film che non va sottovalutato. Inarritu innanzitutto gira numerosi piani sequenza che calano lo spettatore nell'azione e lo rende partecipe di ciò che sta succedendo,complice anche la fotografia di Lubezky(si scrive così?) che sfrutta le luci naturali in maniera perfetta.
In Revenant Leonardo DiCaprio offre un ruolo fisico,in cui la sua prestanza fisica e la sua espressività facciale prendono il sopravvento sul verbo e sulla parlantina se pur ottima del talentuoso attore,magnifico anche Tom Hardy che interpreta un personaggio,Fitzgerald,totalmente stupido e che ha la peculiarità di avere mezzo cranio scalpato ed incarna il cattivo del film,respondabile della perdita che spingerà Glass(Leonardo DiCaprio) ad acquisire delle forze straordinarie dategli dalla collera e dalla sete di vendetta,tuttavia il film non risulta mai un semplice revenge movie di sopravvivenza in quanto assume una valenza simbolica e,come era stato per Mad Max Fury Road,fa della forma,della regia e delle inquadrature ricercate la sua sostanza,molti si sono lamentati del fatto che i personaggi parlano poco,tuttavia è una critica stupida in quanto il cinema nasce come arte visiva e,la sceneggiatura,conta relativamente,soprattutto nel cinema di Inarritu,che si fonda sull'immagine e sulla comunicazione visiva. Le luci naturali non servono per offrire realismo,ma per rendere la natura patecipe all'economia del film tanto quanto Glass,se non ancora più protagonista dello stesso essere umano,per tutto il film si sente una sensazione di inadeguatezza,dovuta alla totale empatia che lo spettatore sviluppa con Glass e con le sue disavventure.
Va detto che il film non lesina in violenza,soprattutto durante la celeberrima sequenza contro l'orso in cui c'è una delle principali cadute di tono in sceneggiatura,perchè attaccare la bestia? Perchè non fingersi morto e basta? Non si sa e questo è un difetto oggettivo,la trama subisce numerose digressioni e i dialoghi,sono quasi sempre ispirati e ispiranti nei confronti di chi guarda.
Sottigliezze a parte,l'accanimento nei confronti di questo film è più che ingiustificato,in quanto Revenant fa del suo contenuto e della sua sostanza la regia e la capacità di comunicare con un'immagine,un'inquadratura o su un piano stretto sugli occhi di uno dei personaggi,l'assenza di dialoghi è giustificata in quanto se devi mettere ventimila dialoghi e fargli dire cazzate,tanto vale non metterceli,il lato tecnico è ottimo e gli effetti speciali sono di ottima fattura.
Revenant riflette su quanto un'uomo possa essere portato al limite e su quanto la sete di vendetta e la rabbia possa donare forze oltre ogni immaginazione,chi dice che è brutto non capisce una sega e chi dice che è un capolavoro idem,è un bel film che,come già detto veicola i messaggi tramite uno stile visivo e registico impeccabile,impreziosito da immagini di bellezza e potenza rara. Voto 8,5/10
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