Sunset Song

Film 2015 | Drammatico +13 135 min.

Titolo originaleSunset Song
Anno2015
GenereDrammatico
ProduzioneGran Bretagna, Lussemburgo
Durata135 minuti
Regia diTerence Davies
AttoriNiall Greig Fulton, Jamie Michie, Ian Pirie, Hugh Ross, Kevin Guthrie Agyness Deyn, Peter Mullan, Jack Greenlees, Douglas Rankine.
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 2,52 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Terence Davies. Un film con Niall Greig Fulton, Jamie Michie, Ian Pirie, Hugh Ross, Kevin Guthrie. Cast completo Titolo originale: Sunset Song. Genere Drammatico - Gran Bretagna, Lussemburgo, 2015, durata 135 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,52 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Condividi

Aggiungi Sunset Song tra i tuoi film preferiti
Riceverai un avviso quando il film sarà disponibile nella tua città, disponibile in Streaming e Dvd oppure trasmesso in TV.



Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.


oppure

Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.

Ultimo aggiornamento mercoledì 3 febbraio 2016

Tratto da "Canto del tramonto" (1932) di Lewis Grassic Gibbon, il film è interpretato dalla supermodella Agyness Deyn e da Peter Mullan nella parte di suo padre. Al Box Office Usa Sunset Song ha incassato 159 mila dollari .

Consigliato nì!
2,52/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 3,04
CONSIGLIATO NÌ
Il ritorno alla regia di Terence Davies è un feuilleton per immagini che porta su grande schermo la storia di un'identità scozzese sconvolta e tradita dalla Grande Guerra.
Recensione di Emanuele Sacchi
venerdì 27 novembre 2015
Recensione di Emanuele Sacchi
venerdì 27 novembre 2015

Scozia, inizi del Novecento. La giovane Chris Guthrie vive in una fattoria nella regione di Aberdeen: una famiglia numerosa, guidata da un patriarca che crede in Dio e nel socialismo almeno quanto in un'educazione brutale per i propri figli. Quando la madre impazzisce e si suicida Chris capisce che il suo destino sarà legato per sempre a quella terra. Dopo aver accudito il padre fino alla sua dipartita, Chris sposa l'uomo che ama, Ewan, e finalmente conosce la felicità. Ma la Grande Guerra sta per scoppiare.
Nasce come un'elegia e si chiude come un mélo da Hollywood classica il ritorno alla regia di Terence Davies. Un feuilleton per immagini che porta su grande schermo il romanzo di Lewis Grassic Gibbons, storia di un'identità scozzese sconvolta e tradita dalla Grande Guerra, dopo la quale nulla sarà come prima. Per il ruolo di Chris, una Rossella O'Hara delle Highlands, Davies si affida alla modella Agyness Deyn, che soffoca il suo glamour tra abiti e acconciature d'epoca. Divisa inzialmente tra sogno e realtà, tra aspirazioni intellettuali e attaccamento alla propria terra, Chris si trova ben presto senza scelta, invischiata in un meccanismo inesorabilmente patriarcale. Il pater familias, socialista a parole ma tirannico nella sostanza, è ancora una volta (dopo Top of the Lake e Tyrannosaur) incarnato da Peter Mullan, che con poche espressioni del viso trasmette la ferocia di un uomo incapace di scendere a compromessi.
Opera composta da più anime, Sunset Song in più di un'occasione fa pensare a problemi produttivi che possano giustificare il suo andamento diseguale. Gli strappi tra un segmento e l'altro risultano bruschi al di là della volontà di Davies: il contrasto è particolarmente infelice nell'ultima parte, con Ewan che torna dalla guerra trasfigurato in un parossistico bruto e con un epilogo scritto e recitato in maniera approssimativa. Sunset Song vive dei suoi ossimori, di una macchina da presa pregevole che cerca di abbracciare le Highlands e i suoi campi di grano (ma censurabile per l'ovvietà triviale del movimento a scendere in seguito allo stupro) e che si impigrisce nella classicità delle scene in interno, con il rischio - agevolato dalla recitazione di buona parte del cast - di rendere il tutto troppo affine a un'estetica televisiva.
Spesso il cameratismo posticcio e il dialogo grossolano sembrano appartenere alla Terra di Mezzo pseudo-celtica di Peter Jackson e, considerato cosa resti dei suoi adattamenti tolkieniani se privati degli effetti speciali, non si tratta di una sensazione piacevole. Un'opera costellata di difetti, anche macroscopici, che sperpera il potenziale di un 65mm sontuoso in cui, solo a tratti, brilla la visione di Davies.

Sei d'accordo con Emanuele Sacchi?
Powered by  
Vai alla home di MYmovies.it
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati